Zoey’s Extraordinary Playlist – 2×01/02 Zoey’s Extraordinary Return & Zoey’s Extraordinary Distraction


Zoey's Extraordinary Playlist - 2x01/02 Zoey's Extraordinary Return & Zoey's Extraordinary DistractionUna delle novità più interessanti dell’appena trascorso 2020 è stata Zoey’s Extraordinary Playlist, serie NBC che mescola la dramedy al musical in modo sicuramente non originalissimo ma con una capacità di scrittura e di messa in scena non comuni. Diverse serie negli ultimi anni hanno utilizzato la carta del musical per esplorare l’interiorità di uno o più personaggi (in questo senso l’esempio più famoso è sicuramente Crazy Ex-Girlfriend), e anche l’idea che un/una protagonista possa vedere e sentire delle canzoni che determinano certi stati d’animo non è stata una novità (sebbene meno noto del già citato show di Rachel Bloom e Aline Brosh McKenna, esiste un precedente del 2008, Eli Stone, serie ABC ideata da Greg Berlanti e Marc Guggenheim, in cui il protagonista interpretato da Johnny Lee Miller vedeva e sentiva George Michael cantare a causa di un aneurisma cerebrale). 

Ciononostante, Zoey’s Extraordinary Playlist si è imposta nel panorama televisivo recente grazie alla sua freschezza e alla sua capacità di confrontarsi con argomenti attualissimi, ma anche per la sensibilità con cui ha trattato tematiche complesse da rappresentare, come la malattia degenerativa di un genitore e ciò che ne consegue, ossia un lutto che nasce ancor prima della effettiva morte della persona. Non è stato ovviamente l’unico tema della prima stagione, ma vista anche la decisione di concluderla proprio con il funerale di Mitch era abbastanza scontato che questa seconda annata avrebbe dovuto riprendere da lì: non certo perché sia un argomento da “chiudere” in un episodio – e ci si aspetta che continuerà a essere trattato da una serie come questa –, ma in un certo modo è risultato quasi necessario tracciare un solco che potesse permettere al personaggio di Zoey (e a tutti gli altri) di riprendere la sua vita, anche se per forza destinata a essere diversa da prima.
Zoey's Extraordinary Playlist - 2x01/02 Zoey's Extraordinary Return & Zoey's Extraordinary DistractionÈ questa la sensazione che si ha davanti alla season premiere “Zoey’s Extraordinary Return”, ambientata sei settimane dopo la morte di Mitch, e che vede Zoey non solo in lutto, ma anche bloccata da un punto di vista sia personale – dopo un mese e mezzo non è ancora tornata a lavoro, ignora i suoi amici, mette letteralmente in pausa la sua vita – che “sovrannaturale”: è infatti dalla morte del padre che Zoey non sente più nessuno cantare le proprie emozioni, come se si trattasse di un superpotere perso o quantomeno offuscato dal dolore. La scelta, di nuovo, non è tra le più originali, ma ciò che lo è (e che evidenzia ancora una volta come la serie di Austin Winsberg parta da presupposti già visti per innovare il genere dall’interno) è il modo in cui questi “cliché” vengono trattati. La perdita del potere poteva benissimo essere un tema tirato per le lunghe, sfruttato nel suo pathos potenziale, ma questo non succede: Zoey torna in ufficio e subito, appena fuori dall’ascensore del quarto piano del SPRQ Point, la musica torna a invadere la sua vita, come se non se ne fosse mai andata.

Un approccio molto simile è quello con cui viene affrontato il famoso triangolo tra Zoey, Sam e Max. Innanzitutto Sam e Max diventano amici, grazie anche alla presenza di Mo, proprio perché hanno un comune interesse, che è sì quello di stare insieme a Zoey, ma che durante il suo lutto diventa genuina e sincera preoccupazione per il suo stato psicofisico; l’idea che due uomini in competizione mettano da parte (seppur temporaneamente, come ci dimostra il divertentissimo duetto su “Are you gonna be my girl?” dei Jet) la loro sfida per raccogliere più informazioni possibili sulla donna con cui vorrebbero stare ci dimostra una maturità dei personaggi – e dunque della scrittura – ben lontana da certe storie trite e ritrite, in cui la gelosia diventa l’unico denominatore comune dei due “contendenti”. Ma soprattutto, anche in questo caso notiamo come Zoey’s Extraordinary Playlist decida di distanziarsi dai cliché di genere, e, invece che dar via a un triangolo scontato (del resto Zoey è in lutto e potrebbe non essere nelle condizioni di prendere una decisione) o a un passo indietro della donna (prendersi tempo in questo caso sarebbe, di nuovo, più che comprensibile), la serie decide di far muovere la sua protagonista verso un’altra possibile reazione al lutto, anche se meno rappresentata: la ricerca della stabilità affettiva, di una costante attorno a cui girare quando tutto il resto è ancora troppo nebuloso per poter farci affidamento.

Zoey's Extraordinary Playlist - 2x01/02 Zoey's Extraordinary Return & Zoey's Extraordinary DistractionZoey sceglie Max, in maniera comprensibile: sebbene con Simon la accomuni l’esperienza del lutto, Max è il suo migliore amico, è una certezza, ed è probabilmente la scelta più realistica che la serie abbia preso in questo senso. Un’altra certezza è quella del lavoro, o almeno così crede Zoey: se la prima stagione è stata tutta incentrata sul suo diventare team manager – con tutte le difficoltà che ne sono scaturite anche in quanto unica donna del suo team –, la seconda avrebbe dovuto vedere in questo una conferma della sua carriera. Purtroppo però la realtà, la nostra, è entrata a gamba tesa nella sceneggiatura della serie, portando a una modifica sostanziale della trama: Lauren Graham, interprete di Joan, avrebbe dovuto partecipare alla seconda stagione come series regular, ma purtroppo per questa annata sarà solo una guest star e questo a causa della pandemia: Graham è infatti stata scritturata per Mighty Ducks (Disney+) che doveva essere girata a marzo 2020, senza quindi causare alcuna interferenza con Zoey. Ovviamente le riprese sono state rimandate, arrivando a coincidere con quelle di Zoey, e quindi non è stato possibile avere il personaggio di Joan in presenza stabile nella serie: questo ha portato al suo trasferimento a Singapore e dunque a una nuova sfida per la protagonista, che si ritrova davanti al difficile compito di sostituire la sua capa. È sicuramente un elemento che porterà novità importanti sul suo percorso, ma non si può che essere dispiaciuti per l’assenza di Joan, soprattutto per il rapporto che la donna aveva instaurato con Zoey; anche in questo caso il classico cliché delle uniche due donne che si fanno la guerra proprio perché donne era stato completamente ribaltato dopo pochissimi episodi della prima stagione, e anzi, il ruolo di Joan nella vita di Zoey è stato in più occasioni quello che ha aiutato la protagonista a prendere la decisione giusta.

Ovviamente il lutto viene affrontato anche dal punto di vista della famiglia al completo, che si ritrova in posizioni completamente diverse: Maggie dovrà imparare a lasciar andare le cose e a ricostruirsi una vita, dato che gli ultimi suoi anni sono stati interamente dedicati al marito, mentre David e Emily (diventati regular in questa stagione) si trovano nella straniante posizione di tristezza per il lutto, felicità per il loro primo figlio e ovviamente stanchezza infinita. Il modo con cui la serie ha deciso di affrontare i legami familiari, come rivela soprattutto la seconda puntata “Zoey’s Extraordinary Distraction”, sembra suggerire che questo tema sarà portante nell’arco della stagione e ci si augura che l’approccio sia come negli altri casi volto a rompere i luoghi comuni di una certa, sciatta scrittura che ricade in stereotipi triti e ritriti quando si tratta di lutto (o che li rifugge completamente, chiudendo in fretta capitoli che meriterebbero più spazio). La direzione sembra infatti questa, se stiamo alle dichiarazioni di Austin Winsberg: l’idea è quella di trovare un modo originale per mantenere Peter Gallagher nello show, garantendo quindi alla famiglia Clarke ma soprattutto a Zoey di continuare ad avere un legame con Mitch.

Zoey's Extraordinary Playlist - 2x01/02 Zoey's Extraordinary Return & Zoey's Extraordinary DistractionSe il primo episodio della stagione è quindi orientato a “fare ordine”, il secondo è sicuramente quello che dà il via vero e proprio all’annata, sia per quanto riguarda la vita privata di Zoey che per il suo lavoro, e su entrambi i fronti la puntata lavora decisamente bene. Il rapporto tra la protagonista e Max viene riportato su un piano che forse, con le ultime puntate, avevamo dimenticato, ossia quanto sia complicato essere in intimità con una persona che può letteralmente leggere nel pensiero dell’altra: la performance di Jane Levy e soprattutto di Skylar Astin rappresentano il picco della puntata, soprattutto perché un medley tra “I’ll make love to you” dei Boyz II Men e “Take me out to the ball game” era davvero impossibile da prevedere. E questo ci ricorda un altro punto a favore della serie, cioè quello di saper scegliere le canzoni con un’accuratezza davvero invidiabile; in questo caso naturalmente il discorso è più ironico nella fusione tra due brani così diversi tra loro, ma l’idea di sperimentare anche da questo punto di vista – o successivamente, con “A moment like this” di Kelly Clarkson cantata con un duetto che alterna musica a versione a cappella – dà buone speranze sulla capacità di innovazione di questa seconda stagione.

Zoey's Extraordinary Playlist - 2x01/02 Zoey's Extraordinary Return & Zoey's Extraordinary DistractionDa un punto di vista lavorativo troviamo una Zoey in grado di mettere in pratica ciò che ha imparato, non solo nella gestione del problema con Leif, ma anche nella decisione – da lungo attesa – di mescolare le carte e di creare un ambiente lavorativo più inclusivo, e in questo senso l’aggiunta di McKenzie, Yasmeen e Cass non potrà che movimentare la situazione, soprattutto ora che vedremo Joan molto meno.
In ultimo non si può non menzionare il rapporto tra Max e Mo, in cui ancora una volta le aspettative vengono ribaltate quando si riconducono i problemi di fiducia di Mo a una sua esperienza personale, in cui non è il classico “timore di aprirsi agli altri” a fermarlo, quanto la paura di ripetere errori del passato.

Insomma, appare chiaro come le prime due puntate della seconda stagione di Zoey’s Extraordinary Playlist siano non solo importanti all’interno della trama, ma anche come dichiarazione di intenti: la strada tracciata parte da situazioni già viste, ma questo non vuol dire che non si possano cambiare le cose durante il tragitto, anzi. Spesso risulta più utile cambiare le cose dall’interno piuttosto che creare un cosiddetto “show rivoluzionario”: Zoey’s Extraordinary Playlist non rappresenterà certo la rivoluzione della TV, ma ha dimostrato di voler lasciare un proprio segno nella serialità contemporanea e fino ad ora ci sta riuscendo, con ottimi risultati.

Voto 2×01: 7/8
Voto 2×02: 8

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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