Deutschland 89 – 1×01/02 Kyrie Eleison & November Nights 6


Deutschland 89 - 1x01/02 Kyrie Eleison & November NightsCon l’aumento degli investimenti nelle produzioni internazionali da parte dei grandi servizi di streaming, il palinsesto si è sempre maggiormente riempito di prodotti da tutto il mondo, regalando al pubblico la possibilità di scegliere tra decine di serie che per una volta guardavano oltre al mondo anglofono, raccontandolo attraverso gli occhi dei loro diretti interessanti e non del classico americano di turno.

Chi ne ha ovviamente tratto più vantaggio, almeno finora, è stato Netflix: basti pensare al successo de La Casa di Carta – serie acquistata dal colosso dello streaming – che ha inserito nel panorama mainstream seriale la Spagna, o a quello di Dark, che con il suo mix di viaggi nel tempo e precisione teutonica ha conquistato fan ovunque. Tra le varie serie tedesche che hanno superato i confini nazionali, c’è anche Deutschland 89, prodotta da RTL con SundanceTV e l’aiuto di Amazon Video dalla seconda stagione (In Italia la prima si può trovare su Prime), creata da Joerg Winger e Anna Winger (la stessa di Unorthodox)  e arrivata alla terza e ultima stagione sulla storia dell’agente segreto della HVA – i servizi segreti internazionali della Stasi – Kolibri.

A differenze dei prodotti di Netflix citati, Deutschland 89 – preceduto da Deutschland 83 e 86, un po’ come la nostra 1992non si può definire un fenomeno mondiale, tant’è che è uno dei casi in cui la serie ha avuto più successo all’estero che in patria dove, quasi inspiegabilmente, un racconto sull’ultimo decennio della guerra fredda non ha saputo attirare l’attenzione del pubblico locale. Basti pensare che il protagonista Jonas Nay afferma di essere riconosciuto più spesso per le strade di Londra che quelle di Berlino.

Deutschland 89 - 1x01/02 Kyrie Eleison & November NightsDopo un’ottima seconda stagione ambientata in quel 1986 del disastro di Chernobyl, in cui si è visto un aumento del budget grazie a una serie di filoni narrativi ambientati in Africa e dove hanno fatto breccia nel cuore dei fan i riferimenti a Das Traumschiff, la serie tedesca degli anni ottanta La Nave dei Sogni arrivata in Italia solo nel 2009 e che prende ispirazione dall’americana The Love Boat, Deutschland 89 fa un salto temporale nell’ultimo anno in cui le due Germanie sono state divise. Per quanto inevitabile e logico fosse concludere la serie in uno degli anni più importanti non solo per il popolo tedesco ma anche per buona parte del mondo, colpisce in positivo la scelta di far partire la premiere a poche ore dalla caduta del muro.

Sarebbe stato interessante vedere un racconto degli eventi che hanno portato alla fine del regime della Germania dell’est, ma la decisione di catapultarci alla fine di tutto permette di gettare i protagonisti della serie in un vero e proprio nuovo mondo, una dimensione a loro sconosciuta in cui devono rapidamente adattarsi al cambiamento per sopravvivere, facendo naturalmente i conti con i loro passato. Il risultato è decisamente riuscito, e la rapidità con cui il governo della DDR ha deciso di aprire i propri confini lascia di stucco Martin e gli altri, e il loro essere impreparati è un ottimo punto di partenza per il racconto di questa stagione.

L’operato dei servizi segreti per bloccare ogni influenza occidentale continua anche in queste prime puntate, con Martin alle prese con una classica missione di censura, ma è chiaro che il cambiamento sta influenzando anche questo tipo di operazione; la sensazione è infatti quella che ogni tentativo per limitare i “danni” sia sempre più vano, e nonostante gli enormi sforzi del vecchio regime di mantenere lo status quo, i suoi agenti – con Kolibri in prima linea ma anche gli insospettabili come Nina – non hanno più le certezze di una volta, facendo affiorare tutte le fragilità del sistema. Come conseguenza di ciò, per Martin è ancora più chiaro il desiderio di voler salutare per sempre la vita da spia, soprattutto ora che nella sua vita è entrata la figura del figlio, per il quale vuole giustamente il miglior futuro possibile e per il quale è disposto a tutto.

Deutschland 89 - 1x01/02 Kyrie Eleison & November NightsLa narrazione che alterna le storie dei personaggi della serie a quelle dei notiziari che riprendono gli eventi rivoluzionari di quei giorni ha sempre caratterizzato le stagioni di Deutschland, un espediente molto utilizzato dai prodotti a sfondo storico poiché dà una grandissima mano a contestualizzare il racconto e a dare quel tocco in più di credibilità e autenticità. Anche a più di trent’anni dalla caduta del muro, le immagini degli attraversamenti pacifici del confine e la forza di quello che quel momento ha significato per tante persone, hanno ancora un impatto fortissimo sullo spettatore, aiutato non solo dalla memoria storica ma anche dalle reazioni dei protagonisti della serie che ci hanno accompagnato per tre stagioni, un importante canale emotivo che gli autori hanno sempre gestito con cura maniacale.

Purtroppo in queste prime due puntate non viene concesso ancora molto spazio a uno dei personaggi che più sono emersi nel corso della seconda stagione nonostante la già grande presenza nella prima, cioè Lenora (la zia di Martin), interpretata da Maria Schrader, fresca tra l’altro di un inaspettato Emmy per la regia di Unorthodox. Nonostante la presenza limitata, le poche scene che la vedono protagonista promettono un interessante sviluppo narrativo per il suo personaggio, rafforzato dal ritorno in gioco di Rose.

Nonostante l’apprezzamento della critica estera, Deutschland 89 non ha ancora ottenuto il successo meritato, surclassata da serie con un appeal superiore e rischiando dunque di finire nel dimenticatoio di un palinsesto sempre più vasto. L’arrivo della stagione conclusiva e delle due puntate introduttive che aprono ottimamente l’epilogo della serie sono il momento ideale per recuperarla e fruire del grande lavoro di scrittura e ricostruzione storica messo in piedi nell’arco di tre stagioni dagli autori.

Voto 1×01: 7 ½
Voto 1×02: 7+

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

6 commenti su “Deutschland 89 – 1×01/02 Kyrie Eleison & November Nights

  • Mariano

    Ma quando e dove sarà finalmente possibile vedere la terza parte ( Deutschland 89 ) in italiano ? Sky, Netflix o Amazon prime ?
    Grazie
    P.s. a mio avviso è una serie fantastica, certo bisogna avere conoscenza, cultura e curiosità storica e geopolitica …

     
    • Ivan Pavlović L'autore dell'articolo

      Ciao, Mariano. Probabilmente andrà in onda su Sky, però per il momento non si sa ancora quando.

       
      • Davide

        Ciao Ivan…bellissima rece…”D83″ e soprattutto “D86″mi erano piaciute parecchio…spero che “D89″arrivi presto su Sky Atlantic…mi fa piacere che i Seriangloni finalmente si siano occupate di questa serie,che conferma la bontà delle serie tedesche,come “Babylon Berlin”(meravigliosa !…)arrivata alla 3a stagione e la sorprendente “Das Boot”,già trasmesse 2 stagioni…

         
        • Ivan Pavlović L'autore dell'articolo

          Ciao, Davide. Innazitutto grazie mille. 🙂 Questa trilogia di Deutschland mi ha davvero appassionato, soprattutto durante la stagione in cui come sempre l’uso della musica degli anni ottanta è stato perefetto. Babylon Berlin è tra quelle che spero di recuperare al più presto.

           
  • fabrizio

    Credo che Deutschland 89 sia una delle peggiori serie tv mai scritte. In quest’ultima stagione si è perso del tutto il mordente che animava le precedenti (anch’esse cmq di livello medio basso, benchè più interessanti), laddove le vicende storiche avrebbero invece potuto fornire materiale di ben altro spessore. Tutti i personaggi sono stereotipati, recitazione e dialoghi fanno pensare a Don Matteo, e ogni episodio si snoda attraverso situazioni inverosimili e narrativamente posticce. Martin non ha più un ruolo, se non quello di un pugile sbattuto che viene catapultato dentro contesti creati da altri. Niente funziona: nè il radicalismo di Lenora cui viene addirittura attribuito un attentato a Kohl, nè la ridicola commediola italiana dei dirigenti del fu HVA in esilio sulla costa amalfitana. Per non parlare della nuova fidanzatina di Martin che in un batter d’occhio si sposta dalla Romania a Berlino, da Berlino a Lipsia e da Lipsia a Francoforte. Le spie di contorno sono un branco di incapaci, e anche il personaggio di Brigitte, che aveva sostenuto la seconda stagione, qui ha solo il ruolo di stucchevole deus ex machina. Pertanto non mi stupisco che in patria non abbia avuto successo: all’estero la serie “fa colore”, ma in patria chi potrebbe mai riconoscersi in una ricostruzione storica che fa sembrare un capolavoro anche 1992 ? p.s. per inciso, Babylon Berlin sta su un altro pianeta…