Star Wars: The Clone Wars – 7×01 The Bad Batch 4


Star Wars: The Clone Wars - 7x01 The Bad BatchSono passati quasi due anni dal Comic-Con 2018 in cui veniva proiettato un trailer che apparentemente doveva solo celebrare il decimo anniversario di The Clone Wars ma che si concludeva con una notizia sorprendente che mandava in estasi tutti i presenti: la serie era pronta al ritorno per una settima e ultima stagione. Con l’episodio “The Bad Batch”, lo show d’animazione creato da George Lucas arriva finalmente sul piccolo schermo per il capitolo conclusivo sulla nuova piattaforma di streaming Disney+. 

Dopo l’acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney, sembrava che The Clone Wars fosse una delle vittime irrecuperabili fatte dalla casa di Topolino. Tant’è che, dopo una sesta stagione intitolata The Lost Missions andata in onda su Netflix con sole tredici puntate, alcune delle storyline già scritte per chiudere la serie e colmare definitivamente il periodo tra L’Attacco dei Cloni e La Vendetta dei Sith erano state proposte sotto altri formati, in un’operazione denominata The Clone Wars LegacyLe storie che hanno trovato vita altrove sono Darth Maul – Son of Dathomir, un fumetto in quattro numeri che racconta le sorti di Maul dopo essere stato catturato da Darth Sidious, e Dark Disciple, un romanzo in cui scopriamo la sorte di uno dei personaggi più amati e meglio riusciti di The Clone Wars, Asajj Ventress. Inoltre, Starwars.com ha pubblicato ben 8 episodi in bassa risoluzione di altri due archi narrativi, “Crisis on Utapau” con Obi-Wan e Anakin e “Bad Batch”. Proprio quest’ultimo è stato riportato a galla con una vesta grafica migliorata per aprire la nuova stagione.

Star Wars: The Clone Wars - 7x01 The Bad BatchLa decisione di non partire subito con i Jedi al centro dell’azione può apparire strana ai nuovi arrivati, ma è la scelta più azzeccata in una serie che è riuscita in sei stagioni a fare un lavoro di altissimo livello nello sviluppo dei cloni, dando a ognuno di loro dei tratti caratteristici ben precisi e trattando tematiche per niente banali che analizzano tutte le problematiche che ruotano attorno alla creazione di un’armata di cloni senzienti mandati in battaglia a morire. 

Uno degli esempi più lampanti di questo lavoro di approfondimento lo si può notare nei primi minuti di “The Bad Batch” che coincidono, tra l’altro, con il cambiamento maggiore rispetto alle edizioni in bassa risoluzione. Se nel caso più vecchio Rex ipotizzava che i Separatisti conoscessero le loro tattiche perché avevano recuperato dei dati dal defunto Echo, qui lo vediamo prima nascondere alcune preoccupazioni ai generali Windu e Skywalker per poi confidarsi con Cody. È un momento che mostra il clone in tutta la sua umanità mentre riflette sul costo del conflitto e sul peso che si portano dietro i sopravvissuti. 

I quattro membri della Bad Batch riescono subito a emergere nel panorama vastissimo di personaggi memorabili di The Clone Wars, e nonostante le loro differenze con i “Reg”, si inseriscono senza problemi nelle dinamiche con gli altri cloni, aggiungendo quel tocco da Sporca Dozzina che in un racconto bellico non può mancare, con qualche evidente rimando a Rambo soprattutto per quanto riguarda i lineamenti di Hunter. In quanto cloni con “desirable mutations”, non è un caso che il loro nome sia Clone Force 99, un rimando all’omonimo e amatissimo soldato apparso negli episodi “Clone Cadets” e “Arc Troopers”. Se però tutte queste varianti di cloni risultano così riuscite è anche merito della grandissima interpretazione di Dee Bradley Baker, che grazie a un meticoloso lavoro sulla voce riesce a dare ulteriore spessore alla caratterizzazione dei personaggi già fatta in fase di scrittura.

Star Wars: The Clone Wars - 7x01 The Bad BatchSul fronte tecnico, si nota da subito il netto miglioramento, con una veste grafica più dettagliata e superiore ai modelli non proprio perfetti delle prime stagioni. A livello narrativo è la classica puntata in stile quest videoludica con i cloni in azione, anche se il mistero che si cela dietro all’algoritmo in mano ai Separatisti e il colpo di scena finale sulla sorte di Echo sono sufficienti ad aprire degli scenari molto interessanti nel prosieguo di questo arco narrativo su Anaxes. Proprio il pianeta su cui è ambientata la puntata è al centro di un interessante collegamento con Rebels: durante una scena in mezzo alla giungla, sullo sfondo si possono vedere dei fyrnock, le creature con cui Ezra avrà un confronto, sopravvissute al cataclisma che colpirà il pianeta nei primi anni del regime imperiale. 

A differenza di quanto visto nel recente Resistance, The Clone Wars non hai mai perso l’occasione di approfondire molti degli aspetti che nei film venivano spesso solamente accennati, e bisogna ringraziare George Lucas – ingiustamente criticato in troppe occasioni – se abbiamo a disposizione una serie che dà molte risposte non solo per quanto riguarda la Guerra dei Cloni, ma anche tantissime aree inesplorate della Forza. È un livello di dedizione all’espansione del racconto e della mitologia che negli anni di gestione Disney si è visto soltanto in Rebels e The Mandalorian, non a caso due progetti creati o comunque seguiti da Dave Filoni, riconosciuto da molti come il vero erede di Lucas.

The Clone Wars riparte dunque con un buon episodio che non spicca a livello narrativo ma che introduce un gruppo di personaggi molto interessanti e fa un ottimo lavoro nell’esplorare la psicologia dei cloni in guerra da ormai quasi tre anni. Dopo la delusione di Resistance, questo ritorno ci ricorda quanto sia speciale l’animazione nella galassia di Star Wars, un prodotto che lo è ancora di più se pensiamo al fatto che si tratta probabilmente dell’ultimo progetto legato al franchise con un vero input creativo da George Lucas, la mente che ha lanciato questa meravigliosa saga quasi 43 fa. 

Voto: 7+

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4 commenti su “Star Wars: The Clone Wars – 7×01 The Bad Batch

  • terst

    Grazie Ivan per la recensione! Non avevo notato il collegamento col clone 99 (in effetti non mi ricordavo si chiamasse così), un ottimo particolare a mio parere. Mi ha colpito particolarmente la qualità delle animazioni e soprattutto la “regia” delle scene di azione.

     
    • Ivan Pavlović L'autore dell'articolo

      Hai ragione, la regia delle scene d’azione è davvero notevole. Vista la tua passione per Star Wars ti faccio una domanda off topic: cosa ne pensi di The Rise of Skywalker?

       
      • terst

        Mah, non posso dire che ROS mi abbia deluso, perché è stato quello che mi aspettavo: un buon film generico di fantascienza/azione, che cerca di piacere alle nuove generazioni buttandoci una dose pesante di fanservice per provare ad appagare anche i fan di vecchia data. Ma troppa azione e poca storia, troppe coincidenze e colpi di scena emotivi buttati a caso che non colpiscono minimamente… E l’intera trilogia ha pagato il fatto di aver affidato il secondo episodio a Rian Johnson che ha cercato di discostarsi dal percorso prestabilito e dare una svolta originale per poi cancellare tutto in ROS dicendo che era uno scherzone.

         
        • Ivan Pavlović L'autore dell'articolo

          Ho pareri contrastanti riguardo a The Rise of Skywalker, perché se da una parte ci sono momenti che mi piacciono molto, dall’altra mi ha profondamente deluso il fatto che alla fine abbiano raccontato la stessa identica storia della trilogia originale. Per me Rian Johnson ha fatto un grandissimo lavoro in The Last Jedi, perché ha messo in discussione l’ordine Jedi e la concezione della Forza. Sia con The Force Awakens che con il film conclusivo, J.J. ha perso l’occasione di portare qualcosa di nuovo nella mitologia. Doveva essere una trilogia sulla capacità di mantenere l’equilibrio nella Forza – cosa che tra l’altro viene affrontata in maniera molto interessante nel leak della sceneggiatura di Trevorrow -, e invece siamo di nuovo al punto di partenza. È davvero triste pensare che questa sia la conclusione della saga degli Skywalker.