The Walking Dead – 2×02 “Bloodletting” 3


The Walking Dead - 2x02 "Bloodletting"C’è stato chi, dopo la premiere di settimana scorsa, si è lamentato della lentezza di The Walking Dead. Mi domando, ora, che reazione abbiano avuto a seguito di una 2×02 obiettivamente lenta, a dispetto della 2×01 che in realtà di lento aveva ben poco. Chi aveva criticato la premiere si sarà probabilmente suicidato dopo “Bloodletting”. Ma vediamo se l’episodio ci è piaciuto oppure no.

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Partiamo da dove avevamo lasciato il discorso: la lentezza della narrazione. Avevo trovato la 2×01 molto ben fatta, e sicuramente le si poteva dire tutto fuorchè fosse lenta e noiosa.
The Walking Dead - 2x02 "Bloodletting"Al contrario, la puntata di questa settimana – anche se offre un nuovo punto di vista della narrazione per The Walking Dead, e cioè il flashback – è stata molto lenta, anche se quest’aggettivo non è sicuramente sinonimo di “noioso”. Non c’è in questa puntata quasi niente di movimentato (se si esclude la brevissima sequenza finale), ma questo show dà sempre un senso di incertezza e vulnerabilità che va a nozze con una storia di zombie. Mi spiego meglio: io avrei trovato pacchiano se in tutte le puntate ci avessero propinato inseguimenti di Erranti ai danni dei nostri, sangue sempre e comunque. No, The Walking Dead è molto più fine e psicologico, e di conseguenza alcune puntate possono apparire lente, ma non noiose. Non c’è mai stato un momento in cui, durante la visione, mi sia sentito rilassato: è questo che l’atmosfera deve creare se lo show è scritto bene.

The Walking Dead - 2x02 "Bloodletting"Parlavamo del flashback. All’inizio l’ho trovato interessante, soprattutto per vedere la reazione della moglie alla notiza della sparatoria che ha coinvolto Rick (quella che vediamo nel Pilot, per intederci), ma poi devo ammettere che l’interesse è scemato: non mi è particolarmente piaciuto il fatto che ci sia stato detto dell’incidente di Rick principalmente per fare da “specchio” alla situazione che si è venuta a creare ora, e cioè l’inversione dei ruoli padre-figlio sul letto di dolore. Potevano usarlo meglio, anche se capisco che il piatto principale di questa puntata fosse la lotta del bambino tra la vita e la morte – anche se quasi sicuramente si salverà.
C’è quindi l’aggiunta di nuovi personaggi nell’orizzonte di Rick e compagnia bella, la famiglia Greene. Gli sceneggiatori sono stati furbi a rappresentare Otis, colui che spara a Carl, come un pacioccone panzuto e abbastanza goffo, così da suscitare in noi subito simpatia e comprensione. Vi immaginate se a sparare fosse stato un tipo come Daryl? Di sicuro avrebbe avuto un impatto molto diverso. E sempre a proposito dei Greene, menzione d’onore va al capofamiglia, che sta tentando disperatamente di salvare la vita al piccolo Carl. Alzi la mano chi ha pensato subito che il vecchio fosse un veterinario: un “colpo di scena” usato e strausato nella filmografia di genere, e quindi per chi è abituato a vedere film apocalittici o con zombie non è stata poi una grande sorpresa.

The Walking Dead - 2x02 "Bloodletting"C’è poi poco da dire sul gruppo che è rimasto nei boschi a cercare la ragazzina, che chissà dove si sarà andata a cacciare. Anche qui la scena è inserita solo per motivi esplicativi, e cioè per farci vedere che loro sono lì e che tra non molto arriverà qualcuno della fattoria dei Greene ad avvertirli. E qui ho trovato uno spunto abbastanza interessante, e cioè il sadismo con cui gli autori stanno trattando il personaggio di Andrea. La bionda ne ha passate di tutte i colori: non solo ha visto sua sorella morire (unico essere umano per cui probabilmente provava ancora qualcosa), ma l’ha addirittura dovuta ammazzare una seconda volta essendo diventata uno zombie – tra l’altro una delle scene più intense e drammatiche di tutta la prima stagione. Come se ciò non bastasse, travolta dallo schifo che la vita è diventata, Andrea non riesce nemmeno ad ammazzarsi, perché i suoi compagni di viaggio (soprattutto Dale) non glielo permettono. E, guarda caso, in due puntate Andrea ha dovuto affrontare vis-a-vis ben due Erranti: nel primo caso l’istinto di sopravvivenza ha la meglio, nel secondo, quando è ormai spacciata, arriva l’eroina a cavallo che la salva di nuovo. Andrea, insomma, non riesce a morire: è condannata a vivere l’orrore che la circonda senza nessuna via d’uscita.

Il finale merita un discorso a parte. Otis e Shane hanno un bel colpo di fortuna a trovare i razzi nella macchina della polizia, e hanno un’idea molto intelligente per usarli. Quello che non capisco è però la sbadatezza con cui Shane esce dall’infermeria: non riesco a capacitarmi di come si tuffi all’esterno così a cuor leggero, per essere poi sorpreso nel vedere gli Erranti con la bava alla bocca che lo fissano. Fatto sta che i due si ritrovano chiusi in un vicolo cieco, protetti solo da una vite abbastanza pericolante. Vedremo come si salveranno (o almeno, Shane si salverà, di Otis non ne sarei così sicuro), nella speranza che cominci qualche vero colpo di scena, anche se personalmente non disdegno affatto questo andamento lento ma pieno di tensione.
Ah, se avete bisogno di un’aspirina – o di un po’ di meth – basta chiedere a Daryl.


VOTO: 6 ½

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Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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3 commenti su “The Walking Dead – 2×02 “Bloodletting”

  • MuSa

    Quoto tutto…ed aggiungo:
    1) Non capisco come mai gli erranti, nella prima stagione goffi e scoordinati come un buon morto vivente deve essere (tanto che quando nell’inseguire Rick non erano riusciti a salire una scala a pioli mi ero esaltata per la cura nei dettagli della narrazione… ogni buon appassionato SA che gli zombie non sanno salire le scale) siano improvvisamente diventati dei centometristi (soprattutto nella boscaglia nella prima puntata, alchè il mio uomo ha commentato “vabè, son più veloci perchè sono de fureshta!”).
    2)E’ ovvio chiaro e lampante che il panciuto Otis sia stato piazzato lì con Shane per fungere da bisteccone da sbranare per distrarre gli erranti (e ce n’è da mangiare per un pò direi), dando così la possibiltà a Shane di fuggire sano e salvo (probabilmente non prima di un drammatico intermezzo in cui Otis si sacrifica per fare ammenda e tira a Shane la borsa piena di medicinali dicendo “vai, salvati almeno tu e dì a mia moglie che la amo tanto”).
    3) Al di là di queste facezie, la serie è magnifica. Da buona malata (terminale) di Horror ho sempre anelato ad una serie che parlasse di Zombie, e che lo facesse bene… allo stesso tempo apprezzo molto la caratterizzazione dei personaggi, è dura e realistica, non sono tutti dei poeti come in molte serie tv, parlano in modo normale, spesso con frasi buttate un pò lì, non per forza prolisse o cristalline, comunque verosimili. Thumb Up!

     
  • Ambrosia

    Volevo commentare l’impressionante velocità degli zombies nelle ultime puntate ma MuSa mi ha preceduto…..com’è successo??? ora addirittura corrono…mah!
    Io nn mi aspettavo che fosse veterinario: magari un infermiere, o un dottore da ambulatorio…..anche per lui sarebbe stato cmq difficile affrontare un intervento di questo tipo.
    Massima stima per Daryl, che già mi era piaciuto tantissimo nella prima serie: adesso è l’unico del gruppo del quale mi potrei fidare nell’eventualità di una apocalisse zombie! Serio, efficace, senza troppe sviolinate setntimentali e senza troppo preoccuparsi delle emozioni altrui…….. così si fa! 😀 Per me è il personaggio migliore 🙂