Fringe: 4×02 – One Night in October 3


Fringe: 4x02 - One Night in OctoberCome sono due gli universi in cui è ambientato questo episodio, così il mio giudizio è ambivalente. Da un lato abbiamo dinnanzi la classica puntata dedicata ad un caso Fringe inquietante (gli episodi di questo tipo sono quelli che preferisco di meno), dall’altra alcune trovate e sorprese interessanti rendono la visione piacevole, anche se niente di eccezionale.

La regia non poteva che essere affidata a Brad Anderson, che in Fringe ci ha appunto abituati ad episodi (con qualche eccezione) in cui viene tralasciato il running plot a favore di una trama al servizio dello splatter e cervellotico (e qui il cervello c’entra molto, anche se non si capisce bene come). Il titolo One Night in October poteva essere evitato: gli autori sapevano bene che il riferimento al nome di uno degli Osservatori sarebbe balzato alla mente dello spettatore, per cui mi domando la ragione di questa scelta.

Non fosse poi per la bravura di John Pyper-Ferguson, che interpreta il professore/killer, questo caso Fringe sarebbe per lo più noioso ed incongruente (per quale motivo trasportare un civile nell’altro universo solo basandosi sul fatto che l’assassino è il suo “doppio”? Quelli della divisione Fringe dell’universo rosso non potevano chiedere ad un genio qualunque del loro mondo, dato che ne hanno a bizzeffe, vedi robo-Astrid?)

Fa comunque molto piacere, anzi è quasi divertente, questa collaborazione tra le due Olivia, cosa che oltre a cominciare ad appianare (forse) le loro divergenze, ci fa ancora constatare la grande bravura di Anna Torv: ci basta un suo piccolo gesto, una mossa inconsueta, una posa, un modo di fare (es. la camicetta che l’Olivia dell’aldiquà allaccia sempre) per farci notare le differenze tra le due, tanto da farci quasi credere di avere davanti due attrici che si somigliano molto.

Fringe: 4x02 - One Night in OctoberNovità interessanti provengono però più che altro dai misteri e cambiamenti lasciati dalla scomparsa di Peter. Ci sono abbastanza rimasto nello scoprire che il Broyles over there è ancora vivo è vegeto: evidentemente, anche se molte cose sono rimaste le stesse rispetto a come le conoscevamo, la permanenza di Olivia nell’universo rosso si è conclusa in modo decisamente diverso da come la ricordiamo.

Ma il colpo di scena più grande è stato scoprire che in questo universo giallo Olivia da bambina non ha lasciato scappare il patrigno, ma l’ha ucciso. Questo deve aver ovviamente innescato evidenti cambiamenti nel carattere della nostra eroina. Fatto sta che se prima c’era chi (come il sottoscritto) sospettava che la frase di September in chiusura della terza stagione fosse un’esagerazione degli autori per mandarci in palla, mentre la soluzione era la più semplice, cioè che Peter è morto nel lago perché non salvato dall’Osservatore, forse, pensandoci bene, potrebbe essere questa la strada giusta: ricordate l’incontro dei piccoli Olivia e Peter? Se il ragazzo fosse morto nel lago (come “avrebbe dovuto essere”), quell’incontro non ci sarebbe mai stato. Che in questa nuova timeline la mancata conoscenza dei due ragazzi abbia portato ad un comportamento diverso della bambina nei confronti del patrigno?

Fringe: 4x02 - One Night in OctoberComunque sia, Peter per il momento non sembra volerne sapere di tornare (anche se “ci sono persone che lasciano un’impronta indelebile”… questa se la potevano risparmiare!). Temo che la sua voce alla fine dell’episodio (unica scena in cui Walter ha un ruolo rilevante: è John Noble, per Dio, non potete sfruttarlo così poco!) non sia altro che una falsa pista (oltre che un ricordo lontano di una capanna su un’isola in cui qualcuno apparentemente inesistente gridava appunto “Aiutami!”).

C’è ancora da attendere, da avere pazienza (anche perché Peter è l’unico “tipo” possibile per Olivia…). Però c’è anche da constatare che l’anno scorso, a quest’ora, nonostante il caos creato dallo “scambio” delle due Olivia, i primi due episodi di stagione erano stati decisamente più avvincenti.

Lo so che è presto, ma vedendo come in questo periodo la serialità televisiva, tra ripartenze (Glee), e nuove proposte tanto attese (Terra Nova), si stia scandalosamente afflosciando, ho paura che anche Fringe possa subire una ricaduta.

Voto: 6,5

Note fringiose:

1) L’Osservatore è qui.
2) I glifi in questa puntata formano la parola LIMBUS.

[rps]

 

Informazioni su alessala

Scrivo, leggo, faccio film e video. Suono quando capita, ma solo per me stesso e per la gioia del muro. Scrivo recensioni. Scrivo i cavoli miei in un blog. Ogni tanto lavoricchio. Sogno in grande ma resto piccolo.


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3 commenti su “Fringe: 4×02 – One Night in October

  • Angelo

    La tua recensione mi sembra un po’ troppo critica. Sicuramente anche io mi aspettavo qualcosa in più, anzi non so bene cosa mi aspettavo anche perchè lo scorso finale ci ha lasciato con poche certezze. Non credo che gli autori possano spingere troppo sull’accelleratore altrimenti si esaurisce tutto velocemente. Credo al contrario che abbiamo deciso di puntare su piccoli particolari lasciati qua e la per alimentare la fantasia degli spettatori fedeli ma cercando di tenere ampio l’audiance. Questa puntata l’ho trovata piacevole, di semplice visione per chi vuole approcciarsi superficialmente, ricca di particolari per chi come te vuole approfondire la storia. L’idea di voler estrarre chimicamente la felicità per autoinfodersela non è nuova, mi aiutate a ricordare dove l’ho già vista?

     
  • Anto H.

    Anche questo episodio mi è piaciuto parecchio: altro bel caso stile Fringe! Intrigante la collaborazione tra i due universi e le 2 Olivia.
    Ho notato pure io la troppa criticità nei confronti dei nuovi episodi, ma ognuno ha i propri punti di vista no?
    Dal mio canto guardo ogni episodio in maniera spensierata, senza troppe aspettative: per il momento va bene, le risposte più generali arriveranno durante il corso della serie.

    La mia mente allenata ha colto un altro particolare “over island”: 23 il numero delle vittime, seguito all’istante dal cartellino accanto alla vittima della seconda foto che guarda Olivia, 42.
    Mi piace pensare che non sia una coincidenza! 😛