The Fall – 3×02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of Light 5


The Fall - 3x02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of LightDopo due stagioni in cui The Fall sembrava aver perfettamente chiarito di poter indagare l’animo umano come poche altre serie, in questa terza annata scopriamo che le conseguenze di quanto accaduto possono portare a risvolti più oscuri e ad un’analisi dei personaggi ancor più profonda.

“His Troubled Thoughts” e “The Gates of Light” sono due episodi che manifestano un legame profondo, in cui si riescono a cogliere (molto più che nella premiere) tutte le vulnerabilità e le insicurezze che pervadono personaggi, storia e ambienti: ciò che sembrava certo (la condanna di Paul a seguito della sua confessione) non lo è più, e questo si riflette come in un gioco di specchi su tutto il resto, gettando nello sconforto, quando non nella disperazione, tutti gli elementi coinvolti.

3×02 “His Troubled Thoughts”

The Fall - 3x02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of LightCon il secondo episodio The Fall ci presenta i suoi personaggi come strettamente legati alle conseguenze delle loro azioni, che li pongono davanti ad una costante instabilità, figlia non solo delle decisioni prese nel recente passato ma anche di quelle che stanno arrivando. Per le forze dell’ordine, infatti, anticipare le mosse di un possibile avvocato difensore di Paul Spector vuol dire anche confrontarsi con gli esiti che queste decisioni avranno: e l’eco delle scelte del passato si scontra con quello delle decisioni imminenti, che condurranno ad altrettante situazioni difficili.
Quanto è accaduto nel bosco è responsabilità di tutti, ma soprattutto di Stella e di conseguenza di Jim, che infatti vengono mostrati in un montaggio alternato mentre viene richiesto di rendere conto della gestione del caso; ma è anche tra loro due che si sviluppa il conflitto, dovuto alla storia sentimentale che hanno alle spalle. La narrazione quindi si muove tra i sospetti e i dubbi su quanto accaduto, passando dal privato al personale senza soluzione di continuità.

L’indagine sul caso, che si muove su vari versanti fra la scoperta di nuove prove (“More victims?”), la parte più organizzativa di costruzione dell’accusa e lo spostamento della task force, si mescola all’indagine psicologica sui due veri protagonisti dello show, Stella e Paul, sui quali continuiamo a sapere sempre di più e sempre di meno al tempo stesso. La Gibson è consapevole del suo legame con Paul o è davvero convinta di ciò che asserisce quando dichiara di aver tenuto il corpo di un assassino tra le sue braccia, urlando perché qualcuno li aiutasse, solo per tenere le vie aeree libere? Qualunque altro show avrebbe mostrato anche solo un breve istante di dubbio precedente a tale risposta, ma The Fall non agisce in questo modo: mostrandoci una Stella Gibson perfettamente professionale non ci dà risposte nette sul suo coinvolgimento emotivo, di cui conosciamo alcune parti ma che non riusciamo mai a cogliere del tutto.

The Fall - 3x02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of LightNemmeno dell’amnesia di Paul si hanno conferme o smentite, e questo contribuisce ad aumentare il senso di instabilità dell’episodio, che all’unica certezza (la confessione di Spector) contrappone un possibile ribaltamento del caso, nello stesso episodio in cui viene assunto lo studio legale per la sua difesa. È difficile capire quanto sia conveniente da un punto di vista narrativo un’amnesia che suona sin da subito come mezzo troppo semplice per rimettere in gioco il caso: bisognerà vedere come gli autori avranno in mente di sviluppare la questione, ma il ritrovamento di ulteriori prove a carico di Paul sembra al momento controbilanciare bene la situazione ed evitare il rischio di un plot twist scontato e poco impegnato.

È un episodio che di sicuro ripaga di una premiere non particolarmente convincente, anche se permangono dei dubbi circa alcune scelte piuttosto scontate e strumentali alla narrazione – era davvero necessario mettere Rose e Paul così vicini in ospedale? Quando mai una vittima verrebbe messa a pochi metri di distanza dal suo carnefice? E ancora, dove si vuole arrivare con l’escalation di rabbia, violenza e stupidità di Katie? Il pericolo emulazione sembra una delle opzioni in gioco e non è chiaro come questo possa arricchire la storia che si è cercato di raccontare fino a qui.

3×03 – “The Gates of Light”

Con il terzo episodio arriviamo al giro di boa della stagione, e inevitabilmente ai primi passi del processo che vedrà coinvolto un Paul Spector che dichiara ancora di non ricordare assolutamente nulla dei precedenti sei anni. La scelta di non chiarire la natura di questa amnesia si rivela in questa puntata un’arma vincente, perché le conseguenze di questa condizione – vera o falsa che sia – vanno a raddoppiare (e dunque a complicare) il significato di ogni altra scelta, di ogni altra decisione portata avanti dai personaggi – e dallo stesso Paul.

The Fall - 3x02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of LightSignificativo è di certo in questo senso il ruolo dell’infermiera Kiera: la sua somiglianza con la tipologia delle vittime di Paul è di sicuro una scelta fin troppo scontata, eppure il suo ruolo si sta rivelando davvero cruciale per comprendere ancora di più la psiche malata di Paul, che passa da momenti di verità (il racconto del “sogno” pre-morte, il richiamo della madre e della figlia) a momenti di autentico dubbio circa le sue condizioni reali. Di particolare rilevanza sono infatti le inquadrature finali, che, pur senza rivelare alcun indizio, sottolineano il dubbio sulle sue intenzioni con i suoi sguardi ambigui; ma soprattutto risulta interessante il montaggio alternato tra le dichiarazioni di Rose Stagg e le immagini di Paul che si alza e fa stretching. Non c’è nulla di incriminante, ed è qui che The Fall si rivela nuovamente maestra del dubbio: c’è solo la contrapposizione tra un racconto di vulnerabilità estrema, paura e trauma, e un uomo che con lento e millimetrico controllo riprende possesso del suo corpo e della sua forza. Il suo probabile coinvolgimento in un omicidio del 2002 (e dunque non cancellato dai suoi ricordi) rafforza ancora di più l’idea che, più che concentrarci sulla sua effettiva amnesia, dovremmo riflettere in senso generale sull’indole di Paul Spector, sulla sua natura: potrebbe anche aver dimenticato gli ultimi sei anni della sua vita, ma il problema della sua identità e delle sue perversioni ha radici molto più profonde.

The Fall - 3x02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of LightAltrettanto profonde sono le motivazioni di Stella, che la guidano a cercare di comprendere sempre di più quell’uomo che per lei è un enigma magnetico, senza per questo rinunciare alla sua umanità e professionalità: l’attenzione che la Gibson ha soprattutto nei confronti della sofferenza femminile – che sia per le accuse all’agente Ferrington nella seconda puntata, per il trauma di Rose o per il dolore di Sally Ann – agisce in netto contrasto rispetto alle violenze di Paul, portando quindi i due protagonisti dello show di nuovo su piani opposti e al contempo profondamente connessi. Ed è proprio la moglie di Spector a rappresentare la protagonista silente dell’episodio: grazie a un finale cupo e inquietante, i cui esiti (in linea con l’andamento della stagione) non sono affatto chiari, la donna e i suoi figli finiscono per rappresentare le vittime per eccellenza di tutto questo racconto; Sally Ann, in particolare, risulta un danno collaterale non previsto dal marito, situazione aggravata dal fatto che nessuno, a parte Stella, sembra aver compreso la sua vulnerabilità e disperazione.
La scelta di Jim di scagliarsi contro la Gibson relativamente alle accuse contro Sally Ann si configura ancora una volta come metafora di un’opposizione più ampia, in cui al caso in sé e per sé si sovrappongono contrapposizioni sulla visione femminile e maschile del mondo, in un’eterna lotta che sembra non trovare mai fine.

The Fall - 3x02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of Light“His Troubled Thougts” e “The Gates of Light” fanno del dubbio, dell’incertezza e del dolore le colonne portanti di un racconto che sembrava aver esaurito le sue potenzialità con la fine della scorsa stagione e che invece, nonostante qualche facile soluzione, sta dimostrando di riuscire a portare la storia su un nuovo livello, più complesso e sempre più drammatico. The Fall conferma la sua capacità di indagare l’animo umano con una profondità e un’attenzione eccezionali: al netto di qualche difetto, l’interesse suscitato dalla vicenda e dai suoi protagonisti non sembra affatto in diminuzione.

Voto 3×02: 7½
Voto 3×03: 8

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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5 commenti su “The Fall – 3×02/03 His Troubled Thoughts & The Gates of Light

  • Genio in bottiglia

    Recensione fantastica. Per me probabilmente mezzo punto in più per la terza puntata. La tensione che si percepisce in ogni scena di questa terza stagione è davvero notevole. Il colpevole è nella mani delle forze dell’ordine, la sua ultima preda è salva, eppure nulla è davvero salvo, e non perché lui potrebbe scappare (almeno spero) come in tante serie, o film, del genere. Non mi aspettavo più nulla da The Fall al termine della seconda annata. E invece …

     
    • Federica Barbera L'autore dell'articolo

      Grazie! Devo dire che anch’io ero rimasta molto perplessa alla notizia di una terza stagione dopo il finale della seconda, ma stanno facendo un lavoro eccezionale. Anche la storia dell’amnesia, che inizialmente mi aveva fatto storcere il naso perché appariva abbastanza scontata, è stata usata in un modo molto diverso… alla The Fall, appunto, con conseguenze e ramificazioni inimmaginabili.

      Comunque gli sguardi di Spector all’infermiera danno davvero i brividi… Dornan in questo ruolo è davvero bravo. Sulla Anderson non mi esprimo nemmeno più perché la adoro.

       
  • claudio1987

    La serie ha preso un’ottima piega, nonostante la paura di molti fosse come avrebbe fatto la serie a mantenere un livello adeguato anche dopo la cattura di Paul, che per serie di questo genere spesso risulta il punto debole.
    Sono felice che questa stagione si stia rivelando all’altezza delle altre.

     
  • Ashja

    Mi è piaciuta la tua recensione, ma non condivido l’entusiasmo.. questa stagione è molto al di sotto delle aspettative.. e solitamente amo la lentezza, l’introspezione psicologica dei personaggi piuttosto che il thriller in sè.. ma la prima puntata era inguardabile, la seconda pure, non succede nulla, siamo allo stesso punto dell’anno scorso.. un mero andirivieni di dottori e spiegazioni mediche noiosissime.. tanto per darti un contentino Paul apre gli occhi e nella stanza c’è un’infermiera.. wow!!! Una partenza stravolgente!! -____- La terza puntata vagamente più interessante, condivido che l’amnesia e le probabili nuove vittime abbiano risvolti potenzialmente interessanti.. Ma siamo già a metà stagione e per ora noia sconfinata.. Broadchurch 2 stagione, nonostante abbia seguito lo stesso presupposto, farti vedere cosa succede dopo un arresto, è stato infinitamente più appassionante!

     
    • Federica Barbera L'autore dell'articolo

      Ciao Ashja, innanzitutto grazie! Quando una recensione piace nonostante non si sia d’accordo è comunque una bella soddisfazione 😉
      Andando nel dettaglio, e posto che tanto ho amato la prima di Broadchurch quanto ho trovato la seconda assolutamente non all’altezza e con scelte a dir poco discutibili, io credo si tratti proprio di un modo diverso di affrontare il thriller. Certo, ci sono dei punti di contatto per quello che riguarda l’aspetto di analisi psicologica dei personaggi, ma mentre Broadchurch stagione 1 la legava molto anche all’indagine di impianto classico (il noto “whodunit”), The Fall si è sempre distinta per volersi concentrare su un colpevole noto sin dall’inizio e sul suo rapporto con gli altri, con Stella, con la sua ossessione. Questo non può che influenzare anche le indagini, che ritengo siano molto meno “avvincenti” perché il punto non è affatto esserlo, ma osservare i personaggi mentre succede tutto il resto.

      Questo non deve per forza piacere e lo capisco bene! Però, tolta una premiere effettivamente un po’ sottotono, queste due puntate non stanno facendo cose a mio avviso inaspettate o inattese. Stanno portando, questo sì, su livelli psicologici ancora più profondi i personaggi che stiamo osservando. Questo comporta quasi inevitabilmente un rallentamento.. che, ripeto, può benissimo non piacere! Però ecco, non lo vedo proprio come un passo indietro 😉