The Strain – 4×01 The Worm Turns


The Strain - 4x01 The Worm TurnsDopo lo spiazzante colpo di scena della scorsa stagione, torna The Strain con l’ultima annata: riusciranno gli umani ad avere la meglio sugli Strigoi? Lo sapremo solo fra qualche settimana; intanto ci possiamo godere uno dei guilty pleasure estivi migliori degli ultimi anni.

A better future of us all.

Avevamo lasciato i nostri eroi a New York, subito dopo l’esplosione di una bomba nucleare nel cuore di Manhattan: li ritroviamo sparsi per il Paese, ognuno con una missione e intenti a cercare una soluzione al problema che ha ormai devastato la realtà per come la conosciamo: grazie all’inverno nucleare e al filtraggio dei raggio UV, gli Strigoi sono diventati padroni anche del giorno, e quindi al momento vincitori dello scontro contro l’umanità.
The Strain - 4x01 The Worm TurnsSi presenta quindi la classica situazione da film di fantascienza, dove un leader degli umani – in questo caso il mitico Dottor Goodweather – cerca una ribellione silenziosa prima per scatenarla in modo decisivo poi. In tutto questo clichè c’è quantomeno la presentazione di The Partnership, un do ut des tra umani e Strigoi che solo a pensarci fa accapponare la pelle. Ma la scelta è senza dubbio azzeccata dal punto di vista narrativo: non solo perché rinfresca di molto tutto l’impianto, ma anche perché dà perfettamente senso al regime vampiresco che si è instaurato e soprattutto ricalca le orme di impostazione di nazista memoria, legando a doppio filo gli interessanti flashback di Thomas Eichorst di qualche stagione fa.

The end is near, Mr. Fet.

L’altro protagonista, tempo fa presentato come l’anti-eroe per eccellenza, è sicuramente il cocciuto Vasiliy Fet: con il tempo è diventato il personaggio perfetto di The Strain, antipatico quel tanto che basta da farcelo piacere. È stato azzeccato il suo inserimento nel gruppo principale e lo è tutt’ora con le dinamiche che ha impostato con ognuno degli altri personaggi: speciale ormai da tempo il legame con il Professor Setrakian, suo padre putativo e, parole sue, “l’unico che può salvare il mondo”.
Le sequenze che lo vedono protagonista sono molto significative per il personaggio in sè: sempre affascinato in maniera viscerale dalle donne, fermo nelle sue convinzioni fino allo stremo, ed eternamente fortunato (“E ancora una volta Vasily Fet è caduto in una montagna di letame e ne è uscito profumando di rose”): è questo anche che fa di The Strain un prodotto non di primo piano, ma che riesce a strappare un sorriso senza farci storcere il naso – ci riferiamo al fatto che Fet venga catturato e che trovi al suo fianco proprio la persona che cercava. Sicuramente è forzato, sicuramente è un mezzo salto dello squalo, ma gli autori sono molto bravi a farlo succedere a un personaggio per cui, con tutte le cose che gli sono capitate, non ci sorprendiamo neanche più.

Master? The boy has no interest in our work.

The Strain - 4x01 The Worm TurnsInfine c’è Eldricht Palmer, ormai completamente trasformato nel Master: ottimo lavoro di trucco che ha trasformato Jonathan Hyde in un vero vampiro: menzione d’onore all’attore che in queste quattro stagioni è passato da un personaggio moribondo alla creatura più potente del mondo.
Ma il punto centrale delle sequenze con il Master e Eichorst riguarda il piccolo Goodweather, ormai completamente calato in questa nuova realtà, allevato come un vero Strigoi e nei piani del Master un ottimo corpo da utilizzare nella sua prossima trasformazione.
Zach sembra anche l’ago della bilancia del rapporto tra il sovrano e il suo immediato sottoposto, con la gelosia di quest’ultimo che potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro di tutta la razza Strigoi. Ma anche Zach deve fronteggiare una nuova arrivata che potrebbe minare le sue certezze: la ragazzina addetta alla pulizia non sembra averlo lasciato indifferente, e forse potrebbe farlo rinsavire e fargli tornare la lucidità, soprattutto dopo aver raso al suolo mezza New York.
Il destino che ora sembra saldamente nelle mani dei vampiri potrebbe cambiare grazie all’unica cosa che di solito riesce a battere anche la morte: l’amore.

Con “The Worm Turns”, The Strain apre l’ultima stagione in modo abbastanza interlocutorio, ma c’era da aspettarselo: dopo gli avvenimenti della scorsa stagione era difficile ricominciare subito a mille all’ora, soprattutto perché di mezzo c’è stato un chiaro salto temporale di qualche mese e tutti i pezzi, è proprio il caso di dirlo, ora vanno rimessi al proprio posto.
La serie continua però a tenere compagnia senza impegnare troppo, e lo fa con uno stile ormai ampiamente riconoscibile che ha affezionato una larga fetta di pubblico, senza la quale quattro stagioni non sarebbero state possibili. La speranza è che anche questa estate la creatura di Del Toro e Hogan ci tenga compagnia in maniera frizzante, con qualche colpo di scena che in questi anni non è mai mancato, arrivando ad un finale degno del percorso spaventoso e divertente che ci ha accompagnati fino a qui.

Voto: 7

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.

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