The Sinner – 1×01 Part 1 6


The Sinner – 1×01 Part 1Le premiere estive non sono mai state tanto calde come in questo 2017. Accanto a grandi ritorni di show molto attesi, la TV americana ci sta regalando nuovi pilot di serie promettenti; è questo il caso di The Sinner, drama di USA Network, che ci terrà compagnia per otto settimane.

Il canale di Mr. Robot prova ad impressionare di nuovo il suo pubblico con una serie antologica spiazzante per intensità e imprevedibilità degli eventi, in linea con l’innalzamento del livello delle produzioni recenti del canale; tratto dall’omonimo romanzo del 2007 firmato dall’autrice crime tedesca Petra Hammesfahr, The Sinner racconta la storia di una peccatrice, del suo “peccato originale” e di come la sua esistenza cambierà proprio a causa di ciò. Cora Tannetti, interpretata da Jessica Biel (Settimo Cielo), che figura anche come produttrice esecutiva, è una madre e moglie infelice, costretta a lavorare per l’azienda di climatizzatori dei suoceri, che deve frequentare assiduamente anche fuori dal posto di lavoro. Mason Tannetti (Christopher Abbott, Girls), marito molto attaccato alla famiglia d’origine, è presente col corpo ma non con la testa e pare non accorgersi dello stato di continuo disagio in cui versa la moglie. Le cose cambiano quando Cora si rende protagonista di un gesto improvviso e violento, che cambia da subito la vita della sua famiglia.

The Sinner – 1×01 Part 1Se dividessimo il pilota – scritto da Derek Simonds, When We Rise – in tre parti uguali, il confronto tra il primo e il secondo terzo sarebbe la parte più interessante, facendo un’analisi dei rapporti tra i vari generi televisivi. In questo passaggio “Part 1” subisce infatti una trasformazione di genere inaspettata: le premesse lo fanno sembrare un drama psicologico sul dolore e sulla crescita – accomunabile ai romanzi di formazione con protagonisti ormai adulti, che devono affrontare i problemi di tutti i giorni –, ma poco dopo cambia faccia, diventando un crime thriller che si immerge completamente nella tragedia, portando l’animo umano immediatamente nel luogo più nero in cui si possa rifugiare, senza passare gradualmente per tappe come di solito accade. L’accelerazione è repentina e improvvisa e allo stesso modo viene spazzato via ogni barlume di speranza che le cose si possano risolvere e che un lieto fine ricompensi i protagonisti per tutte le sofferenze che hanno vissuto.

Il dolore, quindi, è uno dei grandi temi di questa serie, insieme al rapporto madre/figlia e alla religione. Quando poco sopra si è parlato di peccato originale si è usato questo termine perché rappresenta molto bene la condizione in cui si ritrova Cora: accusata dalla cattolica madre di colpe risalenti perfino alla sua nascita, che non può razionalmente addebitarsi, viene inconsciamente divorata da queste giorno dopo giorno, fino al tragico evento del pilota. La sua reazione al succedersi degli eventi sottolinea il fatto che Cora aspettava una svolta del genere nella sua vita; infatti, poco dopo aver commesso l’atto, già cerca di fornire a suo marito una via d’uscita dal loro rapporto, di allontanarlo dalle ulteriori sofferenze che lo stare insieme sicuramente gli porterà. Il rapporto con la madre e con la religione sono temi che, per il momento, vengono affrontati in modo rassegnato e passivo dalla donna, sottomessa all’idea che il suo passato debba per forza decidere il futuro e che la felicità debba essere concessa da altri e non conquistata da sé. Questo è lo stato d’animo di Cora nella seconda parte del pilota: dopo un primo momento di disorientamento, sembra più lucida e conscia di se stessa, infelice ma in pace con il fatto che la punizione tanto invocata dalla madre sia arrivata; ora però la dovrà affrontare, ma lo farà con la serenità di chi sa che i demoni che la stanno inseguendo da tutta la vita hanno finalmente colpito e se ne sono andati.

The Sinner – 1×01 Part 1Oltre ad un lavoro sulle dinamiche di genere e ad un insieme di temi trattati con serietà e con il supporto di un’ottima prova d’attrice per Biel, in questo show troviamo un altro aspetto positivo: il ribaltamento delle regole classiche del genere crime thriller. In questo caso il colpevole vuole espiare le sue colpe e la polizia vuole approfondire un caso che, a conti fatti, è già risolto. Questo è un fattore destabilizzante che aiuta a rendere la serie molto più interessante, perché ci allontana dai cliché classici e mette in scena dinamiche poco utilizzate. Il rapporto colpevole/polizia ritratto da The Sinner vuole raccontare l’altra faccia della medaglia rispetto a quella che tutti mostrano; così come il ruolo del marito Mason, per il momento deluso e impaurito, che ci vuole raccontare un tipo diverso di supporto familiare. Il rapporto tra Cora e ogni membro della sua famiglia sarà centrale nei prossimi episodi, così come il suo lungo percorso di espiazione, coadiuvato dal lavoro investigativo, già centrale in “Part 1”.

Per questi motivi The Sinner conquista un posto tra i migliori pilot di quest’anno e ci sorprende per la sua voglia di osare e per la competenza che dimostra nel farlo; i quarantacinque minuti dell’episodio disegnano un universo già solido, capace di espandersi sempre di più, per arrivare ad una complessità che, sorprendentemente, già si respira nei primi minuti di visione.

Voto: 8

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Informazioni su Davide Canti

Noioso provinciale, mi interesso di storytelling sia per la TV che per la pubblicità (in fondo che differenza c'è?!). Criticante per vocazione e criticato per aspirazione, mi avvicino alla serialità a fine anni '90 con i vampiri e qualche anno dopo con delle signore disperate. Cosa voglio fare da grande? L'obiettivo è quello di raccontare storie nuove in modo nuovo. "I critici e i recensori contano davvero un casino sul fatto che alla fine l'inferno non esista." (Chuck Palahniuk)


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6 commenti su “The Sinner – 1×01 Part 1

    • fabio

      insieme a ozark e top of the lake tra le cose migliori da vedere il commento coglie in pieno una situazione di interazione spettatore video.penso che siamo tra le cose migliori in assoluto, forse è una mia sensazione ma negli ultimi tempi l’ asticella che definisce le serie si è ancora alzata è davvero bello ma molto disorientante non so’ come mai ,come certe cose rimangano dentro te anche nei giorni a venire e come la vita si ponga dinuovo a modello di riflessione .arte pura.

       
  • terst

    Qualcuno lo sta ancora seguendo e mi sa dire se ne vale la pena? Perché io se inizio una serie difficilmente la abbandono, ma da poco mi son preso la delusione Ozark (bella premiere, poi noia mortale) e non vorrei ripetere l’errore, visto anche che la stagione autunnale ha già iniziato alla grande con Halt and catch fire e presto avrò le serate piene.

     
    • Davide Canti L'autore dell'articolo

      Ciao terst! In America sono arrivati all’episodio quattro, io ho visto i primi tre e ti posso dire che la serie lentamente si sta evolvendo in modo molto interessante. La storyline più squisitamente mystery, che cerca di svelare i segreti nascosti nel passato della protagonista, per il momento sembra un po’ più prevedibile del previsto, non perché banale, ma per la decisione degli autori di dare molte (forse troppe) informazioni, troppo presto. Il termine “banale” lo metto tra mille virgolette, perché ci sono ancora tante possibilità di mettere in scena dei twist che cambierebbero tutto. Lo show (8epx40min) è comunque da considerare una miniserie, quindi, allo stato dei fatti, non avrà un seguito dopo la fine della prima stagione.

       
      • terst

        Grazie Davide! Col ritorno dalle serie sono riuscito a rimettermi in pari con tutto e Bingeare il bingeabile (Defenders e The tick, sul quale spero arrivi qualche parolina da voi!), lTvTime mi dice che questa settimana il calendario seriale è ancora abbastanza libero, quindi ho finalmente il tempo di dargli una chance.

         
        • Davide Canti L'autore dell'articolo

          Ottima scelta! Siamo riusciti anche ad accontentarti su The Defenders e The Tick. Cosa vuoi di più dai tuoi amichevoli recensori di quartiere?!