The Night Of – 1×04 The Art of War 2


The Night Of - 1x04 The Art of WarThe Night Of non è solo un’indagine investigativa intorno ad un omicidio, ma è sopratutto un’indagine umana sul concetto di verità, manipolazione e compromesso, e lo dimostra in un quarto episodio che rappresenta il punto decisivo di svolta per la seconda parte di questa miniserie.

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Qual è il modo migliore per combattere le proprie guerre personali? Una strategia aperta, volta al confronto diretto, allo scontro in battaglia, al combattimento per un ideale in cui si crede, oppure un più subdolo gioco di manipolazione della verità, compromessi, menzogne, tradimenti, al fine di ottenere il risultato migliore per se stessi?

The Night Of - 1x04 The Art of WarSembra proprio che questo quarto episodio di The Night Of sia incentrato su questi due estremi, rappresentati dai due libri di cui Freddy parla a Naz nel bellissimo dialogo in prigione, che rappresenta lo spartiacque dell’episodio e che instrada il protagonista verso quella che poi sarà la sua decisione finale: “The Art of War” da una parte, manuale di strategia militare per guerre sul campo, e “The Other Side of Midnight” dall’altra, romanzo thriller in cui i protagonisti vengono portati a patteggiare e a dichiararsi colpevoli, salvo poi scoprire di essere stati manipolati per altri scopi. Non è del resto tra questi due estremi che si muove la nostra stessa esistenza? Non sono questi due estremi che causano quelle lacerazioni e quella crepa in noi stessi che ci fa faticare a tenere la nostra vita unita e solida?

The Night Of - 1x04 The Art of WarQuesta puntata rappresenta il punto di arrivo di tutta la prima parte di questa miniserie, poiché il suo finale, ovvero la dichirazione di innocenza di Naz, va a legarsi proprio al pilot (è una sorta di mini-riassunto di quello che abbiamo visto) ed arriva a conclusione di un percorso che ha portato il protagonista finalmente a reagire, quando invece finora tutti gli altri personaggi hanno passato il loro tempo a dirgli e consigliargli cosa fare. È un momento catartico e potente quello in cui Naz racconta la sua versione dei fatti, nonostante quei fatti che racconta noi li conoscessimo già. Poco importa, quello che è più importante è il sottotesto della scena: Naz finalmente compie una scelta, rifiuta il consiglio di accettare il patto (tra l’altro evidenziato da un bigliettino attaccato proprio sotto il libro “The Other Side of Midnight”) e decide di affrontare il campo di battaglia, il processo. Naz sceglie “The Art of War.”

The Night Of - 1x04 The Art of WarDel resto, è ormai evidente che dietro il semplice plot da thriller investigativo si nasconde in realtà un profondo percorso esistenziale che soggiace alla trama. The Night Of è il racconto del passaggio di un ragazzo innocente alla vita adulta, una transizione violenta, caratterizzata dal sesso (e dal sangue) di cui non si ha memoria, ma che ha catapultato, senza un’adeguata preparazione, un giovane ingenuo studente dalla bolla di vetro in cui viveva alla giungla del mondo adulto. E in questa giungla, Naz è stato vittima di un giro di compromessi e manipolazioni che lui non capisce e che ritiene sbagliato nelle sue fondamenta primarie (perché la verità, se è la verità, non dovrebbe essere la migliore strategia per difendersi e combattere?). Dai detective, agli avvocati, fino ai suoi stessi compagni di prigione: Naz è stato continuamente raggirato da persone che seguono i loro interessi e rappresentano estremi differenti. Di chi fidarsi? Con chi essere onesti?

The Night Of - 1x04 The Art of WarIn questo sta forse il pregio indiscutibile di questa miniserie, che, prima ancora di essere un thriller, è un doloroso e violento romanzo di formazione, che pone un ragazzino innocente come forza di attrazione di tutto il meglio e il peggio della natura adulta umana, costringendolo a tirare le proprie conclusioni e a fare una scelta su cosa vuole essere o diventare. Per questo, “The Art of War” è un episodio fondamentale, perché è il momento in cui Naz diventa adulto, prende in mano le redini del gioco, ma decide di giocare in modo diverso dagli altri, di combattere quel consolidato modo di vivere marcio che sembra ormai accettato da tutti con i suoi pregi e difetti. Ecco perché il momento in cui racconta la sua verità (la prima volta dopo quattro episodi in cui o nessuno lo ha ascoltato o è stato fatto tacere), nonostante non aggiunga nulla narrativamente, rappresenta il secondo punto di passaggio più importante dopo quello che è rappresentato dall’oscura notte di sesso con la vittima.

The Night Of - 1x04 The Art of WarE lo dimostra il fatto che, giunti al quarto episodio, siamo ancora poco interessati a scoprire cosa sia successo davvero quella notte (il momento in cui, al funerale, John Stone intercetta, in maniera abbastanza forzata e facilona, una conversazione tra un uomo e il patrigno della vittima, sembra messo lì per far avanzare un intreccio giunto ad un vicolo cieco), ma ci interessa di più il percorso di guerra, di riscatto e di crescita umana di Naz, con tutti i personaggi che gli ruotano attorno. Ecco perché si insiste tanto sul suo percorso in prigione, una prigione vista come una sorta di scacchiera in cui le pedine si muovono senza un preciso schieramento, tra alleanze silenziose pronte, però, a tradirti in ogni momento. È un mondo di solitudine in cui Naz non ha ancora trovato il suo alleato, e in cui, forse, non lo troverà mai.

The Night Of raggiunge dunque il suo giro di boa e lo fa con un episodio intenso che mette in scena i dualismi tra i quali Naz, stretto in una morsa, è chiamato a scegliere: i due avvocati John e Alison, il detective e John, e ancora i due compagni di prigione che tentano di portarlo ognuno dalla propria parte. Il tempo dei patteggiamenti, però, è finito, ed è il momento della guerra per quello che, a conti fatti, rimane un ragazzo che ancora non sa essere adulto. Tuttavia, come il libro “The Art of War” ricorda: “Everyone may know how to conquer even without being able to do it.”

Voto: 8

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2 commenti su “The Night Of – 1×04 The Art of War

  • Ellis

    Ho iniziato a guardare questa serie tv proprio grazie alla vostra bella recensione del Pilot, ed inizialmente sono stata affascinata dall’ambientazione (ma indimenticabile anche la battuta del poliziotto su John il Rosso, e l’avvocato che replica: Ancora pensano ai comunisti, questi! Ma come?? Ma solo lui non guardava The Mentalist?? 🙂 ohibò). In questa serie succede poco, eppure non te ne puoi staccare. E questa è una caratteristica delle grandi serie: la costruzione dei personaggi e dell’ambiente è tale che non c’è bisogno di mettere carne al fuoco, anzi, l’importante è essere cotti al punto giusto. Come si fa a non affezionarsi a questi personaggi, mostrati nella loro semplice umanità? Potremmo essere uno qualunque di loro, a scelta.
    Sono d’accordo con la recensione: il punto più alto della puntata è la scarnisima narrazione di quanto avvenne quella sera. Sappiamo già tutto, eppure questo è l’evento. Restiamo ammaliati come dei babbei, ma come questo possa succedere, spiegatecelo voi di Seriangolo, anche se a noi, a volte piace semplicemente vivere le magie…

     
  • Michele

    Quello che dice la recensione è giusto e sono d’accordo: puntata e serie molto bella.
    Ho solo un dubbio: siamo sicuri che Naz sia innocente? In fondo, non possiamo saperlo con gli elementi che abbiamo finora…