Brooklyn Nine-Nine – 4×10 Captain Latvia


Brooklyn Nine-Nine - 4x10 Captain LatviaSi è conclusa con “Captain Latvia” la prima metà della quarta stagione di Brooklyn Nine-Nine, che al suo settantottesimo episodio dimostra di avere ancora parecchie munizioni per ribadirsi come una delle migliori produzioni comiche degli ultimi anni, oltre che una delle poche serie da divertimento a prova di bomba.

Certo, per una serie che fa di diverse sacre convenzioni narrative e della mitologia interna il perno su cui costruire la stragrande maggioranza della trama, gli anni sono un’arma a doppio taglio. Non potrebbe essere altrimenti, visto che l’ammontare di materiale comico, emotivo ed affettivo col passare del tempo è sia ciò che lega a doppio filo a una serie, sia ciò che può anche allontanare. La stagione è partita con “Coral Palms”episodio in tre parti del tutto atipico per gli standard della serie, presentandosi con il classico sentimento di euforia rimbambita mista a sana risata che solitamente ammantava gli anni passati, con l’aggiunta però di qualche insicurezza o soluzione meno sveglia.

Brooklyn Nine-Nine - 4x10 Captain LatviaLa scelta dell’ingombrante trittico monotematico, giustificata dal grosso cliffhanger che chiudeva la stagione tre, concentrava l’attenzione sui movimenti quotidiani di Holt e Peralta, sul loro rapporto semiserio e sulle loro peripezie da agenti ben poco dormienti. Sebbene un grande numero di momenti a effetto e di” genere”  (il bacio tra i due per sollevare la rabbia della guardia omofoba, le passeggiate con le anziane e la generale curiosità riguardo alla personalità del gran cattivo Figgis) entrino nell’album dei ricordi della serie, questi primi tre episodi sono dimenticabili tanto quanto la tinta biondo-platino di Jake, colpevoli nello stressare troppo le loro linee narrative e nell’ignorare il resto della squadra. Detto questo, è bastato poco per riassestarsi sulla vecchia giostra al motore di nuove sorprese; dal quarto episodio in poi infatti il distretto si è visto vittima non solo di massacranti turni notturni ordinati da C.J., nuovo acquisto nella galleria di personaggi strepitosamente idioti collezionati dalla serie, ma anche delle turbe di Rosa per Pimento (poi protagonista di un ritorno spettacolare e di un non-matrimonio), della nuova sfida di Halloween, dell’arrivo del padre di Amy per il Ringraziamento e ben altro.

Brooklyn Nine-Nine - 4x10 Captain LatviaTanto materiale da dislocare e tanti avvenimenti in funzione di ogni personaggio; ovviamente è d’obbligo rilevare, anche se è una banalità, che lo scavo a colpi di mortificante realismo non è nelle corde di Brooklyn Nine-Nine. Di passi in profondità non se ne fanno, infatti, piuttosto si vedono falcate in lunghezza nella brillante gestione dei minuti: in tutti gli episodi sono gestite come minimo tre vicende, con agilità e fervore sempre acrobatico e con l’obiettivo di collezionare una narrazione misurata sul gruppo dei personaggi coinvolti. La chiave nella gestione del tempo, che poi qui diventa anche tempo comico, è una cifra stilistica che la serie ha fatto sua da tempo e che in questa stagione risuona ancora di più; d’altronde il gran numero di eventi avrebbe potuto sfiatare la storia, che invece trova sempre un ritmo a cui aggrapparsi, senza il timore di sembrare una rincorsa al riso fine a se stesso. Il ritorno di Pimento è un valido esempio: alla ricomparsa del folle detective si intrecciano indagini, una caccia all’anello perduto, proposte di matrimoni e irresistibili gag sull’amore di Holt per gli archi di palloncini, tutto condotto con semplicità stretta tra il faceto e il faceto. Anche “Captain Latvia”, anche se alcune spanne sotto, è strutturato su questo canovaccio.

Brooklyn Nine-Nine - 4x10 Captain LatviaL’episodio di Natale non condividerà l’alto livello di adrenalina con cui brilla quello di Halloween (che peraltro riesce ancora a stupire con dignitosi colpi di scena), però regala agli spettatori attimi di buono spettacolo, diluiti con affetto e candore nevoso. In più dimostra che la buona comicità non può limitarsi a impilare gag sconnesse tra loro e con la storia in sottofondo, ma deve invece costruire una mitologia nella narrazione e anche un riconoscibile codice nell’uso dei tempi comici. In particolare la puntata vede il ritorno della “avventura a duo” di Charles e Jake, questa volta per recuperare il giocattolo introvabile Captain Latvia prima e sgominare una banda di trafficanti subito dopo. Il momento è anche una buona parentesi per rifinire il profilo paterno di Boyle, soprattutto nella sua veste di poliziotto straordinario che per il figlio conosce improvvise mosse di krav magra e minaccia sbriciolando bicchieri. Rispetto alla stagione vista nel suo complesso non è che un tassello come altri, ma è questo uno dei trucchi della serie: tratteggiare momenti piccoli e brillanti, appoggiandoli sulle personalità dei personaggi e permettendo loro di muoversi liberi ma codificati nella narrazione.

Brooklyn Nine-Nine - 4x10 Captain LatviaIl racconto quindi è intonato ottimamente nel suo insieme e in modo valido nelle sue parti minori. Inoltre, pur considerando i passi falsi e qualche momento prevedibile, è necessario considerare che questi dieci episodi hanno aggiunto in gran quantità momenti da antologia (oltre ai geniali momenti di inizio e fine). Tra questi il micro crossover con New Girl, il fascicolo su Mr. Santiago, la passione di Terry per Skyfire Cicle e il racconto di Jake su come abbassa i calzoni a ogni suo idolo. L’alto numero di trovate disarmanti non è che la prova di una fedeltà verso le potenzialità della serie da parte degli autori, che ancora investono passione e attenzione nel costruire questa prima parte di stagione per divertire e ammanettare gli spettatori al centro del distretto.

Brooklyn Nine-Nine tornerà il 1 gennaio con un doppio episodio, “The Fugitive”e avrà la possibilità di confermare il buono e di rimediare alle disattenzioni di questa prima metà.

Voto: 7½

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Informazioni su Leonardo Strano

Convinto che credere che le serie tv siano i nuovi romanzi feuilleton sia una scusa abbastanza valida per guardarne a destra e a manca, pochi momenti fa della sua vita ha deciso di provare a scriverci sopra. Nelle pause legge, guarda film; poi forse, a volte, se ha voglia, studia anche.

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