Quarry – 1×01 You Don’t Miss Your Water 1


Quarry - 1x01 You Don't Miss Your WaterGiudicare il pilota di un cable drama è diventata un’impresa tutt’altro che facile, perché nell’era post Mad Men/Breaking Bad, in cui il genere sta cercando una strada verso la sperimentazione che non si limiti a ripercorrere vie già battute, anche uno show di altissima qualità come Quarry rischia di patire il confronto affrettato con i suoi illustrissimi precedenti.

Già mesi fa, alla visione del trailer di Quarry, il primo pensiero poteva essere “questo è Banshee che incontra Rectify”; e descrivere lo show per analogia o contrapposizione potrebbe essere la via più semplice, che aiuta a inquadrarlo, ma anche ingabbiarlo, in territori conosciuti.

I don’t think you have any idea how bad it’s going to be for your out there.

Quarry - 1x01 You Don't Miss Your WaterI motivi sono molteplici: innanzitutto, da un punto di vista di palinsesto, Quarry è l’erede in casa Cinemax di due serie di culto come Banshee e The Knick.  Condivide lo storytelling pulp e l’ambientazione di provincia del profondo sud americano della prima, un Mississippi decadente, fangoso, paludoso nella natura e nel clima – la stessa ambientazione rurale scelta da Outcast, altra serie della rete che si propone come erede e sostituta dei due successi conclusi nella scorsa stagione – che a tratti si configura come vero e proprio protagonista per l’importanza visiva e di minutaggio che la regia e la fotografia gli dedicano.
Dall’altra, condivide anche la ricerca estetica e la ricostruzione storica attenta e originale dello show di Soderbergh, immergendosi in un’autenticità dei costumi, degli interni e degli oggetti così filologica da ricordare altri esempi prestigiosi come il sopracitato Mad Men, in un contesto narrativo in cui l’epoca (l’inizio degli anni Settanta, gli sgoccioli della guerra del Vietnam e la grande crisi economica) è una componente fondamentale come l’ambientazione.
Ed entra in gioco anche, fortissima, l’influenza degli autori Graham Gordy e Michael D. Fuller, creatori anche di Rectify che ha lo stesso realismo contemplativo e lunare intervallato da momenti di violenza e altri di nudità e di sesso assolutamente espliciti e credibili.

“You forgot my face, didn’t you?”
“I forgot your smell.”

Quarry - 1x01 You Don't Miss Your WaterQuarry, infatti, è prima di tutto la storia di un uomo che ha fatto la guerra, e la serie utilizza con sapienza la formula arcinota del reduce del Vietnam che torna a casa dalla famiglia cambiato nel profondo.
Il protagonista Mac Conway, ex campione di nuoto, si misura fin dai primi minuti del pilot con le difficoltà legate al reinserimento in una società civile che dalla sua partenza ha cambiato completamente posizione rispetto al ruolo del proprio paese nel conflitto: sono gli anni di George McGovern e della nascita dello slogan “Come Home, America”, in cui i soldati partivano sentendosi eroi caricati di una responsabilità e di un prestigio che una volta tornati a casa si tramutava in diffidenza (cosa avranno mai fatto là?), in rabbia (non vi siete resi conto che stavate andando a massacrare donne e bambini?) o risentimento (cosa avete voi in più degli altri, per essere riusciti a tornare vivi?).
E in effetti, Mac e l’amico Arthur si sentono altrettanto scollegati da quel mondo un tempo familiare, e probabilmente nascondono segreti e traumi che sanno di non poter rivelare a nessuno. Ma soprattutto sono dei paria, sia per il dubbio che aleggia intorno a loro in quanto accusati di aver partecipato ad un massacro, sia per la loro impossibilità di tornare a vivere come uomini comuni dopo aver passato anni a decidere della vita e della morte di altri esseri umani, annullando i propri sentimenti e la propria volontà in nome della necessità di sopravvivenza.

I’m not going to tell you we’re doing the world a service here, but we’re doing the world a service.

Quarry - 1x01 You Don't Miss Your WaterAnche il rapporto con le mogli è problematico, appesantito da queste difficoltà di riconnessione con delle donne ormai capofamiglia e indipendenti che, nell’intenzione di essere d’aiuto, non fanno che acuire il loro senso di inutilità e fallimento.
La mancanza di vie d’uscita e di scelte porta quindi Arthur e Mac all’incontro con il misterioso Broker (un favoloso Peter Mullan, che usa uno stupefacente accento americano marcatamente southern per sottolineare le battute migliori dell’episodio), che farà precipitare entrambi in una spirale di violenza inaspettata e immediata, per la quale però sembrano avere entrambi un talento e un’attitudine che rende ancora più forte il sospetto che il passato nasconda più violenza di quanto vorrebbero ammettere.
È naturale e facile, ancora, fare un paragone con un altro drama radicatissimo nella cultura seriale, il mai troppo lodato Breaking Bad: anche qui c’è un uomo “normale” catapultato in circostanze eccezionali, anche qui c’è un ritmo lento e solenne che si prende il tempo giusto per inquadrare gli eventi, accelerando e rallentando a piacimento senza voler per forza accontentare lo spettatore con risoluzioni e colpi di scena. E anche qui c’è una figura femminile (Joni, moglie di Mac) che ad un primo sguardo non sembra avere molto altro da dire se non ciò che è necessario al proseguimento del plot.
Ma, come tutti ben sappiamo, il pilot di Breaking Bad era ben lontano dal rappresentare il complesso della serie così come tutti i paragoni fatti fin qua non sono sufficienti a riassumere il valore e il piacere della visione di Quarry.

It takes a certain kind of man to do that kinda thing. Hollowed out from the inside. Hard as rock. Kinda like this place. Maybe I’ll call you Quarry. It’s gotta nice ring to it.

Quarry - 1x01 You Don't Miss Your WaterLe scelte registiche raffinate, la fotografia pressoché perfetta, il curatissimo setting d’epoca e le ottime interpretazioni degli attori – tra cui emerge prepotentemente Damon Herriman che, con la figura incredibile ed enigmatica di Buddy, si mangia la scena ad ogni apparizione – fanno di questo pilot un momento di televisione di qualità altissima indipendentemente da qualsiasi paragone e da qualsiasi ipotesi su futuri svolgimenti.
La lentezza potrebbe diventare un peso invece di un vantaggio, i subplot potrebbero non intersecarsi alla perfezione, nel corso della stagione i personaggi femminili potrebbero svelarsi ancor più bidimensionali di come sembrano ora: tutto questo è senz’altro possibile, ma è anche possibile cercare di evitare la trappola in cui incappa chi vede troppe serie tv e tende a giudicare appunto per analogie e contrapposizioni.
Quarry, per quello che abbiamo potuto vedere finora, è una serie da vedere assolutamente, un’ora e 15 minuti di televisione magistrale che fa desiderare subito un secondo episodio, e ditemi se questo vi sembra poco.

Voto: 8

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Informazioni su Eugenia Fattori

Bolognese di nascita - ma non chiedete l'età a una signora - è fanatica di scrittura e di cinema fin dalla culla, quindi era destino che scoprisse le serie tv e cercasse di unire le sue due grandi passioni. Inspiegabilmente (dato che tende a non portare mai scarpe e a non ricordarsi neanche le tabelline) è finita a lavorare nella moda e nei social media, ma Seriangolo è dove si sente davvero a casa.


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