Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10 25


Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10Si conclude qui la nostra sudatissima classifica di redazione (trovate qui le posizioni 20-11 e qui dalla 30 alla 21), dopo aver dovuto escludere un numero immenso di serie e “relegare” (l’uso delle virgolette è d’obbligo) altre che abbiamo amato alla follia al di fuori della Top 10 finale, che mai più di quest’anno si è rivelata complicata e combattuta anche tra gli autori stessi di Seriangolo.

Dopotutto, il fenomeno a cui stiamo assistendo negli ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale: quella che ormai è storicamente nota come l’era della Peak TV non ha ancora dato alcun segno di stanchezza, ed è diventato praticamente impossibile stare al passo col numero esagerato di prodotti che vengono rilasciati ogni anno da emittenti televisivi in continua trasformazione. Come già accennato, quest’anno solo la nostra redazione è andata oltre le 200 serie tv, consapevole di aver comunque escluso un numero non indifferente di show validissimi.
Il motivo per cui non si dovrebbe leggere questa classifica con lo stesso approccio degli ultimi anni, quindi, sta in una semplice questione di quantità: dato che il numero di prodotti che entrano in classifica è lo stesso, ma il gruppo entro cui vengono scelti si è ingigantito, il processo di selezione diventa inevitabilmente più duro e selettivo. Questo ha due grandi implicazioni: la prima consiste nel fatto che la differenza tra ogni posizione è molto più sottile rispetto a prima. Di conseguenza, quella che è una ventesima posizione quest’anno ha più valore di una ventesima posizione di qualche anno fa, e così via. La seconda implicazione, che segue direttamente questa, ci dice che il fatto che una serie sia esclusa dalla classifica non significa automaticamente che non ci sia piaciuta, ma solo che nell’assegnazione dei “punteggi” è stata relativamente meno forte di tante altre. Niente, tuttavia, esclude che le serie rimaste fuori abbiano convinto (alcune, anzi, sono state apprezzate tantissimo) i membri della redazione.
Insomma, una grande conseguenza di questo processo più arduo sta nell’enorme esclusività che si porta dietro il “gioco” delle classifiche di fine anno: è per questo che, a maggior ragione, questa Top 10 si è rivelata forse la più accanita finora! Scopriamo quindi chi alla fine è riuscito ad aggiudicarsi un posto, non senza ricordarvi di votare ai Seriangolo Awards (potete farlo QUI).
Nota: In fondo all’articolo trovate le Top 10 individuali degli autori.

10. I Love Dick (Amazon)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

Prendete uno dei libri più influenti del femminismo degli ultimi vent’anni (I Love Dick è l’adattamento dell’omonimo libro semi-autobiografico del 1997 di Chris Kraus), una giovane drammaturga di grande talento (Sarah Gubbins), una delle maggiori autrici della scena televisiva (Jill Soloway), una delle più celebrate registe contemporanee (Andrea Arnold), un cast perfetto (Kathryn Hahn, Griffin Dunne e Kevin Bacon), mettete il tutto in mano ad Amazon e avrete uno dei migliori show dell’anno. La storia di Chris, regista dal matrimonio e dalla carriera in pezzi, è una lunga lettera d’amore non corrisposto, un percorso liberatorio assolutamente anticonvenzionale, che parte dalla graduale scoperta delle proprie fragilità per arrivare alla loro progressiva accettazione, ponendo al centro l’analisi della condizione femminile in un preciso contesto socio-culturale e fondendo alla perfezione la riflessione sulla donna e quella sull’artista.
Una serie innovativa non solo perché racconta in modo sfaccettato la femminilità, ma soprattutto per come trasforma questi contenuti in un linguaggio visivo inedito per la narrazione televisivaI Love Dick decide di rompere le barriere tra televisione e arte, proponendosi come una delle rivisitazioni televisive più intelligenti della lezione della Nouvelle Vague francese, ma prendendosi anche lo spazio per integrare la narrazione con frammenti di videoarte realizzata da registe d’avanguardia che uniscono arti visive e impegno politico.

Eugenia Fattori

9. Mindhunter (Netflix)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

In qualsiasi forma abbia deciso di raccontarlo, il male messo in scena da David Fincher è sempre stato qualcosa di interno alla società, un’oscurità impalpabile ma presente ovunque, tanto in ogni fluido movimento di macchina, quanto nella luce cupa e malinconica che permea ogni sua inquadratura. Dopo aver lanciato nel 2013 House of Cards, il regista di Se7en Fight Club torna alle atmosfere di uno dei suoi film più sottovalutati, Zodiac, e mette in scena un nuovo noir atipico, forse un po’ anacronistico per la rigorosità della sua messa in scena, ma che trova la sua originalità nell’affidare la tensione e l’azione non alla componenente narrativa ma alla dinamicità interna dei suoi lunghi dialoghi musicati da un rigidissimo campo/controcampo.
Rimettendo in scena le esistenze misere di tre personaggi (come in Zodiac) lacerati internamente e alle prese con un male mutaforma, che incarna più volti ma che rimane inafferrabile al punto da diventare una frustrante ossessioneMindhunter si è subito imposta come una delle novità più interessanti di questa annata, uno show che sulla parabola discendente del suo protagonista dimostra di avere grandissime potenzialità anche per gli sviluppi futuri.

Diego Scerrati

8. Master of None (Netflix)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

A seguito di un ottimo esordio, la serie creata da Aziz Ansari e Alan Yang è tornata su Netflix con una stagione più matura e ambiziosa della precedente, capace di osare e sperimentare in molteplici direzioni, tanto da riuscire a conquistarsi un posto nella nostra Top 10.
La personalissima esperienza di Dev/Aziz si mescola infatti in maniera ancora più efficace con riflessioni estremamente attuali sui concetti di minoranza, diversità e integrazione: una varietà contenutistica che si riflette perfettamente nell’eterogeneità delle soluzioni stilistiche adottate, come i riferimenti al Neorealismo della premiere, la struttura di “Thanksgiving” o la quasi totale assenza del protagonista in “New York, I love You”. Queste piccole perle si intrecciano con la bellissima storia d’amore tra Dev e Francesca, che attraversa tutta la stagione legandosi a doppio filo con l’omaggio al cinema italiano, fino a culminare in “Amarsi un po’”; al di là di qualche consapevole ingenuità nella rappresentazione dell’Italia e degli italiani, l’evoluzione del rapporto tra i due non può lasciare indifferenti per il suo romanticismo agrodolce, in grado di parlarci dell’inevitabile scontro tra fantasia e realtà. Ansari si conferma così come uno degli autori più interessanti attualmente in circolazione.

Simona Maniello

7. Patriot (Amazon)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

È sotto gli occhi di tutti l’impatto della cometa Amazon sul mondo delle produzioni seriali, e tra gli show più piacevoli dell’anno appena trascorso si guadagna la Top 10 Patriot, una dark comedy a sfondo thriller che rifugge ulteriori classificazioni firmata da Steven Conrad.
È difficile catturare in poche parole l’anima sfuggente e leggermente surreale dello show, la cui narrazione segue le vicende di John Tavner, agente sotto copertura non ufficiale incaricato di consegnare una valigetta contenente denaro. Nel corso di dieci episodi poeticamente uggiosi, gratificati da ambientazioni fiabesche, sono disegnati personaggi memorabili e trovate estemporanee, in grado di far ridere e commuovere nella stessa scena. La forte imprevedibilità del racconto è la cornice in cui viene inserita la struggente parabola esistenziale di John Tavner, un vinto di tradizione verghiana, smarrito nel limbo della PTSD e incapace di identificare il suo ruolo nella famiglia e nel mondo.
Il punto di forza di Patriot è la vivacità narrativa, capace di far convivere una trama complessa, la contaminazione di generi e la caratterizzazione atipica del protagonista, attorno al quale si dilata un’impressionante stratificazione di toni e punti di vista, perfettamente bilanciati da un geniale humour nero.
Particolarmente adatta alle brumose atmosfere invernali.

Davide Dibello

6. Feud: Bette and Joan (FX)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

“Feuds are never about hate. Feuds are about pain.” Dopo l’exploit di pubblico e critica di The People v. O.J. Simpson, erano in pochi a pensare che con Feud Ryan Murphy sarebbe riuscito nuovamente a raggiungere tali vette qualitative, ma l’eclettico autore statunitense ha spiazzato tutti con una delle miniserie più raffinate e sorprendenti di questo 2017 seriale.
La rivalità tra Bette Davis e Joan Crawford, due delle più grandi dive della Hollywood classica, e la difficile lavorazione di Che fine ha fatto Baby Jane? sono ormai leggenda, ma l’odio fra le due interpreti sul set non è, come tutti si aspettavano, il cuore pulsante del racconto, bensì il suo punto d’origine: a partire da questo inaspettato miracolo artistico, Feud si presenta come un impietoso e malinconico racconto sul crudele trattamento riservato alle donne dall’establishment hollywoodiano. Sei mesi prima delle rivelazioni sugli abusi sessuali di Harvey Weinstein, Ryan Murphy ci porta indietro nel tempo per mostrarci il lato oscuro della Fabbrica dei Sogni, un’industria spietatamente maschilista che erge le sue dive al rango di divinità per poi risputarle nel mondo reale quando la vecchiaia prende il sopravvento.
Come per il film di Robert Aldrich, anche Feud deve tutta la sua energia e bellezza al carisma delle sue interpreti, motivo per cui non si possono non inserire le performance di Susan Sarandon e Jessica Lange tra le migliori dell’anno: le due attrici sono perfette nell’incarnare il talento e le nevrosi di Bette e Joan, icone immortali del cinema tratteggiate in tutta la loro dolente umanità.

Francesco Cacciatore

5. Rick and Morty (Adult Swim)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

Difficile decidere in maniera assoluta se questa terza stagione sia la migliore di Rick and Morty, ma una cosa è certa: alcuni degli episodi visti quest’anno hanno toccato punte di genialità importantissime. Basta pensare a “Pickle Rick” e “Tales from the Citadel” per sintetizzare il percorso dei creatori Dan Harmon e Justin Roland, concentrati a far evolvere i loro personaggi mantenendo sempre la centralità dei due protagonisti, ma aprendo anche al resto della famiglia. La scelta di sacrificare in un certo senso la compagine fantasy per piegarla alla descrizione dei rapporti tra i vari personaggi può sicuramente essere oggetto di critica, ma diventano innegabili il coraggio e la volontà di non fermarsi all’architettura del singolo episodio, costruendo un prodotto più complesso e imprevedibile. Grazie ad una stagione intensa, diversa, che non ha paura di sperimentare e rivedere la propria formula, questi portatori insani di sarcasmo e dissacrante humour nero  non potevano che avere un posto d’onore in Top 10 – nonostante un ultimo episodio decisamente sottotono a chiudere la stagione, che ha forse smorzato gli entusiasmi. Per il resto, questa terza stagione non ha fatto altro che ribadire che la serie è un vero e proprio gioiello nel panorama televisivo, ormai impossibile da non conoscere.

Sara De Santis

4. BoJack Horseman (Netflix)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

Riprendere le fila di un racconto che si propone di far risalire il protagonista da quel fondo toccato nella terza stagione è un lavoro arduo e rischioso; eppure, anche quest’anno BoJack Horseman è riuscito a colpirci e ad emozionarci attraverso una narrazione che, viaggiando nel passato burrascoso dei suoi personaggi, ha indagato con grande cura le cause dei malesseri che quotidianamente li tormentano.
Un’indagine, questa, che ci ha aiutato a ricostruire le radici stesse da cui scaturiscono l’esistenzialismo e l’autodistruzione del nostro cavallo antropomorfo, ponendole così sotto una nuova luce e permettendo alla serie di raggiungere ancora vette altissime ed emozionanti:  la decisione di muoversi attraverso il tempo ha permesso agli autori di rivelare con efficacia la presenza dei passati traumi familiari nel presente e nella condotta dei personaggi, permettendo la messa in scena di un episodio splendido quanto straziante come “Time’s Arrow”. Quest’annata si è inoltre distinta per la capacità con cui ha gestito ed esplorato i meandri più oscuri della mente di BoJack, dando loro letteralmente voce nel riuscitissimo “Stupid Piece of Sh*t”.
Per questi e tanti altri motivi, BoJack Horseman si riconferma come una delle perle più preziose in circolazione, e non può che conquistare un posto di tutto rispetto nella nostra classifica.

Denise Ursita

3. Better Call Saul (AMC)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

Da tempo, ormai, ha poco senso parlare della secondogenita di Vince Gilligan nei soli termini di sorella minore di Breaking Bad, senza cioè riconoscere a Better Call Saul la capacità di saper parlare con freschezza e personalità di personaggi autentici e complessi e di temi non facili quali la famiglia, l’appartenenza, l’identità, la scelta, la moralità, la legge, la criminalità. D’altro canto, ciò che più affascina in questa serie, ed in questa terza stagione più che mai, è proprio il desiderio di avvicinarsi, senza timore o imbarazzo, alla serie madre. Da qui i molteplici riferimenti, strizzatine d’occhio, vecchie conoscenze o situazioni che si ripropongono: Better Call Saul abbraccia in toto il suo statuto di spin-off e restituisce tutta la sua dignità al formato anziché farsene limitare.
Non solo: questa terza stagione prosegue la profondissima e sfaccendatissima descrizione della trasformazione di un personaggio, dall’acerbo Jimmy McGill al cinico avvocato criminale Saul Goodman che noi tutti conosciamo. In questo senso lo show è connesso a Breaking Bad in modo molto più essenziale di quanto non si creda in prima analisi, mostrandosi come una vera e propria  rielaborazione e riconfigurazione dei temi più cari a Gilligan.
Se a tutto questo aggiungiamo un’invidiabile lavoro sui personaggi secondari quali Chuck (protagonista, forse, del migliore degli episodi della serie finora: “Chicanery”), Mike o Kim, una recitazione eccellente, una regia di un’eleganza con pochi precedenti ed una scrittura impeccabile, sapiente, paziente, non è difficile capire come si possa considerare Better Call Saul uno show con davvero pochi pari nel panorama televisivo contemporaneo.

Irene De Togni

2. Twin Peaks: The Return (Showtime)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

Promesso nei primi anni ’90 proprio da Laura Palmer, il ritorno di Twin Peaks è finalmente avvenuto e ha superato ogni nostra aspettativa: la nota capacità di David Lynch di sperimentare con l’arte in ogni suo aspetto (narrativo, visivo, ma anche musicale) si è unita nuovamente alle doti di Mark Frost e ci ha restituito un racconto di 18 ore che si muove tra sogno e realtà. Il doppio, il loop, il perturbante e tutti i temi che caratterizzano la poetica lynchiana tornano e si sublimano in una storia che non agevola una comprensione cronologica e che arriva persino ad allontanarsi dai confini di Twin Peaks per raccontarci il male, quello vero, quello da cui è nata la serie – e non solo. Un cammino per seguire le sorti di Dale Cooper si rivela in realtà un viaggio senza rete nell’inconscio di David Lynch, in cui possiamo esplorare le sue idee di vita e morte, amore e odio, sogno, tempo e non-luoghi.
L’ottavo episodio ha sconvolto pubblico e critica, andando anche oltre quello che potevamo aspettarci da uno come Lynch – uno che il mondo della televisione l’ha cambiato proprio con quella prima, iconica stagione dedicata all’omicidio di Laura Palmer. Non è facile affrontare questo viaggio, che non ha mai alcuna intenzione di mettere lo spettatore a proprio agio; in questa nostra classifica Twin Peaks: The Return si ferma al secondo posto, ma possiamo dire con certezza che questa stagione sia entrata di diritto nella storia della serialità televisiva.

Federica Barbera

1. The Leftovers (HBO)

Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

Parlare di The Leftovers, e soprattutto farlo nelle circostanze che lo vedono trionfare in questa classifica, non è un’impresa facile. Siamo di fronte ad un prodotto diverso da tutti gli altri, uno show che è cresciuto esponenzialmente nelle sue tre stagioni di programmazione e che ha raggiunto quest’anno vette qualitative altissime, tali da permettergli di essere unanimemente acclamato insieme al suo creatore, quel Damon Lindelof tanto caro ai fan di Lost.
Questa terza annata ha confermato quello che già sapevamo sulla natura della serie, ovvero che non ha mai inteso (o preteso) di voler dare una spiegazione alla scomparsa del 2% della popolazione mondiale – l’evento che dà il via alla storia –, bensì di voler raccontare il dolore della perdita che affligge i personaggi coinvolti anche e soprattutto attraverso le implicazioni religiose e morali che conseguono da un evento razionalmente inspiegabile. Gli autori fanno uso di universi paralleli, simbolismi, sigle diverse per ogni episodio, flashback ambientati due secoli fa e moltissimi altri espedienti meta-televisivi per esplorare il percorso interiore dei protagonisti alle prese con un passato tragico e un futuro sempre più incerto, dando così vita ad un vero e proprio trattato escatologico che si interroga prima di tutto sulla natura umana e sul suo rapporto con il divino. Gli otto episodi che compongono la stagione sono perle di rara fattura, momenti di altissima televisione che culminano in uno dei finali più belli degli ultimi anni: il dialogo che conclude “The Book Of Nora”, anche grazie alle interpretazioni ispirate di Carrie Coon e Justin Theroux, è pura poesia.

Davide Tuccella

Top 10 individuali:

Annalisa M.: 1) The Leftovers 2) Better Call Saul 3) Bojack Horseman 4) Halt and Catch Fire 5) Master of None 6) The Crown 7) Stranger Things 8) I Love Dick 9) Game of Thrones 10) Big Little Lies

Attilio Palmieri: 1) Twin Peaks 2) I Love Dick 3) Patriot 4) The Marvelous Mrs Maisel 5) The Leftovers 6)  Feud 7)  Better Call Saul 8) Love 9) Girls 10) One Day at a Time

Davide Canti: 1) Twin Peaks 2) Transparent 3) Lady Dynamite 4) Dear White People 5) One Mississipi 6) Girls 7)  The Good Fight 8) I Love Dick 9) The Leftovers 10) Rick and Morty

Davide Cinfrignini: 1) Twin Peaks 2) Master of None 3) 13 Reasons Why 4)  Love 5) Girls 6) I Love Dick 7)  Gomorra 8) Minduhunter 9) American Vandal 10) The Crown

Davide Dibello: 1) Patriot 2) American Vandal 3) Rick & Morty 4)  Better Call Saul 5) Godless 6) Better Things 7) Bojack Horseman 8) Master of None 9) GLOW 10) Red Oaks

Davide Tuccella: 1) The Leftovers 2) Twin Peaks 3) Better Call Saul 4) Bojack Horseman 5)  Patriot 6) The Handmaid’s Tale 7)  Legion 8) The Crown 9) The Deuce 10) Love

Denise Ursita: 1) BoJack Horseman 2) Better Call Saul 3) Rick & Morty 4) Feud 5)  The Crown 6) Fargo 7)  The Handmaid’s Tale 8) Peaky Blinders 9) Better Things 10) Stranger Things

Diego Scerrati: 1) The Leftovers 2) Mindhunter 3)  The Handmaid’s Tale 4) The Deuce 5) American Vandal 6) Twin Peaks 7)  The Good Place 8) Fargo 9) Godless 10) Game of Thrones

Eugenia Fattori: 1) Twin Peaks 2) I Love Dick 3) The Marvelous Mrs Maisel 4) The Leftovers 5) The Good Place 6) Feud 7) Love 8) Better Call Saul 9) Girls 10) Gomorra

Federica Barbera: 1)  Twin Peaks 2) Feud 3) Gomorra 4)  The Leftovers 5) The Deuce 6) The Crown 7) Patriot 8)  The Handmaid’s Tale 9) Better Call Saul 10) Bojack Horseman

Francesca Anelli: 1) The Marvelous Mrs Maisel 2) Rick and Morty 3) Patriot 4) I Love Dick 5) Bojack Horseman 6) American Vandal 7) Jane the Virgin 8) Mr Robot 9) Feud 10) Better Things

Francesca Gennuso: 1) Twin Peaks 2) The Leftovers 3) Mindhunter 4) Fargo 5) Gomorra 6) Feud 7) Halt and Catch Fire 8) The Good Fight 9) Better Call Saul 10) The Crown

Francesco Cacciatore: 1) Twin Peaks 2) Feud 3) American Gods 4) Better Call Saul 5) G.L.O.W. 6) The Leftovers 7) Legion 8) Rick and Morty 9) The Deuce 10) Gomorra

Irene De Togni:  1) Twin Peaks 2) Better Call Saul 3) Girls 4) Rick and Morty 5) The Deuce 6) Mindhunter 7) The Leftovers 8) Fargo 9) Bojack Horseman 10) Master of None

Ivan Pavlovic: 1) The Leftovers 2) Godless 3) Master of None 4) The Handmaid’s Tale 5) Rick and Morty 6) American Vandal 7) Big Mouth 8) Better Call Saul 9) Mindhunter 10) Dear White People

Joy Black: 1) Better Call Saul 2) Twin Peaks 3) Stranger Things 4) G.L.O.W. 5)  Gomorra 6) Game of Thrones 7) Orphan Black 8) Star Trek Discovery 9) The Punisher 10) Doctor Who

Leonardo Strano: 1) Twin Peaks 2) The Leftovers 3) I Love Dick 4) Bojack Horseman 5) Girls 6) Halt and Catch Fire 7) The Good Place 8) Master of None 9) Big Mouth 10) Legion

Mario Sassi: 1) The Crown 2) The Leftovers 3) The Handmaid’s Tale 4) Feud 5)  Bojack Horseman 6) Stranger Things 7) The Good Fight 8) The Marvelous Mrs. Maisel 9) Legion 10) American Crime

Michele Minardi: 1) Twin Peaks 2) The Leftovers 3) Rick and Morty 4) Fargo 5) Bojack Horseman 6) American Vandal 7) Mindhunter 8) Game of Thrones 9) Gomorra 10) Master of None

Pietro Franchi: 1) Twin Peaks 2) The Leftovers 3) Rick and Morty 4) Better Call Saul 5) The Deuce 6) Fargo 7) Bojack Horseman 8) Patriot 9) American Vandal 10) The Good Place

Sara de Santis: 1) I Love Dick 2) Patriot 3) Twin Peaks 4) Rick and Morty 5) Bojack Horseman 6) Feud 7) Girls 8) The Deuce 9) The Leftovers 10) Fargo

Simona Maniello: 1) The Leftovers 2) The Handmaid’s Tale 3) Master of None 4) The Marvelous Mrs. Maisel 5) Mr Robot 6) Godless 7) Rick and Morty 8) Bojack Horseman 9) Big Mouth 10) Patriot

Ste Porta: 1) The Leftovers 2) Better Call Saul 3) Fargo 4) Mindhunter 5) Stranger Things 6) Game of Thrones 7) The Handmaid’s Tale 8) Dark 9) Mr Mercedes 10) Sherlock

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25 commenti su “Le 30 migliori serie del 2017: la Top 10

  • Travolta

    Mi spiace che The Sinner non abbia trovato un posto nella top 30 e che *nessuno* di voi l’abbia considerata degna della personale Top Ten . Ho visto che Peaky Blinders almeno un posticino nella personale Top Ten di Denise lo ha trovato 🙂

     
    • Eugenia Fattori

      The Sinner non è piaciuta particolarmente a nessuno. Certo non è brutta, ma siamo decisamente in territorio diverso rispetto alle 30 top (anche alle 50, volendo)

       
  • magicblack

    L’unica cosa preoccupante di queste classifiche è che molti di voi abbiano messo Game of Thrones nella loro Top 10, anche davanti a serie come The Handmaid’s Tale, Big Little Lies, Gomorra, Master of None. Sicuri di aver stilato questa classifica da sobri? ahah

     
    • Pietro Franchi

      Ciao magicblack! Lascio da parte la questione sul merito e sui pareri personali che va da sé, ma in primo luogo non è vero che “molti” hanno messo Game of Thrones davanti a tutte quelle che hai citato, semplicemente perché tutte (Big Little Lies a parte) sono entrate in top 30 e in posizioni pure molto alte, mentre GoT è rimasta fuori! Se non altro, la classifica aggregata di redazione dà l’idea che le siano state tutte, in media, preferite. Poi riguardo al fatto che qualche classifica individuale la metta più in alto di altre dico grazie a Dio, se avessimo tutti lo stesso identico parere sai che noia 😀

       
  • stefano

    ciao,
    la terza stagione di Leftovers vale la pena di essere vista senza le altre due oppure non ha senso ?
    (non so se me lo sto inventando, ma mi pare di ricordare che i protagonisti durante le stagioni non siano sempre gli stessi come una sorta, passatemi il paragone, di serie antologica)
    grazie! 🙂

     
    • Pietro Franchi

      Ciao stefano! Guarda, in realtà The Leftovers andrebbe vista a partire dalla prima stagione (sono 28 episodi totali, ma la prima a mio avviso è comunque valida con certi momenti alti, mentre la seconda è già veramente bella). Ha una sorta di impostazione semi-antologica, nel senso che ad ogni stagione cambia la location e che, ad esempio, nella seconda viene introdotto un gruppo bello folto di nuovi protagonisti; questo, però, senza tralasciare i personaggi della prima e con una forte attenzione alla continuity, quindi un recupero solo dell’ultima stagione non avrebbe molto senso!

       
    • Musil

      The Leftovers è una noia mortale. Per me si può tranquillamente farne a meno, e non ho idea del perché sia prima in classifica, anche se una ricezione acritica di qualsiasi prodotto attinente allo staff creativo di Lost è una o causa. Twins peaks e persino l’imperfetto Mindhunter sono prodotti superiori.

       
    • Davide Dibello

      Ciao SImone,
      guarda, su Suburra non mi pronuncio perché per vari motivi non l’ho vista; per quanto riguarda La Casa di Carta, hai ragione a ritenerla una serie decisamente bella. L’ho recuperata di recente e nonostante delle scelte di scrittura davvero pacchiane è davvero ottima nell’avvincere lo spettatore. Sicuramente ha pagato una scarsa esposizione (è impossibile stare dietro a tutto quello che si vede) e l’insensata messa a disposizione da parte di Netflix (mancano le ultime due puntate della seconda stagione). In ogni caso ti posso fare un discorso simile a quello che si potrebbe fare per Dark. Si tratta di prodotti avvincenti ed interessanti, estremamente ben fatti, con punti di vista diversi spesso deformati dalla nazione di produzione, che allargano l’orizzonte anche a paesi che finora sembravano fuori dai radar. Nonostante tutto ciò aggiungo che sarebbe rimasta sicuramente fuori dalla mia top 30. Mi perdonerai ma è stato un anno davvero ricchissimo.

       
  • Writer

    Una domanda “tecnica”: i punteggi alle varie posizioni come sono stati attribuiti? 30 al primo, 29 al secondo, 28 al terzo e così via oppure con intervalli numerici maggiori? Ve lo chiedo perché nelle classifiche individuali in 11 casi su 23 risulta primo “Twin peaks”, ma nella classifica generale la fiction di Linch è seconda, mentre “Leftlovers”- vincitrice della classifica generale- è risultata in vetta alle classifiche individuali “solo” 6 volte. E’ possibile che la serie di Lindelof abbia vinto perché ha totalizzato anche parecchi secondi posti, ma sono curioso di sapere come avete attribuito i punteggi.

     
    • Pietro Franchi

      Ciao Writer!
      I punteggi sono stati attribuiti facendo compilare ad ogni autore una classifica numerata di massimo 50 serie (quelle oltre la 50esima finivano fuori classifica, non numerate) e aggregando le classifiche dei vari recensori con una formula che non sto a spiegarti nel dettaglio perché non la so nemmeno io, ma non è importante (l’importante è, appunto, che il punteggio tiene conto della posizione relativa della serie nella classifica personale del recensore, che può contare un massimo di 50 posizioni numerate).
      La questione Twin Peaks, quindi, si spiega col fatto che una manciata di autori ha inserito la serie in posizioni piuttosto basse (20esima, 30esima, ecc.): dalle top 10 individuali è impossibile vedere questo fatto, che è un po’ la conferma di quanto Lynch sappia dividere e portare quasi sempre i pareri agli estremi. The Leftovers, d’altro canto, si è guadagnata un bel numero di prime posizioni e, alla peggio, di seconde, terze o quarte, finendo “indietro” in maniera più significativa solo in qualche raro caso (e sempre in maniera meno forte di Twin Peaks). Capisci quindi come sia possibile che abbia vinto la serie di Lindelof 🙂 il parere è stato decisamente più unanime, in quanto a consensi!

       
  • Luigi Medugno

    Devo assolutamente recuperare Patriot! Della Top Ten è l’unica che non ho visto. Sinceramente alcune serie presenti non le avrei messe nella mia Top Ten, penso ad I Love Dick, Bojack e Rick & Morty, ma in particolari sulle tre prime serie sono assolutamente d’accordo. Better Call Saul sta raggiungendo il livello della serie madre, Twin Peaks The Return è un fottuto capolavoro e The Leftovers è una delle serie più poetiche e geniali degli ultimi anni. Oltre ad essere la più sottovalutata dai maggiori premi televisivi…

     
    • Davide Tuccella

      Ciao Rinaldo! Guarda, anche io come te ho apprezzato moltissimo Dark, tanto che nella mia personale classifica era sicuro tra la 11esima e la 20esima posizione, però non credo che potrei mai dire che è stata la migliore in toto del 2017 considerata la ricchezza incredibile di quest’anno televisivo e tenendo conto già solo delle serie di questa Top Ten (che spero tu abbia visto tutte). 🙂

       
      • Rinaldo

        Ho visto molte delle serie che avete messo in classifica quest’anno e negli anni passati – non tutte, per questioni di tempo è una cosa che non posso neanche ipotizzare.
        Io da Dark sono rimasto letteralmente fulminato. Poi che sia la serie #1 è ovviamente la mia opinione personale, e in quanto opinione è sicuramente opinabile, ma non averla trovata neanche tra le prime 30 mi ha lasciato sinceramente l’amaro in bocca.

         
  • Enzo

    Beh ragazzi di solito mi sono sempre..o quasi..trovato d’accordo con voi ma stavolta proprio non ci siamo..per me..ovviamente come gia detto da qualcuno per fortuna esistono menti diverse!! Però sinceramente secondo me avete trascurato delle serie eccellenti premiando..virtualmente..delle cose inguardabili..vabbè “de gustibus” ..ma che avete contro Games of Thrones?? E’ una delle cose più belle viste in Tv negli ultimi anni (effetti spettacolari, scene di battaglia, fantasy e altro)..vabbè essere per forza contro corrente ..ma insomma c’è un limite!! Comunque ancora e sempre complimenti..ormai non guardo alcuna serie tv senza aver prima o dopo letto la vostra recensione!! Auguri a tutti..e siate un po meno contro corrente..nessuno vi punirà!! Salutoni

     
    • Alessandro

      Enzo, sì, probabilmente un posto perlomeno tra la posizione 20 e la 30 Game of Thrones se lo sarebbe meritato, ma obiettivamente quest’anno è stata una ciofeca rispetto, ad esempio, alla quarta e alla sesta stagione. L’anno scorso era in posizione 6 su 30, infatti. Quindi nessuno sta andando controcorrente: i miei complimenti a Seriangolo!

       
  • Simone

    Classifica che è opinabile perché Twins peaks risulta primo in 11 giudizi su 23, the leftlovers solo in 5. Nei secondi posti siamo 6-2 per the leftlovers. Nessuno dei due arriva mai terzo. Totale podi 13-11 a favore di Twins peaks. Come sono ponderati dunque i risultati? Come in moto gp o nelle gare di coppa del mondo di sci? Per me se 11 giurati su 23 votano Twin Peaks come miglior serie, ha vinto, poi fate voi…

     
    • Michele Minardi

      Ciao Simone, come spiegava Pietro poco più su a Writer, la classifica finale non si basa solo sulle Top 10 degli autori (che vedi qui elencate) ma sulle top 50; Twin Peaks è finita dietro Leftovers in quanto nelle classifiche di qualche autore è finita piuttosto dietro (qui non la vedi perchè fuori dalla top 10) ottenendo quindi un punteggio medio inferiore a Leftovers che, bene o male, ha avuti piazzamenti sempre alti.

       
  • Federica

    Mi fa piacere vedere quanto piaccia da queste parti The Leftlovers, visto che ho appena cominciato a vederla. Ho trovato queste prime puntate viste abbastanza disturbanti, vedremo come prosegue ma le premesse sono buone.
    Seguo anche Bojack Horseman, anche se ho cominciato con slancio e mi sono impantanata alla seconda stagione (ma davvero seguire tante serie non è facile…) la trovo una serie surreale e sorprendente. Sorprendente perché non ti aspetti che ti colpisca così tanto, eppure lo fa.
    Twin Peaks per me è una vera novità, quando ho saputo della nuova serie, ho cominciato a vedere le prime stagioni degli anni 90 perché non l’avevo mai visto. La seconda stagione, che ho quasi finito, in certi punti si perde e diventa davvero una telenovela, anche abbastanza noiosa in certi punti, non vedo l’ora di finirla però per gustarmi questa nuovissima stagione. Posso affermare senza dubbi di amare David Lynch, e sono sicura che anche stavolta non mi deluderà!

    Grazie per le vostre classifiche e le vostre bellissime recensioni, trovo sempre ottimi spunti per nuove serie da guardare!

     
    • Luigi Medugno

      In realtà sarebbe sorprendente il contrario. The Walking Dead ha avuto un crollo verticale nelle ultime stagioni…

       
  • Coimbra

    Io di queste dieci ne ho guardate solo tre. Direi che ho gusti molto differenti dalla vostra redazione.

    Twin Peaks era una delle tre ma IMHO non la metterei cosi’ in alto in classifica…

     
  • Marco

    1) Twin Peaks, 2) The Handmaid’s Tale, 3) Mindhunter ,4) The Leftovers, 5) Better Call Saul, 6) Halt and Catch Fire, 7) The Deuce, 8) Godless, 9) The Marvelous Mrs. Maise, 10) Stranger Things