Community – 3×19 Curriculum Unavailable 4


Community - 3x19 Curriculum UnavailableCi sono serie televisive la cui pars pro toto può essere riconoscibile in uno dei personaggi: accade con Dexter, con The Big Bang Theory, con Justified. Nonostante sia uno show estremamente corale, Community, nelle modalità di racconto come nei riferimenti culturali, ha numerose affinità con uno dei suoi personaggi (forse il più amato): Abed Nadir.

Se la serie della Nbc ha avuto un impatto in tal modo travolgente – più per un insieme di nicchie che per il grande pubblico, a dire il vero – molto è dovuto ad Abed, al suo incarnare quel processo di masticazione e metabolizzazione della cultura popolare, e, analogamente alla serie stessa, alla sua capacità di riproporla in ottica ironica e metatestuale. L’episodio in questione innesca la trama con un ribaltamento di fronte, ovvero con la messa in discussione della positività del suddetto personaggio e della sua funzione all’interno del college. A questo riguardo si può affermare che la nozione di “punto di vista” è il concetto attorno al quale si muove “Curriculum Unavailable”. Tutto in Community è sempre mostrato attraverso un registro marcatamente orientato, volto a indirizzare lo spettatore e il suo giudizio verso una precisa direzione; nel prologo di quest’episodio Abed viene visto tramite un altro filtro per cui le ossessioni e la maniacalità delle sue passioni lo presentano come un pazzo, un personaggio prima che un uomo, uno che non conosce più il limite tra realtà e immaginazione – salvo poi dimostrarci che di perversioni ognuno ha le proprie, mostrandoci il poliziotto che ha sequestrato e riportato a casa Abed ossessionato per i mattoni d’antiquariato, di cui, proprio come un fan, conosce tutte le tipologie.

“Curriculum Unavailable” dà prova di saper coniugare alla perfezione forma e sostanza, di far dialogare i contenuti che mette in campo con lo stile con cui li propone. Quale soluzione retorica incarna meglio la presa in carico di un punto di vista della sequenza a episodi? Attraverso questa modalità narrativa l’episodio di questa settimana dipana il suo plot, mettendo in fila una serie di sequenze a episodi, ognuna soggiacente ad un preciso point of view e contenente una determinata tesi da dimostrare.

Community - 3x19 Curriculum UnavailableQuesti gruppi di scene sono amalgamati da una situazione che occupa i due terzi centrali dell’episodio e che si mantiene in equilibrio tra originalità e autoreferenzialità: i membri del gruppo di studio sono tutti riuniti in cerchio nello studio dello psicologo incaricato di analizzare lo stato mentale di Abed. Il primo blocco di immagini riguarda proprio il ragazzo indiano ed è la proiezione dei compagni rispetto ai comportamenti anomali del collega durante la sua permanenza al Greendale. Tra i vari momenti, tutti esilaranti, c’è da segnalare quello in cui Abed, dopo che Shirley ha osato definire Brett Ratner “the new Spielberg”, abbandona i compagni alla mensa apostrofando la donna così: “you are a bad person, you are a bad person!”. D’altronde è fin troppo facile immaginare quanto un personaggio come Abed possa essere legato alla figura di Steven Spielberg, non solo in quanto grande padre di un certo cinema di culto (da Indiana Jones a E.T.), ma anche come emblema del narratore di mondi fantastici e della vittoria dell’immaginazione sulla realtà.

Successivamente il gruppo, non potendo dimostrare la totale ordinarietà del compagno, prova a sostenere che tutti quanto sono, ciascuno a suo modo, strani. Immediatamente parte una sequenza a episodi che mostra l’anomalia dei comportamenti dei compagni di studi, che fa il pieno delle ossessioni di tutti, tra cui spicca Annie che immagina di essere co-conduttrice del “Troy and Abed in the Morning”, posizionando degli orsacchiotti a fare la parte dei due compagni.

Il passo successivo consiste nel tentativo dei ragazzi di giustificare allo psicologo la loro alterità definendola un contagio subito dal college stesso, fonte primaria di stranezza. Neanche a dirlo, si assiste a una serie di frammenti di vita al Greendale Community College in cui succedono le cose più inspiegabili e vengono presentati metodi di insegnamento quantomeno bizzarri, tra cui si eleva il “corso avanzato di apnea”. A questo punto, però, si passa alla difesa del college e del rapporto con il preside: inizia dunque una sequenza in cui in ogni episodio compare il preside Dean Pelton, weird as well, che, evidentemente calamitato dal fascino dei protagonisti, proprio come tutti noi lo siamo da Abed, trova di volta in volta espedienti per avvantaggiarli.

Community - 3x19 Curriculum UnavailableProgressivamente con l’avanzare dell’episodio si assiste a una mutazione di genere, grazie a una sorta di crossover tra la seduta di psicanalisi collettiva e quella che sembra diventare sempre più una seduta spiritica. L’horror si fa genere dominante, nelle scelte filmiche (primi piani e sonoro ad hoc) e profilmiche (temporale e tuoni all’esterno delle grandi vetrate). Il genere orrorifico a cui la parte terminale della puntata fa riferimento – con tanto di parallelo (forse la scena più divertente dell’episodio) tra il college e un manicomio – porta il gruppo a coalizzarsi contro lo psicologo e a smascherarlo, soprattutto grazie a Jeff che, come capita in molti casi, prende in mano la situazione e sfodera le sue qualità di leader accompagnando il gruppo fuori dall’incubo.

Nel finale però viene svelato il cliffhanger che porterà questa stagione alla conclusione: il preside è stato rapito da Chang che lo ha sostituito con una controfigura e ha preso il potere, supportato da una squadra di ragazzini soldato. Non poteva mancare la sequenza a episodi su Chang e la sua instabilità mentale incrementata dalla sete di potere: il più bizzarro personaggio della serie ci è presentato mentre sniffa noccioline tritate, cerca di ricreare un precog (i precognitivi di Minority Report) e infine mentre cerca di darsi fortissime scosse elettriche tra le gambe con un taser per provare la sua forza mentale.

Community - 3x19 Curriculum UnavailableCon “Curriculum Unavailable” Community accompagna i suoi affezionati spettatori alla settimana prossima, data del gran finale, del triplo epilogo con cui si concluderà questa tormentata terza stagione. Lo fa nel migliore dei modi, con un ottimo episodio che rimane irresistibile fino alla sua conclusione, dove tornano – serie nella serie – gli episodi di “Troy and Abed in the Morning” per questa volta in versione “Night” con una serie di scherzi telefonici notturni, in piena coerenza con la natura a episodi della puntata.

Voto: 8

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Informazioni su Attilio Palmieri

Di nascita (e fede) partenopea, si diploma nel 2007 con una tesina su Ecce Bombo e l'incomunicabilità, senza però alcun riferimento ad Alvaro Rissa. Alla fine dello stesso anno, sull'onda di una fervida passione per il cinema e una cronica cinefilia, si trasferisce a Torino per studiare al DAMS. La New Hollywood prima e la serialità americana poi caratterizzano la laurea triennale e magistrale. Attualmente dottorando all'Università di Bologna, cerca di far diventare un lavoro la sua dipendenza incurabile dalle serie televisive, soprattutto americane e britanniche. Pensa che, oggetti mediali a parte, il tè, il whisky e il Napoli siano le "cose per cui vale la pena vivere".


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4 commenti su “Community – 3×19 Curriculum Unavailable

  • Gabri

    Ma scherzate, solo 8? Cioè c’era anche Gus Fring (nella sequenza degli scacchi)!! Ok gli somigliava e basta ma è stato bellissimo 😀
    Poi non sono d’accordo con l’affermazione “Nel finale però viene svelato il cliffhanger che porterà questa stagione alla conclusione” perchè era già abbastanza scontato.

     
    • xfaith84

      è vero che si sapeva già, ma per quanto ne sapevamo poteva anche essere stata una sostituzione momentanea: invece ora abbiamo la conferma che il vecchio Dean è stato davvero sostituito a lungo tempo (e che nessuno se n’è accorto!) e tra l’altro io sono preoccupatissima, come farà senza i suoi travestimenti quotidiani?! XD

       
  • Joy Black

    “Non saremo costretti a giocare a Paintball” [cit.] Per me questa è la battuta più geniale di un episodio neanche a dirlo eccezionale.

    La sequenza del manicomio mi ha ricordato il classico episodio presente in molte serie tv (mi viene mente Buffy, ma anche Smallville, in parte anche Lost in un finale di un episodio) dove si cerca di convincere il protagonista che si trova internato e che tutto quello che ha vissuto è solo frutto di una schizofrenia. Clichè che lo “Study group” riesce a demolire dopo pochi minuti, rivelando le varie incongruenza subito.

    Ora sono combattuto, da una parte vorrei piombarmi sul finale, dall’altra parte vorrei non vederlo fino a che non arriverà la quarta stagione (ahimè senza Harmon). Non so cosa fare.