Fargo – 3×03 The Law of Non-Contradiction 3


Fargo - 3x03 The Law of Non-Contradiction“L’universo è immenso, e gli uomini non sono altro che piccoli granelli di polvere su un insignificante pianeta. Ma quanto più prendiamo coscienza della nostra piccolezza e della nostra impotenza dinanzi alle forze cosmiche, tanto più risulta sorprendente ciò che gli esseri umani hanno realizzato.” Noah Hawley comprende e rende sua la lezione di Bertrand Russell ed è da questa consapevolezza che ha origine “The Law of Non-Contradiction”, episodio che accantona la dimensione corale caratteristica dello show per concentrarsi tutto su Gloria Burgle, l’intensa protagonista femminile di questa stagione.

La perseveranza della poliziotta nell’indagine sull’omicidio del patrigno riporta alla luce l’identità passata della vittima, una giovinezza carica di ambizioni e speranze disattese la cui riscoperta segna per Gloria l’inizio di un viaggio interiore attraverso inconsuete coordinate temporali e geografiche. Dalle cupe lande innevate del Midwest si passa all’assolata e amorale California, luogo cardine del noir tout court dove i desideri smodati e gli impulsi violenti che, come ci ha insegnato Hawley, albergano in ogni uomo senza distinzione, si manifestano in forme differenti. Parafrasando con arguzia la favola del topo di città e del topo di campagna, Los Angeles ci viene mostrata come lo scenario dell’eterno conflitto tra la semplicità di vedute della provincia e lo spietato cinismo della metropoli; ma l’attenzione è rivolta in particolare alle peculiarità di un mondo, quello di Gloria, orgogliosamente anacronistico e allergico alla modernità.

Nell’episodio precedente la protagonista sottolineava la sua repulsione verso il progresso tecnologico, visto come forma di distanziamento dal contatto umano, e l’esperienza losangelina conferma ulteriormente i suoi timori. Gloria è una donna analogica in un contesto digitale alienato, dove gli uomini non riescono a staccare gli occhi dagli smartphone e trovano nei social media un palliativo alla loro apatia sociale.
Fargo - 3x03 The Law of Non-ContradictionIl rozzo tentativo di abbordaggio dell’agente Hunt è in questo frangente illuminante e dimostra una volta di più come la serie si diverta a mettere in luce le inadeguatezze del maschio americano contemporaneo, sempre contrapposte alla ferrea determinazione femminile che trova espressione nella genuina naïveté di Gloria come nell’astuzia maligna della Nikki di Mary Elizabeth Winstead.
Lasciata dal marito per un altro uomo ma non ancora ufficialmente divorziata, Gloria realizza, senza però rassegnarsi, come l’inettitudine maschile l’abbia trasformata in un principio di non contraddizione vivente, una presa di coscienza che avviene attraverso l’incontro apparentemente casuale con Paul Marrane, individuo enigmatico che ha il corpo e il volto di Ray Wise, l’iconico interprete di Leland Palmer in Twin Peaks.

La stessa problematica crisi d’identità sembra essere alla radice del malessere di Ennis Stussy, alter ego anaffettivo di Thaddeus Mobley, aspra figura paterna di Gloria che subisce grazie alle indagini della figliastra una dolorosa rivalutazione. La sfortunata parabola di Thaddeus, giovane talento della narrativa sci-fi inglobato e messo in ginocchio dall’industria hollywoodiana, riporta lo spettatore alle atmosfere frenetiche degli anni Settanta, un ritorno al passato che coincide, sul piano registico, con una ripresa dei canoni stilistici della seconda stagione. L’uso incalzante della musica di commento, il montaggio e lo split screen garantiscono ai flashback dell’episodio l’adesione ai paradigmi estetici dell’epoca, ma servono soprattutto a conferire ad essi una valenza onirica. Il dolore del fallimento è sopportabile se sublimato nella dimensione del sogno, o almeno questa è la lezione che Gloria impara di Vivian Lord e Howard Zimmerman, i responsabili della caduta in disgrazia di Thaddeus; senza indugiare sulle consuete critiche allo star system, l’attrice e il produttore vengono mostrati come gli ennesimi inetti destinati alla sconfitta e spinti ad esercitare il Male dalla loro banale meschinità.

Vittime e carnefici si ritrovano però alla fine accomunati dallo stesso scacco esistenziale, la condanna ad un’esistenza presente segnata da un’identità opposta a se stessa: l’avvenente attrice è ora una vecchia cameriera costretta a rivivere il passato in una fotografia sbiadita appesa a una parete, e quello che un tempo era un facoltoso produttore cinematografico è ormai ridotto a una larva con la voce robotica a cui non resta altro che pontificare sulle imperscrutabili forze del Caso. È proprio sul ruolo cruciale della casualità che si concentra tutta la seconda parte dell’episodio. Nell’universo narrativo di Fargo persone, luoghi ed eventi sono collegati da fili invisibili, coincidenze inspiegabili che sfuggono alle normali logiche di causa ed effetto e solo alla fine si manifestano in tutta la loro ineluttabilità e assenza di scopo. Noi spettatori siamo ormai ben consapevoli di queste dinamiche e non possiamo che rimanere colpiti nel vedere come anche la protagonista riesca ad ottenere questa visione d’insieme. Il viaggio alla ricerca dell’assassino di Ennis si tramuta per Gloria in una presa di coscienza dell’apparente mancanza di senso dell’agire umano e nella scoperta di quel legame padre-figlia che le è sempre mancato, il tutto orchestrato come sempre dalla mano invisibile del Caso.

Fargo - 3x03 The Law of Non-ContradictionThis is a true story”, ma prima ancora “This is a story”, ed è proprio nelle pagine dei romanzi giovanili di Thaddeus che la protagonista acquisisce una rinnovata consapevolezza di sé. Gloria si identifica totalmente con il protagonista di “The Planet Wyh”, l’androide senza padrone che sopravvive a secoli di soprusi e intemperie senza mai venire meno alla propria volontà di aiutare il prossimo; questo perché Thaddeus conferisce al suo personaggio una stoica resilienza (rappresentata brillantemente nelle sequenze d’animazione che intervallano l’episodio) che trova il corrispettivo perfetto nella determinazione di Gloria come agente di polizia: due meccanismi al servizio della comunità e al contempo osteggiati da essa, destinati a riposarsi soltanto dopo aver portato a termine la missione. L’eredità di Ennis alla figliastra è tutta racchiusa in questa piccola storia e in quel misterioso interruttore, spento e al tempo stesso acceso, che la protagonista porta con sé in Minnesota nel finale dell’episodio a continuo memorandum del suo spirito non contraddittorio.

“The Law of Non-Contradiction” rappresenta uno degli episodi più atipici di Fargo sin dal suo esordio sul piccolo schermo, cinquanta minuti di televisione dalla complessità conturbante che ragionano sul potere rivelatore della narrazione e ci ricordano perché lo show di Noah Hawley rimane il prodotto seriale più interessante in circolazione.

Voto: 9

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3 commenti su “Fargo – 3×03 The Law of Non-Contradiction

  • nenoneno

    Io qui, insieme al principio di non contraddizione, ci ho visto dentro il paradosso del gatto di schroedinger: ora, io non sono un fisico quindi siate tolleranti ma soprattutto scettici circa quanto segue;
    Tale paradosso è esposto a grandi linee nella storia del soldato che racconta Ray Wise a Gloria.
    Ed è riscontrabile proprio in quello che le accade: indagando sull’omicidio del patrigno apre la “scatola” (che preferirebbe restar chiusa, come ci suggerisce lo strano meccanismo trovato in camera) e la realtà duale, indeterminata, paradossale degli ultimi 30 anni, riduce al solo Thaddeus l’identità di quell’uomo di nome Ennis che aveva pensato di conoscere – “non un buon uomo” come ricorda anche Vivian.
    L’automa di “The Planet Wyh” ci viene presentato come mero osservatore, lo stesso osservatore che – come ricorda il paradosso – attraverso l’osservazione modifica la realtà, la determina, la rende non contraddittoria: attraverso gli anni, testimonia l’esistenza dell’uomo ciclica e priva di senso, ed al momento di condividere la propria testimonianza, trova compimento il suo “I can help”: l’aiuto ultimo è la chiusura della scatola, lo shutdown, l’impedimento dell’osservazione.
    Forse è l’incoscienza dell’insensatezza della nostra esistenza a renderla possibile: realizzare tale verità sarebbe insopportabile.

    Ma magari me so solo fatto prende dalla nube tossica che gira qua a Roma.

     
  • Michele

    Bello l’episodio, bella la recensione e anche centrato il commento di nenoneno.
    Sono d’accordo sul 9. Aggiungo un ragionamento per ampliare una parte toccata sia dalla recensione che dal commento: c’è un sacco di scienza, oltre che di fantascienza, in questo episodio.

    C’è senz’altro il paradosso del gatto di Schroedinger raccontato da Leland (Mitico!) e poi c’è la legge di non contraddizione, che è un principio della logica classica, che però il mondo “quantistico qualcosa” evocato da Zimmermann smentisce. Cioè, una cosa non può essere allo stesso tempo sé stessa e il suo contrario, questo è il caso classico. Se il patrigno di Gloria è Thaddeus, egli stesso non può essere non Thaddeus. Ecco, la scienza – dice Zimmerman – ha provato che invece esiste un livello (il molto piccolo, quello del principio di Heisenberg citato nel commento) dove una cosa che ci sembra scontata non funziona. Thaddeus può essere sia Thaddeus che non Thaddeus, per esempio può essere Ennis.

    Questa serie non finisce mai di stupirmi in positivo. Non mi sarei aspettato di trovare un approfondimento legato al patrigno di Gloria. Pensavo fosse una specie di macchietta secondaria e statica, senza profondità e invece Fargo ha scoperto che c’è un mondo da scoprire anche in quello che sembra non interessante e lo ha esplorato veramente bene. La cosa bella è che questo sfondo scientifico legato alla storia fantascientifica lascia tante interpretazioni aperte, per esempio:
    1. Fargo ci sta suggerendo che nel mondo vale il principio di non contraddizione, per cui una persona deve arrivare a capire chi è e quale è il suo ruolo nel mondo, come hanno fatto decenni prima per vie diverse Vivian, Zimmerman e Thaddeus, perché non si può vivere all’infinito pretendendo di essere qualcuno che non si è?
    2. La puntata è un inno alla complessità e alla molteplicità? Nessuno, nemmeno chi ci sembra veramente banale e semplice, come un nonno che non fa altro che imprecare tutto il giorno, è un essere monodimensionale, ma abbraccia in sé stesso più lati diversi, spesso anche contraddittori tra loro. Il patrigno di Gloria è Thaddeus o è Ennis o è tutti e due insieme?