Buon compleanno, 30 rock.
Dopo cinque anni di questa comedy sottovalutata (dal pubblico, non dalla critica, god bless) gli autori principali, Tina Fey, Robert Carlock e Jack Burditt, ci regalano ben q-u-a-r-a-n-t-a minuti di risate ininterrotte, per celebrare il fatto che la NBC, quattro stagioni prima, si sia dimenticata di cancellarla.
Quando si parla di comedy non c’è alternativa che tenga di fronte all’ilarità che permea ogni minuto di questa serie, lontana dalle forzature e dai tormentoni da sit-com “live” (ebbene sì, quelle dove il pubblico ride ad intervalli di due secondi, come sotto effetto di gas esilaranti, o di una Dominatrix dotata di frusta e brownies alla marijuana).
Non un attimo di tregua in questo “greatest hits” rappresentativo.
C’è di tutto. Tutto ciò che ha messo a dura prova le nostre mascelle negli scorsi 99 episodi viene qui riproposto con la forza di cento sit-com. Battute geniali, situazioni tipiche, personaggi borderline e assolutamente psicotici, recurring characters al loro meglio e guest star (sempre) misurate. I flashback veri e propri, usati come punteggiatura comica all’inizio dell’episodio, sono centellinati per re-inquadrare le personalità del 30 rock.
Una sola trovata dà il motore all’azione: una perdita di gas che, da una parte mette in discussione il rapporto su cui la serie danza da cinque anni, quello tra mentore Jack e discepola Liz, e dall’altra scatena il peggio-meglio di tutti i comprimari.
Jenna è in preda al narcisismo più che mai (avere un bambino potrebbe attirare ancora più attenzioni su di lei), Kenneth alla sua infinita (e immortale!!!) stupi-bontà. Liz ricade nel tipico lemon-caos, impassibile a cinque anni di insegnamenti, mentre Jack si guarda attorno riconoscendo di aver abbandonato il suo cursus honorum, verso la conquista del mondo, in favore del nonsense da show business (aiutato in questo dalle visioni dei suoi alter-Jack: quello dal passato, quello da futuro e quello da un’altra dimensione, che finiscono inevitabilmente per scoparsi a vicenda).
Tracy tenta di riconquistare il titolo di “bad person”, ma Oscar, Tony e gli altri suoi amici placcati in oro hanno cambiato la considerazione che il pubblico aveva di lui. Ormai è un “artista”…solo riapprodare in tv, allo show che una volta Tv Guide ha descritto come “ANCORA IN ONDA”, può distruggere il rispetto guadagnato negli ultimi mesi.
Il discorso metalinguistico è inevitabile. 30 rock si è sempre presa gioco di tutto il mondo della tv (un esempio recente: “5×17 – Queen of Jordan” l’esilarante episodio-parodia del mondo dei reality). In questa puntata sono immediatamente riconoscibili i riferimenti alla (reale) gravidanza di Jane Krakowski (Jenna), ma soprattutto alla credibilità dei prodotti televisivi, cui Alec Baldwin ha relegato il suo talento cinematografico. Non importa quanto sei grande, una volta approdato in tv non sarai più preso sul serio e sarai ignorato dalle liste delle feste post-oscar (a questo proposito significativo il cameo di Tom Hanks che telefona a Clooney per cancellare Tracy dalla “A-list” degli attori di un certo peso). E’ per questo che Baldwin minaccia di lasciare la tv?
A salvare il TGS, lo show in pericolo di cancellazione, è il pubblico in sala, che ride istericamente sotto l’influenza del gas (il tempo delle sit-com è finito?) mentre Jack e Liz, riconosciuta l’ottima influenza reciproca, brindano con bicchieri invisibili a un successo immeritato.
Citare le situazioni più divertenti dell’episodio sarebbe come proporre una trascrizione INTEGRALE del copione. Quindi che altro dire se non:
VOTO: 10+ (di solito non esagero, ma questo doppio episodio emblematico è una delle cose migliori che vedrete nella vostra vita da comedy-addicted)