The Walking Dead – 6×11 Knots Untie 4


The Walking Dead - 6x11 Knots UntieThe Walking Dead ha un gravissimo difetto e ormai lo sappiamo da anni: la fastidiosa ripetitività con cui la narrazione torna sempre su se stessa non ha ancora abbandonato (e purtroppo mai lo farà, probabilmente) quello che stiamo vedendo. 

In “Knots Untie” non c’è praticamente nulla di nuovo, anche se si tenta di dare un senso più profondo al legame che i personaggi stanno instaurando tra di loro. Ma è davvero riuscita l’operazione?

Your world’s about to get a whole lot bigger

The Walking Dead - 6x11 Knots UntiePartiamo quindi con il grosso handicap della ripetitività: i nostri conoscono un nuovo personaggio, il nuovo li porta a conoscenza di una nuova realtà (vera o presunta tale), i nostri quindi indagano su questa realtà e fanno la conoscenza di ulteriori nuovi personaggi, tra cui qualcuno che ha evidentemente una doppia personalità, o quantomeno si dimostra viscido in modo sinistro fin da subito.
Jesus porta a conoscenza loro e nostra Hilltop, una cittadina fortificata attorno a un ex museo mutuato da una villa importante per la storia americana. Insomma, sempre la solita storia. I nostri si fanno voler bene fin da subito salvando altre persone di Hilltop che guarda caso si sono trovate in difficoltà proprio mentre Rick e soci si recavano alla nuova città: ecco un altro punto debolissimo della serie, che non riesce a nascondere l’architettura della trama ma che la espone quasi sempre troppo chiaramente alla luce del sole. Ma lo schema ritrito non si ferma qui: qualcuno del gruppo va a contrattare con il capo della nuova comunità (in questo caso Maggie, “promossa” sul campo da Rick) e anche in questo caso sappiamo già come andrà a finire, con un colpo da maestro di Maggie – che non aveva mai contrattato con nessuno prima d’ora – e un accordo pazzesco che, come puntualizza ironicamente Jesus, risulta essere addirittura migliore di quelli per cui gli si chiede il pizzo.

The Walking Dead - 6x11 Knots UntieIl momento di pathos si raggiunge con l’aggressione a Gregory da parte di un suo cittadino, convinto da Negan ad agire così in modo da poter salvare il fratello rapito appunto dalla misteriosa banda. L’attacco non può toccarci minimamente, primo perché è una cosa che in The Walking Dead accade all’ordine del giorno, secondo perché conosciamo i personaggi coinvolti da dieci minuti, e sottolineare di nuovo la violenza con cui Rick si difende non è più una novità. È quindi tutta sbagliata la gestione dei tempi, dei “colpi di scena”, della messa a punto di un racconto che fatica a decollare e che a volte ci porta anche a distrarci perché sullo schermo non accade veramente niente.
Simbolo dell’ormai pilota automatico che hanno inserito gli autori è la scena del camper impantanato nel fango: nonsense totale, considerando il fatto che fino a un istante prima la strada era sterrata e di sicuro non era in mezzo a una risaia come ci fanno vedere nel campo totale quando i nostri scendono dal mezzo. E poi davvero Rick, con tutta l’esperienza che ha, avrebbe fatto un errore del genere a poco più di un minuto di cammino da Hilltop? Capite benissimo anche voi che è stata una mossa per farli arrivare a piedi, ma che non aggiunge nulla alla narrazione e che anzi ci disegna una smorfia in faccia, se si pensa al riempimento totalmente inutile del minutaggio necessario per arrivare alla fatidica soglia dei 40 minuti.

The way things go

The Walking Dead - 6x11 Knots UntieDetto questo, The Walking Dead cerca di virare sul romance, già prepotentemente iniziato con la love story tra Rick e Michonne. Se in questo caso la cosa fa sorridere ma non è del tutto campata in aria per come sono andati gli anni precedenti – se non si pensa che Rick solo qualche settimana prima ha visto sbranare la bionda di cui si era preso una cotta –, il probabile innamoramento di Abraham per Sasha è come un fulmine a ciel sereno e viene talmente rimarcato durante l’episodio da essere quasi fastidioso.
Ma perché si insiste così tanto su questo aspetto? Perché nel momento della morte sembra che ci venga in mente il nostro vero amore, quello che stiamo abbandonando o che stiamo per raggiungere: lo dice (guarda caso) la comparsa che Abraham stava per ammazzare e capita anche a lui quando lo stanno strangolando, quando sente la voce di Sasha al posto di quella di Rosita.
Una scelta forzata, quasi pacchiana, che non rende giustizia ai personaggi ma che li disegna come macchiette. Parliamoci chiaro, è naturale che in situazioni del genere, a contatto tra di loro e con la morte presente tutti i giorni, possano crearsi delle dinamiche amorose e sessuali un po’ strane: ma non da un momento all’altro, senza nessuna piccola avvisaglia prima, buttate nel calderone per parlare di un argomento – in questo caso, i nostri presunti pensieri al momento della morte – in modo più poetico.

The Walking Dead - 6x11 Knots UntieLe cose quindi continuano ad andare un po’ storte nel mondo di The Walking Dead, sia nella finzione che nel modo in cui gli autori ci stanno presentando le vicende: sembra che si abbia fretta di arrivare al grande colpo di scena – qualunque esso sia – che probabilmente ci aspetterà nel finale di stagione. Una scelta di “andare veloci” non supportata da nulla, contando che grazie agli ascolti americani e al fumetto come base da cui attingere la serie potrebbe andare avanti senza problemi ancora per quattro o cinque anni: si stanno insomma sprecando veramente tante occasioni per raccontare una storia interessante e per farci saltare sulla sedia ogni tanto. The Walking Dead, come già detto molte volte, ha infinite possibilità di parlare della disumanizzazione del mondo e dei suoi (s)fortunati sopravvissuti, ma puntualmente si viene delusi: non è possibile che ci sia una puntata degna di nota ogni dieci.
Anche questa “Knots Untie”, quindi, a dispetto del titolo non scioglie nessun nodo, ma anzi ci ricorda che le vecchie problematiche della serie sono ben lontane dall’essere risolte.

Voto: 5

Note
Qui trovate i punteggi del The Walking Game relativi a questo episodio.

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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4 commenti su “The Walking Dead – 6×11 Knots Untie

  • 999sickboy666

    Se si apre un orologio, svelandone gli ingranaggi, se ne perde un po’ la “magia”: non sono più lancette che si ‘muovono da sole’ raccontandoci il tempo che passa – ma, almeno, se ne ha in cambio qualcosa di affascinante.
    Con una storia non è così: renderne visibili gli ingranaggi significa annullare la storia stessa, svelare i personaggi per quei “mucchietti d’ossa” (come dice Stephen King, riprendendo – se non sbaglio – le parole di un altro autore) che sono, quando comparati alla complessità delle persone vere. E anche il meccanismo più affascinante del mondo cessa di esserlo, se lo si guarda ripetutamente, per ore, sempre uguale.

    Ecco cosa è diventata TWD: lasciandosi dietro le metafore romeriane sugli zombie come specchio della nostra società, basandosi su uno sterile “umanità buona vs. umanità cattiva” si è trasformata in un meccanismo nudo, che gira e funziona ma rimane sempre identico a sé stesso, prevedibile al millimetro; non sono più gli zombie ad essere un riflesso degli esseri umani – sono i personaggi (e, in realtà, i loro autori) ad essere diventati morti viventi.
    The Walking Dead cammina, morta.
    Rimane, in un certo senso, affascinante da guardare ma è il fascino dell’incidente stradale, non quello di una storia ben raccontata.

     
  • Coimbra

    Pienamente d’accordo con questa recensione.

    Continuo a non capire i buoni voti dati da questo sito alle due puntate precedenti che quanto a banalita’ assortite e passaggi facloni della trama, non erano diverse da questa…

     
  • Il Buon Teo

    Non sono particolarmente d’accordo con il voto Finale. E’ vero che questa serie ha dei limiti strutturali ma, a parer mio, questi non si stanno vedendo da un paio di puntate a questa parte…

    Quello che vedo è un’improvviso riallinearsi al fumetto, in vista di un paio di colpi di scena che non vi anticipo.

    Più che un’accelerata di eventi e nelle dinamiche personali sembra però un “recupero del tempo perduto”, un cambio di rotta che, se porterà a un duraturo riallinearsi al fumetto, produrrà un aumento qualitativo notevole.

    In particolare penso che in questa puntata abbiano “preso in giro” gli spettarori. Hanno calcato la mano su un paio di situazioni ripetitive di proposito, in modo da far passare lo scambio di battute decisivo della puntata (della stagione?) in sordina…

    Per non spoilerare non dico a che frase mi sto riferendo, vi dico solo che è pronunciata durante le trattative con il capo di Hilltop… Ed è la classica frase che, infilata nel contesto di ripetitività risaputo, porterà al colpo di scena.

    SE, e dico se, gli sceneggiatori hanno avuto il coraggio di preparare per la TV ciò che si è letto nel fumetto, ne vedremo delle belle.