[Recuperi Seriali 2020] Mythic Quest: Raven’s Banquet – I videogiochi non fanno male 3


[Recuperi Seriali 2020] Mythic Quest: Raven's Banquet - I videogiochi non fanno maleUno dei generi che hanno riscosso più successo in questi anni di peak TV è senza ombra di dubbio quello delle workplace comedy. Grazie a serie del calibro di The Office, 30 Rock, e Parks and Recreation solo per citarne alcune, la commedia americana è finalmente riuscita a realizzare dei prodotti allontanandosi da alcuni dei suoi elementi più fastidiosi e superati – come le risate dal vivo e l’impostazione multicamera – per addentrarsi in nuovi territori che ne hanno permesso l’ammodernamento e che hanno solo giovato alla qualità. Uno degli esempi più riusciti del genere in questo 2020 è la serie di Apple TV+ Mythic Quest: Raven’s Banquet.

Creata a sei mani da Megan Ganz, Charlie Day e Rob McElhenney (gli ultimi due lavorano insieme da anni a It’s Always Sunny in Philadelphia), Mythic Quest: Raven’s Banquet ci porta nel dietro le quinte dello sviluppo di un videogioco, nello specifico un MMORPG (massive multiplayer online role-playing game) che ha lo stesso titolo della serie, una di quelle produzioni videoludiche pensate per coinvolgere i giocatori per molti anni con costanti aggiornamenti ed espansioni; in poche parole World of Warcraft, il più famoso dei MMORPG e anche al centro di uno degli episodi più conosciuti di South Park, “Make Love, Not Warcraft” (disponibile su Netflix).

Il cast è perfettamente suddiviso nei vari ruoli chiave della lavorazione di un videogioco, come la mente dietro all’intero progetto nonché direttore creativo Ian Grimm – il classico guru eccentrico del mondo tech – interpretato dal co-creatore della serie Rob McElhenney, lo sceneggiatore CW Longbottom (F. Murray Abraham), e la lead engineer Poppy Li (Charlotte Nicdao), che si deve destreggiare tra le richieste assurde (e l’egocentrismo) del suo capo e le sue aspirazioni, con il desiderio che Ian riconosca il suo valore e il suo ruolo indispensabile nello sviluppo di Mythic Quest. C’è anche spazio per una delle posizioni meno conosciute ma comunque importantissima, cioè quella dei tester, in questo caso Dana e Rachel (rispettivamente Imani Hakim e Ashly Burch), chiuse per ore in una stanza a giocare a Mythic Quest per scovare eventuali bug. Piccola curiosità: Ashly Burch vanta una grandissima carriera come doppiatrice di videogiochi; recentemente ha infatti prestato la voce al personaggio di Mel in The Last of Us Part II, mentre il ruolo per cui è più conosciuta è la splendida interpretazione di Aloy in Horizon Zero Dawn.

[Recuperi Seriali 2020] Mythic Quest: Raven's Banquet - I videogiochi non fanno maleCome in tutte le workplace comedy citate precedentemente, il vero punto di forza del progetto sono proprio i personaggi, il risultato di una scrittura brillante e di un casting perfetto. Uno dei grandi meriti di Mythic Quest è la capacità di coinvolgere ogni tipologia di spettatore nonostante la narrazione sia ovviamente molto legata a un settore specifico come quello dei videogiochi. Benché ci siano molti contenuti che saranno apprezzati da gamer e amanti del settore, al centro della serie ci sono comunque dinamiche lavorative e soprattutto umane presenti ovunque, ed è proprio grazie all’ottimo lavoro fatto nella scrittura dei personaggi che questi aspetti sono così accessibili; dopotutto, non serve aver preso in mano un joystick per capire le sofferenze e la frustrazione di Poppy.

La serie fa anche un grandissimo lavoro nel mettere in scena molte delle situazioni più assurde di quest’industria che ai neofiti potranno sembrare poco realistiche, ma uno streamer minorenne con milioni di follower ha davvero in mano il potere di minare il successo di un videogioco. Ci sono anche riferimenti ad alcuni degli aspetti più seri e problematici di questa professione, come la tossicità dei fan, la quasi totale assenza di dipendenti donne (la presenza di Poppy in un ruolo così importante è un’eccezione) o il crunch, lo sfruttamento senza paga per decine di ore di lavoro extra nel periodo immediatamente precedente all’uscita di un videogioco, di cui si è parlato molto nelle settimane prima dell’arrivo di Red Dead Redemption 2 e di The Last of Us Part II. Mythic Quest non risparmia colpi e lo fa in maniera intelligente – senza però dimenticare la sua natura comica.

A livello puramente estetico, una delle trovate più interessanti di Mythic Quest è la scelta fatta per le transizioni tra una scena e l’altra: invece delle classiche inquadrature che ci mostrano gli uffici dall’esterno, la serie usa brevissimi video di gameplay tratti da alcuni dei videogiochi più famosi di Ubisoft – lo studio di sviluppo è tra i produttori dello show -, e quindi può capitare di vedere i panorami mozzafiato della Grecia classica ricreata in Assassin’s Creed: Odyssey o i brutali scontri di For Honor. In mezzo a questi prodotti tripla AAA – termine usato per definire i blockbuster del mondo videoludico – ci sono anche scene di Mythic Quest: Raven’s Banquet, ricreato da zero proprio da Ubisoft affinché potesse essere utilizzato nelle vere sequenze che si vedono nella serie.

[Recuperi Seriali 2020] Mythic Quest: Raven's Banquet - I videogiochi non fanno maleMythic Quest è stato anche uno degli show in grado di produrre un episodio durante la pandemia: la serie ha realizzato una delle puntate meglio riuscite del filone “videochiamata di lavoro” vista durante il lockdown che ha implementato perfettamente alcuni aspetti narrativi della prima stagione. Allo stesso tempo, lo speciale ha regalato un finale di puntata molto toccante, un ottimo esempio di come la serie sia in grado di alternare ottimamente gli aspetti comedy a quelli più personali e umani, risultando particolarmente attuale per quanto riguarda le ripercussioni a livello mentale dell’isolamento forzato causato della pandemia.

Nonostante sia stata totalmente ignorata agli Emmy di quest’anno, Mythic Quest è una delle migliori novità del 2020, un’ottima commedia con cast perfetto e un gruppo di autori che sfrutta al meglio le dinamiche tipiche delle workplace comedy, l’ennesimo esempio di come in casa Apple TV+ la produzione si stia facendo sempre più variegata, al passo coi tempi e soprattutto di qualità.

NOTA:
Questo articolo fa parte della rubrica estiva “Recuperi Seriali 2020″: durante il mese di agosto parleremo, con articoli senza spoiler, di alcune delle serie 2020 di cui non abbiamo avuto l’occasione di parlare e che secondo noi andrebbero assolutamente recuperate!


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3 commenti su “[Recuperi Seriali 2020] Mythic Quest: Raven’s Banquet – I videogiochi non fanno male

  • Terst

    Per quanto io non sia un amante delle sitcom, questa serie mi è piaciuta un sacco. Più Parks & Rec che the Office, una piccola gemma da scoprire e godersi in poche ore di leggerezza. L’episodio in lock down mi ha colpito molto, ma sono un po’ stupito che Ivan non abbia citato il quinto episodio: una scelta rara e molto coraggiosa quella di inserire, a metà della serie, un episodio dal tono completamente diverso dal resto della serie e che, fino all’ultimo istante dell’ultimo episodio, sembra totalmente slegato dalla storia. Eppure, grazie anche alla sempre fantastica Cristin Milioti, ne esce un episodio stupendo, che in 20 minuti narra una storia semplice ma con una sensibilità unica, che meriterebbe forse una serie a sé, ed è anche stato forse l’unica cosa che, al momento della sua uscita, abbia fatto parlare della serie.

     
    • Ivan Pavlović L'autore dell'articolo

      Ciao Terst. Non ho parlato del quinto episodio per il semplice fatto che si tratta di un articolo che consiglia la serie senza spoiler. 🙂