NOS4A2 – 1×01 The Shorter Way 1


NOS4A2 - 1x01 The Shorter WayNell’affannosa ricerca di uno show in grado di funzionare da laccio emostatico per l’emorragia di ascolti che sta interessando l’emittente AMC, sempre più orfana dei grandi numeri di The Walking Dead, ha trovato posto anche NOS4A2, drama horror tratto dal romanzo omonimo di Joe Hill.

Per approcciarsi alla visione di “The Shorter Way” è necessario non lasciarsi scoraggiare dal titolo orripilante dello show, un misto tra una formula chimica e un utilizzo anacronistico della tastiera pre-T9; anche perché l’adattamento di Jami O’Brien (Fear The Walking Dead, forse non il migliore dei biglietti da visita) – con lo stesso Joe Hill a presiedere i tavoli della scrittura – almeno prova a portare in campo dei presupposti onorevoli. L’idea di partenza infatti sta nello stravolgere la narrazione televisiva che vede i vampiri belli, dannati, bramosi di sangue e di amori struggenti per rivalutare in maniera decisa la componente horror.
La trama è piuttosto lineare e l’episodio ruota attorno ai protagonisti, le cui vicende, ancora slegate, sono destinate ad interconnettersi: Charlie Manx (Zachary Quinto) è una sorta di vampiro ultracentenario che si nutre di anime di bambini, sequestrandoli e conducendoli in un posto “Where every day is Christmas and where unhappiness is against the law” che chiama Christmasland; Maggie Leigh (JJ Smith) è una bibliotecaria dotata di poteri divinatori; Vic McQueen (Ashleigh Cummings) è una studentessa d’arte che scopre di avere un dono particolare, dal momento che attraversando un ponte in sella alla sua moto da cross è in grado di andare in qualsiasi luogo dello spazio e del tempo desideri, pur ritrovandosi debole e provata una volta tornata indietro.

Il primo episodio della serie, che è disponibile in Italia su Amazon Prime a partire dal 7 giugno, si concentra su un’introduzione dei personaggi e delle atmosfere, focalizzandosi principalmente sul background famigliare di Vic. Si tratta, quest’ultima, di una parte del racconto che non è particolarmente ispirata né integrata in quello che dovrebbe essere un horror sul sovrannaturale. Ci ritroviamo a subire lunghe sequenze incentrate sulla crisi del matrimonio dei genitori della protagonista che nulla aggiungono allo spirito della narrazione, ad esclusione di un ampliamento dei temi affrontati. È subito evidente, infatti, come a un horror d’azione si sia cercato di affiancare una componente d’angoscia legata ai vissuti famigliari e privati dei personaggi. Il bambino, il cui rapimento da parte di Charlie Manx dà il via al racconto, si sente abbandonato, come se fosse solo al mondo, e la stessa Vic si ritrova prigioniera dei legami costituiti dal suo status sociale che possono impedirle di iscriversi al college e perseguire i suoi sogni di artista.

NOS4A2 - 1x01 The Shorter WayMeno facilona risulta essere la messa in scena, in cui la regia di NOS4A2 tenta di costruire un immaginario grigio ed evocativo, come possono esserlo le atmosfere solenni alla Stephen King, aggiungendo saltuarie escursioni in un bianco-rosso-verde di carattere natalizio; è inoltre apprezzabile la caratterizzazione visiva di Maggie, che convoglia le sue abilità divinatorie in un sacchetto contenente delle tessere dello Scarabeo per ottenere le sue risposte.
Un capitolo a parte lo meritano le interpretazioni di Zachary Quinto e Ashleigh Cummings, che costituiscono la parte più piacevole di “The Shorter Way”. Quinto è il nome grosso della produzione e vestendo i panni del metamorfico Charlie Manx – il personaggio ringiovanisce man mano che assorbe l’anima delle sue vittime – aggiunge nuove sfaccettature al proprio curriculum. Con la sua interpretazione riesce ad ammantare il personaggio di un’aura di antica inquietudine, trasmettendo al tempo stesso il terribile peso che Manx deve portare sulle spalle. È altrettanto riuscito il lavoro dell’esordiente Cummings, che ricorda nello stile e nella presenza scenica la prima Jennifer Lawrence, e riesce a mediare nell’assoluta ininfluenza delle scene di conflitto matrimoniale che coinvolgono i suoi genitori.

Al netto del carattere introduttivo dell’episodio diventa davvero difficile terminare la visione con un’impressione positiva di quanto appena passato sullo schermo. Ad infastidire è la lentezza dovuta alla diluizione del racconto. Non si tratta in questo caso di un rallentamento fertile, volto ad un graduale accumulo della tensione narrativa ma dell’evidente difficoltà nel rendere interessanti gli avvenimenti collaterali all’evento principale. Le ottime performance degli attori non possono essere sufficienti a tenere in piedi un horror sovrannaturale e NOS4A2 lascia in bocca allo spettatore il gusto insipido del buco nell’acqua. Lo show di Jami O’Brien era visto dai più come un’occasione di riscatto per un’emittente difficoltà ma, a giudicare da questi primi cinquanta minuti, le aspettative non sono state rispettate e l’insulsaggine di alcune tra le storyline inserite lascia alquanto temere per le prospettive future.

Voto: 5

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Un commento su “NOS4A2 – 1×01 The Shorter Way

  • Davinelulinvega

    …rivalutare la componente horror vampiresca? Non l’aveva già fatto (tra l’altro neanche male) The Strain?