“[…] And on the pedestal these words appear:
“My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!”
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away.”
Tratto da “Ozymandias”, Percy Bysshe Shelley.
Qui la traduzione dell’intero sonetto.
I titoli degli episodi, spesso, sono importanti perché ci danno una direzione di visione della puntata; porre l’accento su una questione o su un’altra è fondamentale, perché rivela le vere intenzioni di chi ha scritto quegli episodi e in generale che strada prenderanno i personaggi interessati.
Sin dal titolo di questa puntata ci viene messo davanti agli occhi il futuro dell’uomo la cui costruzione è stata oggetto del racconto fino ad ora: Heisenberg, il Re dei Re – e all’improvviso quel All Hail The King sembra aver trovato un nuovo significato – è una statua, dal viso mezzo sprofondato in mezzo al deserto; dal ghigno ancora visibile, ma dal destino già segnato.
Niente sembrava potersi mettere contro di lui, eppure ciò che è successo fino ad ora è stata una lenta preparazione degli ingredienti, come lenta è l’ascesa del potere – ma rapidissima è la sua caduta.
“The reaction has begun”, ci dice Walter nel flashback, e noi non possiamo che osservarne le conseguenze.
He’s family. He’s my family.
Non dovremmo mai (ma neanche per un secondo) dimenticarci il motivo per cui Walter ha iniziato questo percorso, perché la chiave per capire gran parte delle sue scelte si trova proprio lì: è la famiglia e la sua salvaguardia ciò che lo ha fatto iniziare – e qui si sospenda il giudizio etico, ché la produzione di meth è sbagliata e lo sappiamo tutti, ma è innegabile che, seppur in un modo distorto, Walter abbia iniziato tutto questo per amore di sua moglie e dei suoi figli.
Ma è sempre la famiglia quella che ha orientato spesso le sue decisioni: minacciare Hank di raccontare la sua versione della storia è terribile, ma non è un omicidio, non è il Belize; ci sono delle regole oltre le quali Heisenberg non può andare perché è proprio da quei presupposti che ha trovato la sua nascita. E’ la famiglia che ha portato Walt a produrre metanfetamine e successivamente a crearsi un alter-ego che è presto diventato parte di lui: ed è la famiglia l’unico tasto in grado di far crollare ogni difesa.
Quanto ha fatto Walt per difendere il suo metro cubo di soldi? Quanta sabbia ha spalato pur avendo un tumore ai polmoni, a quanti chilometri orari è arrivato quando Jesse al telefono fingeva di averne bruciato una parte? Ma non c’è dubbio, non c’è la minima esitazione nell’offerta di tutta la somma per avere in salvo la vita di quel cognato che sta per rovinargli la vita. E c’è della verità in quell’ultima, bellissima, frase di Hank: “You’re the smartest guy I ever met. And you’re too stupid to see he made up his mind ten minutes ago”. C’è della verità perché in punto di morte gli riconosce un’ingenuità (stupidità, ma il senso è quello) che non appartiene ad un freddo calcolatore, ma ad un uomo che sta mettendo all’asta tutto quello che ha per quello stesso cognato che vuole rovinarlo.
Potremmo stare ore a discutere di come le due identità di Walt siano intrecciate e al contempo ben suddivise: è innegabile, però, che la famiglia sia ciò che gli fa perdere il lucido controllo mostrato con chiunque altro; un controllo che può ritrovare solo nella vendetta, proiettando fuori da lui il senso di colpa e attribuendo quest’ultima senza pietà su qualcun altro.
“Say goodbye to everyone, goodbye to everyone” – Take My True Love By The Hand, The Limeliters.
Una volta anche Jesse era famiglia, fino a quando non ha compiuto l’errore di minacciare la vera famiglia di Walt; fino a quando si è dimostrato non solo avventato, cercando di dare fuoco alla sua casa, ma lucidamente consapevole di voler fargliela pagare. Non è il tradimento di essere andato da Hank a far riprendere il controllo ad un Walt distrutto dal dolore, ma il fatto che con questa mossa Jesse ha dato il via ad una serie di eventi che hanno portato alla morte di Hank. Il lieve cenno con cui un impassibile Walter autorizza la morte di Jesse ricorda quel “ghigno del freddo comando” del sonetto di Shelley; e la cattiveria con cui gli rivela di essere la causa della morte di Jane rimane l’ultimo atto dell’ultimo dolore che può infliggergli.
“I could have saved her. But I didn’t”, “e non lo farò nemmeno con te”, sembra dirgli.
La sorte, travestita da un Todd più psicolabile che mai, riserverà a Jesse un trattamento diverso ma forse più devastante della morte stessa: non ci vogliono molte parole di spiegazione in un prodotto come Breaking Bad, e bastano un moschettone attaccato ad un uomo e una foto per mettere in scena una delle sequenze più terribili dell’intera serie.
…and all of this makes me believe that there has got to be hope for you, that whatever he did to you can be undone.
La trasformazione di Skyler, da moglie all’oscuro di tutto a donna consapevole e in grado di dire frasi come “what’s one more?”, passa attraverso una lenta discesa che non è mai però davvero completa. E’ lei la prima a spronare Walter a continuare perché Hank non ha prove in mano, ma davanti a Marie non può far altro che crollare, e non perché sia sua sorella, ma perché rappresenta quell’unica famiglia che (stando al racconto) le è rimasta. Apprendere dell’arresto di Walt come successivo alle dichiarazioni di Jesse – e lei sa benissimo quanto quelle possano essere delle prove certe – dà un senso di chiusura alla vicenda: “Basta, non c’è niente per cui lottare, per cui provare a mentire di nuovo. E non solo è finita, ma quell’altra, unica, parte di famiglia che ho tradito anch’io, con un filmato che va oltre il concetto di difesa e si manifesta in aperto attacco, ecco, quell’unica famiglia è pronta ad accettarmi di nuovo”. Questo sembra pensare Skyler quando non oppone più resistenza davanti a Marie, quando racconta tutto a Walter Junior anche se aveva giurato e spergiurato di non farlo mai. E’ la famiglia, il senso di famiglia o di ciò che ne è rimasto, che guida le azioni di questa quasi Miss Heisenberg. Ed è la famiglia ciò che porta Walt all’azione più sconsiderata.
What the hell is wrong with you! We’re a family!
We’re a family.
Quel flashback iniziale, che a parte la prima bugia di Walt e la “reazione iniziata” sembra non darci altre indicazioni fino a metà puntata, acquista tutt’altro significato a partire dalla – terribile – colluttazione in casa. La rabbia con cui Walt urla “We’re a family!”, come sempre ad indicare ciò che lui ha fatto per la famiglia, stride con l’immagine successiva, una delle più crude dell’intera puntata: Skyler e Junior per terra, col viso terrorizzato davanti ad un uomo che, al grido “siamo una famiglia”, pretende di poter fare tutto e il contrario di tutto avendo sempre e comunque il loro supporto – e senza fare troppe domande. Quel secondo “we’re family”, detto a voce bassa e stremata, è la presa di coscienza che quella parte di famiglia non può capire cosa lui abbia fatto; che quella stessa famiglia per cui ha fatto tutto è persa, andata, proprio a causa di quel tutto che doveva salvarla. Il rapimento di Holly è un urlo di dolore, perché Walt si porta via l’unica parte di famiglia che in quel momento non lo sta rifiutando: non c’è un piano, non c’è una vendetta, perché – ancora una volta – la famiglia ha messo in crisi lo stratega. Quella Holly, sul cui nome si basa gran parte del flashback, è quella che proprio con un nome urlato in faccia a Walt (“mamamaaa”, e mai questa parola fu così straziante) gli fa capire che è rimasto davvero da solo; che è lui ad essere elemento estraneo di quella stessa famiglia che ha voluto salvare. E così si arriva all’ultimo atto.
I warned you for a solid year. You cross me, there will be consequences.
La telefonata su cui ruota l’intera scena finale appare come l’ultimo atto di un Walt che si sforza di essere Heisenberg quando in realtà l’unica cosa che lo teneva in piedi, la famiglia, non esiste più.
Walt sa benissimo che non è da sola in casa – Junior, che per una volta non fa solo colazione, ha coraggiosamente chiamato la polizia accusando il padre perfino di probabile omicidio; è evidente che non possano essere rimasti da soli – ed inscena una tirata di insulti a Skyler ad uso e consumo proprio di coloro che stanno ascoltando. L’inizio (“What the hell is wrong with you?”) riprende, non a caso, la frase detta in casa, dove la rabbia aveva preso il sopravvento, come a volersi riallacciare al suo sfogo precedente e dare così un senso di continuità alla sua stessa rabbia. Ma quello che emerge è tutt’altro rispetto a prima, perché ora c’è la consapevolezza di ciò che ha davvero perso.
L’intera telefonata colleziona una serie di bugie atte solo ad addossarsi la colpa e a scagionare il più possibile quella donna che invece proprio nell’ultimo anno era stata in alcuni momenti più forte di lui. “What’s one more?” disse Skyler in Rabid Dog, e invece l’imitazione che Walter ne fa al telefono è l’esatto opposto (“Oh, no. Walt. Walt, you have to stop. You have to stop this. It’s immoral. It’s illegal. Someone might get hurt”); si riferisce con meticolosa precisione all’ultimo anno sottolineando come l’avesse avvertita di fantomatiche conseguenze se mai lei avesse osato sfidarlo, e noi sappiamo che tutto questo non è affatto vero. Lo sa anche Skyler, dalla cui bocca escono le parole che possiamo comprendere solo noi e loro: “I’m sorry”. Walt capisce che lei ha capito e da quel momento è straziante continuare ad osservarlo mentre piange eppure si fa forza per tirare fuori un Heisenberg ormai stanco e stremato, con quel ghigno che si nasconde nella sabbia proprio come Ozymandias, un tempo Re e ora solo un mezzo volto sotterrato.
“You’re never gonna see Hank again. He crossed me. You think about that. Family or no” è bugia dall’inizio alla fine, perché non ha ucciso Hank, ma soprattutto perché “family or no” per lui fa una grandissima differenza. E’ differenza tra un uomo morto e un uomo vivo, tra la più implacabile delle indifferenze e uno straccio di umanità, tra l’accumulo di soldi e la cessione di questi senza battere ciglio.
La puntata più densa di sempre si chiude con la partenza di Walt e con il collegamento al flashforward di cui ormai conosciamo già molto. Il crollo del regno era già iniziato, ma la caduta del re si nasconde tutta qui, nell’amara ironia dell’essere sconfitti proprio da quella famiglia che si è tentato a lungo di proteggere.
Sono lontani i tempi del “All Hail The King”. Ora il re è nudo.
Voto: 10
Note:
– Nel deserto si vedono i famosi pantaloni tolti da Walt nel pilot.
– La puntata è stata vista da 6,4 milioni di telespettatori, record per la serie.
– Qui trovate i punteggi relativi a questo episodio del Breaking Game.
L’abisso divora. Non vediamo l’ora che ci divori tutti. In finale.
Dio benedica chi ha ideato questo capolavoro.
Assolutamente d accordo 10 , capolavoro , oltre questo c è poco da dire .
Mi fa piacere vedere che sui canali a pagamento i programmi di qualità riescono spesso ad andare bene e l unico rimpianto è che penso che magari se Fringe fosse stato su un canale a pagamento tipo appunto HBO o AMC magari Fringe sarebbe riuscito a svolgere il suo percorso con tranquillità e senza doversi preoccupare sempre degli ascolti e che da un momento all altro sarebbe stato cancellato:(
Confermo. Su AMC Breaking Bad alla prima stagione faceva abbastanza bassi, ma a quei tempi AMC non aveva molti show originali (probabilmente solo Mad Men e appunto Breaking Bad) perciò venne rinnovato ancora (grazie anche agli Emmy). Più che altro a questo punto bisogna ringraziare AMC che non vogliano altre stagioni, per non allungare il brodo per i soldi. (Aspetta…sento un parola nell’aria…Dexter?)
Recensione bellissima. Puntata e serie extraterrestri. Ribadisco per l’ennesima volta che Breaking Bad ha dimostrato la migliore serie di sempre e da qualche settimana a questa parte lo sta confermando alla grande. Hai dato giustamente 10 a questa puntata eppure anche 10 sembra andare stretto a questo “OZIMANDYAS”:
http://www.imdb.com/title/tt2301451/
Tornando alla puntata, che dire. Cosa vuoi dire di fronte a tale bellezza?
L’apertura sul flashback-cold open è da brividi. Ci eravamo lasciati con una sparatoria dal destino tragico e mentre tutti attendono il continuare ed il termine di quella scena caotica, adrenalinica e assordante, invece ci ritroviamo nello stesso luogo, proiettati in un recente passato e tutto fa trasparire calma e serenità. Un pugno in faccia fortissimo è stato vedere l’amore trasparire dalla telefonata fra walter e skyler, un pugno in faccia più tardi è stato vedere quel coltello sancire la fine della famiglia White. Reaction has begun. Scelta azzeccatissima e magistrale quella di utilizzare quella frase, esattamente quelle tre parole ad inizio puntata, quasi come a voler sottolineare che ogni azione ha una reazione o meglio che quando mescoli certi ingredienti avverrà una reazione più o meno attesa ma inevitabile. Se nella tua ampolla metti produzione di meth, nazisti omicidi, il cartello della droga, un cognato nella DEA, un socio tossicomane e vulnerabile ed ultima ma non ultima una famiglia amatissima, la reazione non potrà che essere devastante, maleodorante, esplosiva e distruttiva.
E il primo segno tangibile di questa reazione arriva subito dopo la sigla. Hank muore e muore con dignità e con la consapevolezza che forse quel cognato tanto odiato in fondo sarebbe stato meglio non cercare di incastrarlo a tutti i costi e per una volta guardare dall’altro lato.
WW dimostra quanto il motore pulsante delle sue scelte sia stata solo e soltanto la famiglia. 80 milioni di dollari offerti in un solo istante a Jack pur di salvare Hank?! Fermiamoci un istante a ripensare quante bugie, quanta violenza, quanti rischi, quanti escamotage WW abbia usato per non perdere quei soldi, eppure di fronte ad una pistola puntata non contro di lui bensi contro il cognato che lo ha appena arrestato lui che fa? Offre tutto il suo denaro a Jack, tutto senza negoziare, senza contrattare, tutti gli 80 milioni tutti!!! Gesto eroico, poetico.
A fine puntata rincara la dose di amore, poesia e eroismo con quella struggente telefonata alla moglie. La scagiona da tutto, da tutto, lo fa amaramente e violentemente ( solo per essere più credibile alle orecchie della polizia) ma lo fa solo per avere la certezza che ora che lui non ci sarà più la persona che ama possa accudire e crescere i suoi amati figli, lo fa accollandosi addirittura un omicidio non commesso, un omicidio che ha fatto di tutto per evitare. WW si dimostra ancora una volta l’uomo più umano della serie. WW potrebbe essere chiunque di noi.
Nel mezzo ci sarebbe da commentare anche la straziante posizione del povero Jesse, il Todd psicopatico e la vedova Schrader ma davvero mi rendo conto che ogni parola aggiunta sarebbe inutile, l’unico tributo che si può dare a questa serie è continuare a riguardarla e diffondere la parola di Gilligan a tutto il mondo, consigliare questa serie a chiunque ai vostri nonni, ai vostri padri, ai vostri amici, ai vostri fratelli.
Nulla sarà come prima, la storia ci è passata davanti agli occhi ragazzi ed adesso sta per sfuggire in un flashback che ricorderemo un giorno, fra 100 anni con copertine, libri, DVD, poster e soprattutto con i messaggi eccezionali che ci ha trasmesso.
Grazie Breaking Bad
Questa puntata è stata la migliore della serie, e di tutte le serie che io abbia mai visto. Non credo che assisterò mai più ad una sequenza straordinaria come quella in cui Walt si scontra con la sua famiglia, avevo il cuore a mille. Mi è capitato anche in “Crawl Space”, ma leggermente meno.
Miglior puntata della serie. Non solo di questa serie.
Un episodio devastante, una vera pugnalata.
Tuttavia ho finito la puntata arrabbiato. Breaking Bad ha sempre lavorato col cesello, definendo i personaggi nelle loro pieghe più sottili, Questa volta in almeno una scena è stato un po’ grossolano. Skyler, astuta come pochi personaggi, la cui evoluzione ci è stata mostrata in tutte le sue sfumature, all’improvviso, senza che Marie le mostrasse alcuna prova, vuota il sacco, crolla e coinvolge pure il figlio? In quel momento mi sono davvero arrabbiato. Non cerca neanche di temporeggiare per sentire prima Walt o almeno Saul o qualcuno di terzo. Non pensa che quella che ha di fronte è la stessa che le ha dato un ceffone che ancora ricorda? La stessa con la quale si stava menando con la bambina al centro? La stessa che farebbe di tutto per levarle i figli? La stessa psicopatica che ha sempre considerato meno intelligente di lei?
Per me questa scelta è stata decisamente fuori personaggio, certo, giustificata da tante cose, ma troppo distante dall’evoluzione che il personaggio di Skyler ha avuto nelle ultime due stagioni.
Non credo che basti l’idea di famiglia, la ricerca del perdono della sorella, stiamo parlando di una donna che fino alla scorsa puntata ha dimostrato coraggio e determinazione, dando l’impressione che per lei l’unica famiglia fosse quella composta da marito e figli e che soprattutto Hank e Marie erano per loro una minaccia al pari di Jesse. Questa donna è riuscita a manipolare tutti dimostrando acutezza di sguardo anche in prospettiva ha creato in video con Walt e non paga ha anche intimato di uccidere il marito della sorella.
Il suo crollo era probabilmente necessario all’architettura dell’episodio, ma non si può non rimanere spiazzati dal suo copernicano mutamento.
Detto questo la puntata sebbene imperfetta è talmente esplosiva, pregna di così tanti picchi che rientra in ogni caso tra gli episodi più belli della serie.
Le nostalgia per la fine della serie ormai sta per prendere il sopravvento, mancando meno di due settimane e poi addio Breaking Bad, serie che tra alti (dalla metà della seconda stagione in poi) e bassi (la prima stagione soprattutto, decisamente non al livello delle altre, quantunque ci siano stati ostacoli di natura produttiva) ha segnato e segnerà la storia della televisione.
Condivido pienamente. O, almeno, l’ho fatto mentre assistevo all’episodio. Ero così coinvolto emotivamente che non ho potuto non trovare un po’ forzato il crollo di Skyler, esattamente per gli stessi motivi che hai ben spiegato qui.
Poi mi sono ricreduto.
Skyler non riusciva a contattare Walt che era corso via in modo decisamente preoccupante l’ultima volta che si erano visti. Qualcosa non andava di certo. In più, il personaggio mi ha sempre trasmesso una certa rassegnazione nel suo essere lady Heisenberg. Una posizione subita, ma mai accettata. La sua discesa verso il lato oscuro è fatta di pratica valutazione di pro e contro, sul lato famigliare e su quello concreto. Tutte queste riflessioni mi hanno aiutato ad accettare il rapido crollo. E come se si fosse palesata una realtà con un insieme di condizioni che non offrisse altre alternative. E, in modo pratico e doloroso, andava salvato il salvabile.
Walt è probabilmente estremamente fiero della sua idea del video per “convincere” Hank a non procedere. Quella “confession” è il mezzo giustificato dal fine. La famiglia non si tocca e per proteggere si può minacciare e ricattare. Ma Skyler non era felice di quel mezzo. Sapeva che non c’era altro da fare, ma non c’è orgoglio in quello che fa o accetta che si faccia. E l’arrivo di Marie, sfacciato, senza ammissione di riserve e carico di rabbia canalizzato in un attegiamento da dominatrice, è, per me, da ieri, qualcosa che può giustificare il crollo di Skyler, era arrivata in cima a un’evoluzione che non le apparteneva in modo naturale (a differenza di Walt). Il suo parlare dell’eliminazione di Jessie sorseggiando vino bianco e senza battere ciglio non era la rappresentazione di una maturata trasformazione in donna senza scrupoli, ma la necessaria pratica visione di una donna che vuole, anche lei, difendere quelli che ama, gruppo che, sfortunatamente per lei, include Walt.
Ad ogni modo, una grande qualità di questo episodio è, credo, il fatto che ha permesso a tutti gli attori della serie, meno Saul, di avere l’occasione di esprimere tutta la loro bravura, attraverso scene profonde, tese, delicate e devastanti emotivamente. Cinema bonsai, di qualità estrema.
assolutamente d’accordo. abbiamo scritto in contemporanea una cosa molto simile =) il mio commento è laggiù da qualche parte XD
Sì, infatti ho appena letto. Complimenti per la recensione e la tua capacità di sintesi e chiarezza. E per la correttezza grammaticale, cosa che, ha giudicare dal mio intervento, a me manca… chiedo scusa per gli svarioni e gli orrori che hanno ferito i vostri occhi!
ahah non ti preoccupare, può succedere quando si scrive a computer! grazie mille per i complimenti =)
Mioddio. ‘Ha giudicare’. Mi vergogno da morire. Altro che utenti attivi… vado a seppellirmi.
sei uno dei pochi a mettere in luce il fatto che con quel “what’s one more?” Skyler sta solo cercando di proteggere la sua famiglia. Non è un mostro senza scrupoli, ma una donna rassegnata che teme per la sua famiglia. Non dice quelle parole con cinismo, ma, appunto, con rassegnazione. L’ho amata tanto in quel momento.
Si, in effetti, è condivisibile quello che scrivi. Si potrebbe dare una giustificazione con i ripetuti tentativi di Skyler di rintracciare Walt ( e ricordiamoci il suo sguardo perplesso quando ha visto il marito piombare all’improvviso e poi lasciare il car wash dopo pochi minuti adducendo scuse improbabili) e con l’ opinione – pessima – che ha di Marie incapace di porre un filtro tra ciò che pensa e dice e , quindi, incapace di mentire rimanendo credibile.
Bellissima puntata comunque uno che fa parte della crew di breaking bad su twitter ha detto che le ultime due puntate saranno più lunghe delle altre *_*
io sono allibito, non ho mai visto puntate di una sottigliezza, di una perfezione e soprattutto di un inattaccabilità tale!
Ottima recensione comunque!
Recensione davvero ben fatta, che aiuta effettivamente a capire un po’ di più anche di Skyler e la sua reazione alle parole di Marie.
Mi sento di fare un piccolo appunto in merito alla telefonata: sono convinta che ciò che Walt dice a Skyler non sia soltanto finzione, ma nasconda una verità che lo riguarda e la necessità di dare sfogo a tutta la sua rabbia e disperazione (vorrei trovare un equivalente italiano di helplessness ma non mi viene in mente nulla di altrettanto evocativo, forse solo impotenza) nel vedere la famiglia per cui ha tanto lottato sgretolarsi davanti ai suoi occhi e la sua integrità morale essere messa in discussione dalla donna che, palesemente, ama. Walt fa quella telefonata per scagionare Skyler, ma anche per dirle addio. A lei e a Walter Junior. Ed è un addio pieno di rabbia, di delusione, che si conclude in un pianto che più umano non si può. E’ furioso perché dopo aver tentato in tutti i modi di salvare Hank, sua moglie lo crede il colpevole della sua morte, lo minaccia con un coltello e gli intima di andarsene. E’ un tradimento che non riesce ad accettare perché nella sua testa tutto è stato fatto per la famiglia. Lui sa di aver messo in pericolo Skyler e i suoi figli, sa di aver ceduto al delirio di onnipotenza prima e dopo la morte di Gus- è troppo intelligente per non aver capito questo di se stesso. Ma, come nel deserto quando offre quella somma incredibile a Jack, questo è il momento del cuore, della pancia e Walt salva Skyler dicendole quello che in quel momento sente come necessario, le dice di non aver capito nulla, che è solo una stupida stronza ingrata e in quel momento non può farne a meno. Prima di questo ultimo anno, Skyler lo ha tradito, allontanato da casa e dai suoi figli. Tutto questo nonostante Walt “facesse tutto per la famiglia”. E adesso è solo e ferito più che mai. A parlare è l’arroganza tipica di chi litiga con una persona che ama: sei sull’orlo del pianto perché quelle cose non vuoi dirle, ma sei troppo orgoglioso, sei troppo incazzato per fermarti. Sai che stai esagerando, capisci la loro reazione, ma sei pur sempre un padre ed un marito costretto ad allontanarsi dalla propria famiglia perché questa non si fida di te, dopo tutto quello che hai fatto per loro. La differenza con i personaggi monodimensionali di tante altre produzioni, che una volta accusati di qualsiasi misfatta dalla propria famiglia, non mostrano nemmeno il più piccolo barlume di orgoglio e non fanno altro che scusarsi per riconquistare i propri cari con questo Walter/Heisenberg è lampante e produce un vero capolavoro di scrittura. “What the hell is wrong with you?” ancora prima di portarsi via Holly, Walt reagisce con forza alle accuse della moglie: sono loro che sbagliano, che non capiscono. Walter White è profondamente umano, così come lo è Heisenberg. Nessuno dei due è un mostro, ma nel suo mondo nessuno è stato in grado di capirlo. La loro umanità traspare in questa telefonata e non tanto e non solo perché rappresenta un sacrificio per salvare sua moglie e la famiglia, ma soprattutto perché è un addio pieno di rancore e allo stesso tempo di amore, in cui finzione e realtà si sovrappongono.
La maestosità della telefonata sta tutta qui, nella sua stratificazione.
C’è Walt, c’è Heisenberg, o meglio quello che resta di Walt, quello che resta di Heisenberg.
Mi e vi faccio una domanda, partendo dalla chiusura del pezzo: ma Heisenberg è morto davvero, o, come credo io, ha invece preso il sopravvento su Walt? Ricordiamoci la 5×01 o la 5×09 stessa. Quello che vediamo lì è un uomo minato nel fisico, ma incredibilmente distaccato da qualsiasi laccio emotivo.
@Luxior: cosa diceva il tweet, esattamente?
https://twitter.com/petergould/status/380089311145648128 che saranno extra long….
grazie a tutti innanzitutto =)
@attilio. Capisco il tuo punto di vista, ma non riesco a condividerlo perché per me Skyler è sempre stata una donna che ha sì avuto delle abilità sopraffine nell’identificarsi come moglie di Heisenberg, ma che l’ha sempre fatto perché è stata costretta. Quel famoso “what’s one more?” io ad esempio l’ho preso come il più classico “abbiamo fatto 30, facciam 31”, non “faccio 31 perché voglio davvero farlo”. Come a dire, già che siamo condannati, tanto vale aver salva la pelle.
Ecco che, in questa prospettiva, sentirsi dire “Walt è stato arrestato tramite prove fornite da Jesse” la fa crollare. Oh, non è un’automa eh XD ha tenuto botta fino ad ora e l’ha fatto persino toccando corde impensate. Sentirsi dire “Walt è stato arrestato, è finita” l’ha fatta semplicemente crollare, non è poi così off character. Il crollo emotivo è di tutti, prima o poi. Possiamo contestare che avrebbe dovuto pensare che magari Marie stava proprio mentendo e che quella poteva essere un’orchestrazione di Hank per farle sputare il rospo, però ripeto, va bene vedere lungo ed essere concentrati, ma essere macchina è un’altra cosa.
@Francesca: faccio una piccola digressione, che tra l’altro si collega alla domanda di Simone. Per me (ma è così personale che ho preferito non inserirlo spudoratamente nella recensione) quello che abbiamo visto è stato il crollo di Heisenberg. O meglio: è una corruzione che lo sta portando alla decadenza.
E’ una sensazione assolutamente soggettiva, ma accentuata – oltre che da questa puntata – da quell’immagine così significativa che è stata la scritta Heisenberg sul rudere di quella che è stata la sua casa. Mi rendo conto che detta così sia un po’ fumosa (e infatti, ripeto, non l’ho messa nella recensione proprio per questo), però è uno dei motivi per cui, per me, Heisenberg in quella telefonata c’è solo come copertura vera e propria. Non percepisco un’identità tra quello che Walt pensa e dice per il semplice fatto che è tutto condito da bugie su bugie e da un’esagerazione che non gli abbiamo visto addosso nemmeno quando avrebbe potuto (cioè, dare a Skyler della “stupid bitch” è roba che manco ai tempi del I Fuc*ed Ted ci siamo mai sognati).
Per questo quella frase “What the hell is wrong with you” è vera, verissima quando si trovano tutti in casa, ma a mio avviso reiterata non a caso per ritrovare, in qualche modo, quella rabbia per poter inscenare la telefonata perfetta.
Ci vedo un Heisenberg ormai stanco, che sfrutta la sua esperienza di stronzo fatto e finito per farcire le sue “accuse di non comprensione” verso una moglie che non solo invece è stata comprensiva, ma che addirittura si è inserita nei suoi affari gestendoli grossomodo con lui (ricordiamo il secondo autolavaggio, in programma sempre per smaltire i soldi? parliamo di 5 puntate fa, non molte).
E Skyler lo capisce! Forse l’unica cosa che non capirà è che Walt non c’entra direttamente con l’omicidio di Hank (anche perché facciamo due più due: loro sanno che Hank e Gomez avevano arrestato Walt, Walt si trova in libertà… difficile pensare a dei nazisti pazzi così, dal nulla XD)
Sicuramente l’identità duplice (ma anche unica) di Walt/Heisenberg risulta una delle cose più affascinanti di Breaking Bad ed è comunque interessante che dia adito a così tante interpretazioni.
per rispondere a Simone: io credo che nella recensione (complimenti innanzitutto, mi sono venuti i brividi leggendo) sia spiegato tutto bene… Heisenberg è entrato in Walt e Walt lo ha lasciato entrare fino a quando Heisenberg sarebbe servito a Walt e alla sua famiglia… Nel momento in cui la sua famiglia è in pericolo si serve di Heisenberg, nuovamente, SOLO per salvarla. Heisenberg è il male che viene perpetrato per fare il bene, è il letame che fa nascere i fiori, è il capro espiatorio utilizzato da tutti (anche dallo stesso Walt) per sentirci migliori, più buoni, più onesti, più moralmente affidabili; è l’emblema dell’ipocrisia della società americana (che prende il volto, a mio modo di vedere, di Marie), è una cosa che appartiene a tutti noi ma che nessuno di noi sente veramente, troppo presi dalla nostra presunta innocenza.
Per quanto riguarda gli ultimi 2 episodi ho letto (ma non prendere le mie parole come verità perché è stata una lettura veloce su Internet) che dovrebbero durare 75 minuti l’uno, però ripeto non so se sia vero o se è uno scherzo.
X Xfaith84: Recensione sublime, non sto a ripetermi, però sembra venire fuori un’immagine di Walt un pò troppo buona (per quanto assurdo possa sembrare): io sinceramente ho trovato stridente il suo comportamento con l’assassino di Hank; cioè ci sta che tu voglia vendicarti e voglia prima mettere al sicuro il resto della famiglia, nonostante ciò ho trovato il suo comportamento con Jack proprio CATTIVO e senza valida motivazione per lo stato d’animo che aveva in quel momento, ovvero a pochissimi minuti dall’assassinio di tuo cognato, e vedendo come invece i è comportato dopo. Cmq è veramente voler trovare il pelo nell’uovo perché é stata una puntata sconvolgente, è rarissimo (da parte mia) finire una puntata di un telefilm e sentirsi male dentro, come se qualcosa di forte ti avesse colpito e ti avesse intontito; io sono senza parole.
grazie mark =) però scusa, sai che non ho proprio capito?
Il suo comportamento è stato cattivo con Jack, lo zio di Todd, dopo l’omicidio di Hank? Alla fine cosa ha fatto, gli ha lasciato Jesse da far fuori e gli ha stretto la mano… Per quale motivo dici cattivo?
Per il resto, attenzione, io mi limito a descrivere il personaggio attraverso quella che, secondo la mia opinione, è un’interpretazione. Ma motivare e comprendere non vogliono certo dire accettare o assolvere. Cioè, per dire, per me c’è un senso dietro al rapimento di Holly, ma lungi da me dire che allora si tratta di una giustificazione! L’immagine straziante di Skyler che urla per strada tutta sporca di sangue si è giocata lo screenshot iniziale XD questo per dire che evito di scrivere tutte le volte che “ha sbagliato” perché lo do abbastanza per scontato e poi perché credo non ce ne sia bisogno.
Comunque capisco la sensazione finale. Non mi vergogno ad ammettere di aver avuto le lacrime agli occhi in un paio di punti persino alla seconda visione.
Io non condivido questa visione “politica” di Heisenberg, che per me è semplicemente (laddove con semplicemente non si intende meramente) l’alter ego, anzi forse l’ego e basta, di un uomo frustrato, non una metafora per il male più profondo della società. Quella di Walt è una vicenda privata per quanto vi si possano scorgere degli elementi di universalità e non credo che egli si serva di Heisenberg, piuttosto che sia Heisenberg tanto quando Heisenberg è Walt. Allo stesso modo non credo che Marie sia un’ipocrita, infatti non capisco le critiche al personaggio, che ha tutti i motivi per odiare Walt buttandola sul personale, in primis il fatto che è stato la causa indiretta della sparatoria ai danni di suo marito. A Marie Walt non fa schifo perché ha creato un impero della droga, fa schifo perché ha distrutto la vita di sua sorella e provocato le ferite e il dolore di suo marito. E non c’è nulla di ipocrita in questo, a mio avviso.
Applausi per la puntata.
Dico cattivo perché stride con l’interpretazione di famiglia come la abbiamo intesa (e condivisa) nella recensione… Uno che non ha timori nel regalare 80 mln di dollari ad uno pur di salvare colui che ti sta mettendo in galera vuol dire che per te la famiglia è un valore sacro; accettare in quel modo l’omicidio e l’omicida di tuo cognato a mente fredda risulta essere una scelta condivisibile (alla fine è morto, non torna certo indietro ed è meglio salvare la pelle per poter preservare quanto più possibile i restanti membri della propria famiglia), ma forse ad appena pochi minuti dal delitto l’unico tuo pensiero è cercare in tutti i modi di far fuori Jack; poi capisco la voglia di vendetta verso Jesse, ma mangiare un rospo così grande non è facile da digerire, nemmeno per Heisenberg, questo era il senso della mia critica; poi mi rendo conto che sto cercando il pelo nell’uovo, sto episodio è da 10 punto e forse non basta.
Ma credo che Jack non è ritenuto responsabile della morte di Hank, ma solo Jesse (alla fine Jack che può fare se non ammazzarlo?). Senza Jesse non sarebbe arrivato Hank non sarebbe stato coinvolto. Questo è il ragionamento di Walter.
nono ma non è questione di pelo nell’uovo, è che proprio non capisco. Cioè, se a ‘sto giro ho capito tu ti aspettavi come più coerente un tentativo di far fuori Jack che non di sfruttarlo per uccidere Jesse? Tipo “non doveva stringergli la mano” o cose simili?
Se è questo quello che intendevi, lo capisco, ma credo anche che quando hai davanti un gruppo del genere la voglia di vendicarti ti passi proprio dalla testa. Walter per un po’ non gli risponde nemmeno, poi capisce che non gli conviene o fanno fuori anche lui; a quel punto, quando Jack se ne sta andando, lui pensa a Jesse, pensa al fatto che lui sia lì e che sia responsabile di ciò che è appena accaduto e che Jack gli debba ancora il favore. E’ lì che lo richiama: non può vendicarsi di Jack, perché quello e i suoi amichetti lo mettono nella fossa con Hank e Gomez e cari saluti; lì si ripiglia, non c’è più Hank da salvare e il suo istinto di conservazione prevale: Jesse deve morire ancora di più, non solo perché l’ha minacciato ma anche perché è responsabile dell’accaduto.
Anche a me ha fatto impressione quella stretta di mano eh, ma Walter non poteva fare altrimenti.
nono ma il vostro ragionamento è giustissimo, ho detto solo che quella stretta di mano mi ha fatto un pò specie e l’ho trovato stridente rispetto al percorso successivo di protezione della famiglia; seguendo la logica il comportamento di Walt ci sta tutto, ripeto ci vuole una grande forza di volontà per ingoiare un rospo così grande, e siccome credo che un briciolo di umanità ci sia in tutti ho trovato la scelta leggermente forzata (ripeto che i tempi televisivi non potevano soffermarsi di più sulla scelta di Walt, per cui è assolutamente comprensibile quello che si è visto)… poi è quasi sicuro che Walt farà fuori Jack, però così su due piedi io, preso dalla foga del momento, non so se sarei riuscito a comportarmi così (e dico questo perché nel 99% delle volte nel quale Walt si è trovato ad un bivio a parità di motivazione mi sarei comportato esattamente come lui, quindi è una considerazione assolutamente soggettiva); e mi lego a questo sentimento per spiegare la mia visione “politica”: Marie ha tutte le ragioni per avercela con Walt, per carità, ma non si sforza MAI di capire ma solo di giudicare. è la visione semplicistica (ma probabilmente necessaria) della società che schematizza il tutto in giusto e sbagliato, quando TUTTI nella condizione di Walt (ovviamente con la stessa motivazione) ci saremmo comportati in quel modo; Marie non ha fatto NIENTE in queste 5 stagioni, ha solo giudicato e, mettendomi dalla parte del moralista ipocrita, chi è lei per giudicare, con quale credenziali una CLEPTOMANE si può permettere di giudicare??? questo era il senso della mia visione “politica”.
Mmm, Marie non ha passato 5 stagioni a giudicare semplicemente perché conosce la verità da tre puntate. Adesso sì, giudica, ma ne ha tutto il diritto. Parliamo sempre di come non si debba giudicare nessuno, ma lo facciamo tutti ogni giorno e quasi automaticamente. E’ il processo che porta al formarsi di un’opinione ed è la cosa più naturale che ci sia. Walt non era obbligato a scegliere quella strada, aveva un’alternativa per pagarsi le cure mediche e quell’alternativa era accettare i soldi dei suoi ex colleghi. Il suo orgoglio lo ha portato a scegliere un’altra strada, che sapeva essere pericolosa. Se ti metti a cucinare meth a due passi dal Messico SAI che avrai a che fare col Cartello, perché non ci si inserisce così dal nulla nel giro della produzione e dello spaccio di droga. La situazione è sfuggita, prevedibilmente, di mano e ha dovuto continuare a seguire una strada di morte senza poterne uscire almeno fino alla morte di Gus. Lì poteva benissimo ritirarsi dagli affari, ma ha deciso consapevolmente di continuare. Ovviamente questo Marie non lo sa ancora, ma sa che le azioni di questo uomo troppo orgoglioso per accettare di farsi aiutare hanno portato alla sparatoria in cui si è trovato coinvolto Hank , hanno messo in pericolo sua sorella e i suoi nipoti e infine hanno determinato la morte di suo marito. Marie ha tutto il diritto di giudicare, sia in termini personali che generali. Walt non è un uomo che non aveva scelta, e di azioni riprorevoli ne ha compiute diverse. Marie è una donna frustrata che ogni tanto ruba qualche scarpa per sentirsi meglio. Cosa dovrebbe capire? Perché dovrebbe capire? Potrebbe farlo con il tempo, forse. Ma non adesso di sicuro. Tu avresti la voglia e la forza di fermarti a capire le motivazioni di un uomo che ha distrutto la tua famiglia? Che ti ha mentito per anni? Posto che comunque Walt a mio avviso non ha giustificazione, bisogna essere delle persone straordinarie per fare una cosa del genere, per capire, ma siamo quasi tutti delle persone ordinarie, come Marie. E ordinario non significa ipocrita.
parte dal pregiudizio che uno che compie il male sia cattivo; è ipocrita, altrimenti non cercherebbe di togliere Molly dalle mani della madre. Non riesce a vedere le sfaccettature dell’essere umano; sarà ordinario, sarà stupido, rappresenterà il 99% della popolazione (quindi la maggioranza della società, per legarsi al discorso sulla politica di prima) resta il fatto che io lo trovi ipocrita, e lo dimostra sempre e cmq dalla prima stagione. Lo stesso discorso lo farei per Walter Jr, ma lì la giovane età (oltre alla disabilità che non gli permette di sfidare i propri limiti) gioca un ruolo che mi permette di capire di più il suo atteggiamento “televisivo” (spero si capisca cosa voglio intendere con atteggiamento televisivo).
D’accordissimo su tutta la recensione, mi avete anche aperto gli occhi sulla telefonata che non avevo capito fino in fondo, quindi grazie!
Vorrei solo fare un piccolo appunto: attenzione a dare Walt per finito. Qualcosa mi dice che quel mitra gli servirà per riprendersi i suoi 80 milioni di dollari, l’unica cosa che gli è davvero rimasta.
Ma la ricina? Ancora due durissime settimane poi non ci resterà che riprendere in mano la 1° stagione e guardare in modo più ampio, e completo, il percorso verso il male e la follia di Walter White.
Grazie Tuco. Guarda, come dicevo poco fa in un altro commento io evito di fare troppe previsioni in merito, mi limito a commentare quello che vedo e per me Walt in questo episodio è alla sua caduta definitiva. Che poi da qui in avanti troverà qualcosa a cui aggrapparsi (c’è davvero troppo che ci manca da vedere, e sole due puntate!) non si può ovviamente escludere, ma per me sarà solo una nuova versione di Walt. Decaduta, forse ancora più insensibile dopo aver perso quell’appiglio di umanità che poteva dargli la famiglia… chi può dirlo? Le strade sono tantissime, ma credo (e spero) che Breaking Bad ci stupirà di nuovo.
Bella recensione Xfaith84, ma fossi stato in te non avrei scomodato la storia di Don Juan Manuel perchè il Re non è nudo.
Walt ha ancora molte risorse e un vestito non del tutto trasparente. Ironia della sorte, le atroci circostanze gli hanno dato modo di proteggere la famiglia come gli 80 milioni non avrebbero mai potuto fare. Con quella telefonata a scagionato del tutto la moglie come non avrei mai immaginato.
Il barile lasciato da Jack garantisce tutto quello di cui Heisemberg necessità perchè ora non avrà più freni. Inutile dire che è da stolti credere che la faccenda del M60 sia un pretesto per recuperare i restanti 70 milioni, quei soldi ormai inutili quanto una cacata di mosca non saranno sicuramente il perno della conclusione di questa serie
Grande genio spiegaci tu allora quale sarà il perno del finale di questa serie. Sappi che hai fatto proprio una bella figura da ignorante, non si da dello stolto a qualcuno solo perchè ha espresso una propria teoria sul futuro corso degli eventi; ma quando travia completamente il significato del discorso. Le ultime tre righe del tuo commento sono pura spazzatura vattene su facebook a scrivere le tue cagate.
Non vedo il motivo di proseguire questo immondezzaio di commenti assolutamente inutili.
Fine della discussione.
Ti ringrazio per il complimento.
Quelle che sono e che saranno le risorse di Walt le vedremo nelle prossime due puntate. Ad ora è un uomo che ha perso la sua identità, la sua famiglia e l’85% di quegli averi per i quali tutto è iniziato. Ha perso la libertà di andare in giro con il suo nome, ha perso il suo potere sulle persone, ha perso praticamente tutto. E se permetti, dai tempi del All Hail The King è cambiato tutto. Lui starà anche proteggendo la famiglia, ma dal problema in cui lui stesso l’ha cacciata, e al contempo è una famiglia che ha ormai perso: se a te pare una vittoria, per me non lo è affatto.
Ripeto: solo il tempo potrà dirci se e quali risorse avrà Walt, ma io ho scritto la recensione della 5×14 Ozymandias e mi limito a commentare quello; per le illazioni o le legittime ipotesi che si possono fare, lo spazio è – appunto – nei commenti, dove ho infatti spiegato che a mio avviso quella che abbiamo visto è la caduta di Heisenberg, e ciò che vedremo da qui in poi sarà solo una versione corrotta e decaduta (non debole eh) di questa.
Non faccio previsioni ulteriori, né sulla ricina, né sul M60: Breaking Bad mi ha insegnato che la prevedibilità non sarà mai il suo mestiere, quindi tanto vale godermi il viaggio senza aggrovigliarmi il cervello con teorie o ipotesi.
daccordo con tutto al 90% l’unico neo che ho trovato nelle tue considerazioni riguardano quella che tu chiami “caduta di Heisemberg” Secondo me, ora Heisemberg sarà più puro che mai, senza freni ne vincoli, un Hide senza Jekyll per intenderci… quindi io direi: Ascesa di Heisemberg, se poi precipiterà di botto questo sarà da vedere.
Non capisco tutta questione sul mio commento di prima. Non avevo intenzione di iniziare un discorso a base di “ecco cosa succederà…….sei uno stolto non andarà così……no sei tu che non capisci finirà con..”
Volevo lanciare una discussione sul fatto che walt ha lasciato 80 milioni di dollari ad un nazista che gli ha ucciso il cognato e che non credo che spariranno da qui alla fine, tutto qua.
Poi, siccome Lametta ha iniziato una faida nei miei confronti tutto è degenerato nel nulla cosmico.
Fine
Tuco secondo me tu hai letto nel commento di Lametta più di quello che ha scritto. Non credo volesse iniziare una faida, anche se capisco che uno possa prendersela per la parola “stolto”. C’è da dire che anche in precedenza tu non sei stato molto tenero nei suoi confronti, quindi direi che magari potreste lasciar perdere e basta, no?
Avevo paura di commenti come il tuo perchè proprio non ci volevo finire in tutto questo pantano, iniziato già nei commento di To’hajiilee.
Sono già due commento che chiudo la discussione ma è più forte di me e non riesco mai a stare zitto. Adesso basta per davvero.
Pace
Grazie per l’obbietività Francesca, non ti preoccupare Tuco non mi da fastidio.
hai visto giusto X la questione: “…è da stolti” intendevo soltanto dire che secondo me è superficiale dare eccessiva importanza ai soldi restanti, l’importanza del denaro ora credo che scali in secondo piano dal momento che sono subentrati così tanti nuovi elementi in gioco, elementi tutt’altro che materiali ma una vera e propria tempesta di rancori che deve scatenarsi.
il mio riferimento hai soldi era per dare una spiegazione al comportamento di Walt nel flashforward. Abbiamo visto un Walt che si nasconde e che ha un piano ben preciso per uccidere qualcuno. La mia è idea è che quel qualcuno siano Jack e famiglia. C’è da dire che mi trovo d’accordo con te lametta quando dici che adesso non ha più nulla e questo gli permette di sfogare il suo lato peggiore.
No problem.
solo che “..ai soldi..” senza “h” perchè purtroppo io 80 milioni non ne ho 😀
chiamasi errore di battutura 😉
ammazza che dita grandi che hai!! no perché tra la “A” e la “I” ci sono 6 lettere di mezzo, dato che “Hai” è un verbo direi: Chiamasi errore grammaticale.
Vabbè ma cosa ti importa? tanto l’ignorante qua è solo quel pirla di Lametta… 😛
Lametta stai esagerando, quersto commento è totalmente inutile: al prossimo off-topic arriva il ban.
Scusami per l’off topic Michele, su questo hai ragione, ma sul fatto che solo io stia esagerando non credo. Del resto questo è un sito di certo livello, sentir dire che un verbo messo dove non ci andava è un errore di battitura proprio dalla persona che pochi commenti più in su mi dava dell’ignorante gratuitamente mi è sembrato un tantino troppo. Far notar un errore, seppur con ironia non mi sembrava una cosa così grave. Però oh, se adesso devi proprio bannarmi amen, ti invito solo a gestire le cose con un po’ più di obbiettività in futuro. Grazie ciao.
Commento eliminato per off-topic
Per commentare la 5×15 aspetta la prossima recensione, ma anche allora evita di scrivere commenti che possono scatenare flame
Salve a tutti, ho sempre letto in silenzio le vostre recensioni (compresi commenti vari) e dalla 5×13 seguo buffo battibecco tra Lametta e Tuco, lo ammetto, mi ha parecchio divertita 🙂 Sinceramente dire chi tra i due abbia cominciato è come dire se è nato prima l’uovo e la gallina… Però una cosa la volevo dire, quando Lametta ha preso un granchio su quella frase in latino è stato praticamente messo in croce nonostante abbia ammesso e riconosciuto il proprio errore. Tuco invece non solo può sbagliare senza problemi la grammatica del nostro idioma ma ha pure la faccia tosta di giustificarsi in malomodo. La cosa assurda è che chi ha provato a correggerlo viene minacciato di Ban. Tuco, io non so che tipo di tastiera possiedi ma io ho una normalissima QWERTY e non capisco come si possa compiere un simile errore di battitura.
Solo una cosa: l’errore di Lametta non è stato sulla frase in latino (deus ex machina), ma sul significato di un termine molto usato (e altrettanto abusato) che riguardava propriamente l’interpretazione di una scena della puntata. Non è stato messo in croce, gli è semplicemente stato fatto notare l’errore spiegandogli cosa si debba intendere realmente quando si parla di deus ex machina. L’apertura di una controversia su un errore grammaticale è invece completamente off-topic. Non ci interessa se sia stato un errore di battitura o una distrazione o altro, Tuco ha ammesso l’errore dunque fine della discussione. Tutto il resto è flame.
No un momento, spacciare un errore grammaticale per un’altro meno grave non è ammettere un errore, è prendere in giro chiunque abbia a cuore le fondamenta della nostra lingua per non parlare di quelle sulla correttezza.
Ok, Milly, hai chiarito il punto dell’importanza della lingua italiana. Una questione che a tutti noi sta a cuore, non ti preoccupare (ci mancherebbe altro). Ma alla fine questi sono commenti informali (non tesi di laurea), può scapparci qualche errore per mancanza di attenzione (errori sicuramente meno tollerabili se presenti in una recensione).
Tu stessa ne hai fatto uno (“un’altro”), ma non ci formalizziamo troppo: errare è umano, e non bisogna per forza farne una polemica ogni volta.
Qui si commenta Breaking Bad, e nello specifico un suo episodio qui sopra recensito, ogni altra cosa è Off Topic. Quindi chiudiamola qui per favore, o saremo costretti a prendere provvedimenti.
Come è stato già ampiamente ribadito qua stiamo assistendo alla storia della televisione; e a due puntate dal finale della serie sono sempre più consapevole che sarà difficile trovare qualcosa di altrettanto PERFETTO. Puntata da brividi, nella sequenza in cui Walter e Skyler lottano con il coltello da cucina mi è veramente venuto il batticuore!
E come al solito le vostre recensioni sono meravigliose: è un piacere vedere la puntata, per poi correre su Seriangolo a leggere il vostro punto di vista. Grazie!
grazie a te, Irene, per i complimenti!
=)