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Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zEra la serie più attesa del 2016, lo show che da rivelazione globale avrebbe dovuto compiere il passo che la separava dalla consacrazione definitiva. È di fronte alla più difficile delle prove del nove che Mr. Robot e il suo autore Sam Esmail sono andati alla deriva, scoprendosi dotati di gambe non abbastanza lunghe per fare un passo così grande.

È a malincuore che decretiamo il fallimento di una stagione che aspettavamo tantissimo, soprattutto dopo una prima annata che, pur con qualche difetto, qualche faciloneria e con la tendenza a complicarsi la vita per il solo gusto di farlo, aveva avuto la capacità di “bucare” pubblico e critica diventando un vero e proprio fenomeno culturale.
Non è un caso che nella seconda stagione lo showrunner Sam Esmail abbia avuto l’insolita libertà di dirigere tutti gli episodi, libertà probabilmente complice di questa deludente annata. Naturalmente, una delusione così cocente è legata a doppio filo ad aspettative altissime, dovute ad uno standard settato l’anno scorso da pubblico e critica che in questa seconda stagione la serie ha dimostrato di non riuscire a eguagliare (proprio quando in tanti si aspettavano un ulteriore rilancio da questo punto di vista). Si è trattato di una stagione che per gran parte della sua durata non ha avuto alcuna trama unificante, lasciando i personaggi in balia di eventi scollegati e in molti casi rilevanti solo nell’economia del singolo episodio; un lavoro che irrita ancora di più se si considerano le indiscusse capacità del suo autore nel mettere in scena situazioni narrative nella maniera più originale. Tale spropositata dose di talento quest’anno è stata organizzata  senza la dovuta disciplina, con una gestione a tratti coraggiosa ma al contempo strafottente verso la coerenza narrativa e, in alcuni casi, nei confronti dell’intelligenza e il coinvolgimento dello spettatore a cui dovrebbe rivolgersi.

We’re both too smart to allow pettiness to dictate our actions. We’re better than that.

Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zNon si tratta certo di una stagione integralmente da buttare, anzi, è proprio la consapevolezza di aver assistito a frammenti di grandissima qualità ad aumentare il dispiacere al termine di questo season finale, episodio dal quale ci si aspettava un ultimo e deciso salto di qualità. In cambio abbiamo invece dovuto fare i conti con il tassello stagionale meno riuscito, in cui le domande vengono moltiplicate (giusto per il gusto di farlo e per l’impossibilità di rispondere a quelle precedenti) e le soluzioni che chiudono le storyline risultano (come vedremo) poco plausibili o di scarsa potenza, soprattutto considerate le attese per questo season finale e la pazienza che la serie ha chiesto allo spettatore nell’arco dell’intera annata.

Veniamo subito alla questione principale: Tyrell. Era il personaggio più atteso, quello con più possibilità di affiancare Elliott nella narrazione principale e durante i primi episodi ci è stato totalmente negato, adottando una soluzione narrativa abbastanza tipica volta a far crescere l’attesa per la sua entrata in scena. Purtroppo questa decisione ha finito per autosabotarsi nel momento in cui è stata tirata troppo la corda, rimettendo in scena il personaggio non a metà stagione (che già non sarebbe stato poco), ma solo negli ultimi due episodi. Se la gestione del “caso Tyrell” è stata negativa, la soluzione finale è stata se possibile peggiore: il rapporto con Elliot era ormai inesistente data la scomparsa del personaggio per un’intera stagione, tuttavia alla storia serviva che Tyrell avesse un piglio importante sul racconto e sul protagonista, ragion per cui vengono di sana pianta inventati segreti per permettergli di ricattare Elliot; segreti sul suo privato, indizi importanti per lo spettatore che però non verranno mai svelati (guarda caso), rivelandosi così esclusivamente espedienti schiavi di necessità narrative.

Tyrell, you did what needed to be done.

Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zProblemi consistenti anche per quanto riguarda il personaggio di Angela, forse quello che ha visto l’approfondimento più interessante nell’arco della stagione, ma che, dopo essere stato protagonista nello scorso episodio di una sequenza meravigliosa di chiara ispirazione lynchiana, rimane vittima in questo finale di soluzioni narrative grossolane e incoerenti.
Cosa rimane della sequenza dell’interrogatorio vista solo la settimana scorsa? Perché dedicare quasi metà episodio a una questione per poi disinteressarsene completamente nel season finale? Il problema però non si riduce solo a questo: nel finale Angela riceva la telefonata di Tyrell, il quale le dà informazioni circa l’oscuro progetto in atto, ma soprattutto fa riferimento allo sparo a Elliot. Angela reagisce come se nulla fosse successo, come se sapesse tutto nei minimi particolari, mantenendo una calma svizzera che non si sposa minimamente con tutto ciò che di lei abbiamo visto durante la stagione. Angela davvero sapeva tutto? Se così fosse non si spiega perché tutti i suoi comportamenti fino a questo momento siano andati nella direzione opposta. Non sapeva nulla? Allora vuol dire che la sua reazione durante alle parole di Tyrell è frutto di un lavaggio del cervello al quale lo spettatore non è stato invitato.

By the end of this day, you and I are gonna be best friends.

Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zLa parte migliore dell’episodio è legata alla vicenda che vede protagoniste Darlene e Dom DiPierro, personaggi al centro di una sequenza di interrogatorio girata magistralmente in cui la gerarchia tra le due donne è mostrata attraverso la decentralizzazione del personaggio di Darlene – sempre ai margini dell’inquadratura – opposta alla messa in scena di Dom, protagonista indiscussa dei frame che la vedono protagonista.
La tensione accumulata è altissima, grazie anche a dialoghi scritti in maniera molto precisa e ficcante. La risoluzione però risulta talmente insensata da rovinare ciò che di buono è stato mostrato nei minuti precedenti: nel finale infatti Dom si gioca l’ultima carta a sua disposizione accompagnando Darlene in una stanza in cui è presente un “wall of evidence” che mostra come l’FBI avesse già scoperto tutto da tempo, comprese le relazioni tra Darlene, Elliot, Angela e Tyrell. Con questo radicale twist però viene a crollare tutto ciò che la serie ha raccontato sull’agente dell’FBI durante gli ultimi episodi, soprattutto relativamente alla sua ossessione per la risoluzione del caso e all’impossibilità di venirne a capo, che l’ha gettata in un’abissale confusione esistenziale.
Durante l’investigazione Dom e Santiago sono apparsi sempre spaesati rispetto ai legami tra l’FSociety e i vari attentati e questo improvviso ribaltone appare decisamente implausibile, una soluzione insensata che a essere generosi può essere definita di comodo, sebbene eccessivamente forzata.

I’m glad she’s dead. Fuck her and her fetus corpse.

Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zArriviamo al personaggio più problematico della serie, Joanna, che lo scorso anno ha fatto da spalla perfetta a Tyrell. Non solo, il suo personaggio rappresentava anche una strada secondaria verso l’approfondimento della coppia, affrontando il lato oscuro e perturbante nascosto dietro la lucentezza del biondo uomo d’affari. Con la scomparsa di quest’ultimo, però, Joanna si trova in una situazione di totale isolamento, in cui l’assenza di una reale funzionalità narrativa ha messo in luce tutti i limiti del suo personaggio. Nonostante un’attrice di una bellezza abbacinante, incredibilmente fotogenica e a cui vengono affidate anche linee di dialogo di grande impatto, questo finale di stagione non fa che confermarci l’inconcludenza del suo personaggio, le cui azioni sono quasi sempre non necessarie, inutilmente esagerate e spesso sterilmente criptiche.

Fino a prima di questo episodio la sua storyline era la più debole senza ombra di dubbio, ma anche quella meno rilevante; anche in questo caso però Sam Esmail ha voluto complicarsi la vita con la sua marca autoriale (come sceneggiatore) tentando un plot twist vertiginoso che dal fantasma di un Tyrell senza corpo porta fino a Scott Knowles, CTO della E-Corp, la cui moglie è stata strangolata dallo stesso Tyrell nella scorsa stagione. Il batti e ribatti tra Joanna e Scott passa dal ricatto alla violenza, situazione nella quale la donna si trova perfettamente a proprio agio, tanto che non è azzardato ipotizzare che si sia fatta picchiare proprio per poterlo successivamente ricattare e incastrare. Il problema è che, nonostante sia sempre un piacere vedere la magnetica Stephanie Corneliussen in scena, questa linea narrativa risulta assolutamente non necessaria, e a conti fatti leva tempo ed energie ad altre questioni che avrebbero meritato più spazio e tempo per essere approfondite. Se non altro il personaggio di Joanna ha un’utilità extradiegetica: la donna è la perfetta sintesi della serie (almeno in questa stagione), ovvero una un contenitore formidabile, distinto da una superficie esteticamente pregevole e accattivante, ma al contempo con una sostanza inconcludente, non necessaria e spesso priva di una propria coerenza.

Are you…
you distracting me right now?

Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zIl tanto atteso confronto tra Tyrell, Mr. Robot e Elliot sarebbe dovuto essere il fulcro emotivo dell’episodio e il climax narrativo dell’intera stagione; tuttavia i fattori scatenanti di questo confronto risultano purtroppo debolissimi, così come gli obiettivi non sembrano all’altezza di un momento così importante.
Non è chiaro quale sia il ruolo di Elliot in tutto il piano, non si capisce mai cosa sia questa Fase Due, sempre nominata ma trattata come una sorta di macguffin, un elemento importantissimo per i personaggi ma irrilevante per gli spettatori. Questi ultimi, però, dopo non essere riusciti a capire nulla del misterioso piano su cui ruota la stagione, legittimamente smettono di interessarsi, soprattutto se il legame più importante e risolutivo dovrebbe essere tra un personaggio protagonista (Elliot) che di questo piano non ricorda nulla e un altro – ex co-protagonista –  (Tyrell) che dice di sapere tutto ma che per dieci episodi su dodici non si è mai visto.

Alla fine di questo insidioso tunnel interpretativo, tutte le domande sul plot principale rimangono senza reali risposte e l’intero discorso si sposta (scappatoia spesso utilizzata dagli autori) sulla focalizzazione interna alla testa di Elliot. Ciò che conta alla fine è la descrizione della sua patologia, in barba a tutto il filone anticapitalista su cui la serie è stata forgiata e quest’ultima stagione costruita. Purtroppo però anche il personaggio principale e la sua esistenza disfunzionale appaiono estremamente aridi, vittime di una coazione a ripetere narrativa che, oltre ad essere sempre uguale a se stessa, finisce per scadere nella banalità.
Elliot sapeva oppure no del piano 5/9? E della Fase Due? Se sì, siamo davvero disposti a credere a un rinsavimento così improvviso da portare il protagonista a ricordarsi tutto? Il punto cruciale riguarda però lo sparo: davvero gli autori credono che il pubblico tema per la morte di Elliot? Chiunque ovviamente esclude questa eventualità, senza contare che, dopo il plot twist che ha chiuso il settimo episodio, anche la concretezza di Tyrell e del suo sparo appartengono alla sfera del dubbio, tanto che lo spettatore è portato a non credere più a nulla, compresa la serie stessa.

Mr. Robot – 2x12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7zSi chiude nel peggiore dei modi quindi la seconda stagione di Mr. Robot, un’annata sbranata dalle aspettative in essa riposte, ma forse soprattutto dal voler sparare troppo in alto finendo per dimenticarsi alcuni fondamentali senza i quali la serie ha perso gran parte della sua consistenza.
In conclusione possiamo dire che questa seconda stagione ha avuto dei picchi di altissimo livello, sia nei monologhi (quello di Elliot sulla religione del terzo episodio, ad esempio), che nella messa in scena (l’inizio del sesto episodio) e nell’uso delle musiche (in questo finale si è distinta “Hall of Mirrors” dei Kraftwerk), ma è stata assolutamente fallimentare nell’organicità e nella gestione della coerenza interna.

A conti fatti Mr. Robot è una serie che funziona alla grande nel micro, con frammenti audiovisivi di una potenza estetica senza pari nella televisione contemporanea, mentre risulta ben meno raffinata nel macro, obbligando lo spettatore e il critico a chiedersi cosa la serie voglia davvero raccontare oltre ad alcune stupende sequenze che da sole hanno di sicuro tantissimo da dire, ma la cui somma non pare essere altrettanto efficace.
L’appuntamento è per la terza stagione, nella speranza che Sam Esmail riesca a sviluppare un racconto più coerente, meno legato all’esibizione formale e più capace di mettere in comunicazione la narrazione con l’estetica attraverso cui è veicolata.

Voto episodio: 5
Voto stagione: 6½

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Informazioni su Attilio Palmieri

Di nascita (e fede) partenopea, si diploma nel 2007 con una tesina su Ecce Bombo e l'incomunicabilità, senza però alcun riferimento ad Alvaro Rissa. Alla fine dello stesso anno, sull'onda di una fervida passione per il cinema e una cronica cinefilia, si trasferisce a Torino per studiare al DAMS. La New Hollywood prima e la serialità americana poi caratterizzano la laurea triennale e magistrale. Attualmente dottorando all'Università di Bologna, cerca di far diventare un lavoro la sua dipendenza incurabile dalle serie televisive, soprattutto americane e britanniche. Pensa che, oggetti mediali a parte, il tè, il whisky e il Napoli siano le "cose per cui vale la pena vivere".


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13 commenti su “Mr. Robot – 2×12 eps2.9_pyth0n-pt2.p7z

  • Pietro Franchi

    Sottoscrivo tutto. Purtroppo gli occasionali alti (il decimo episodio, ad esempio) non salvano una stagione che punta troppo alla sorpresa e all’immediatezza e molto meno alla sostanza vera e propria, quella che aveva fatto la fortuna della scorsa annata. Peccato, perché le potenzialità erano davvero immense, e questo finale è forse la cosa più frustrante che io abbia visto quest’anno.

     
    • Attilio Palmieri L'autore dell'articolo

      Vero Pietro. A me dispiace molto perché pur non essendo la mia serie preferita era una delle più originali novità dell’anno scorso. Quest’anno hanno esagerato, gli è scappata la materia tra le mani e si sono scottati. Non do però per morta la serie, Sam Esmail ha davvero un talento smisurato, che se ben gestito e soprattutto se aiutato da sceneggiatori in grado di sviluppare una storia lunga in modo organico (Esmail è un ottimo sceneggiatore ma limitatamente al formato breve, vista anche la sua provenienza dal cinema), può far ritornare la serie agli splendori di un tempo.

       
  • Stefano

    Per quanto questa serie non sia in cima alle mie preferenze penso che tu abbia abbastanza cannato questa recensione.
    Piu’ che altro mi sa non hai ben capito cosa e’ successo.

    1. Angela e’ entrata nella Dark Army. Per questo ora sa del piano, probabilmente persino della fase 2.
    2. Anche prima di entrare nella Dark Army, Angela sa che Elliot e Darlene hanno fondato FSociety e sono dietro il 5/9, come ripete ad entrambi in due situazioni diverse.
    3. La fase 2 viene spiegata da Elliott, non e’ piu’ un piano misterioso. Per quanto sia narrativamente deboluccio.
    4. Ovviamente Joanna ha istigato il CTO per poter far ricadere l’omicidio della moglie su di lui e liberare da una possibile accusa Tyrell.
    5. Lo show non cerca di far credere che Elliott sia morto. L’ultima frase di Angela e’ “Wait for me, i have to be the first he sees when he wakes up” (cito a memoria).

    Per quanto, ripeto, lo show non mi esalti. Credo tu debba guardarlo con piu’ attenzione o, in alternativa, leggere una wiki.

     
  • filippo

    Delusione? Non ci sei proprio. Fotografia, direzione e montaggio sono veramente di alto spessore. Ci sono movimenti di camera ottimi e piani sequenza eccezionali. Ti limiti alla storia? Al mero “cosa succede?”…riduttivo. I protagonisti sono ottimi attori, diretti da un buon regista con uno script molto interessante, con ottimi colpi di scena. Puoi accusare la serie di fare il verso a Matrix o a fight club…Ma a certi livelli non si copia…si cita.
    La tua recensione è troppo soggettiva e poco oggettiva. Da rivedere.

     
  • Attilio Palmieri L'autore dell'articolo

    Cerco di rispondere sia a Stefano, sia a Fabio, sia a Filippo.
    La Dark Army e la Fase Due sono potenzialmente due cose molto interessanti, non solo narrativamente, ma anche per la possibilità di messa in scena che offrono. Il problema non sta solo nel cosa, ma anche e soprattutto nel come: sono due questioni fondamentali per la narrazione, sia rispetto alla storyline principale sia a quelle individuali di alcuni dei protagonisti, ma purtroppo non vengono sfruttate come dovrebbero, non vengono valorizzate e anzi sono chiamate in causa in maniera totalmente strumentale, acquisendo o perdendo in portanza a seconda delle necessità del singolo caso.
    Il personaggio di Angela è una perfetta cartina di tornasole di questo atteggiamento: funziona in maniera eccellente nel micro, nell’economia del singolo episodio, soprattutto grazie a una messa in scena eccezionale, un’ottima interpretazione e una scrittura che sul breve è stata spesso efficace, come è capitato nel penultimo episodio o in quello del karaoke. Purtroppo quando si guarda un po’ più da lontano il personaggio di Angela appare schizofrenico, oltre che, come altri, ingiustamente abbandonato per lunghi periodi. La reazione alla telefona di Tyrell è quanto di più implausibie ci si potesse immaginare e non basta dire che la sequenza dello scorso episodio ha ribaltato la situazione: la serie non lo spiega non lo dice mai e per numerosi episodi il suo personaggio è apparso esattamente l’opposto di quello che vediamo durante la telefonata, con l’aggravante che si tratta del momento più importante e risolutivo della stagione. Senza contare che tutta la trama che legava Angela a Price e alle operazioni di quest’ultimo, decisamente importanti in molti degli ultimi episodi, sono state completamente dimenticate.
    La sequenza di Elliot non è solo poco efficace perché prevedibile e banale, ma anche perché tutti il problemi attorno a cui ruota il suo personaggio sono sempre i medesimi e se all’inizio la questione dell’alienazione, dello spaesamento e dell’allucinazione potevano essere interessanti, dopo hanno mostrato la corda a causa di un immobilismo logorante. Il suo personaggio è stato quest’anno troppo monocorde e quando gli si è voluto dare una scossa lo si è fatto nel modo più sbagliato. L’improvviso momento di chiarezza che ha nel finale non ha alcuna giustificazione, così come il confronto con Tyrell che sarebbe dovuto essere il centro della stagione è stato ritardato talmente tanto da risultare emotivamente impalpabile.
    Io sono un grande estimatore del Sam Esmail regista, molto meno dello sceneggiatore. Mr. Robot è una serie che ha saputo enormi qualità visivo, grazie al talento del suo regista, come ho spesso sottolineato nella recensione. Purtroppo però si tratta di un’arma a doppio taglio perché se alla base c’è una gestione del racconto solida, le doti visionarie del regista vengono rinforzate e amplificate, al contrario, come in questo caso anche le soluzioni visive risultano indebolite, diventando in molti casi sterili esercizi di stile, esibizione tecnica spesso non necessaria perché non accompagnata da alcuna sostanza, segni senza senso, un bellissimo contenitore molto spesso vuoto. Anche per questa ragione, come ho scritto, Joanna è la metafora perfetta di questa stagione della serie, in tutto il suo magnetismo così come in tutta la sua totale irrilevanza e inconcludenza.

     
  • Crix

    Complimenti per le recensioni, sempre ben scritte! Però mi trovo in disaccordo.
    Secondo me è stata un’ottima stagione e non meritava un voto così alto.
    La fase due è stata spiegata da Elliot stesso, credo consista nel far esplodere l’edificio con tutti i documenti cartacei.
    Per quanto riguarda Angela, credo ci mostreranno nella prossima stagione il momento in cui viene a conoscenza di Tyrell e della sua implicazione nella vicenda.
    Per Tyrell invece sappiamo già che è vivo e vegeto, dato che parla al telefono con Angela.

     
  • Fante

    Irritante. Concordo sulla recensione,su tutto e per le critiche alla suddetta che ho letto finora,posso rispondere che in parte sono d’accordo: tecnicamente il livello è altissimo,dalla fotografia ai movimenti di camera. Gli attori hanno avuto un involuzione. Per me il protagonista,ottimo l’anno scorso,colpa una sceneggiatura che lo lega a fare sempre la stessa cosa,è diventato fastidioso con tutto quello strabuzzare gli occhi e via dicendo. E’ irritante essere presi in giro(virgolettato eh)con una storia che vuole stupire a tutti i costi e per questo si dimentica della trama. Insomma,sto mr.robot che a me piaceva tanto,è diventato uno strano per esser strano,stupiamo lo spettatore a tutti i costi e stica… se non ci capisce niente. Faccio un esempio: se non fossi un fan sfegatato di Lynch,tutto il blocco dell’interrogatorio di Angela mi avrebbe lasciato a bocca aperta,per atmosfera,straniamento,fotografia ecc ecc,ma visto che di Lynch,hanno preso solo “lo strano per essere strano”senza la sostanza Lynchiana,ne esce fuori qualcosa senza senso,appunto solo per stupire. Solo domande senza risposte è una vigliaccata per andare avanti all’infinito. A me come spettatore mi hanno perso. L’unica cosa su cui non sono d’accordo con la recensione è il voto,per me è un 3 pienissimo,una delusione e ripeto,è IRRITANTE!!!

     
  • SerialFiller

    Pur nonn condividendo le a mio avviso eccessive critiche alla stagione ne capisco assolutamente il senso e devo dire che su certe cose ne apprezzo il punto di vista come sempre cosi serio e professionale.
    Secondo me come giustamente sottolineato nella recensione la serie ha dei picchi qualitativi praticamente inarrivabbili nel pur eccellente panorama televisivo attuale. Questo da un lato deve farci sempre sperare in qualcosa di piu, deve creare aspettative ma dalla altro canto non deve farci arrivare a “detestare” una serie solo perché avrebbe potuto fare di piu.
    La stagione è stata semplicemente diversa e sotto le attese ma comunque oggettivamente ottima. Da 8 anziche da 8.5 ma pur sempre da 8.

     
  • mitch845

    Mi sembra di capire che ci sono pareri discordanti su questa recensione, e forse dipende dal modo in cui la si guarda. Inoltre il fatto di dividere il pubblico potrebbe essere un punto di forza che gioca a favore di Esmail.
    Io sono tra quelli che ha apprezzato di più questa seconda stagione rispetto alla prima, nonostante la scarsità narrativa. In sostanza succedono meno cose, ma la scenografia/regia degli episodi è nettamente migliore. Per non parlare della colonna sonora, azzeccatissima in certi momenti. Ci si trova davanti a un prodotto di qualità produttiva davvero alta.
    Sono contento che la seconda stagione non si sia focalizzata su argomenti tecnici come nella prima, dato che si è sfociati in cazzate megagalattiche, come rootkit scritti in mezz’ora, o raspberry installate in centraline di condizionamento che danno l’accesso a interi data-center… Non che hackerare l’fbi dal carcere sia meglio… ma almeno non è stato enfatizzato così tanto.
    L’aspetto migliore di questa stagione inoltre è la fanta-storia che narra un futuro non così poco realistico in cui le banche americane dovranno far fronte alla nuova tecnologia della blockchain per contrastare la cryptomoneta incontrollabile gestita dal governo cinese. Questo è uno scenario futuro molto plausibile, di cui nessuno ha mai osato parlare.

     
    • lukamin

      Infatti la seconda stagione si è focalizzata sulle pippe mentali di Elliot incarcerato…mezza stagione di episodi quasi inutili!
      Se l’aspetto migliore è la fantastoria usa vs china in chiave bancaria…..beh che dire ? Stiamo messi male….

       
  • lukamin

    E questo sarebbe dovuto essere il nuovo BB?
    Concordo con la recensione al 100% !!
    Mi dispiace per i vari fanboy delusi ,anche se alcune affermazioni sono abbastanza ridicole, ma in giro c’è roba molto più interessante di Mr Robot.

     
  • Francis

    Premettendo che Fight Club è tra i miei 5 top film, che ho visto 4 vole Twin Peaks e amo alla follia Lynch e la scrittura di Palahniuk, questa stagione di Mr.Robot è una specie di masturbazione generale di Esmail. Tutto troppo ridonante, una forzatura totale. E se nella prima stagione Rami Malek aveva sorpreso tutti con un’interpretazione giustamente premiata, ora sembra solo una scialba imitazione. Male, molto male.