Marvel’s Inhumans – 1×01/02 Behold… The Inhumans & Those Who Would Destroy Us 1


Marvel’s Inhumans - 1x01/02 Behold… The Inhumans & Those Who Would Destroy UsC’è un po’ di presunzione e un pizzico di confusione nell’idea alla base di Marvel’s Inhumans: inizialmente concepito come un lungometraggio, il progetto è stato rimbalzato dal cinema alla tv fino all’ambiziosa decisione di girare i primi due episodi della miniserie in IMAX e proiettarli in sala sperando in un successo di pubblico prima che di critica.

È chiaro fin da subito che qualcosa non ha funzionato: la critica ha distrutto i primi due episodi ancora prima della loro distribuzione e l’immagine della serie ne ha risentito provocando un passaparola negativo che, dopo la messa in onda ufficiale da parte della ABC, non si può non confermare. Lo show attesta le risapute difficoltà che i Marvel Studios hanno nel trasporre i loro personaggi sul piccolo schermo – un campo in cui la DC/Warner è ancora molto più avanti – e nel saper discernere tra le diverse vie che il mercato audiovisivo contemporaneo propone. Emblematica in tal senso la scelta di affidare il progetto, e più in particolare questi primi due episodi, a Scott Buck, autore che sì può vantare una buona carriera ma che proviene da quel piccolo disastro – in termini di scrittura e qualità dello show – che è stato Marvel’s Iron Fist.

Marvel’s Inhumans - 1x01/02 Behold… The Inhumans & Those Who Would Destroy UsÈ proprio la sceneggiatura il punto più debole di questo doppio pilot: la storia è quella della famiglia reale degli Inumani, umani potenziati da esperimenti kree che hanno fondato una città segreta sulla Luna dove hanno costruito una società gerarchizzata basata sui loro poteri; la serie parte dal colpo di stato organizzato dal fratello del Re, Maximus, e dall’esilio dei membri principali della corte di Attilan sulla Terra. Con un plot così poco originale ci si aspetterebbe un tentativo di deviare dal classicismo di una situazione raccontata ormai in tutti i modi, dalla letteratura al cinema – anche all’interno stesso del MCU se si pensa a Thor di Kenneth Branagh –, ma questo in Inhumans non avviene e la scrittura porta alla classica esecuzione del golpe risultando prevedibile e fiaccante – anche considerato che non può trattarsi in sé di un colpo di scena perché contenuto nella sinossi stessa della premiere. Ciò che più disturba la visione è, però, il didascalismo dei dialoghi e delle situazioni presentate, con personaggi che si ritrovano a spiegare ciò che fanno e perché lo fanno e non lasciano lo spazio necessario allo spettatore per entrare nel vivo delle loro vicende, amplificando il senso di artificiosità e trascuratezza che permea l’intera narrazione.

Marvel’s Inhumans - 1x01/02 Behold… The Inhumans & Those Who Would Destroy UsDalla scrittura alla regia le cose non migliorano: Roel Reinè non fa che confermare la sua mediocre carriera, fatta perlopiù di sequel direct-to-video, con la direzione di questi due episodi che hanno molto da recriminare anche dal punto di vista visivo. I movimenti della macchina da presa evidenziano l’approssimazione con cui sono concepite le inquadrature di Attilan prima e delle Hawaii poi, con una menzione particolare per le scene d’azione – e qui non può non tornare alla mente proprio Iron Fist. Come se non bastasse le interpretazioni del cast non aiutano ma acuiscono le difficoltà del comparto tecnico: il solo Iwan Rheon non può certamente reggere da solo l’intera riuscita dello show, soprattutto se si trova a rispondere alle ambigue espressioni facciali di Anson Mount (Black Bolt) che, pur avendo un personaggio complesso da interpretare considerato il mutismo a cui è costretto, risulta a tratti ridicolo se non disturbante. Sembra che in Inhumans manchi una vera e propria guida che possa dirigere e coadiuvare tutti gli elementi in scena in questi due episodi che, sebbene lineari nel loro sviluppo, risultano raffazzonati e privi di carisma.

Se si prova a scavare un po’ più in profondità emerge, tuttavia, il più grande errore della scrittura, ovvero la totale disaffezione nei confronti dei protagonisti e la legittimità delle azioni del villain. Buck prova in tutti i modi a costruire l’empatia verso i membri della famiglia reale – dai flashback su Black Bolt e Medusa, alla filosofia spiccia dei surfisti che mangiano con Gorgon sulla spiaggia – senza però riuscire a costruire quel ponte tra spettatore e personaggi fondamentale per il pilot di un nuovo show. Come se non bastasse il colpo di stato di Maximus risulta molto più etico e giusto rispetto alla società elitaria, erroneamente definita meritocratica nello show, governata dalla famiglia reale; un ribaltamento di ruoli sicuramente non voluto dall’autore ma che forse, nel suo errore, potrebbe trasformarsi nell’unico elemento interessante per tenere a galla Inhumans.

Il nuovo show Marvel/ABC parte sotto i peggiori auspici, denotando la grande confusione in sede alla Casa delle Idee nei confronti del piccolo schermo. Marvel’s Inhumans è una serie totalmente anacronistica, che avrebbe trovato un terreno meno arido in un’altra epoca, certamente non oggi che siamo abituati a prodotti di tutt’altro livello.

Voto: 4 ½

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.


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Un commento su “Marvel’s Inhumans – 1×01/02 Behold… The Inhumans & Those Who Would Destroy Us

  • Kirth

    Concordo sulla mancanza totale di empatia provata per i protagonisti , una scrittura talmente banale e bidimensionale da risultare imbarazzante.
    E anche le puntate successive non sono da meno , anzi in qualche caso peggiora