Better Call Saul – 2×05 Rebecca 3


Better Call Saul - 2x05 RebeccaBetter Call Saul è sempre stato un progetto ambizioso, ma soprattutto intelligente: staccandosi fin da subito dalla serie madre, ha dato un respiro nuovo al personaggio di Jimmy e creato un’atmosfera molto diversa da quella di Breaking Bad. Ora però arriva piano piano un profumo familiare, che si insinua nelle “crepe” di una storia straordinaria, e noi non possiamo che esserne entusiasti.

You don’t save me. I save me.

Better Call Saul - 2x05 RebeccaNonostante il personaggio di Chuck sia disegnato per essere abbastanza scostante, sopratutto dopo quello che ha fatto a suo fratello, quello che dice a Kim non può che essere condivisibile: Jimmy è chiaramente un uomo buono, persino troppo certe volte, ma non sa trattenersi.
Jimmy vuole dimostrare al mondo di non essere quello che è, ovvero un semplice impiegato tuttofare che non ha nient’altro di meglio da raccontare se non come ha imparato a usare la fotocopiatrice o alcune barzellette sugli avvocati. Vuole dimostrare a tutti – ma soprattutto alle persone a cui tiene – di essere capace di fare grandi cose, di trovare soluzioni là dove sembra non ce ne siano, e per farlo rompe sempre qualcosa, salvo poi pentirsi e cercare di rimettere assieme i cocci sparsi per la stanza. Il bellissimo opening di puntata (su cui torneremo a discutere tra poco) ha un impatto molto più importante di quello che possa sembrare: Chuck si comporta in maniera condiscendente con il “fratello scemo”, invitandolo a cena alla presenza di Rebecca, compagna/moglie all’apparenza altezzosa, algida, anche se abilmente scopriremo che non lo è.
Il plot twist sulla freddezza che sembra aleggiare sul tavolo quando Jimmy comincia a raffica con le sue barzellette (che poi ribalta la situazione portando Chuck ad essere l’uomo in più a quel tavolo) sottolinea in maniera importante come Jimmy sia perfetto per un ruolo in cui deve intrattenere la gente, dove l’importante è attirare l’attenzione e convincere l’interlocutore con le parole: il primo seme del futuro Saul Goodman.

Better Call Saul - 2x05 RebeccaE poi c’è Kim, la vera protagonista di questo episodio; Kim, la principessa che Jimmy deve salvare dal drago, soprattutto perché nelle sue fauci ce l’ha buttata lui.
Ritorna qui il discorso dei cocci fatto da Chuck: Jimmy tenta di risistemare una situazione disperata, cercando di ricomporre un vaso Ming con della colla vinilica (la faccia di Kim all’idea di denunciare la HHM è tutta una programma). La donna allora, con pazienza certosina, tenta di ricomporre quei vasi da sola, quasi clamorosamente riuscendoci portando un cliente molto grosso alla sua azienda, anche se sembra non bastare. Il disastro che ha combinato Jimmy stavolta sembra difficilmente ricomponibile, e la storia strappalacrime che Chuck racconta proprio a Kim chiude il discorso in puntata lasciandoci ovviamente il dubbio che si sia inventato tutto, ma instillandoci quello che molto probabilmente la storia sia vera.
Jimmy non riesce a trattenersi, e questa sua incapacità può addirittura tramutarsi nella morte di qualcun altro: sappiamo bene cosa succederà poi nella sua trasformazione in Saul.

Lucky bastard.

Better Call Saul - 2x05 RebeccaL’ironia pungente di Better Call Saul ricalca un po’ quella di Breaking Bad, lasciandola però al momento su un piano leggermente meno macabro. La sequenza di Jimmy al bagno del tribunale, dove scappa dalla sua nuova “baby sitter”, ci fa sorridere ma anche pensare a come la percezione della vita sia a volte dovuta a mille sfumature, soprattutto quando si pensa che la fortuna sia ciò che non si ha.
È il pensiero del collega di Jimmy, che gli chiede di tutti i benefit del suo nuovo lavoro chiedendosi come abbia fatto e che è invidioso della sua nuova posizione: noi sappiamo invece che al momento probabilmente è messo meglio quell’avvocato un po’ sfigato, che ha addirittura del vomito sulla giacca dovuto a un cliente un po’ su di giri.
Ecco, questa distorta percezione della realtà si riflette anche su Mike, convinto di aver trovato il modo giusto per liberarsi di Tuco senza sporcarsi le mani: questa sua scelta di restare fondamentalmente un uomo buono lo porta invece in una spirale che riporta sullo schermo il mitico Hector Salamanca, tornato per mettere a posto la faccenda del nipote. Torna anche qui l’ironia amara della vita: per essere restato dalla parte del “giusto” (senza ammazzare nessuno) adesso è proprio Mike a trovarsi in pericolo, mettendo probabilmente al centro del mirino anche la sua famiglia.

Better Call Saul - 2x05 RebeccaLa puntata è quindi costruita egregiamente, forse addirittura la migliore fino ad ora: gli autori si divertono a spiazzarci continuamente, specialmente nei cold open che sono delle vere e proprie chicche a sè.
I primi minuti di questa puntata, ma soprattutto il personaggio di Rebecca, possono essere considerati alla stregua di un MacGuffin. Dicasi di un MacGuffin: “ciò che caratterizza il MacGuffin e lo rende distinguibile da qualsiasi altro espediente narrativo è che non ha alcuna importanza la natura dell’oggetto, bensì l’effetto che esso provoca sui personaggi.” Difatti, per tutti i minuti restanti della puntata, la donna non solo non viene mai menzionata, ma non ha neppure nessun effetto rilevante sulle dinamiche “odierne” dei personaggi.
Il MacGuffin era appunto un espediente narrativo inventato dal maestro Alfred Hitchcock: il primo esempio che si ricorda è la busta contenente 40.000 dollari che compare all’inizio di Psyco (un esempio forse più conosciuto è la valigetta di Pulp Fiction). Guarda caso anche il titolo della puntata sembra slegato dal contesto: Rebecca è infatti il nome della donna usata in questa puntata come MacGuffin, ma forse non solo. Rimanendo nel mondo di Hitchcock, uno dei suoi primi film fu appunto Rebecca – La prima moglie, dove la protagonista viene solo citata per nome ma non si vede mai, anche se ha un ruolo importante nello sviluppo del personaggio maschile, ovvero suo marito: probabilmente, sarà così anche per Chuck, anche se dobbiamo ancora scoprire che cosa succederà a Rebecca e come mai ora non c’è più.

Better Call Saul - 2x05 Rebecca“Rebecca” continua l’ottimo lavoro su questa stagione, che mantiene ritmo e che soprattutto continua ad innalzarsi dal punto di vista tecnico, con una fotografia degna di nota soprattutto nella prima parte dell’episodio, dove la faccia di Chuck al cospetto di Rebecca è quasi sempre nascosta dall’ombra, come per dirci che la sua vera natura – quella che vediamo oggi? – di fronte alla donna rimaneva molto spesso celata.
Questo episodio rimarca in maniera decisa, grazie alle scelte dei personaggi e al loro status quo raggiunto con questi 45 minuti, un assunto che si può perfettamente riassumere con una frase di Rabbia di Palahniuk:  “Rant voleva dire che nessuno è mai felice, da nessuna parte.”

Voto: 8

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3 commenti su “Better Call Saul – 2×05 Rebecca

  • Filippo

    Che dire, Better Call Saul ultimamente non ne sbaglia una, e continua ad anellare episodi perfetti su episodi perfetti, costruendo una seconda stagione a mio avviso nettamente superiore rispetto alla prima, per quanto quest’ultima mi fosse piaciuta.
    È bello vivere in un’epoca in cui possiamo goderci prodotti di questo calibro.

     
  • Teo Lametta

    Io non condivido molto la generosità con cui si sta giudicando questa serie.
    Badate, le parti che gradisco le sto adorando all’inverosimile, e non riesco a smettere di guardare puntata dopo puntata, però trovo un po’ subdolo il modo con cui la serie viene costruita. Solo verso la fine di ogni episodio gli eventi e la storia sembrano smuoversi un poco, ma poi le puntate terminano spesso con cliffhanger riempiendoci di spettative e nel episodio seguente si ricomincia pian piano con la prima marcia…
    Insomma, io capisco che Better Call Saul non deve essere la copia di BB, capisco che deve reggersi in piedi da solo ma fin ora i punti che hanno suscitato più interesse sono quelli che sono andati a sfiorare la serie madre.
    Mi riferisco alle parti di criminalità, con Mike, Nacho, i Salamanca… quello è lo zuccherino che a me in particolare spinge a continuare la serie..
    ma i capricci di Kim? gli screzi con Chuc? le varie vicenducce giudiziarie?
    nella prima stagione le gradivo molto come eventi di rodaggio (ho amato il caso kettleman), ma adesso sinceramente, siamo alla quinta puntata della seconda e Saul cosa ha fatto di serio in queste 5 puntate? lo spot pubblicitario?!
    Che direzione vuole prendere la serie? questo io non l’ho ancora capito, scusate se sembro rinco.. ma se ci devono mostrare come McGill è diventato Saul, rubando prima una caramella, poi nella seconda stagione il barattolo di marmellata.. poi nella terza il distributore di noccioline… a me cadono un po’ gli zebedei.
    forse è colpa mia che ho spettative tanto alte, ma scusatemi, solo io trovo tanti ma tanti elementi filler che rallentano di bestia una serie che potrebbe avere un potenziale 10 volte superiore rispetto a quello attuale?
    Io so che la serie non vuole vivere nell’ombra di BB ma soltanto quando sfiora le vecchie glorie diventa più interessante che mai, la verità è questa.
    poi ci sta che deve reggersi in piedi da sola, ci mancherebbe (nacho per esempio è un ottimo personaggio, genuino figlio di questa serie) ma non si può ignorare ancora per molto tutte quelle cose che hanno scatenato gli eventi di BB.
    Gus per esempio, dove cavolo è?
    attenzione piccolo spoiler, sul web ho letto che forse farà qualche comparsa.. o che sarà un cameo…
    Cameo???!!
    le vicende ruotavano intorno a lui a fili intrecciati, non possono parlare di cameo!
    poi le line temporali.. mi stabene la dinamicità.. il prima, il durante e il poi.. ma c’è troppo poco poi, gradirei un po’ più di “post BB” ma questo come per tutto, ogni cosa bella ci viene concessa di con il contagocce.
    Ora visti tutti i commenti positivi che ho letto fin ora immagino che nessuno sarà d’accordo con me, però vi garantisco che il mio non vuole essere un trolling ma davvero sono dispiaciuto perchè ho tanta paura che quello che mi aspetto da ogni episodio mi verrà dato in 4 episodi.. brodi lunghi e diluiti non hanno mai fatto per me

     
  • Michele

    Better Call Saul è una bella serie. Ci sono vari modi di vedere il protagonista e i vari comprimari, che catturate egregiamente nelle recensioni. La serie è fatta bene anche perché consente una molteplicità di letture. In particolare, negli ultimi episodi, ho maturato un punto di vista diverso su due personaggi:

    – Jimmy/Saul: e se sotto sotto, prima di ogni altra lettura sull’uomo che lotta contro la sua natura, Saul non fosse altro che un cazzone? Avete presente quel tipo di persone che avrebbero anche delle potenzialità, ma non si impegnano? Quelli che è più forte di loro fare qualcosa che gli dia gratificazione istantanea, ma che poi non porta beneficio né a loro stessi né agli altri? Abbiamo capito che Saul è un istrione che ama il rischio, ma mi sembra forzato leggerlo come uno spirito libero in una gabbia che lui si auto-impone come ideale per farsi accettare dalle persone a cui tiene. Saul è prima di tutto uno stupido per due motivi. Il primo è che non si sforza di trovare un modo di mettere a frutto la sua natura nell’ambiente in cui è. Perché mandare in onda la pubblicità in TV senza il consenso dei partner dello studio? Da degli avvocati, che sono universalmente avversi al rischio? Questo è una cosa che un neo assunto di 22 anni capisce dopo 1 mese di lavoro. Per cui, per quanto ci può stare di dare letture più profonde, credo che la prima cosa da sottolineare sia che Saul abbia agito da cazzone. Il secondo motivo è che questo comportamento non porta niente di buono neanche nelle relazioni con le persone amate e Saul continua a comportarsi così *nonostante* i ripetuti feedback di Chuck, Kim e compagnia. Ora, cos’è uno stupido se non uno che ripete sempre le stesse azioni e si aspetta ogni volta un esito diverso? In più, Saul dimostra di avere una visione offuscata, perché chiaramente non capisce le cose belle che ha già nella sua vita e perciò non se le gode veramente

    – Chuck: non lo vedo come il personaggio cattivo con il fratello come è stato dipinto in varie recensioni. Certo, è ipocondriaco a un livello imbarazzante, ma per il rapporto con Saul a me sembra estremamente onesto. E’ mosso dall’amore per il fratello, che infatti cerca di proteggere più di una volta, per esempio quando apre il punto su come Saul abbia ottenuto nuovi clienti. Allo stesso tempo, però, cerca di proteggere sé stesso, quello che ha costruito col suo lavoro (HHM) e anche altre persone (tipo Kim) dal ciclone distruttivo di Slippin’Jimmy. Fino a questo punto io vedo Chuck come un personaggio estremamente positivo nei confronti di Saul. Il fatto che quest’ultimo non lo capisca, riporta al punto di cui sopra.