The Walking Dead – 7×16 The First Day Of The Rest Of Your Life 5


The Walking Dead - 7x16 The First Day Of The Rest Of Your LifeNon c’è niente di più difficile di essere degli appassionati di The Walking Dead, la serie più paradossale dell’età televisiva contemporanea: tanto di successo quanto altalenante qualitativamente e, ormai da anni, avviata verso un format sempre più prevedibile e prestabilito che consolida il legame con il fandom ma priva la serie della sua personalità.

Ormai è nota a tutti la ripetitiva sovrastruttura narrativa che, negli ultimi anni, determina la costruzione stagionale dello show di Scott M.Gimplepremiere e finali importanti, episodi centrali lenti e inutili – e questa settima annata non ha fatto eccezione. Se con “Rock In The Road” si è voluto concedere ancora una volta il beneficio del dubbio nei confronti di un prodotto che, ricordando le esperienze degli anni passati, probabilmente non se lo meritava, questa speranza si può ora considerare mal riposta.

The Walking Dead - 7x16 The First Day Of The Rest Of Your LifeRipercorrendo velocemente le tappe che hanno portato The Walking Dead dalla pausa di midseason al suo settimo season finale è da notare come la maggior parte degli episodi non siano stati che dei riempitivi, assolutamente mancanti di significative ripercussioni sulla trama orizzontale, la quale si è appiattita e allungata inspiegabilmente, risultando ancora più lenta che nelle annate precedenti. È il caso, per esempio, di “Say Yes”, ma anche in parte di “Bury Me Here”, sezioni del racconto che potevano essere benissimo condensate in meno episodi per la funzione che svolgono, visto e considerato il loro debolissimo apporto alla caratterizzazione dei personaggi, che tra l’altro è da sempre uno dei peggiori difetti della serie.

The Walking Dead - 7x16 The First Day Of The Rest Of Your LifeLo show si è trascinato a fatica fino a “The First Day Of Your Life”, continuando ad annunciare una clamorosa guerra, la preparazione della grande rappresaglia contro i Saviors, forse l’unico stimolo rimasto per continuare a guardarlo. Per quanto lenta e mal scritta, la sezione centrale della stagione ha portato i personaggi nella posizione adatta a sviluppare gli eventi di questo finale, con il convincente tradimento di Eugene – che si conferma perlomeno come il personaggio meno contraddittorio, anche se sempre poco interessante – e l’acquisizione dell’arsenale di Oceanside, necessario a convincere gli Scavengers ad unirsi alla ribellione. Soprassediamo sull’inutile crollo morale di Morgan – praticamente dimenticato e superato in cinque minuti nel finale – e sul piano suicida e senza senso di Sasha che è strettamente funzionale al suo ruolo negli episodi successivi.

The Walking Dead - 7x16 The First Day Of The Rest Of Your LifeÈ proprio il destino di Sasha nel finale ad esplicitare il grande paradosso ci cui si parlava nella prima parte della recensione: la morte del personaggio di Sonequa Martin-Green è stata ampiamente prevista a causa del suo nuovo ruolo in Star Trek: Discovery – serie di CBS in lavorazione – e in questo modo privata della già di per sé poca potenza che questa poteva avere nell’episodio; in questo caso, tuttavia, si può in parte perdonare lo show che riesce a intavolare un buon colpo di scena – sceglie infatti volontariamente di morire e trasformarsi per cogliere di sorpresa Negan – rendendo al meglio il suo sacrificio. Nonostante Sasha sia sempre stato uno dei personaggi meno riusciti della serie, il lavoro, sempre comunque fin troppo didascalico, che si fa in questo finale sul suo passato con Abraham e il continuo richiamo al dolore della perdita è meno fastidioso di quanto ci si potesse aspettare, anche grazie ad un minimo di innovazione registica rispetto ai canoni della serie.

The Walking Dead - 7x16 The First Day Of The Rest Of Your LifeQuesto improvviso risveglio dietro la macchina da presa nei confronti della storyline di Sasha – alla regia dell’episodio c’è Greg Nicotero, che non nasce come regista ma può vantare una lunga esperienza al fianco di nomi molto noti – non è percepibile nei confronti dell’altra grande sequenza importante di questo finale: la battaglia di Alexandria. La sparatoria finale tradisce le attese e risulta a tratti ridicola nel suo tentativo di sembrare epica: sia per realizzazione che per scelte narrative, è un segmento che non incide e non convince se non a tratti – lo scompiglio provocato da Shiva ad esempio. I personaggi principali sono, come sempre, intoccabili e a prova di proiettile, mentre le comparse muoiono senza essere piante a sufficienza, ma quello che disturba maggiormente è il voice-over di Rick e Maggie che chiude l’episodio: impregnato di un buonismo raccapricciante tenta di trasportare la lotta dei protagonisti sul piano dello scontro eterno tra bene e male, eliminando ogni possibile sfumatura del caso e banalizzando il tutto.

The Walking Dead - 7x16 The First Day Of The Rest Of Your LifeA questo punto il ragionamento porta necessariamente ad analizzare il ruolo di Negan in questa stagione. Il villain interpretato da Jeffrey Dean Morgan, apparso per la prima volta nel potentissimo finale dello scorso anno, ha beneficiato di un’esaltazione prematura nei suoi confronti, merito di un carattere sin da subito sopra le righe e decisamente originale in partenza. Il problema del personaggio non sta nella sua ideazione ma, come sempre, nella scrittura e nella narrazione che lo accompagna: a conti fatti, dopo un’intera stagione, non sappiamo pressoché nulla di lui, del suo passato o delle motivazioni che lo spingono a governare dispoticamente il mondo post-apocalisse zombie. Se si volesse fare un paragone interno alla serie, gli si potrebbe affiancare idealmente la figura del Governatore, altro storico villain di The Walking Dead; quest’ultimo, a differenza di Negan, ha goduto di un sostrato narrativo adeguato e ben costruito, anche attraverso la formazione di una moralità ambigua e umanamente difficile da decifrare. Ci si chiede se non si potesse fare lo sforzo di analizzare meglio la figura dell’uomo con la mazza, visto e considerato il tempo eccessivo nel quale ci si è concentrato su personaggi di cui si sarebbe fatto volentieri a meno.

Cosa dire ancora di The Walking Dead che non sia già stato detto? Ormai sembra quasi inutile continuare sperare in una stagione avvincente, o perlomeno godibile, nonostante i numerosi difetti divenuti parte integrante dell’identità del prodotto. Questo finale, sopra la media stagionale in quanto a qualità ma pur sempre ancora sotto la sufficienza, ha quantomeno l’obiettivo di traghettare chi ancora ha la forza di seguire lo show verso la fantomatica guerra definitiva di cui si continua a parlare da almeno una stagione intera. L’unica speranza è che la già confermata ottava stagione proponga più ritmo, più intrattenimento e meno episodi filler, ma che soprattutto maturi dal punto di vista tecnico, una pecca che non si può accettare da una serie con un budget così alto.

Voto episodio: 5/6
Voto stagione: 4½

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.


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5 commenti su “The Walking Dead – 7×16 The First Day Of The Rest Of Your Life

  • piwi

    che dire… 10 alla recensione!!! avete colto a pieno la pochezza della trama, il nulla dell’evoluzione sia nel racconto che nei personaggi e…. voglio rimarcare la tristezza nel sapere che è uno degli show più visti e longevi nonostante la qualità visiva e di regia siano rimaste uguali o calate…. l’esempio del capriolo di questa stagione è a livello visivo una delle peggiori mai viste!

     
  • Ariel

    Mah, ci si trascina stancamente verso il finale e poi quello che succede non è granchè.
    Gli ultimi minuti della scorsa stagione, almeno, erano carichi di tensione, qui invece tutto è prevedibile o piatto, nonostante il voltafaccia degli Scavengers.
    Lo stesso accordo con Dwight è totalmente inutile e fa solo presagire una sua futura collaborazione con Eugene che potrebbe ritornare sui suoi passi.
    Ma secondo voi Shiva ha un radar che le indica i Saviors? E non c’è un segnalatore speciale per Negan?

     
  • lexi

    quelli che voi definite”inutili riempitivi”hanno portato al gran finale.alcune cose potevano essere evitabili,come l’adattamento di eugene troppo allungato,ma la conoscenza delle altre comunità,la resa di rick,il regime di negan e la ribellione..tutto era necessario. personalmente,vedere rick annientato e nell’episodio successivo pronto alla ribellione mi avrebbe fatto girare le balls sulla credibilità e la coerenza,e credo anche molti di voi.

    il resto son gusti.il cervo uscito male?piccolezze,visto che shiva è maestosa. oltretutto,prima di copiare e incollare nuovi tormentoni(“solo la primahhh e l’ultimahhh sono guardabili”),ricordatevi dell’imboscata a oceanside. delle bombe trovate e il fast and furious style che di certo non sono nella prima o nell’ultima puntata.certo se volete di piu’,guardatevi i film della marvel. ps:come contraddirsi in tre righe:”suicidio di sasha inutile” e poi esalti il suo estremo sacrificio. the walking dead è sempre stato cosi’,lento e molto”focalizzato”. il finale per nulla banale: in ogni serie-film spesso le sparatorie vanno pro i buoni e contro i cattivi nella summa dei feriti,nulla di strano o originale.tradimento inaspettato,jadis-ezekiel grandi personaggi(ma questo è opinabile). voto alla stagione 7 .voto a negan:10

     
    • Zozo

      “vedere rick annientato e nell’episodio successivo pronto alla ribellione mi avrebbe fatto girare le balls sulla credibilità e la coerenza,e credo anche molti di voi”

      Ehm… non che ci tenga molto a a stare addosso ai dettagli ma questo è proprio quello che succede. Nel mid-season finale, mi pare, quando Rick e Michonne sono da soli in camera da letto verso la fine dell’episodio. Michonne fa a Rick tutta una ramazina sul fatto che bisogna resistere e Rick, che fino alla scena precedente era convintissimo che bisognasse obbedire a Negan in tutto e per tutto, cambia idea di punto in bianco.

       
  • Luca

    Sono pienamente d’accordo sulla noia e la frustrazione. La recensione è giusta. Ma ogni volta che vedo TWD ripenso al capolavoro cinematografico di Darabont (Le ali della libertá) e mi ricordo di cosa parla “veramente” questa serie Tv, che è la ragione per cui alla gente piace così tanto: parla di etica. Non è un horror. Non nelle mani di Darabond che,come ha fatto per il racconto King, lo ha fatto per il fumetto. Lo ha trasformato in un’opera di antropologia filosofica.