Chuck Bartowski, Burbank, California. Un ragazzo ordinario, sulla trentina, in una cittadina ordinaria, che vive una vita ordinaria, trasandata e al limite dello squallido. Tecnico riparatore di computer alla postazione dei NerdHerd, un gruppo di squilibrati tecnofili presso la catena di elettronica di consumo Buy More, vive ancora con la sorella, affermato medico, e il suo scultoreo fidanzato, Mr Awsome, medico anche lui: di certo non la vita sognata da un brillante ex studente di informatica di Stanford, espulso per una presunta scorrettezza durante un esame. E’ il caso di fare una serie su una persona del genere?
Josh Schwartz (The O.C., Gossip Girl) e Chris Fedak l’hanno pensata così e hanno colto nel segno. Questa infatti era la vita di Chuck, prima del compleanno che gli stravolse la vita: una festa come tante, tranne che per una email giunta inaspettatamente da Bryce Larkin, vecchio compagno di studi del college. Aperta la mail, Chuck vede un filmato, pochi secondi e un susseguirsi vorticoso di immagini. Poi il buio. Aprendo gli occhi Chuck non capisce cosa gli sia successo, ma di lì a poco la CIA e la Sicurezza Nazionale lo raggiungono con i loro migliori agenti e tutto diventa chiaro: il filmato era in realtà un computer neurale, una database contenente tutti i più grandi segreti e i più classificati file della CIA e della Sicurezza Nazionale, e ora tutto questo era nella testa di un ragazzo dalle discutibili abitudini di vita.
Un abbinamento già visto quello di nerd e spionaggio, non certo una novità, ma Chuck dà un tocco tutto nuovo a questo binomio, impastandolo con altri ingredienti vincenti per creare una serie tv facile da vedere, divertente senza cadere nel ridicolo, leggera senza essere banale e soprattutto che appassiona chi la segue.
Il tema dello spionaggio è quello centrale: ogni episodio ha un titolo del tipo “Chuck versus…” indicando con un nome in codice la missione che avrà Chuck in quell’episodio. Guardando più in grande le stagioni, invece, a parte la prima che funge un po’ da presentazione, ognuna di esse è caratterizzata da un’organizzazione criminale o un personaggio che fa la parte del “cattivo”, una sorta di background, che viene man mano dipinto con il passare delle puntate.
Ma Chuck (Zachary Levi) non è solo ad affrontare le sfide: a suo fianco c’è un team composto da Sarah Walker della CIA (la bellissima Yvonne Strahovski) e il rude, disciplinato e potentissimo colonnello John Casey (Adam Baldwin, Animal di Full Metal Jacket) dell’NSA. Il trio è un mix di caratteri, che rappresentano la parte più comica degli episodi: Chuck, impacciato, timido, maldestro, pauroso e completamente all’oscuro di ogni minima tattica militare, viene letteralmente lanciato nel mondo dello spionaggio e delle sparatorie a fianco della sensuale ma allo stesso tempo spietata Sarah Walker, abilissima nel travestimento e nelle arti marziali, e al mastodontico John Casey, un uomo di poche parole ma sempre pronto a infilare un proiettile in testa a qualcuno, anche ad un compagno in mancanza di nemici. Fra i tre i rapporti si modificano continuamente: prima con distacco, quando Chuck è visto soltanto come un “lavoro”, poi col tempo i legami si consolidano e il team diventa una squadra, di nome e di fatto.
A rallegrare la situazione, spesso difficile sia dal punto di vista emotivo sia da quello del pericolo, ci sono alcuni personaggi di contorno: Morgan Grimes, miglior amico e collega di Chuck, che sembra vivere per il Buy More; Jeff e Lester, altri due colleghi del protagonista – uno maniaco e l’altro mezzo ritardato e mezzo genio; Ellie, sorella di Chuck, e il suo ragazzo, con le loro situazioni comico-familiari. Con il susseguirsi delle serie, inoltre, vengono introdotti nuovi personaggi, fondamentali per la trama, ma che non vanno mai a modificare quella sorta di struttura ben delineata che si crea fin dai primi episodi. Importanti e numerosissime guest stars si succedono nei singoli episodi, come Michael Clarke Duncan (John Coffey in “Il miglio verde”), Mark Pellegrino (Jacob in “Lost”), Dominic Monaghan (Charlie in “Lost”), Christopher Lloyd (Emmett “Doc” Brown in iRitorno al futuro”), l’ex wrestler Stone Cold Steve Austin, Linda Hamilton (Sarah Connor in “Terminator”) e molti altri.
La serie è quindi realizzata con una qualità davvero ottima, e la scelta di mantenere un ruolo ristretto di protagonisti senza modifiche si è rivelata essenziale: le relazioni e i caratteri sono davvero ben delineati (evidente è la crescita psicologica nel corso delle stagioni) e gli altri personaggi possono fare molto bene il ruolo di cornice senza dover essere troppo analizzati. Il clima degli episodi è estremamente originale, poiché il pericolo e le missioni sono reali, affrontati dai protagonisti in un’atmosfera di grande tensione; tuttavia il tocco comico è aggiunto in maniera ben dosata, non facendo scadere il tutto in una farsa, ma facendo in modo di non appesantire eccessivamente il livello della serie.
Il mio consiglio è quello di vedere la serie come un momento di relax in compagnia di qualcosa di leggero da vedere, interessante e per niente scontato o già visto. Non può essere paragonato a serie articolate e pensate in ogni dettaglio come Lost o Fringe, e non ha nemmeno la pretesa di farlo. Ma, come passatempo, credo sia veramente azzeccato.
Se ripenso a Chuck dalla prima alla quinta serie mi si scalda il cuore, quante emozioni, personaggi adorabili, Yvonne Strahowski (sbavvv), una delle serie hybrid comedy/action più belle mai viste, forse la migliore. <3 <3 <3