Killing Eve – 1×01/02 Nice Face & I’ll Deal With Him Later


Killing Eve - 1x01/02 Nice Face & I'll Deal With Him LaterUn vecchio fumetto americano degli anni ottanta, Spy vs Spy, è rimasto inciso nell’immaginazione di molti, anche nel nostro paese, grazie a spezzoni animati trasmessi in televisione. La trama è semplice: la spia bianca e la spia nera – personaggi identici se non fosse per i colori di viso e cappotto – si affrontano in una sfida mortale, che vedrà la vittoria del più astuto. L’eredità di questo fortunato prodotto è divenuta un trope in grado di ispirare storie per qualsiasi narrazione: si pensi alla pellicola Mr. & Ms. Smith, o, nella letteratura di genere, a Il Cardinale del Cremlino di Tom Clancy.

Fortemente influenzato da questo sottogenere è un altro scrittore: Luke Jennings, autore della serie di romanzi Codename Villanelle, da cui BBC America ha tratto la sua nuova serie crime: Killing Eve, commissionata nel novembre del 2016 ai produttori della Sid Gentle Films. Il timone di questo interessante adattamento è affidato alla sapiente penna di Phoebe Waller-Bridge, autrice dell’acclamato Fleabag, che già aveva lavorato su serie simili (Broadchurch). Sin dall’inizio è possibile notare che Killing Eve si allinea solo in maniera tangenziale al grande filone delle serie crime di cui è pieno il panorama seriale; con i primi due episodi della prima annata, il nuovo show BBC rivendica infatti una sua identità ben precisa e riconoscibile. La vicenda si snoda in un gioco del gatto e del topo tra due donne dalle molte differenze, ma accomunate a loro insaputa da altrettante somiglianze: un’agente di sicurezza che odia il suo lavoro ed un’assassina che invece ama il suo lavoro. Da un lato della barricata troviamo quindi l’agente Eve Polastri, interpretata da una Sandra Oh in grande spolvero (Grey’s Anatomy, Six Feet Under): frustrata dalla monotonia della sua posizione, desiderosa di diventare una spia perché affascinata dal mondo dei serial killer e fiduciosa nelle proprie capacità, ma non altrettanto decisa nel darne sfoggio. Dall’altro abbiamo Villanelle, recitata da una sadica e carismatica Jodie Comer (Thirteen), una sicaria professionista senza passato, che non lascia tracce, perpetrando i suoi assassinii con una passione spaventosa nell’uccidere i suoi bersagli.

Killing Eve - 1x01/02 Nice Face & I'll Deal With Him LaterI primi due episodi sono solo una mirabile introduzione all’intreccio dei loro destini, uniti in una trama che nelle atmosfere strizza l’occhio ad un alone di complottismo, tratto distintivo di un’altra fortunata serie di BBC America: Orphan Black. L’ambientazione di Killing Eve si muove per lo più tra le metropoli di una Mitteleuropa dal cielo plumbeo, dove il colore è dato solo da una breve sosta di Villanelle nelle campagne toscane – ed è d’obbligo ricordare un’apparizione breve ma piacevolissima del nostrano Remo Girone. Un discorso a parte meritano i pezzi della soundtrack, scelta alternativa ad una colonna sonora uniforme, che sottolinea con testi e musiche azzeccati i numerosi momenti senza dialoghi e di rivelazione, accompagnando le due protagoniste nelle loro vicende come fossero leitmotiv cantati, tutti da voci femminili.

I paralleli tra le due si fanno sempre più numerosi e vengono esposti in maniera sapiente; nel primo episodio sono solo annunciati, mentre nel secondo divengono gradualmente il fulcro del rapporto che connette le due estranee, seppur a distanza. Eve e Villanelle sono donne forti, che rivendicano la loro indipendenza in modo diverso; entrambe sono visceralmente legate al loro lavoro e, quando i capi o committenti tarpano loro le ali, rivendicano la loro individualità con metodi sopra le righe: l’investigazione di Eve dà frutti ma si tinge di illegalità, e i delitti di Villanelle si fanno più artistici ma più audaci, rischiando di lasciare tracce compromettenti. Le loro crescite sono intrinseche nelle loro azioni e nelle parole con cui si rivolgono a chi sta intorno a loro, che siano colleghi o figure di potere.

Sandra Oh e Jodie Comer danno vita a personaggi umani, nonostante le situazioni estremamente paradossali in cui si muovono; gli sforzi di Eve, il suo umorismo un po’ maldestro ed i suoi metodi poco ortodossi portano a parteggiare per lei, pur non approvandone i metodi; al contempo i sorrisi spiritati di Villanelle sempre fuori luogo e gli occhi sgranati in espressioni estasiate nell’atto di uccidere inquietano in maniera genuina e diretta.

Killing Eve - 1x01/02 Nice Face & I'll Deal With Him LaterDurante questi cambiamenti avviene il primo, fugace contatto tra loro, che vengono poi allontanate e infine riavvicinate in un gioco del gatto e del topo che si palesa nel secondo episodio, dove i ruoli di preda e predatrice assumono contorni sfumati, creando l’esatto livello di tensione che ci si aspetterebbe da questo tipo di prodotto. Non è più solo un generico Spy vs Spy: grazie all’attenzione prestata nel tratteggiare i personaggi e le loro vicissitudini, la vicenda assume rapidamente i connotati di un preludio accattivante ad un futuro Eve vs Villanelle.

Eve, come si diceva, dapprima ci viene presentata come un po’ imbranata nei suoi modi di fare, ma pian piano, anche grazie al rapporto con il paziente marito Niko, interpretato dall’attore irlandese Owen McDonnell, scopriamo che dietro alla sua goffaggine si nasconde una particolare sensibilità per delitti e serial killer; una sensibilità condivisa (senza saperlo) con Villanelle, che agisce come se volesse sfidare le forze che dovrebbero darle la caccia istigandole contro se stessa. I parallelismi sono ancor più rinforzati dal cast di personaggi che si muove ed interagisce con le figure centrali dello show; quando una serie si regge così tanto su figure principali, c’è sempre il rischio che le secondarie vengano adombrate e messe in secondo piano, ma fortunatamente, in Killing Eve, questo non accade; i personaggi che fanno la loro comparsa nel dispiegarsi della trama non sono mai semplici figure di contorno e risultano approfonditi al pari delle protagoniste, sia nella propria caratterizzazione, sia nelle relazioni con Eve e Villanelle.
Killing Eve - 1x01/02 Nice Face & I'll Deal With Him LaterLe relazioni dell’agente e dell’assassina con chi le circonda sono fondamentali nel tratteggiare e mettere a confronto i loro due mondi, in un’ulteriore gioco di specchi tra cosa pensano di loro stesse e come vengono percepite nell’ambiente in cui si muovono. Se Eve in ambito lavorativo si ritroverà a passare da un certo scetticismo nei suoi confronti e nelle sue capacità ad una più generale accettazione delle sue considerazioni e riflessioni sulla serial killer (anche grazie ad un misterioso personaggio interpretato da Fiona Shaw), Villanelle vive invece rapporti più ambigui: l’assassina è circondata da personaggi oscuri e misteriosi di cui non può fidarsi mai fino in fondo, cosa che la rende molto più sola rispetto ad Eve.

Killing Eve accoglie una storia già sentita, ma la racconta con una freschezza ed un’attenzione al dettaglio encomiabili. Le atmosfere denotano sempre un tocco virtuoso nelle inquadrature intelligenti, nell’uso dei colori freddi per evidenziare il senso di tensione e le dinamiche tra i personaggi, che sono il punto di forza di questo nuovo show, brillantemente interpretati e scritti con un’attenzione ragguardevole. Persino la squilibrata Villanelle è vicina al pubblico più di molti altri serial killer del mondo delle serie TV. Killing Eve è un prodotto denotato da una forte componente artistica ed arriva come una ventata di freschezza, che non rivoluzionerà il genere, ma sicuramente piacerà sia ai suoi cultori sia a coloro che non sono familiari con esso.

Voto 1×01: 8
Voto 1×02: 8

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.