Ah, l’arte del cliffhanger! Chi non sapesse il significato di questa parola, può vedere il finale della settima puntata di 666 Park Avenue. E stranamente, proprio nella settimana della notizia della sua cancellazione, la serie entra finalmente nel vivo, chiudendo l’episodio con un colpo di scena che pochi si sarebbero aspettati.
Noi sappiamo quanto la ABC abbia un debole per le botole, ma addirittura una discesa agli inferi era poco prevedibile. Per vedere che fine avrà fatto Jane bisognerà però aspettare, dato che lo show è ora in pausa. Noi ne approfittiamo, quindi, per fare il punto sugli ultimi due episodi andati in onda.
1×06 – Diabolic
La sesta puntata riprende il filo lasciato in sospeso da quella halloweeniana, buona sotto molti punti di vista. La serie si era ripresa con degli aggiustamenti soprattutto a livello di scrittura ed era riuscita a creare una buona base da cui ripartire. Ci si aspettava quindi che questo trend di crescita venisse rispettato o almeno che venisse mantenuto lo stesso livello. Questa cosa, però, non è avvenuta e la serie sembra essersi rilassata nuovamente come dopo le prime puntate. Ovviamente, non ci si aspettava un cambiamento significativo per quanto riguarda la parte estetica (regia, montaggio, fotografia), proprio perché il ruolo del regista in una serie TV è limitato creativamente rispetto a quello di un film, anche solo perché tutto è già deciso, dal mood della serie, alle inquadrature, fino al ritmo, che rimangono abbastanza standard per ogni titolo.
Il problema principale risiede proprio nella scrittura dell’episodio. Anche in questo caso, sembra che l’autore abbia tirato il freno a mano, che non se la sentisse di spingere e di tentare di sfruttare tutto il potenziale che una serie come questa poteva avere. Infatti, molte scene, come per esempio la doccia iniziale di Jane (citazione mal riuscita della famosa doccia di Janet Leigh in Psycho) risulta quasi edulcorata e le inquadrature in primissimo piano dei dettagli del bagno sono quasi ridicole. Anche in questa puntata, più che la paura, in scena vediamo la paura del backstage: chiaramente gli addetti ai lavori non possono o non vogliono entrare in modo specifico nelle situazioni, le sviluppano poco e, quando lo fanno, sono molto superficiali.
Il risultato è una puntata tiepida e a tratti noiosa (come in generale le scene col protagonista maschile), che non riesce mai a stupire neanche quando, al ristorante, l’antagonista di Gavin trova una testa decapitata in un pacco regalo. Ormai, anche la parte del sovrannaturale ci fa poco effetto, proprio perché, invece di avvicinarsi a modelli più famosi come Supernatural o American Horror Story (soprattutto quello della prima stagione), il massimo che vediamo in questo episodio è un uomo che corre nei corridoi senza fine del Drake, che francamente al massimo può farci scappare una risata. Ed anche la colonna sonora, praticamente inesistente, non fa nessuno sforzo per ricercare quell’atmosfera che avrebbe potuto risolvere le sorti della serie.
Voto 6
1×07 – Downward Spiral
La settima puntata decide di riprendere in mano le redini della storia, cercando di metterla su quei giusti binari che ormai aveva perso. Finalmente, si decide di fare più chiarezza sull’edificio che ospita tutti i personaggi e che è il centro nevralgico intorno al quale ruota la serie. Scopriamo alcuni retroscena che fino ad ora ci erano sconosciuti, come la storia di Nona e il suo stretto collegamento al passato di Jane. Veniamo a sapere che entrambe sono figlie del Drake e che hanno anche un collegamento speciale con l’edificio. Qui nasce però un problema nella trama: visto il forte collegamento tra Jane e quel luogo, perché la ragazzina vuole tenere a tutti i costi la donna all’interno dell’albergo e Gavin vuole evitare il suo trasferimento? Se la protagonista fosse in grado di scoprire tutti i suoi segreti, Gavin la dovrebbe tenere il più possibile lontana; allora perché prima convince il suo fidanzato a chiederle di sposarlo e successivamente decide di regalargli l’anello di fidanzamento? E la cosa più ridicola è che una persona normale avrebbe dei dubbi sulle intenzioni di un uomo che decide di regalarti una somma di denaro così grande, conoscendoti da così poco tempo.
Ci sono però altri elementi che continuano a non funzionare. Il flashback iniziale, tecnica che era stata utilizzata poche volte nelle puntate precedenti, aiuta la comprensione, ma non aggiunge niente di più alla godibilità della puntata. Anche la parte horror stenta a decollare e, per di più, in questo caso, si può anche fare un chiaro paragone tra questo show e quello a cui teoricamente si voleva ispirare. Sto parlando della scena dei ritagli di giornale dopo che Jane si rende conto del rapporto che ha con Nona, speculare a quella della seconda delle puntate di American Horror Story dedicate al personaggio di Anne Frank. Anche se le due scene hanno un peso diverso nell’economia complessiva della puntata, non si possono non notare comunque le differenze di approccio che si è deciso di avere nei confronti della scena. Nel secondo caso, anche senza troppi dialoghi, si è riusciti a dare un certo tono alla sequenza, giocando soprattutto sul montaggio veloce e su una parete piena, più che di testi, di foto molto forti (immagini dei campi di concentramento, comandanti tedeschi, simbologia nazista). Una parte importante, inoltre, la dava il filtro che è stato aggiunto alle immagini e che le ha rese più sbiadite, quasi verdastre, come se fosse un vecchio Vhs. In 666, invece, si decide di dare spazio ad articoli di giornale incollati oltretutto su una parete a tema floreale. Il bisogno poi di aggiungere parole su parole, spiegando esattamente chi aveva messo quei ritagli in quel posto e il perché delle ricerche, ci tranquillizza, non lascia nulla al caso e quindi ci coinvolge meno emotivamente.
Anche un’altra scena potenzialmente molto forte è stata rovinata da assurde scelte autorali. La sequenza che vede la spia russa nel letto d’ospedale, in cui noi non sappiamo cosa aspettarci, viene rovinata da qualcosa di ridicolo: l’uomo, per cercare di evadere, dopo aver capito di avere un bisturi nella pancia (dimenticato appositamente, durante l’operazione per salvarlo, dal dottore debitore di Gavin), se lo estrae a mani nude, facendosi un taglio a cui pochi sarebbero sopravvissuti. Vedere lo sforzo con cui spinge il bisturi fuori dalla pancia risulta così finto da farci prendere le distanze in modo automatico dalla scena. Anche se poco prima potevamo essere coinvolti e prestare molta attenzione a quella che poteva essere una scena interessante, ora siamo del tutto distaccati e disillusi.
Anche sul tema degli effetti speciali ci sarebbe molto da dire, visto che questo non è un punto debole solo di 666 Park Avenue. Infatti, per avere un buon risultato, non basta avere dei professionisti seri, ma bisogna anche creare effetti che si armonizzino con le scenografie, evitando quella sensazione di cartoon, tanto facile da avere, quanto frequente da trovare. Il caso più eclatante della puntata è proprio il finale, quando da una parte siamo totalmente coinvolti dalla scoperta della botola nei sotterranei dell’edificio, dall’altra, invece, l’effetto speciale utilizzato non ci fa credere neanche un secondo che quello che vediamo possa essere minimamente vero. Ciò nonostante, questa scena è una delle più belle proprio per il grado di coinvolgimento che riesce a sviluppare. Ed anche il fatto che Jane non solo scenda le scale, ma rimanga anche intrappolata, fa salire l’attenzione e la voglia di sapere cosa succederà nelle prossime puntate.
Voto 7+
Non era mai capitato fino ad ora, ma la sequenza finale dell’episodio sette ci lascia con la voglia di vedere la prossima puntata. Una scelta del genere, visti i bassi ascolti dello show, sarebbe stato meglio farla prima, per cercare di mantenere almeno il pubblico che seguiva lo show. Invece, il rating è sceso ogni settimana di più, togliendo ogni speranza per il futuro. Dopo quella della cancellazione, è arrivata però almeno buona notizia: i vertici di ABC hanno deciso di dare una conclusione alla serie, evitando di lasciare un finale in sospeso. Tuttavia, la rete si è voluta conservare l’opzione di rilanciare la serie nella prossima stagione nel caso in cui le prossime midseason, in onda nei prossimi mesi nello stesso slot orario, andassero male. La possibilità che lo show possa essere resuscitato quindi c’è, ma l’intenzione di dargli una fine certa sembra far sfumare anche questa opzione.
Per ora ci dobbiamo accontentare di scoprire le sorti di Jane, sempre più protagonista ed unico vero elemento convincente del prodotto. Sperando che il rating non scenda di nuovo sotto il disastroso 1.2 dell’ultima puntata, l’appuntamento è per Domenica 25 con un episodio dal titolo emblematico: “Cos’è successo a baby Jane?“
Non posso che quotare la recensione soprattutto su determinate scelte autoriali… Debbo dire che a me il personaggio maschile non mi dispiaceva (soprattutto nel suo rapportarsi con la fidanzata), però tutto lo show è stato troppo superficiale in determinate scelte. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, nel mio caso, è stato quando Henry continuava a non credere alle allucinazioni della sua morosa (attenzione,è comprensibile che tu non creda che lei abbia assistito ad un omicidio perpetrato da una persona degli anni 20′.il problema è CHE TU L’HAI visto nell’ascensore quel personaggio e ci hai pure parlato per cui un minimo dovresti ricordartelo visto le miliardi di fotografie che ti son passate davanti o se ti dimentichi te lo dovrebbe ricordare la tua fidanzata -.-‘)… Cmq a parte questo un cast molto debole (se si esclude Jane e Terry O’Quinn più per rispetto/adorazione che per altro di trascendentale fatto vedere il resto era veramente poca cosa) con storyline interessanti troppo poco analizzate ed alcune superflue (mi chiedo perchè cavolo avendo un plot interessante debbano sempre rovinare tutto con l’idea del caso singolo che si chiude nell’arco della puntata che non serve a niente e nessuno -.-‘) credo che il destino fosse oramai segnato… Rimango convinto che se si fosse lasciata sviluppare la storia un pochino di più avrebbero avuto un risultato finale migliore,ma queste son le regole del gioco e siccome molte volte son state cancellate serie molto più belle di queste credo che alla fine,conoscendo tali regole, sia giusto così…