Doctor Who – 10×01 The Pilot


Doctor Who - 10x01 The PilotIl titolo di questa decima season premiere del nuovo ciclo di episodi legato al leggendario Signore del Tempo è al tempo stesso una dichiarazione d’intenti e la descrizione dello stato di crescita in cui si trova la serie in questo momento storico. Steven Moffat, infatti, si prepara a lasciare le redini dello show al suo successore, il già annunciato Chris Chibnall, introducendo la nuova – e ultima – companion di Twelve e costruendo un episodio che è sia un compendio di tutto quello che Doctor Who è stato dal 1963 ad oggi, sia un nuovo punto di partenza per il protagonista e per i fan.

L’autore scozzese che ha sostituito Russell T. Davies dalla quinta stagione in avanti è da sempre famoso per il modo anticonvenzionale e totalmente non lineare con cui è solito raccontare le storie del Dottore: trame complesse e articolate, che si propagano solitamente lungo una stagione o addirittura lungo tutta la vita televisiva di una rigenerazione (è stato così per Eleven). Questa volta il vero colpo di scena di Moffat è la semplicità che sottende il plot di “The Pilot”, lineare e molto diretto nel presentare la nuova vita del Dottore dopo gli eventi fondamentali della scorsa stagione e degli ultimi speciali natalizi.

Time is the space made by our lives where we stand together, forever.

Doctor Who - 10x01 The PilotCome si diceva, questo episodio è un vero e proprio nuovo inizio per lo show: il Dottore di Peter Capaldi si lascia alle spalle quello che ha perduto e le persone a cui ha dovuto dire addio, concedendosi una sosta molto lunga rispetto a quanto ci ha abituati in passato. È un momento particolare della sua vita – e anche della serie – in cui c’è bisogno di fermarsi ad analizzare tutto quello che è stato e porre le basi di quello che sarà; l’aria di cambiamento permea ogni inquadratura ed è come se i personaggi stessi l’avvertissero, comportandosi di conseguenza. Difatti quello che ci si para davanti è un Dottore nuovo, completamente cambiato rispetto all’impacciato e scorbutico uomo di “Deep Breath”; la sua maturazione è la conseguenza diretta del tempo passato con Clara Oswald nelle due stagioni passate, un condizionamento tanto fondamentale da fare di Twelve uno dei dottori più influenzati e caratterizzati dal proprio compagno di viaggio. Clara scompare proprio quando la sua funzione viene meno: esaurito il compito di plasmare la coscienza del Dottore e di salvarlo da se stesso, è tempo di lasciar spazio ad una nuova companion, con una storia e un legame con il Signore del Tempo meno complesso, ma non per questo meno importante.

But that’s life, isn’t it? Beauty or chips. I like chips.

L’introduzione di Bill e il suo incontro con il Dottore avviene già nella prima scena dell’episodio, una scelta caratterizzante delle intenzioni di Moffat che non ha, per la prima volta, la necessità – e forse neanche il tempo effettivo – di elaborare una origin story cervellotica come quelle di Amy – in “The Eleventh Hour” – e di Clara, con la sua introduzione lungo tutta la seconda parte della settima stagione. Bill Potts, interpretata da una Pearl Mackie apparentemente già a suo agio nel personaggio, è una ragazza del tutto normale che lavora nella friggitoria della mensa dell’università di Bristol e che rimane affascinata dalle lezioni del Dottore sul tempo e lo spazio.

Doctor Who - 10x01 The PilotNon viene rivelato molto su di lei in questa premiere, se non il suo orientamento sessuale – per fortuna non esclusivamente definitorio del personaggio – e il suo personale dolore nel non aver mai conosciuto la madre biologica. La sua curiosità e sagacia la portano ad un feeling quasi immediato con il Dottore, che nota subito in lei qualcosa di diverso, e la spingono a cercare di allargare il suo piccolo mondo alla ricerca di qualcosa di più nella vita. Il compito più difficile dello showrunner in questa stagione sarà quindi quello di riuscire a dare una tridimensionalità convincente al personaggio, qui comunque ben introdotto, nel poco tempo a disposizione e, sempre in relazione alla “normalità” di Bill rispetto alle precedenti companion, di costruire un legame con il Dottore all’altezza di quanto ci ha abituato in passato.

La trama che unisce i due personaggi in “The Pilot” è piuttosto semplice e lineare: un olio alieno intelligente cerca un pilota per poter abbandonare il pianeta Terra e lo trova nella donna di cui si è invaghita Bill. È chiaro che la situazione non è altro che un pretesto per avvicinare il nuovo personaggio al mondo del Dottore ma, per quanto ordinaria, è possibile individuare al suo interno più di un tema interessante da analizzare. Intanto l’utilizzo dell’acqua come liquido-veicolo attraverso cui la sostanza assume una forma richiama numerosi episodi del passato della serie – a partire dallo storico “The Waters Of Mars” – e per questo risulta poco interessante e non del tutto originale. Sicuramente più intrigante, sebbene mancante di una giustificazione davvero convincente, la sua abilità di raggiungere il TARDIS ovunque viaggi, nello spazio e nel tempo, in virtù del legame forte che unisce Bill a Heather, la donna selezionata come pilota con il desiderio di fuggire. In una delle ultime scene dell’episodio che le vede protagoniste, inoltre, il Dottore assiste ad una circostanza per lui relativamente nuova ma che gli spettatori ben conoscono: Heather invita Bill a viaggiare con lei e ad esplorare l’universo, mostrandole cose che non avrebbe mai immaginato di vedere. Il Signore del Tempo diventa in questo frangente uno spettatore di se stesso, finalmente consapevole di com’è osservare dall’esterno la formazione di quei legami che hanno caratterizzato il suo modus operandi nell’approcciarsi ai compagni di viaggio del passato.

Do what you’ve got to do. But imagine… just imagine how it would feel if someone did this to you.

Doctor Who - 10x01 The PilotL’identità di “The Pilot” non è plasmata, però, solo dalla connotazione di nuovo punto di partenza per il Dottore, ma è anche un crocevia importante in cui si raccoglie tutto l’universo espanso e la mitologia cinquantennale che caratterizzano la serie della BBC, ormai un vero e proprio simbolo della cultura popolare inglese e non solo. A partire dai molteplici riferimenti individuabili sulla scrivania che appare nel centro della prima inquadratura dell’episodio, tra cui spiccano un portapenne pieno di cacciaviti sonici e la statua di un corvo – che ovviamente si riferisce alla morte di Clara in “Face The Raven” – a fianco alle fotografie di Susan e River – rispettivamente prima e ultima companion del Dottore –, sino all’intrusione temporale durante la guerra con i Movellan di “Destiny Of The Daleks”, serial del 1979 che vedeva Tom Baker nei panni del quarto Dottore. Da non dimenticare anche il ritorno del tema della memoria, che emerge nel momento in cui Twelve tenta di rimuovere i ricordi di Bill: la sua risposta emotiva scuote il Signore del Tempo che ricorda, probabilmente, ciò che successe a Donna e, più recentemente, proprio a lui, incapace di ricordarsi del volto di Clara – di cui però sentiamo ancora una volta il tema musicale.

“The Pilot” è un episodio che segna un solco importante nella programmazione della serie proprio per la sua duplice natura di fine di un percorso e al tempo stesso nuovo inizio. Nonostante una trama verticale poco originale e una struttura molto lineare, funzionano bene sia l’introduzione di Bill come nuova companion che l’autoreferenzialità, mai fine a se stessa, attraverso la quale Moffat si conferma come il primo grande fan della serie televisiva più longeva della storia, a cui tra l’altro si prepara a dire addio.

Voto: 7 ½

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.

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