«Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi» ha detto Martha Medeiros: allo stesso modo e con la stessa lentezza Dexter ci sta morendo davanti agli occhi. Mancano solo tre episodi al finale di serie e le speranze, a lungo serbate, per una fine dignitosa non solo diventano vane, ma lasciano il posto ad una rabbia che sa di tradimento.
Nel corso degli ultimi episodi abbiamo assistito ad una progressiva perdita di spessore della materia narrata: i personaggi di contorno hanno gradualmente assunto la stessa consistenza di un bidimensionale sfondo dipinto su cui si svolge l’azione, e i dialoghi, oltre a scadere nel banale, mostrano una concatenazione causa-effetto che sembra una squallida imitazione del teatro dell’assurdo. Lo stesso Dexter, punto focale dell’azione, passo dopo passo è diventato anch’egli parte integrante della cornice senza vita che è questo Make Your Own Kind Of Music. La grandezza di Dexter, come la bravura di Michael C. Hall, si fondavano sull’alternarsi di due registri interpretativi, direttamente proporzionali alle due identità di cui si forgia il nostro protagonista. Con il progressivo allargarsi del raggio di persone con cui non c’è bisogno di fingere, viene spesso a mancare quel contrasto tra antitetiche sensazioni mostrate che dava olio al motore. A lungo andare, l’armonizzazione di questo contrasto ha come svuotato Dexter (e l’interpretazione di Michael C. Hall) di quella peculiarità che lo rendeva vivo e pregnante. I suoi movimenti sono stanchi, a volte anche goffi; la sua figura pare stagliarsi sullo spazio senza un briciolo di presenza scenica.
Caught between two worlds, my humanity and my darkness. Maybe I always will be, but I can’t imagine a life without Hannah in either one.
«Ma cosa importa l’eternità della dannazione a chi ha trovato in un attimo l’infinito del godimento», diceva Baudelaire; fino a qualche stagione fa non avevamo dubbi su quale fosse quell’attimo di infinito godimento per il nostro Dexter, ma da qualche anno, in particolare in questa stagione, i dubbi si moltiplicano. Rita era sua moglie, la madre di suo figlio, ma era anche il suo scudo più grande. L’allegra casa in periferia era il nascondiglio migliore con cui dissimulare la sua vera natura; non c’erano sentimentalismi inutili, ma solo un costante contrappunto che rendeva vitale e presente quella lotta tra impulsi differenti che ha fatto la grandezza di un personaggio come Dexter. A parte Lumen, che, dopo il tentativo fallito di Lila, è stata la prima donna ad incarnare il duplice ruolo di amante–complice, non avevamo mai visto Dexter provare dei sentimenti indossando il suo vero volto, così come accade con Hannah. Con Lumen però la situazione era diversa: la caduta della ragazza era giustificata da una situazione di abusi e violenze di cui (anche se in minima parte) lo spettatore è stato pienamente testimone; questo, oltre a giustificare la vendetta, rendeva l’attrazione tra i due come una naturale conseguenza di una comunanza d’intenti. Lo stagliarsi impetuoso del dolore di Lumen riusciva ad oscurare, come nel miglior Dexter, anche l’efferatezza dei crimini commessi insieme. Inoltre, in senso propriamente drammaturgico, Lumen, facendo parte dell’azione in maniera concreta, rendeva la sua presenza parte del motore scenico.
Ben diverso è il rapporto con Hannah, il cui interesse si è esaurito dopo pochi episodi dalla sua introduzione nella scorsa stagione. La sua incarcerazione su denuncia dello stesso Dexter rimetteva il treno nei giusti binari, ammettendo l’impossibilità di un legame fondato su un livello così alto di pericolo (conoscere fino in fondo dove può arrivare la condivisa mostruosità). In questa stagione, invece, il treno è deragliato completamente. La presenza di Hannah, oltre a ristagnare l’azione e a portarsi dietro un incredibile minutaggio di inutilità, contribuisce pienamente all’appiattimento del personaggio di Dexter di cui parlavamo più su. Se inizialmente Hannah poteva essere un perfetto seme della discordia per dividere gli appena ritrovati fratelli Morgan, non solo Debra molla l’osso con una facilità che non le appartiene, ma addirittura la nasconde nel suo appartamento e mangia l’insalata da lei preparata (WTF!).
This is a family matter […] Leave this alone, Dexter
Mettendo da parte il fatto che la storia del figlio creduto morto che ricompare dopo ventitré anni sa di stucchevole, quantomeno per la superficiale velocità con cui tutto ciò si evolve, il ritorno del Brain Surgeon fa comunque progredire l’azione, ma soprattutto serve a trasformare il personaggio della dottoressa Vogel da alleata ad antagonista. Dexter riceve un voltafaccia da colei che credeva la sua madre spirituale, colei che ha azionato quel meccanismo che l’ha portato a fare pace con se stesso. La riappacificazione con Debra, nel segno della mediazione psicologica della Vogel, seguita a ruota dalla ricomparsa di Hannah e dal breve apprendistato di Zach, hanno contribuito a creare in Dexter un senso di onnipotenza che, nella sua estremizzazione, potrebbe portarlo al tracollo definitivo. La vera e propria dichiarazione di guerra che la Vogel fa a Dexter accogliendo in casa il figliol prodigo potrebbe essere l’anticamera di un interessante scontro. E qui non possiamo fare a meno di chiederci: la novella presunzione di Mr. Morgan, resa ancora più forte dall’ansia di una prossima fuga con Hannah, che ruolo avrà nella battaglia con quel figlio legittimo che gli ha tolto l’ammirazione della madre spirituale? Sarà il suo tallone d’Achille o il suo asso nella manica? Ma Daniel, oltre ad essere l’ultima faccenda da sbrigare prima dell’Argentina (così bramata da essere tirata in ballo ogni due minuti), è anche colui che ha ucciso Zach e – come fa notare la Vogel ad inizio episodio – il desiderio di vendetta ha messo in moto una risposta emotiva che mal si sposa con l’ambizione di poter avere tutto: Brain Surgeon morto e fuga d’amore pronta.
Emotività, presunzione, onnipotenza: un turbine di sensazioni di cui si fatica a trovare una giustificazione e una consequenzialità narrativa capace di giustificarne la nascita; ma potrebbero avere un senso se, e sottolineo se, dopo aver annientato la caratterizzazione drammatica di Dexter, contribuiranno a far traballare quella perfetta macchina omicida costruita intorno al codice Harry-Vogel che, con alti e bassi (-issimi), ci ha condotti sin qui. Dexter ti aspettiamo al varco; o meglio, siamo già stanchi, ma ti aspettiamo lo stesso.
Voto: 4 ½
Si puo dire? Per favore fatemelo dire….
questa stagione è una cagata pazzesca!!!
Daccordo con la recensione, pungente e ironica quanto serve per questa ciofeca, ma credo sia talmente brutta, disorganizzata, senza senso, di livello bassissimo che si sarebbero potute scrivere 100 recensioni differentemente negative tanto è il materiale scadente che questa puntata ( tra l’altro una delle migliori della stagione…) e l’intera season finale ci stanno regalando.
Considerazioni sparse:
– Ma è solo una mia impressione o Dexter è rincitrullito? Sembra seth cohen che sbavava dietro Summer in OC.. quando vedo certe espressioni da idiota sulla sua faccia o i discorsi che fa con hanna per un attimo penso di aver scaricato una puntata di private practice o gossip girl….
-Hanna e Debra a cena insieme? Cosa???? NO comment.
-Quinn che bacia Debra cosi a caso, dopo essersi trasferito con jamie da un ora e dopo averci fatto lo scroto quanto una mongolfiera giurando e spergiurando che deb era solo un amica. E poi a noi cosa dovrebbe interessare di questo triangolo a 3 puntate dalla fine???
-Jamie….Jamie…Jamie…. ma vaff…..
-La dottoresas vogel aveva una storia personale con qualche psicopatico…chi l’avrebbe mai detto!!! e quindi trasformiamo tutti i mostri in creature speciali si sarà detta. E quindi prepariamo la colazione al mio figlio psicopatico che ha ucciso 4 persone innocenti solo a miami e che ha inscenato la sua morte in un incendio quando era solo un ragazzo. Beh chi non vorrebbe farsi psicanalizzare da un’analista cosi. La psicologa di tony soprano non è disponibile, cosi magari le facciamo fare un paio di sedute alla vogel.
-Saxon chi? Il superserialkiller, il supervillain della serie finale, colui che dovrà mettere all’angolo dex chi è? L’inutile boyfriend dell’inutile vicina di dexter. Come direbbe renè ferretti: GENI!!!
-Il fratello ciccione di Kenny Johnson ad indagare su hannah mckay a 3 puntate dall fine no per pietà!!!
-E Elway? Da tenero ragazzone a psicopatico datore di lavoro.
-Ed infine i personaggi che dovrebbero essere storici tipo masuka, batista, il capitano che funzione hanno???
-Offro 100 dollari a chi non pensa che la figlia di masuka scoprirà random qualcosa su dex.
PS.
Anche se doveserro fare 3 puntate finali fenomenali, le più belle delle serie ( e scommetto altri 100 dollari che non ci riuscirebbero mai ) questa serie finale resterà un fallimento per come è strutturata, per il trattamento dei personaggi, per non sembrare da resa dei conti, per i dialoghi infantili. La stagione più deludente non solo di dexter ma di tutte le serie che io abbia mai visto.
ragazzi, il peggio peggissimo è aver messo in bocca ad Harrison la frase “vorrei che Hannah fosse la mia mamma”.
io da lì in poi ho iniziato a ridere così tanto che non riuscivo a smettere.
A parte quello, d’accordissimo con la rece e soprattutto con la riflessione giustissima sul fatto che il personaggio di dexter e ovviamente la recitazione di Hall hanno risentito del fatto che ormai tutti sappiano del suo mistero. E’ proprio così, ed è terribile. qualcuno ci salvi!
Sono d’accordissimo, ma attenzione che “Lentamente muore” non è di Neruda.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lentamente_muore
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/politica/crisi-governo-2/poesia-neruda-no/poesia-neruda-no.html
Lentamente Muore Neruda ogni volta che gli viene attribuita questa poesia (di Martha Medeiros) 🙂
Per il resto concordo in pieno con ogni punto della recensione (citazione a parte, molto pregnante e ben strutturata 🙂 ).
Sì, Dexter è diventato un idiota ed il paragone con il telefilm adolescenziale di turno che qualcuno ha proposto mi pare più che azzeccato. Inoltre, il personaggio della Vogel è estremamente caricaturale, ed altrettanto non sense sono le vicende che le ruotano attorno. Davvero io, povera idiota, ho capito dopo tre secondi che la dottoressa stesse nascondendo lo psycho killer tra le sottane, e SuperDex genio del male non ha avuto nessun sospetto?
Puah
Lentamente muore chi è schiavo dei primi tre risultati della ricerca google…
https://www.google.it/search?rlz=1C1CHMO_itIT532IT532oq=lenta&&q=lentamente+muore+chi#q=lentamente+muore+chi
E dire che mi sono pure stupita del fatto che fosse di Neruda… perché nella mia mente suonava il campanellino “poeta poco noto”!
I’m so sorry!! Rimedio subito!
Per quanto vorrei non essere d’accordo con questa recensione, dato che Dexter è una delle serie che amo (forse amato) di più, trovo che questa stagione abbia subito un calo senza precedenti. Segni di cedimento c’erano anche nelle precedenti stagioni, ma stavolta la trama sembra procedere per elementi a caso, vagamente connessi, privi, se vogliamo, di un qualsiasi rigore logico. Un momento Dexter deve fare da insegnante a Zach, l’attimo dopo Zach è morto. Un momento Debra vuole uccidere a tutti i costi Dexter, l’attimo dopo pace fatta, come se niente fosse successo. NULLA sembra avere senso. Parallelamente, anche un’altra serie che AMO (e stavolta nel modo più assoluto) sta giungendo al termine. Sto parlando di Breaking Bad. Mentre in BB, a pochi episodi dalla fine, la serie sembra avere ancora quella spinta energetica, quella capacità di sapersi rinnovare ancora una volta che si è sempre portato appresso, qui assistiamo all’inutilità degli eventi, con un Brain Surgeon, (che prima sembrava apparentemente sconfitto, e in realtà poi si scopre che è il figlio della Vogel, ennesimo passaggio inutile) che si rivela agli sgoccioli in maniera del tutto banale e frettolosa, con un personaggio dal dubbio spessore (e dobbiamo considera che sarà proprio lui a mettere alle “strette” Dexter). Il resto, che dire? La figlia di Masuka ha abbondantemente rotto il cazzo, Debra e Jaime…no comment… il capo di Debra( di cui orami sfugge il nome) è un personaggio del tutto inutile ora come ora. Declino assoluto. E pensare che questa stagione era partita anche in maniera intrigante, con la Vogel che rivela di conoscere il segreto di Dexter e invece anche lei, semplice espediente narrativo, introdotto per cercare di dare quel qualcosa in più e per far procedere la trama. Per fortuna ora è quasi finita, almeno non dovremmo assistere ad un ulteriore scempio di questa serie (ahimè) un tempo valida.
Ragazzi che cagatone di puntata comunque.
So che ho gia scritto molto e che certo questo commento non impreziosisce la conversazione ma compulsivamente mi sono sentito in diritto e dovere di dirlo ancora!!!
Ieri su rai 4 davano la 4×01 e oltre al doppiaggio ridicolo la cosa che mi ha colpito è stato vedere dei bei personaggi potenzialmente validi che oggi non esistono più buttati via cosi come fossero niente.
Ricordate lundy?
E rita per quanto rompipalle fosse dava una certa solidità al racconto essendo molto fnzionale nel voler narrare la duplicità di dexter. Batista, masuka, quinn, laguerta non è che gia allora rsplendessero di luce propria ma con un minimo di approfondimento oggi uno di loro avrebbe potuto benissimo essere il villain della stagione nel senso del cattivo per dex, ovvero colui che gli da la caccia, lo tallona un po l’hank di breaking bad della situazione ma purtroppo dobbiamo accontentarci della vogel e del figlio, di zach e di elway.
Corazzata potyonkim.