The Terror – 1×01/02 Go For Broke & Gore 2


The Terror - 1x01/02 Go For Broke & GoreVi era molta attesa dietro lo show targato AMC ambientato tra i ghiacci artici, da un lato perché tratto da un famoso e acclamato romanzo omonimo, dall’altro per il cast stellare che è stato chiamato ad interpretare e mettere in scena la tragica spedizione perduta del capitano inglese John Franklin, alla ricerca del leggendario passaggio a Nord-Ovest. Sono l’avventura e l’horror a dare forma a questi primi due episodi della serie, che si presenta come una delle promesse più interessanti di questo 2018 finora piuttosto sottotono.

È Ciarán Hinds (Rome, Game Of Thrones) a prestare volto e voce all’orgoglioso e ambizioso comandante della Erebus, la rompighiaccio che, insieme alla più piccola Terror, compongono la flotta della missione esplorativa al centro della serie; una spedizione realmente avvenuta, finita malissimo – come si evince sin dal prologo del primo episodio – e divenuta oggetto del romanzo di Dan Simmons, intitolato proprio The Terror (in Italia conosciuto come La scomparsa dell’Erebus), che mescola realtà e fiction, accompagnando la narrazione storiografica delle vicende ambientate nel pieno del Diciannovesimo secolo ad un’atmosfera ansiogena e ad una fortissima, e caratteristica, ambientazione. Sono proprio questi elementi, ai quali gli autori concedono saggiamente molta attenzione, a contraddistinguere lo show sin dalle prime battute, risultandone anche il più grande punto di forza.

This place wants us dead.

The Terror - 1x01/02 Go For Broke & GoreL’alto budget messo a disposizione si presenta subito come ben speso: l’ambientazione polare è, infatti, suggestiva ed estremamente realistica, avvalorata anche dai movimenti di macchina che privilegiano il campo lungo e le riprese aeree. L’obiettivo, per nulla velato, è quello di rappresentare la sensazione di isolamento totale che assale in primis i protagonisti: si trovano in un luogo geograficamente lontano da tutto e tutti, ostile e avverso anche alla moderna tecnologia. Imprevedibile come una giungla profonda e sconosciuto come gli abissi marini, la regione artica si presenta come un territorio ignoto, dove il silenzio che la pervade è affiancato dall’assordante rumore della paura.
Come per la scenografia anche l’atmosfera e il progressivo aumento di ritmo dall’incipit fino alla fine del secondo episodio contribuiscono a delineare un affresco stilistico davvero ben riuscito, capace di colmare anche i (pochi) momenti in cui la sceneggiatura si concede qualche dilungamento di troppo.

You understand? It’s going to be tight, but that’s what we signed up for, an adventure for Queen and Country. An adventure of a lifetime.

Passando dall’ambientazione mortalmente gelida che circonda le navi al caldo degli interni scarsamente illuminati dell’Erebus e della Terror, non possiamo non analizzare – almeno per sommi capi al fine di evitare ogni possibile spoiler – le relazioni che intercorrono tra i personaggi principali. Al fianco del già citato Franklin troviamo il comandante Francis Crozier, interpretato da Jared Harris (Mad Men, The Crown), capitano della Terror, un uomo molto più cauto del suo superiore, al contrario votato in tutto e per tutto all’onore dell’impresa e alla gloria del successo. Lo scontro ideologico tra i due è alla base delle scelte narrative più interessanti di questi primi episodi, anche in relazione ad un passato comune che emerge in occasione di alcuni flashback, seppure non così ben integrati con il resto.
Al di fuori di questo legame primario e fondamentale orbitano altre figure di spicco dell’equipaggio, a partire dal secondo di Franklin, il capitano James Fitzjames, un sempre affidabile Tobias Menzies (Outlander, Game Of Thrones), fino ad arrivare al dottor Goodsir (Paul Ready), chirurgo di bordo. È un cast per forza di cose dominato da figure maschili, perlopiù ufficiali e marinai, uomini d’azione volontari in un’impresa che definire ardua è dir poco, imbarcati in nome della conoscenza o di qualche altro fine meno nobile.

The Terror - 1x01/02 Go For Broke & GoreSi diceva, quindi, come The Terror parta con il piede giusto grazie alla sua capacità di amalgamare il racconto di avventura, ricordando l’epoca delle grandi esplorazioni, con i tempi e le atmosfere del survival horror. La narrazione pare ad un certo punto virare anche sul soprannaturale, ma è un elemento ancora impossibile da giudicare se non nelle sue intenzioni; certo è che la giusta dose di mistero, qui introdotta in modi che ricordano vagamente Lost, è essenziale ad un prodotto di questo tipo, che punta al raccontare un’umanità al cospetto di una sfida estrema e mortale, esposta con tutte le sue debolezze all’inspiegabile e all’ignoto.

I primi due episodi di The Terror – si consiglia di vederli di seguito perché costruiti come un unico lungo pilot – introducono tutti gli elementi di cui lo show necessita per poter raccontare al meglio la storia da cui è tratto. Grazie alla solida consapevolezza dei propri mezzi, da non dare per scontata di questi tempi, gli autori imbastiscono un racconto che trasuda epica fin dal primo momento; apparecchiata così bene  la tavola non resta, quindi, che cominciare a mangiare.

Voto 1×01/02: 8

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.


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2 commenti su “The Terror – 1×01/02 Go For Broke & Gore

  • peterpeter

    Seee, lallero. Citate Menzies ma non Nagaitis, che col suo Mr Hickey ruba lo show. Vedere la 1×04 per credere, se si è lenti di comprendonio e non si è già capito nella seconda puntata.

     
    • Davide Tuccella L'autore dell'articolo

      Ciao peterpeter 🙂
      Forse saremo “lenti di comprendonio” come dici tu, ma ti ricordo questa recensione si rifà alla visione solamente dei primi due episodi, come indicato dal titolo dell’articolo. In ogni caso non mi è parso che dai primi due episodi si possa immaginare il peso che avrebbe avuto il personaggio di Nagaitis nella serie, l’aver citato solo pochi nomi è dovuto semplicemente al fatto sono quelli più conosciuti che occupano ruoli importanti all’inizio dello show, e in una recensione senza spoiler possono essere informazioni utili a chi fosse indeciso se iniziare a guardarlo o no.
      Tolto tutto comunque, se suggerisci che non valeva la pena citare il buon Tobias in virtù dell’interpretazione di Nagaitis del quarto episodio, allora come spieghi quella bellissima e struggente del primo nell’ottavo? 😀