House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11 4


House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11Dopo la rottura dei primi episodi della stagione, la tragedia e la riappacificazione nei successivi, con questi tre capitoli si apre una fase di nuovo consolidamento del rapporto tra Frank e Claire: una relazione che ormai non è più solo il maggior punto di forza del racconto, ma che si trasforma ora nello slogan propulsivo della loro corsa elettorale.

Era ormai ben chiaro fin dalla proposta di Claire, nel terzo episodio della stagione, che, nonostante lo scetticismo e l’opposizione iniziale di Frank, l’idea che entrambi corressero insieme come Presidente e Vicepresidente alle elezioni generali si sarebbe presto realizzata: questo perché, in primis, House of Cards è un racconto di pura fantapolitica e come tale può permettersi di proporre degli scenari altamente improbabili nella realtà, ma narrativamente molto interessanti; in secondo luogo, perché il personaggio di Claire ha ormai un peso così considerevole nelle vicende, al punto di non poter essere più limitata al solo ruolo di First Lady, o a ricoprire una carica politica di minor importanza.
L’arco narrativo quindi era ben delineato da tempo, se vogliamo una tappa scontata nel racconto (come successo altre volte nel corso della serie), ma House of Cards riesce a sviluppare in modo eccellente la strada attraverso la quale si arriva a tale esito e in un certo senso a sorprenderci, giocando con gli spettatori e con le loro aspettative.

House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11L’Open Convention democratica diventa così l’occasione per Frank di un ritorno alle origini, con la messa a punto di macchinazioni politiche che ricordano quelle delle prime due stagioni. La tattica è appoggiare la Durant come nome di facciata, mentre sottotraccia, attraverso i media e grazie ad alcuni compromessi con le persone giuste, acquista sempre maggior forza la candidatura di Claire. Un meccanismo che abbiamo già visto in precedenza: gli Underwood fanno in modo che le loro decisioni appaiano dettate dalle circostanze, quando in realtà sono loro stessi a crearne le condizioni, mentre gli altri attori politici coinvolti vengono manipolati a loro insaputa – in maniera a volte anche fin troppo strumentale. In “Chapter 48” tutto sembra andare ancora nel medesimo modo, fino al plot twist conclusivo quando la Durant non si rivela essere la solita pedina accondiscendente, ma prende l’iniziativa ripagando Frank della stessa moneta. Un voltafaccia che funziona non solo perché, come scritto poco sopra, ribalta le aspettative consolidate dello spettatore sullo show, ma anche perché la reazione della Durant è coerente con il personaggio, perché conosce, seppur non completamente, il modus operandi di Frank; inoltre abbiamo visto come la Segretaria di Stato non sia mai stata trattata con la giusta considerazione dal suo leader durante tutta la presidenza, sviluppando un certo rancore latente. A questo si aggiunge lo smacco di essere stata ridotta ad un fattore nullo dalla First Lady durante la trattativa con russi.

House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11Ancora una volta sappiamo già che Frank e Claire riusciranno nel loro intento; tuttavia, come detto sopra, non è solo l’esito a contare (che sia interessante o scontato), ma soprattutto il percorso con cui ci si arriva: scoprire cioè cosa saranno disposti a fare gli Underwood per vincere in questa continua lotta per la sopravvivenza politica. In tutto questo non bisogna ovviamente dimenticare l’eccezionale fattura della messa in scena, che contribuisce a far sì che “Chapter 49” sia uno dei migliori episodi della serie.

Si tratta di un capitolo che trova la sua forza principale nella straordinaria bravura degli attori protagonisti e sulla potenza di tre scene che fanno da cardine non solo all’episodio ma all’intera stagione: la morte della madre di Claire, il confronto fra Frank e la Durant e il discorso finale della convention. In particolar modo le prime due sequenze sono magistrali da tutti i punti di vista e hanno un impatto incredibile a livello emotivo: tanto straziante è la scena dell’eutanasia di Elisabeth Hale (con una perfetta e toccante Ellen Burstyn), quanto è pauroso e terrificante il monologo di Frank (con relativa interpretazione di Kevin Spacey) che minaccia una pietrificata e annichilita Catherine Durant. È impressionante come lo stesso Underwood faccia leva sulle storie che egli stesso ha insabbiato per incutere terrore alla Durant: non è necessario che la Segretaria di Stato creda davvero a queste storie, il dubbio è più che sufficiente per convincerla che Frank è effettivamente capace di fare qualsiasi cosa, anche la più crudele, pur di conseguire il suo obiettivo.

House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11Il finale dell’episodio è splendidamente iconico, con Frank e Claire trionfanti mano nella mano, a manifestare una rinnovata unione tra i due partner, eletti tra il tripudio generale. Una sequenza che funziona perfettamente sebbene il discorso di Claire deluda leggermente le aspettative, visto quanto è stato pompato in termini di importanza durante tutto l’episodio. Nonostante ciò, l’enorme reazione della platea (tanto da giustificare la nomina per acclamazione) risulta comunque credibile, vista l’onda emotiva del momento.

“Beyond” happened.

Giudizio diverso possiamo dare al discorso di Claire nell’episodio successivo, che invece risulta fortemente evocativo ed efficace, portando quel messaggio nella campagna elettorale che, come evidenzia Macallan, la gente non sapeva ancora di volere sentire: Frank e Claire vanno oltre l’idea stessa di coppia, di matrimonio o di partner politici: sono tutte queste cose e molto di più. Oltre le capacità del singolo, Frank e Claire insieme sono stati finora completamente inarrestabili nel raggiungere i propri obiettivi, fallendo solo quando divisi. È naturale che questo rapporto così peculiare smetta di essere solo una caratteristica dei due personaggi, ma si faccia esplicito diventando lo slogan elettorale che li traghetterà durante la loro battaglia sulla carta più impegnativa.

House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11“Oltre” però vuol dire anche che, nella ricerca di equilibrio tra di loro, Frank e Claire superino il confine della coppia. Tom Yates entra così all’interno di questa dinamica, andando a riempire il ruolo ricoperto parzialmente a suo tempo da Meechum. L’avvicinamento tra lo scrittore e la Underwood può apparire repentino, ma Yates rappresenta quello di cui Claire ha bisogno in quel momento in termini non solo sessuali e affettivi, ma anche di comprensione. Yates non è certo una personalità forte o carismatica, ma la sua capacità empatica e di osservatore (come lo era la guardia del corpo Meechum) lo rendono il candidato ideale per colmare (almeno temporaneamente) quelle mancanze reciproche altrimenti non sanabili per i due coniugi.

In questi tre episodi gli autori lavorano ottimamente anche sulle storyline dei personaggi secondari, che diversamente dalle altre stagioni appaiono più che dei semplici riempitivi: in particolar modo, l’inchiesta dell’ex capo redattore dell’Herald, Tom Hammerschmidt, acquista sempre maggior spazio e concretezza con il coinvolgimento della Dunbar e di Danton. Il giornalista rappresenta forse a questo punto della stagione il pericolo più rilevante per Frank anche se, come sottolineato da Rami, è ancora ben lontano dallo scoprire la verità. Un altro fattore di rischio per gli Underwood potrebbe essere il loro più fedele collaboratore, Doug. Paranoico su DeAnn, tormentato dai sensi di colpa per la questione della lista dei donatori di organi, Stemper forse compie un errore potenzialmente fatale nel mettersi prima in contatto e poi nell’incontrare la vedova Moretti. Ancora una volta il bisogno di Doug di compensare le conseguenze della sua condotta priva di scrupoli (come avvenuto con Rachel) potrebbe portarlo potenzialmente verso la rovina.

House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11Al di là di questi pericoli finora occulti alla coppia, il prossimo avversario che si staglia sulla strada degli Underwood resta Will Conway. Il candidato repubblicano si è presentato fin da subito come un rivale perfettamente agli antipodi per caratteristiche fisiche, anagrafiche e sociali rispetto a Frank, e nel 48esimo capitolo abbiamo un primo confronto diretto tra i due che ha il sapore di un antipasto che promette di diventare più avanti molto gustoso. Nonostante le sue peculiarità, le sue spiccate doti di leadership e di animale politico (in senso subdolo del termine), Conway risulta sì un antagonista credibile agli occhi del popolo per il presidente, ma dal punto di vista dello spettatore non sembra ancora una figura capace di impensierire seriamente Frank (almeno fino alla 4×11).

Dopo due stagioni un po’ sottotono, questa quarta annata di House of Cards continua a stupire in positivo, a sorprendere e ad appassionare. Questi tre capitoli hanno assestano la trama con un paio di scossoni necessari, dopo l’instabilità e la rottura della prima parte della stagione. Si è creato così un nuovo equilibro pronto ad essere messo alla prova nei capitoli finali.

Voto 4×09: 8+
Voto 4×10: 9
Voto 4×11: 8

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Informazioni su Joy Black

Conosciuto anche in altre sfere del reale come Antonio Gardini Gallotti, secondo del suo nome, giudice losco del Fanta-GOT. Lost-dipendente in fase di riabilitazione, è poi finito per diventare Whovians irrecuperabile. Proprio seguendo le vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815, è nata in lui la passione per le serie TV. Altri interessi: wrestling, cinema e fumetti.


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4 commenti su “House of Cards – Stagione 4 Episodi 9-11

  • Birne

    Che bella e completa recensione per questa bellissima serie che quest’anno sta davvero volando alto. Non posso aggiungere altro, perché non ce ne è ma anche perché l’ho già vista tutta e a questo punto sono portata a fare confusione.
    Ho dato un voto alto – è molto divertente esprimere la propria preferenza nella proporzione decimale e anche per questo giochino dobbiamo essere grati a Seriangolo –e avrei dato il massimo per riequilibrare la media (si scherza, eh) se mi fossi accorta subito di un voto bassissimo che qualcuno, evidentemente in assoluto contrasto con la recensione e almeno con i tre episodi proposti ha ritenuto di assegnare.
    Tutto ci sta e va bene e va bene pure (ci mancherebbe!) l’anonimato, ma mi resta la curiosità di sapere perché una/uno con le idee così chiare e contrarie non ci voglia raccontare perché.

     
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      GRazie mille Birne. 🙂
      Io ho visto le ultime due puntate poco dopo aver finito questa recensione… che dire (non entro ovviamente nei dettagli) ma questa quarta stagione è stata straordinaria. Qualche dubbio c’è, ma me lo tengo per quando ci sarà la recensione degli ultimi due episodi.

       
  • Michele

    Visto adesso l’undicesimo episodio.
    Sono d’accordo che House of Cards sia una serie di livello alto e che questa stagione sia meglio della terza. Devo dire, però, che starei più basso coi voti. In particolare, trovo che la vicenda proceda un po’ troppo rapidamente quando c’è la svolta della Dourant alla convention. Mi sarei aspettato che quello fosse un major obstacle e che ci volessero almeno un paio di puntate per trovare una soluzione parziale, che magari poi poteva essere il ticket Katherine + Claire. Invece le cose vanno via lisce molto in fretta. Se a Frank basta minacciare una persona per ottenere quello che vuole, allora in teoria può avere tutto senza sbattersi così tanto.
    Altra nota debole: la malattia di Frank. Parliamo di un uomo che ha subito un trapianto e che in due settimane era back in the situation room. Mi sarei aspettato che la malattia lasciasse di più il segno. Un Frank più sofferente, e per questo più umano, che magari perde colpi anche per via di questo.