A meno uno dal finale, The Good Wife abbassa i toni con un episodio filler che agita le acque con pacatezza ed eleganza, in vista di una conclusione che si prospetta molto meno pacata. Tante sono le porte rimaste aperte e ciò che sembrava un cancello serrato non è poi così chiuso come ci appariva ad inizio stagione. Una sottile brezza di cambiamento soffia sempre più forte alla L&G.
Il Diritto del Lavoro è un campo ostico, e una minaccia di licenziamento, senza neanche un caso di discriminazione a supporto, manca di quell’appeal a cui TGW ci ha spesso abituati. E’ un caso completamente giocato all’interno di cavilli contrattuali che crea empatia per il semplice fatto che, in un modo o nell’altro, tutti siamo, saremo o siamo stati lavoratori. Ma per quanto questo caso possa essere lineare e poco avvincente, le molteplici conseguenze che ne derivano riescono a toccare tutte le note dolenti con cui la nostra brava moglie si sta confrontando da un po’.
We don’t want you to lie. We want you to tell the helpful truth.
Con un incipit costruito con un impianto dialogico che rasenta la perfezione drammaturgica, Alicia si trova, senza nemmeno rendersene conto, ad essere il legale rappresentante di alcuni dipendenti della Blowtorch, azienda di sviluppo software. I clienti di Alicia hanno delle perplessità riguardo al contratto offerto loro dall’azienda, privo di alcune priorità come il congedo per la maternità o il diritto allo straordinario dopo 60 ore di lavoro settimanali. Alla L&G questa sosta prolungata in ambito di Diritto del Lavoro non è vista di buon occhio soprattutto se si tratta di this piddly-squeak coder stuff, senza contare che il raggio d’azione sconfina nel territorio occupato da Chumhum. Nonostante ciò, chi rompe paga e dopo aver ottenuto il licenziamento di 20 dipendenti, Alicia è costretta a portare avanti la causa e, usando un cavillo legale, fa un esposto al Comitato per la tutela dei lavoratori. Una sempre più affiatata coppia Florrick&Agos si scontra con una fintamente ingenua Nancy Crozier sempre più macchietta. Dopo mille ostacoli, superati e aggirati con una sfaccettata e multiforme rappresentazione della verità, per quanto il compromesso del giudice “Rod” verta a favore della tutela dei lavoratori, Chumhum acquista la Blowtorch vanificando di fatto la vittoria raggiunta da Cary e Alicia. Chumhum? Alicia non può non chiedere a Will e Diane che tipo di influenza abbiano avuto in questa acquisizione e quel Business just does what business does con cui Will liquida il tutto potrebbe coincidere con il primo passo di Alicia al di là della soglia targata L&G.
Why is everybody talking about money all of a sudden? What happened to being a family?
La parola sindacato è sempre legata ad un moto rivoltoso dell’animo e la sua eco non riesce a rimanere chiusa negli uffici di Cary ed Alicia, sconfinando fino alla sala ristoro in cui il gruppo delle segretarie, con moti da suffragette di fine ‘800, si rendono conto che possono avere di più, ne hanno il diritto: più soldi, più tempo libero. Il legame che sottende le persone che decidono di unirsi in sindacato è molto più vicino al concetto di famiglia di quanto possa esserlo un legame retto da un vincolo contrattuale tra dipendenti e datori di lavoro. La rivolta delle Assistants rende manifesto perché uno studio legale come la L&G tendesse ad evitare le cause concernenti il Diritto del Lavoro, per evitare quel diretto e naturale processo di identificazione di cui parlavamo all’inizio. La ritrovata solidità economica dello studio ha dato avvio a un processo di riorganizzazione che coinvolge solo le infrastrutture e, fatta eccezione per la promozione di Alicia, poche cose sono cambiate, tranne l’ossessione dei soci per la tutela dei propri guadagni anche a discapito di uno scarso trattamento lavorativo nei confronti dei propri dipendenti. Mentre i fari vengono puntati in alto tra i partner che manipolano gli eventi per condurli in una direzione che, come sottolinea Will, protected us and satisfied them (Chumhum e Assistants in questo caso), nascosti nell’ombra si celano profondi scontenti. Cary è già in moto verso la fuga e sfrutta le insoddisfazioni di Kalinda per tirarla sulla sua sponda, ponendo addirittura le basi di quell’esclusività che la L&G in 5 anni non è riuscita ad ottenere. Ed Alicia? Senza pronunciare una sola frase a riguardo, la sig.ra Florrick – forte di una sempre encomiabile interpretazione di Julianna Margulies – riesce a mostrare con lievi espressioni di stupore e un linguaggio del corpo più eloquente di mille parole un profondo disagio verso quel contesto di cui il suo status di socia la rende parte integrante, ma in cui a stento riesce a riconoscersi come membro.
Things are good right now, but that doesn’t mean they’ll stay that way. They never do.
Da una donna che ha fatto finire una storia prima che potesse durare a favore di un’altra che dura dopo aver attraversato una rottura, è lecito aspettarsi delle perplessità sul rinnovo di un “per sempre insieme”.
Per quanto il passato possa essere passato, il fantasma della sofferenza e dell’umiliazione subita fatica a lasciare campo libero nella mente della brava moglie. Dal quel bacio furtivo con Will di qualche episodio fa, è in preda ad una tempesta emotiva: your body is telling you something le fa notare Owen. La nostra Good Wife sa perdonare e non mette a repentaglio la propria famiglia per una tentazione che didn’t seem like it was a long-term thing. Ma l’Alicia di oggi non è sicuramente la stessa Good Wife d’inizio stagione, ora è saldamente padrona della sua vita: ottimo avvocato, socia dello studio, pedina essenziale nella campagna elettorale del marito, è come se la sua integrità morale non fosse più solo un obbligo, ma una scelta consapevole. E dallo sguardo che Peter posa su di lei è palese che anche lui si sia reso conto di trovarsi al fianco di una donna diversa che desidera sposare di nuovo. La vulnerabilità di Peter descritta da Owen fa da contrappunto alla risolutezza di Veronica che non vuole allargare lo sguardo verso il genero neanche di un centimentro. Per un’Alicia che nel corso dell’episodio gradualmente si allontana da Will, ecco una Veronica che lo incita a smettere di essere educato e ad affrettarsi a sporgersi da quella finestra che sta per chiudersi.
Sebbene la puntata termini con la promessa della promessa, le carte potrebbero ancora rimescolarsi. Il fronte Will in effetti è quello più esposto: il fantasma della Florrick&Agos aleggia impetuoso e l’election day che con Peter Governatore potrebbe portare Diane alla Corte Suprema si avvicina. Non solo viene prospettato un gran season finale, ma ci sono anche tutte le premesse per una quinta stagione densa di rinnovamenti.
Voto: 8 –