The Good Wife – 7×19/20 Landing & Party 2


The Good Wife - 7x19/20 Landing & PartySiamo ormai arrivati alle battute finali di questa lunga corsa di The Good Wife. Se è ancora presto per tirare le somme di questa settima annata, mancando ancora i due episodi necessari a concludere i vari archi narrativi, è pur vero che la sensazione di chiusura di un’epoca è sempre più reale: un’altra grande serie sta per finire la sua avventura in tv.

Non è certo la prima volta che ci ritroviamo a parlare di The Good Wife come di una serie troppo spesso sottovalutata dagli spettatori, apprezzata principalmente dalla critica (che infatti non ha fatto mancare premi soprattutto alla Margulies) ma che forse avrebbe meritato, soprattutto negli anni passati, una maggiore attenzione generale. The Good Wife non è mai stato un banale legal drama. Le vicende di Alicia Florrick sono sempre state un qualcosa di più, hanno sempre avuto la capacità di parlare a più livelli: quello generale, che intavolava un discorso, una trama che si estendeva sull’intera stagione; quello episodico, di trama verticale, indispensabile quando una serie deve riuscire a reggere una narrazione lunga più di 20 episodi; e poi il racconto sulla natura umana e la società contemporanea, due degli aspetti migliori della scrittura dei coniugi King, i quali sono riusciti con la loro creatura ad imbastire discorsi sociali di grandissimo interesse e a non banalizzare praticamente mai argomenti tendenzialmente esplosivi. Sia la vicenda personale di una donna che compie l’impopolare scelta di restare accanto al marito nonostante il tradimento con prostitute, che le varie storie di spionaggio, società contemporanea ed etica sono tutte vicende trattate con eleganza e un pizzico di snobismo democratico, ma mai alla ricerca del sensazionalismo o del ricatto emotivo. È tutta qui la forza di The Good Wife: la capacità di parlare sia al cuore che alla testa usando lo stesso linguaggio.

The Good Wife - 7x19/20 Landing & PartyNon tutto è andato per il verso giusto, su questo possiamo convenire: in sette anni è assai complesso, e quasi mai accaduto, riuscire a mantenere un livello qualitativo molto costante. La seconda parte della sesta stagione e buona parte di questa settima hanno palesato una stanchezza che dev’essere in primo luogo autoriale (d’altronde i King si erano tirati fuori ancor prima che il network decidesse di chiudere la serie) e che probabilmente stava scontando i contraccolpi di aver perso la partecipazione di Josh Charles: se infatti la morte di Will aveva donato un’incredibile energia nuova alla serie, permettendole una quinta annata senza pari, ha probabilmente bruciato le tappe di quanto programmato dagli autori, perché è stato evidente che si sono palesate delle pecche nel tessuto narrativo che prima non si erano mai notate. Nulla che potesse farci parlare di fallimento, beninteso, ma per spettatori abituati ad una certa qualità è innegabile che il problema si sia notato.

Questo gruppo di episodi che anticipano il gran finale (mancano altri due appuntamenti con Alicia, dunque) svolgono due ruoli principali: iniziano la chiusura di alcune storyline ed accompagnano lo spettatore sempre più verso la fine della serie, riproponendo vecchi schemi per un ultimo e definitivo saluto. Sarà dunque per il richiamo ad un tempo in cui la serie era più in forma o sarà per la volontà autoriale di chiudere in bellezza, ma siamo alle prese con una coppia di episodi che ci riporta ai livelli molto alti che abbiamo imparato a conoscere. Dei difetti ci sono ancora, e riguardano principalmente le difficoltà affrontate in questo ultimo periodo, ma siamo in netto miglioramento rispetto a momenti ben meno riusciti del passato.

We’re right back where we started, right?

The Good Wife - 7x19/20 Landing & PartyLa serie aveva cominciato il suo cammino nel lontano 2009 partendo proprio dall’arresto di Peter Florrick, accompagnato dalla moglie al proprio fianco, e si avvia a chiudere con la stessa immagine. Le cose, però, sono molto cambiate rispetto al passato: saranno anche ritornati al punto d’inizio, ma i due personaggi non potrebbero essere più diversi di quanto fossero allora. Peter e Alicia (quest’ultima soprattutto, per le ovvie ragioni di essere la protagonista) hanno dovuto affrontare prove ed ostacoli, litigi e dolori immensi che hanno stravolto la loro relazione. Se c’è un vero protagonista di questa settima stagione non è tanto Alicia, alle prese con la sua relazione con Jason (e vedremo come questa storia stia andando), ma è il matrimonio tra i Florrick. Questo rapporto ha avuto alti e bassi, momenti di ritorno di fiamma e tradimenti noti ed accettati; eppure, nonostante tutto, i due sono sempre rimasti uno accanto all’altro (non è un mistero che l’ispirazione sia legata ai Clinton). Motivazioni politiche o legate alla crescita dei figli han fatto sì che i Florrick fossero visti, esternamente, come una solida coppia matrimoniale, mentre allo spettatore era ben noto il travaglio e le difficoltà interne, ma anche la non volontà di separarsi. Quando Jason non crede ad Alicia sul suo divorzio, temendo di essere lui la ragione della loro separazione, non può capire, non quanto lo spettatore almeno, che stavolta Alicia non sta mentendo a se stessa: quel matrimonio è finito da tempo, il loro amore si è spento ed ormai le motivazioni che li hanno condotti a rimanere insieme vengono sempre meno. Eppure mai come in questo periodo i due sono in ottimi rapporti: in “Party” arrivano addirittura ad una sintonia che non si vedeva da stagioni. È rimasto quel tipo di affetto tra persone mature che conoscono i propri limiti e i propri difetti; adesso i due possono parlare dei figli o della volontà di divorziare in maniera pacifica. Quel che resta è dispiacere, tristezza, ma più per un cambio d’abitudini: i due erano a tutti gli effetti divorziati da tempo e questa nuova direzione ce li restituisce più in forma che mai (sempre che la trama del processo di Peter non cambi tutte le carte in tavola).

The Good Wife - 7x19/20 Landing & PartyDiverso il discorso con Alicia e Jason, che sembrano dei deliziosi adolescenti che sognano di andarsene a Parigi (quanto di Zach c’è anche in loro due?); fino a questi due episodi, infatti, hanno cercato di vivere la loro relazione nel modo più semplice possibile, senza esclusività né etichette prestabilite. Tornati sul pianeta Terra, però, si sono resi conto che prima o poi sarebbero dovuti venire a patti con la realtà di una storia che, contrariamente alle loro intenzioni, stava diventando sempre più seria. Che fosse giunto il momento di affrontare il problema era evidente, ma non sorprende che sia Alicia a mettersi in gioco con maggiore determinazione: in questa sua rinascita conseguente alla chiusura definitiva dei sensi di colpa legati a Will e alla sua morte (e all’amore mai vissuto fino in fondo), Alicia non è più disposta a lasciar correre ciò che le interessa davvero, non vuole più rischiare di pentirsi di non aver vissuto qualcosa che avrebbe dovuto accettare dal primo momento. La relazione fa ufficialmente un passo avanti in “Party”, verso una direzione più “leggera” e al contempo più seria di quanto abbiamo visto sinora: Jason è per Alicia il nuovo, quel qualcosa che invidiava in Diane e Kurt e che ora può forse vivere anche lei senza più il freno a mano inserito.

Questi due episodi, poi, sono particolarmente indicativi anche per un’altra ragione: ciascuno a modo suo, infatti, palesa i punti forti di The Good Wife.

The Good Wife - 7x19/20 Landing & Party“Landing” assorbe al proprio interno l’indagine contro Peter, l’intercettazione dell’NSA verso Alicia e l’abilità dei King di parlare del presente con quel pizzico di cinismo e preoccupazione che ormai abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare. L’NSA è stato un filone narrativo estremamente vitale nelle stagioni scorse, ma nell’ultimo periodo non è riuscito ad essere altrettanto foriero di ottima scrittura: con l’introduzione della CSE, lo spionaggio canadese, ed il divertente specchio delle situazioni a noi già note, tutto assume una tonalità nuova e fresca che rende questa vicenda di nuovo ricca di spunti e riflessioni. Si chiude – o almeno così pare – lo spionaggio ai danni di Alicia, che è abilissima, una volta scoperta la fregatura, ad utilizzare la vicenda a proprio vantaggio. La circostanza in sé ha una discreta attrattiva, tuttavia è particolarmente ispirata non solo grazie all’ironia che sottende all’intero caso giudiziario (con le bonarie e canzonatorie discussioni sul Canada ed il suo modo di fare così diverso dagli States ma in realtà così simile), ma anche perché (e lo dichiara esplicitamente) riporta l’attenzione al caso Snowden e ai limiti tra privacy, sicurezza nazionale e diritto del cittadino ad essere informato. Senza lasciarsi andare a tirate moraleggianti, come nello stile di The Good Wife l’argomento spinoso viene affrontato con estrema cura senza suggerire mai esplicitamente un’opinione, ma prendendo posizioni più nette quando si tratta di illuminare i lati foschi della legge (in particolare sulla quasi totale assenza di limiti dell’NSA).

The Good Wife - 7x19/20 Landing & PartySe “Landing” si è occupato del profilo legale, aspetto chiaramente fondamentale della serie, “Party” è un omaggio a se stessi e all’abilità di The Good Wife di giocare con il proprio mondo ed i propri personaggi: qui, infatti, il lato legal non è quasi per niente affrontato. Sfruttando l’occasione dei festeggiamenti di Howard e Jackie, gli autori raccolgono sotto lo stesso tetto quasi tutti i personaggi della serie (persino Canning fa la sua apparizione, anche se solo telefonica) per farli “danzare” tra di loro in una sequela di incastri ed incontri, scontri e sguardi che rendono l’intero episodio estremamente godibile. Anche se il processo a Peter prosegue e le indagini di Jason servono a capirne l’entità – ma è evidente che diverrà più centrale negli ultimi episodi –, ciò che la serie si interessa a fare è un ultimo giro di follie e di ironiche svolte della vita, in cui i vari personaggi si “salutano” per un’ultima volta, ciascuno a modo proprio. In un colpo solo abbiamo la vita familiare di Alicia (l’aspetto che non è stato mai sfruttato a dovere, forse per una difficoltà degli autori a capire che direzione dare a Zach e Grace), che ha dei momenti molto teneri e divertenti, ma c’è anche il ritorno di vecchie dinamiche come i battibecchi tra Veronica e Jackie, le crisi dei figli, la complicità di Grace (e la stupidità di Zach, che vuole darsi dopo solo 20 anni di vita noiosa alla scrittura di un’autobiografia, bontà sua).
Anche se la trama avanza davvero poco, questo è il The Good Wife al suo meglio, con Alicia al centro ed i personaggi secondari dotati di una propria personalità e di un proprio spessore; persino Diane ha avuto in questi ultimi appuntamenti una storyline personale e, seppur non brilli per originalità, questa la riporta lontana dai soliti drammi di firm, con il suo sogno di uno studio al femminile finalmente realizzato (anche se colpisce che un tema che era così importante, al punto da costruirci sopra interi episodi, sia stato liquidato con poco più di una battuta, a riprova che quella storyline proprio non funzionava).

The Good Wife - 7x19/20 Landing & PartyIl processo a Peter ha poi un altro valore aggiunto, ossia quello di legare un po’ tutti i personaggi tra di loro in un ultimo valzer insieme: Diane rappresenta Eli, Canning invece Cary, Alicia è sempre più vicina al fuoco (come “minacciato” da Canning stesso) e ora Peter è senza più un avvocato per l’arringa (qualche ritorno in vista?). Sarebbe bello, però, dato il vasto mondo di personaggi, avvocati e giudici che hanno arricchito questo racconto, una chiusura che vedesse coinvolti alcuni di questi caratteri che hanno saputo dare così tanto spessore, e così bene, all’intera mitologia della serie.

Sempre più vicini alla chiusura del cerchio e convinti che The Good Wife mancherà tantissimo nonostante la stanchezza evidente, rivolgiamo uno sguardo a quanto fatto finora e non possiamo che affermare, con una certa sicurezza, che The Good Wife abbia rappresentato il meglio che la serialità broadcast abbia saputo offrire in questi ultimi anni. La sua assenza peserà tantissimo.

Voto 7×19: 8+
Voto 7×20: 8 ½

Note
– Si concludono anche le avventure di Darkness at Noon, la finta serie TV all’interno di The Good Wife. E la conclusione non poteva che essere una lunga, estenuante e filosofica morte del protagonista.
– Seguite The Good Wife Italia su Facebook per aggiornamenti sulla serie.

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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2 commenti su “The Good Wife – 7×19/20 Landing & Party

  • Teresa

    forse il meglio che la serialità broadcast abbia offerto dopo la conclusione di House M.D. Così potrei forse essere d’accordo. Altrimenti no.
    Comunque, TGW ha avuto una discontinuità spaventosa. Per me resterà sempre l’esempio lampante di una serie che avrebbe potuto essere bellissima. Ma non lo è stata.
    I King, che si sono tanto divertiti a prendere in giro True detective, forse dovrebbero essere un po’ più umili, e cercare di capire come mai la loro creatura abbia perso la strada da almeno due stagioni a questa parte. A voler essere buona.

     
  • Oliva

    Io sono veramente in lutto per l’imminente fine di TGW. Ho amato ogni singolo episodio di ogni stagione e non ho davvero mai avvertito cali. È una delle poche serie TV ad essere così estremamente curata nei dettagli, è furba, mai banale, di classe, reale, avvincente… Non so, potrei andare avanti all’infinito. Ho riso e ho pianto. E ho voluto essere un avvocato migliore, grazie ad Alicia.