Le mie preghiere della settimana scorsa sono state esaudite pienamente. Finalmente si torna all’assurdità, marchio assoluto di True Blood: “Soul on Fire” spiazza con il suo tripudio di risate e azione, meritandosi il titolo di “miglior episodio della stagione“.
Iniziamo con il subplot accorpato di Sam e Alcide, così ci togliamo immediatamente il pensiero e possiamo passare a momenti più succosi (la scelta dell’aggettivo non è casuale). Nonostante Sam sia un bonaccione adorabile, la sua presenza nella stagione ha generato sbadigli in più di un’occasione, mentre Debbie e Alcide stentavano a catturare di nuovo il nostro interesse come nella stagione precedente. In questo episodio, un po’ per forza di cose, un po’ perché siamo agli sgoccioli, le loro scene sono intrise di furore e azione. Le storie purtroppo le conosciamo già: una nuova famiglia va formandosi, ma prima bisogna “occuparsi” del padre biologico violento e pericoloso / una tossicodipendente, presa nel vortice dei suoi errori, ferisce il suo solido compagno a più riprese. La doppia risoluzione tramite lotta umana permette a Sam, spesso sottomesso e condiscendente, una piccola rivincita fisica e materiale. Il coinvolgimento di Alcide in tutto ciò può sembrare arraffato, ma è utile a scatenare un’altra conseguenza, oltre alla capanna felice di Sam/Luna/lupacchiotta: una possibile elezione del maschio(ne) Alpha a capobranco di Shreveport. Staremo a vedere. Almeno ora sappiamo che, come per cacciare un vampiro dalla propria casa, le lupe vanno mollate con grugniti esagerati e proclamazioni solenni: “I abjure you. I see you no longer. I hunt with you no longer. I share flesh with you no longer”. Speriamo che per questi personaggi ci sia in serbo qualcosa di più eclatante di quello che abbiamo visto sopportato in questa stagione.
Con fare da Gollum, Andy, dissociato e disorientato nei boschi, viene approcciato da Maurella, nuovo personaggio che riapre la storyline fatata abbandonata dopo la premiere. La novità più sconvolgente a questo proposito è che finalmente anche “The Law” giace con qualcuno, prima di tornare in sé. Le ragioni di questa unione biblica mi sembrano ovvie: a seduzione e giuramento segue infatti il concepimento di un nuovo ibrido umano-fata (come Sookie). Sappiamo benissimo che l’intento delle fate era quello di reclutare anime e ora sono passate all’azione, raccattando seme per allargare la specie (un po’ come le dimenticate pantere mannare di Hotshot, solo con meno fetore). Perché scegliere buzziconi di provincia rimane un mistero, ma Bon Temps ci piace anche per questo suo assiduo mix umano/sovrannaturale di periferia.
Se queste due sottotrame toccano finalmente apici intriganti, tutto ciò che succede al Moongoddess è puro divertimento.
L’azione è serrata, il coinvolgimento totale e le battute oneliner si sprecano, con una Pam sempre in formissima (nonostante la putrefazione incalzante) e diversi momenti esilaranti, tra cui un inopportuno high five dell’esaltato Roy a Marnie. Ciò che mi ha soddisfatto ancora di più di questo episodio, però, è il ritorno al gusto grottesco che ha reso True Blood una delle mie serie preferite. Nella scorsa recensione mi lamentavo del fatto che avessero abbassato il livello oltraggioso e sanguinolento della stagione al minimo storico, e avessero lasciato l’ilarità a semplici battute classiche, proferite da vari personaggi assolutamente in character (quindi Lafayette che fa osservazioni sfacciate, Sookie che fa la svampita e via dicendo). Ma in “Soul on fire” l’isteria grottesca tocca finalmente vertici più familiari.
Marnie, ormai promossa a grande cattivo di stagione, divora letteralmente lo spirito di Antonia (ancora infinitamente umana e misericordiosa) per acquisire poteri rafforzanti, insistendo sulla sua posizione di freak, abusata ed emarginata, che cerca rivincita; il tutto con la cronaca live del medium Lafayette. L’incantesimo di attrazione verso il sole è già cavallo di battaglia, ma stavolta torna in veste nuova: i vampiri sono attratti verso il muro protettivo, che è in realtà concentrato di sole (acquistabile solo nei migliori super-mercati) quasi magneticamente. A fare da punto esclamativo a questa sequenza a dir poco esilarante ci pensa Sookie, fucking Sookie, fulminando il cerchio di streghe e controllando definitivamente la sua luce. Ficcanaso e vittima delle circostanze, Sookie, come l’ultima Tara, diventa ancora più decisiva nel suo ruolo di investigatrice non richiesta.
Piccola assurdità romantica la proposizione di Eric e Bill di immolarsi in favore dell’amata condivisa. Per fortuna ci pensa Pam a far esplodere i cuoricini che si librano per aria come in un cartone animato lezioso. “La vera morte per salvare Bo Peep? Non credo proprio!”. In diversi momenti della stagione True Blood ha oltrepassato il confine dell’amore romantico e tormentato del vampiro approdando su spiagge un po’ troppo zuccherose. Per fortuna questa piccola caduta, comunque in linea con lo spirito particolarmente Harmony di stagione, viene offuscata da avvenimenti ben più avvincenti…
Il segmento di impatto più sconvolgente è di sicuro quello in cui Eric dilania Roy a cospetto di Marnie. In questa scena sensazionale si unisce nuovamente lo splatter alla comicità, con un bad taste ineguagliabile.
Ci sei mancato, vichingo.
Ci sei mancato, True Blood!
Eric, vampiro schiavizzato e reso bambino inerme, grazie a Marnie ha scoperto le capacità affettive del suo cuore, ma una volta liberato dall’incantesimo che lo rendeva ombra di sè, sovverte ironicamente questo carattere melenso e inappropriato banchettando con fresco succo di cuore, appunto, e sbattendo in faccia all’assalitrice/benefattrice la sua vera natura selvaggia.
Sookie è turbata, ma conosce i suoi polli e non si scalda più di tanto. Un altro sovvertimento, colmo stavolta di ironia drammatica, spetta proprio a lei: la fata (quasi) bruciata al rogo da una strega! Ecco cosa succede quando un episodio è scritto diligentemente e non si perde in inutili divagazioni.
Jesus, personaggio riabilitato e di rinnovato interesse, ci delizia con voce roboante e la sua disturbante demon face, scatenando tutto il suo potere oscuro e rendendosi ancora più utile che in passato: è lui infatti a privare Marnie dei suoi poteri liberando Antonia, spirito ormai in “pace”.
Assieme a qualche bisbiglio vampiresco sullo sfondo, ulteriori momenti deboli spettano a Jason e Jessica, fin quando alla nuova assunzione di sangue segue un momento di romanticismo insolito.
Ustionato e cieco, Jason torna a “vedere” grazie al sangue di lei e confessa i suoi sentimenti, come se la vedesse davvero per la prima volta. La riacquisizione della vista è dunque una sorta di metafora del risveglio di sentimenti repressi e mai sopiti. Jason, accecato dall’amicizia del bamboccione Hoyt, ha ricacciato la bestia dei suoi sogni ma ora torna a vederla con occhi nuovi.
Tra risate incredule e WTF epici si arriva dunque alla fine della battaglia e all’apparente conclusione della guerra stagionale, ma il sorriso inquietante di Lafayette lascia presagire nuovi misfatti di Marnie, passata a grado di spirito irrequieto dopo il secco assassinio ad opera di Bill. Ma ricordiamoci che “Nessuno vive per sempre“, soprattutto in True Blood.
Per concludere vorrei sottolineare come Jesus adesso covi senso di colpa per la morte della sua maestra, nonostante ella fosse ben consapevole delle sue azioni: questo sentimento si riallaccia al sottotesto costante dell’accettazione di sé. Jesus ha avuto poche occasioni per mettere alla prova la sua magia nera, l’ha persino combattuta in giovane età ripudiando il nonno, ma negli ultimi tempi il Brujo che è in lui ha avuto sempre più spazio facendo risorgere quei sentimenti di autodeprecazione che tentava di cancellare in Lafayette. L’aver salvato un gruppo circoscritto di umani e un’infinità di vampiri basterà a fargli apprezzare il valore della sua natura?
Sookie soccomberà nuovamente agli sguardi languidi e malinconici dei suoi pretendenti?
Eric bastonerà Pam per aver attentato alla vita della “fregna in gonnella”?
Alcide diventerà capobranco?
Quanto saranno carucci i figli bastardi di Andy e Maurella?
Cacciare Marnie dal corpo di Lala sarà così facile come per Mavis?
Eric verrà assunto per far pubblicità alla coca cola?
True Blood tornerà definitivamente ai suoi fasti?
E’ così inestimabile un Cartier vintage?
VOTO: 9 +
Thank God and Jesus Christ his fucking self (cit.)
sapete ki è l’attrice che interpreta maurelle? mi sembra di averla già vista ma non so dove!!
l’attrice è Kristina Anapau, qui trovi la sua filmografia http://www.imdb.com/name/nm0002936/
=)
grazie 🙂
Una bellissima recensione….Ieri ho potuto vedere l’ultima puntata e sono rimasta a bocca aperta per il finale. Non vedo l’ora di poter vedere la quinta stagione, nella speranza che ritorni un po’ più splatter e “perversa” delle prime stagioni.
Grazie!
Anche io spero in una quinta stagione più “malata”. Gli ultimi due episodi promettono bene. Speriamo!