Kidding – 1×08/09 Philliam & Lt. Pickles


Kidding – 1x08/09 Philliam & Lt. PicklesA due passi dal finale di stagione, Kidding decide di prendersi un momento di respiro con un episodio riflessivo, “Philliam”, e di tornare a spingere sull’acceleratore con “Lt. Pickles” per interrompere il racconto nel momento di massima tensione in vista dell’epilogo. Gli episodi 8 e 9 sono particolarmente interessanti da accostare perché molto diversi e non solamente per quanto riguarda il ritmo della narrazione.

A fare di “Philliam” l’episodio senza dubbio più debole della stagione (finora) non è tanto il suo carattere anticlimatico quanto piuttosto il suo modo di rapportarsi ad alcune problematicità: parte dell’episodio rappresenta un tentativo di dare spessore al personaggio di Darrel (che era stato, finora, solo una figura di contorno) raccontando gli aventi che lo hanno portato ad incontrare Mr. Pickles e a trovare lavoro nel suo show. Kidding si dimostra, tuttavia, piuttosto maldestro nel trattare alcune delle questioni legate al razzismo (come la questione della correlazione fra oppressione sistemica e violenza individuale, che non viene neanche lontanamente problematicizzata abbastanza per giustificare il pluriomicidio a sangue freddo da parte del padre di Darrel) così come nella gestione narrativa del personaggio di colore. Se non è raro, infatti, che alcuni dei personaggi che Jeff incontra nel corso della serie assumano un ruolo sostanzialmente funzionale all’evoluzione o all’approfondimento del proprio personaggio (com’era stato il caso per Vivian), è anche vero che la scrittura non riesce a (non si sforza di?) integrare Darrel in modo organico nel racconto (a differenza di altri personaggi) e si accontenta di dedicargli un episodio che è, in fin dei conti, in buona parte extradiegetico per il semplice fatto che il ragazzo non ricopre un ruolo di particolare rilevanza (non ricopre, in realtà, nessun ruolo) nell’episodio successivo.

La parte più interessante di “Philliam” è, allora, quella che mette a fuoco in modo sempre più stratificato le dinamiche della famiglia Pickle e che ci mostra piuttosto gli effetti che la vicenda che ha visto coinvolta la famiglia di Darrel ha avuto sui nostri protagonisti. La scelta di ricorrere ad una lunga analessi ci permette di passare, per la prima volta, del tempo con Phill, il fratello gemello di Will che sappiamo tragicamente deceduto in un incidente d’auto e permette alla scrittura (oltre a citare in chiave dark humour la famosa scena di The Prestige) di instaurare un sottile gioco di confusione e contrasto fra i due che riesce a stratificare, al contempo, anche il rapporto coi genitori e fra i genitori.
Kidding – 1x08/09 Philliam & Lt. PicklesCome ci ha spiegato in più di un’occasione la voce narrante di Jane the Virgin, i più bei conflitti sono quelli che mettono i personaggi di fronte ai propri limiti e che li costringono a lavorare sui propri punti deboli ed il rapporto fra Jeff e Phill, che ci viene presentato (inaspettatamente) come conflittuale, costringe Jeff a dover fare i conti con alcuni degli aspetti più problematici del proprio carattere. Vale a dire una certa difficoltà a gestire la propria grande empatia, che lo porta troppo spesso a mettere un generico Altro sullo stesso piano (se non addirittura sul piedistallo) rispetto a se stesso o ai propri cari; il doppio standard morale che impone a se stesso e ai propri figli un rigido codice comportamentale ma che si trasforma, nei confronti dell’Altro, in remissività e accondiscendenza (e, a questo proposito, sarebbe interessante riproporre la riflessione fatta da Lars von Trier in Dogville che attribuisce questo atteggiamento ad una forma di arroganza); e, non ultima, una scarsa tolleranza verso il diverso o verso un diverso modo di agire, com’era quello di Phill.

Da questo punto di vista Jeff presenta tutti i tratti della figura del supereroe, quali una presunta superiorità morale, uno statuto d’eccezione che lo porta a sentirsi responsabile per gli altri ed una generale incapacità di parzializzare il proprio punto di vista, cosa che rende il processo di decostruzione operato dalla serie ancora più avvincente ed efficace. Dallo schema del supereroe deriva anche una rimessa in discussione piuttosto calviniana della dicotomia bene/male e degli effetti stranianti derivanti dalle contaminazioni o dall’eccesso dell’uno come dell’altro. Un tipo di operazione simile era stata fatta egregiamente, in televisione, da Twin Peaks con i due agenti Cooper o dalla coppia Marvel Cloak and Dagger. Quest’episodio di Kidding, così come l’intera serie, è costellato di figure di doppi e di giochi di sovrapposizione, a partire dalla dicotomia fra personaggio e persona di Jeff Pickle, passando per il tema ricorrente della maschera in generale, del burattinaio e del burattino, fino ad arrivare al doppio tradimento di Scott e Deirdre, ai due gemelli, o alle sorelle Tara e Sara Lipinski.

Kidding – 1x08/09 Philliam & Lt. PicklesForti dell’approfondimento del flashback e dell’attenta, coerente e progressiva caratterizzazione portata avanti dalla serie, il Jeff che troviamo in “Lt. Pickles” è un eroe che ha raggiunto il suo punto di rottura e che sta perdendo il controllo di se stesso e del proprio universo. Le allucinazioni e i moti di rabbia sono allora i sintomi di un modo da ri-codificare e di un sistema valoriale che non gli dà più la certezza di un tempo. In questo senso la virata allucinatoria che la serie prende in particolare in questo episodio è perfettamente coerente e magnificamente resa grazie a soluzioni visive davvero efficaci come l’insistenza del ristorante cinese sotto il ristorante dove la famiglia Pickle fa colazione dopo la sospensione di Will. L’estetica di Michel Gondry ed il suo surrealismo così materiale che si rivela attraverso (mentre rivela, a sua volta) gli oggetti stessi della scenografia conferiscono all’episodio e a questa scena in particolare delle tinte perfettamente perturbanti.
Uno dei tratti più affascinanti di Kidding è sempre stato, infatti, quello di saper far risaltare l’elemento macabro e perturbante della favola come se non vi fosse, da sempre, connaturato e fosse stato oscurato da elementi di buonismo e marketing rappresentati dal brand che è diventato Mr. Pickles. Anche se sarebbe più facile trovare nel cinema dello stesso Gondry, di Spike Jonze o di  Charlie Kaufman i riferimenti estetici della serie di Dave Holstein, se considerato sotto questo punto di vista, il discorso su incanto/disincanto e sul perturbante di Kidding lo avvicinano molto all’Atlanta di Donald Glover, facendo della serie un prodotto perfettamente in linea con l’andamento dramedy e filosofeggiante di una certa comedy contemporanea.
Titubante nell’episodio 8, Kidding riacquista tutta la propria confidenza con l’episodio successivo, lasciandoci pieni di grandi aspettative in attesa del season finale.

Voto 1×08: 7 –
Voto 1×09: 8 +

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Informazioni su Irene De Togni

Nata a Verona, ha studiato Filosofia a Padova e Teoria letteraria a Parigi. Non simpatizza per le persone che si prendono troppo sul serio ma le piacerebbe che le serie TV venissero prese un po’ più sul serio (e ora che ha usato due volte l’espressione “prendersi sul serio” non è più sicura di quello che significhi).

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