The Kominsky Method – 1×01 Chapter 1: An Actor Avoids


The Kominsky Method - 1x01 Chapter 1: An Actor AvoidsLa figura di Chuck Lorre è fortemente legata al mondo delle sit-com: suoi sono Dharma & Greg (1997-2003), Two and a Half man (2003-2015), Grace Under Fire (1993-1998) ed ultima, ma non ultima, la longeva e discussa The Big Bang Theory (2007), con il suo spin-off Young Sheldon (2017). Sin dagli anni Novanta, Lorre ha fatto di questo genere, nel bene e nel male, il suo cavallo di battaglia e la sua fortuna, tanto che dal 2010 si è guadagnato il titolo di ‘King of Sit-coms da più d’una testata giornalistica.
Forse per curiosità, forse per una direzione dettata dal bisogno di cambiamento dopo il mancato successo di show come Disjointed (2017-2018), ecco che la scrittura e le idee di Lorre approdano ad un territorio molto fertile negli ultimi anni, ma a lui quasi sconosciuto sino ai tempi recenti: la dramedy. In questa nuova prova non è da solo ed unisce le forze con nomi iconici, in qualità di bandiere per la sua nuova creatura: i due mostri sacri del grande schermo Michael Douglas e Alan Arkin.

Questa è la storia di Sandy Kominsky, interpretato da Michael Douglas, un anziano attore che ha goduto per breve tempo di una carriera di successo ad Hollywood ed ora lavora come maestro di recitazione. “An Actor Avoids” si apre proprio nella scuola di recitazione del protagonista e da lì comincia il viaggio del primo episodio, che benché non scevro di avvenimenti, si occupa quasi esclusivamente di gettare le basi per il dipanarsi della trama, presentando i suoi personaggi prima nella loro quotidianità, poi mettendoli a confronto con un evento in grado di scuotere le loro vite.
The Kominsky Method - 1x01 Chapter 1: An Actor Avoids“An Actor Avoids” si dimostra da subito un ottimo apripista, complici anche il focalizzarsi sulle due star, Douglas ed Arkin, che catturano la scena con la loro recitazione, ma non sono i soli. I personaggi secondari sono appena adombrati dalla presenza dei protagonisti, ma si dimostrano elementi vivi e vividi, offrendo momenti degni del tono che la serie si sforza di costruire, in particolare nelle scene ambientate nella scuola di Sandy. Lì, troviamo le figure degli alunni di Kominsky, in grado di divertire ed assumere uno spessore tutto proprio, grazie anche alle prove attoriali, tra le tante, di Melissa Tang (Mom), Graham Rogers (Atypical) e Nancy Travis (Last Man StandingMr. Mercedes), altra grande stella e fiore all’occhiello nel cast. Quindi, cos’è il metodo Kominsky, che dà il nome alla serie, ma che mai viene citato, almeno nel primo episodio?

Il metodo Kominsky sembra essere non solo un modo con cui affrontare il mestiere dell’attore, ma la filosofia di vita di un uomo dissoluto, distratto, che nella sua scontrosità nasconde l’insicurezza, la paura di essere oramai vicino alla fine. Il passo in avanti nella narrazione si intravede sin dal primo episodio: Sandy Kominsky non dovrà convivere con l’usuale scorza che divide il protagonista randagio dal mondo, perché questa scorza si infrange subito; il maestro di recitazione deve fare i conti con la realtà ed il suo metodo rischia di non poterlo proteggere da essa.
The Kominsky Method - 1x01 Chapter 1: An Actor AvoidsVeicolo di questa nuova consapevolezza è il rapporto del protagonista con il suo agente Norman Newlander, di cui veste i panni Alan Arkin, un uomo che affronta problemi speculari a quelli dell’amico Sandy, ma con un approccio completamente diverso, fino ad un punto di svolta in grado di mettere in discussione tutto ciò in cui credeva.
L’amicizia tra i due parte dal semplice rapporto tra un attore tramontato ed il suo agente cinico dalla battuta pronta, per poi svelarsi via via in un crescendo di umanità che impreziosisce i loro personaggi, complici anche le impeccabili interpretazioni.

Sulla medesima lunghezza d’onda, nelle sequenze iniziali del primo episodio, il discorso del protagonista su cosa significhi essere attori assume una nuova dimensione nel proseguire dello snodo narrativo di “An Actor Avoids” , annunciando già quale potrebbe essere il filo rosso che unirà i personaggi e le vicende in cui si muovono: The Kominsky Method si presenta come una dolceamara, tragicomica parabola sull’invecchiamento, sull’avvicinarsi della morte e sul confrontarsi con un mondo nuovo in continuo cambiamento, da parte di persone la cui gloria e i cui anni ruggenti stanno giungendo al termine.
Il primo episodio non affronta la presa di coscienza di questo tema, quanto il punto di rottura, il momento del risveglio tanto annunciato, ma che, quando giunge, è arduo da affrontare anche se si è passata una vita ad attenderlo. Una tragedia da lungo tempo annunciata acquista quindi un nuovo grado di interpretazione. Questa è la forza di The Kominsky Method.

Lasciando alle spalle le gag proprie delle sit-com, The Kominsky Method non gioca sull’umorismo facile o su segmenti comici destinati a reggere intere scene, che convergono su di un unico gioco di parole o un’unica battuta. Il cuore tragicomico dello show è sempre presente ed i temi sinora sviscerati si svelano tramite una buona dose di ironia, che alle volte quasi sfocia nel black humor, ma non fa perdere l’empatia con i personaggi, non li trasforma in macchine da battute; con una leggerezza priva di superficialità, questo primo episodio porta più volte lo spettatore ad un sorriso dolceamaro.
Tra interessanti accenni di teatro nel teatro, volti che si imprimono presto nella memoria ed un’ironia in grado di essere profonda, rimanendo sempre ancorata ai suoi personaggi, The Kominsky Method si configura come un esperimento – per il suo creatore – molto promettente; di certo la sua prima puntata pone le basi per una narrazione solida che saprà intrattenere, coinvolgere e anche far riflettere.

Voto: 7½

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