The Good Wife – 7×21 Verdict


The Good Wife – 7x21 VerdictA un passo dalla fine, The Good Wife passa in rassegna i vari punti nevralgici che hanno fatto la grandezza della serie. Sicuramente questa stagione ha abbassato gli standard raggiunti con le precedenti, ma – a un episodio dal series finale – non si può non osservare che, in un modo o nell’altro, siamo di fronte a uno show che è riuscito, fino all’ultimo, a tenere salda la sua incredibile potenza narrativa.

La scelta di concentrare la tranche conclusiva del racconto attorno al processo a Peter, per quanto semplice e quasi scontata, è un ottimo espediente per chiudere il cerchio: Alicia e Peter si ritrovano in una situazione analoga a quella da cui tutto è cominciato, ma che adesso è vissuta con il peso (o la leggerezza) scaturito dalle mutazioni che hanno avuto luogo in questi lunghi sette anni di dolori, evoluzioni, conferme e rimpianti. La struttura del processo, inoltre, funziona anche da ‘resa dei conti’: tutti i protagonisti – Peter, Alicia, Diane – sono come costretti a porsi in rapporto dialettico con le decisioni, le incomprensioni, le inimicizie di un passato che si credeva sepolto, ma che adesso torna come un fardello a memento di errori e leggerezze. Ed è proprio grazie alla duplice intersezione con il passato che questi episodi finali, pur mostrando evidenti segni di stanchezza, riescono a mantenere alto il livello del racconto.

The Good Wife – 7x21 VerdictDiane – insieme a Cary una delle vittime della gestione non proprio riuscita di questa stagione –, subentrando in aula a Tascioni, ritorna a integrarsi con la matrice principale del racconto, e – pur non raggiungendo quegli standard che l’hanno resa uno dei migliori personaggi comprimari di questi ultimi anni di gloriosa televisione – riesce a rendersi protagonista attiva della forza motrice che inneggia a quel nuovo inizio contenuto in ogni fine, che molto probabilmente avrà luogo in un posto diverso: l’accidentale crollo degli uffici, quel cumulo di rovine tra i meandri del luogo simbolo della serie, è come una poetica metafora della definitiva fine di un’era.
Per quanto questo ultimo frammento narrativo non sia lontanamente paragonabile alle vette raggiunte dallo show in passato, “Verdict”, con la sua struttura semplice e ben calibrata tra le parti, funziona, soprattutto perché la storia raccontata pone le sue fondamenta all’interno del perfetto congegno narrativo che la serie è riuscita a costruire nel corso degli anni. Tutto ciò avviene senza perdere di vista il punto focale del racconto, ovvero la metamorfosi di una moglie che lascia cadere quel pesante epiteto di good wife per mutarsi pienamente in donna.

I’m exhausted.

The Good Wife – 7x21 VerdictAlicia e Peter divorzieranno, entrambi hanno accettato l’inevitabile epilogo del loro matrimonio, ma c’è un’ultima commedia da recitare: Alicia è chiamata a interpretare ancora una volta la parte della moglie perfetta. Quel ruolo che la donna ha cercato di mantenere in vita per tutta la durata della serie adesso ci appare completamente svuotato del suo significato più puro: Alicia ha finalmente compreso, riuscendo a porsi oltre il rimpianto per Will e l’attrazione per Jason, che per acquistare un grado di identità superiore deve imparare a entrare in piena sintonia con se stessa, al di là dell’ipotetico compagno che sarà al suo fianco. Questa consapevolezza viene rappresentata in contrappunto con l’immagine di moglie fedele e devota che Alicia è costretta a incarnare per via delle accuse contro il marito, creando quei presupposti per contestualizzare criticamente l’evoluzione di un ruolo ormai divenuto solo un medium per contrastare l’ennesimo problema di Peter. Con un’ironia tagliente e dialettica allo stesso tempo, la maschera della ‘buona moglie’ subisce, quasi praticamente, lo stesso grado inquisitorio che hanno le imputazioni di corruzione rivolte a Peter: a partire da Mr. Fox che la accusa di cospirazione criminale, passando per il disagio di Jason a cospetto della versione di Alicia ‘good wife’, fino a Cary che si eleva a paladino della verità in opposizione alla falsità perpetrata da Alicia – I was here to tell the truth. What are you here to do? L’intero svolgimento dell’episodio gioca ironicamente su questi due binari – la mutazione esibita e la trappola della consuetudine –, insinuando il dubbio: Alicia è veramente pronta a lasciarsi tutto alle spalle? Da una parte abbiamo le ilari imitazioni della donna con Canning, che fa finta di essere dispiaciuta per la scoperta dell’ennesimo tradimento del marito, dall’altro una freddezza che lascia trasparire un fondo di irrisolto fastidio.

The Good Wife – 7x21 VerdictMa ancora più eloquente è il punto di vista di Jason, new entry nella commedia dell’happy family, che guarda le cose secondo una prospettiva che ricalca l’andamento circolare della serie dall’esordio alla sua conclusione: Alicia non abbandonerà mai Peter in un momento critico, ergo non riuscirebbe a divorziare se il marito dovesse andare in prigione – She’ll never divorce him. She will visit him every week in prison. She will slowly drift away from me.
Quando Jason chiede ad Alicia come sta andando il processo, lei risponde con un lapidario «sono esausta», lasciando presagire di essere in preda a uno stato d’animo che non è la semplice espressione di una condizione presente, ma ha folte e logoranti radici nel passato. Tutto quello che sta accadendo adesso è come un dejà vu che la donna vive in maniera diametralmente opposta al passato senza riuscire però a ripararsi dall’eco di un dolore archiviato ma non completamente dimenticato. L’interrogatorio che Alicia ‘finge’ di avere con Peter è la summa di tutte le cose non dette negli ultimi anni; è l’incontro tra due persone che hanno finto di camminare insieme per così tanto tempo da non comprendere davvero la vacuità che li ha accompagnati a ogni passo.

I don’t care what you believe. I care what you can prove, so prove it.

The Good Wife – 7x21 VerdictIl personaggio di Peter non ha mai avuto un grado di caratterizzazione che lo ponesse in una dimensione autonoma al di là della sua sfera di influenza nelle percezioni di Alicia. Questa scelta stilistica non ha mai impoverito l’assetto drammaturgico della narrazione, dichiaratamente ed efficacemente orientato in un’altra direzione. Tuttavia, il focus che questo episodio riserva a Peter risulta piacevole e oltremodo riuscito, soprattutto perché il racconto riesce a sfruttare la stereotipizzazione del personaggio a proprio vantaggio. Peter è costruito come uno stereotipo perché, volente o nolente, Alicia lo percepisce così: nonostante i suoi successi elettorali e la costante vicinanza della moglie, l’immagine del marito fedifrago è rimasta la matrice di valutazione prioritaria di Mr. Florrick, anche secondo l’ottica di quella moglie che gli è stata accanto per anni. La lettera scarlatta al petto di Peter risplende adesso più che mai, ed è la stessa good wife che l’ha sostenuto a esaltarne la luce.

The Good Wife – 7x21 VerdictMa al di là del tradimento coniugale, su Peter cade un’altra macchia, forse ancora più pesante da sostenere, che s’insinua nella sottile differenza tra il termine ‘assolto’ e il dubbioso ‘innocente’ che spesso vi si associa. Per un avvocato di successo, come è adesso Alicia, per cui il concetto di verità non ha un valore assoluto ma acquista spessore solo se è dimostrabile, una presunta colpevolezza, non suffragata da prove, ha lo stesso peso di una presunta innocenza. Ad Alicia non interessa sapere se Peter è innocente o meno e crea comunque una strategia di difesa; ma, per quanto possa sembrare una deformazione professionale, questo atteggiamento è invece la dimostrazione che la fiducia di Alicia verso Peter si è infranta già sette anni fa e che il lungo calvario della moglie che sta accanto al marito era già da tempo una farsa che la donna ha cercato, invano, di trasformare in presunta verità. Questo concetto era già chiaro da alcune stagioni, ma rimarcarlo adesso, all’ultimo atto, è il suggello perfetto per lo stadio finale della metamorfosi che Alicia si appresta a compiere. Qualsiasi cosa accadrà – divorzio o no, fuga con Jason o dedizione professionale – Alicia la affronterà in maniera diversa, perché l’arco di trasformazione del personaggio è giunto a una vetta di consapevolezza da cui si può solo spiccare il volo, anche se volare significherebbe restare inchiodati a vita a una sedia.

The Good Wife – 7x21 VerdictNonostante gli alti e bassi che lo show ha avuto nel corso degli anni, il personaggio di Alicia Florrick – sorretto dalla sempre magistrale interpretazione di Julianna Margulies – ha raggiunto una consistenza drammatica quasi perfetta: un crogiuolo di luci e ombre s’incastra nella caratterizzazione di una donna forte proprio in virtù di una debolezza conservata intatta come matrice di un’essenza multiforme, eclettica, straordinariamente fragile e proprio per questo dotata di una potenza estremamente reale.
Questa stagione, così come questo episodio, non possono certo essere annoverati tra i migliori, ma è difficile giudicare il tutto senza lasciarsi trasportare da un’ondata di nostalgia che s’impone già come sentimento dominante nel corso della visione. Manca solo una puntata, e, qualsiasi cosa accada, è certo che The Good Wife ci mancherà tantissimo.

Voto: 8

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