Dr. Death – Stagione 1


Dr. Death - Stagione 1Un medico affascinante, gentile, competente e che mette le persone a proprio agio prima di un’operazione importante è il sogno di tutti, specialmente negli Stati Uniti, dove il sistema sanitario è da sempre un problema per i meno ricchi, spesso costretti a convivere con malattie per anni prima di trovare qualcuno come il Dottor Duntsch. Il problema, in questo caso, è che alla fine lo hanno trovato.

Il Dottor Christopher Duntsch è stato di sicuro uno dei medici più furbi e magnetici che il sistema sanitario americano ricordi: purtroppo, è stato anche uno dei più mentalmente instabili e dissociati della Storia.
Dr. Death si basa infatti su un’incredibile e inquietante storia vera, che vede per protagonista questo medico chirurgo specializzato nelle operazioni spinali mutilare, rendere paraplegici o addirittura uccidere molti dei pazienti che hanno avuto la sfortuna di essere ammaliati dal suo charme e di finire sul suo tavolo operatorio. La serie è tratta da uno dei podcast più popolari degli ultimi anni negli States, e con un abile gioco di incastri temporali racconta la storia assurda e terrificante di un medico che fino a qualche anno fa era considerato una stella nascente nel panorama medico americano e mondiale, e che ora sconta la sua pena all’ergastolo.

Dr. Death - Stagione 1La miniserie da otto episodi è infatti costruita in modo da alternare vari momenti della vita di Duntsch, dai più felici a quelli più difficili, inframezzati dalle sequenze quasi da film horror delle sue operazioni. Questa struttura narrativa può effettivamente essere un po’ difficoltosa da seguire, e in alcuni casi creare anche fastidio a chi guarda, ma sembra perfetta per ricalcare il disturbo mentale di Duntsch, che sembra aggravarsi sempre di più con il passare del tempo.
A rendere ancora più inquietante il tutto è che mai viene esplicitata la condizione mentale del medico, né viene mai detto in maniera chiara se questa condizione mentale ci sia: siamo tutti portati a pensare di sì, ma il fatto che non ci sia una chiara diagnosi e che le azioni del medico – che comunque era molto competente e sapeva fin troppo bene come fare le cose – rimangano puramente a sfondo criminale senza un reale movente rende il racconto più simile a un horror che a un thriller.
Il brivido raggiunge il suo apice quando Duntsch deve operare il suo migliore amico e tutti noi spettatori – e anche chi stava di fianco al medico, ormai consapevoli di quello di cui era capace – sappiamo già come andrà a finire. Non può essere infatti solo il consumo di cocaina a spingerlo a fare del male (volontariamente? involontariamente?) a chi si trova sotto i ferri: sembra infatti che a spingerlo nella sua professione sia davvero il voler aiutare a tutti i costi gli altri, spinto da un ego talmente spropositato che arriva in alcune circostanze anche a paragonarsi a Dio. Ma allora cosa gli succede una volta in sala operatoria? Cos’è che gli scatta nel cervello quando è il momento di estrarre qualcosa e non di trapanare e distruggere altro?

Dr. Death - Stagione 1Questa moderna storia dell’orrore è raccontata da tre registe, ognuna con un suo tocco personale dovuto anche alle esperienze passate alla regia di serie tv (come Tales From The Loop, Euphoria e Chilling Adventures of Sabrina) che hanno tutte un tocco soprannaturale o una regia molto particolare e che gioca spesso con gli attori, con la fotografia e con il taglio delle riprese.
La serie infatti presenta molte sequenze che sembrano prese in prestito da thriller soprannaturali o da veri e propri horror, come i primi piani di Duntsch e quegli sguardi che cambiano completamente la nostra percezione del personaggio o i momenti delle operazioni, con alcuni movimenti e uso degli oggetti che ricordano le torture dei body horror  (il clangore del ferro contro l’osso, reiterato, è forse il migliore esempio in assoluto).
Tutto questo è retto ancora meglio da un cast eccezionale, che forse rende ancora più godibile una serie di cui praticamente si sa già lo sviluppo narrativo. Su tutti, la coppia Alec BaldwinChristian Slater (quest’ultimo nettamente rivitalizzato da Mr. Robot), che sono i personaggi co-protagonisti e anche la coppia “comica” che alleggerisce un po’ un racconto per forza di cose psicologicamente pesante nei contenuti.
Sicuramente una menzione particolare va a Joshua Jackson che negli ultimi anni ha dimostrato una crescita attoriale sempre più importante, e che oggi gli permette di interpretare ruoli sempre più drammatici e difficili ed essere sempre più convincente. Specie in questo caso, lo charme e la follia che contraddistinguono il Dottor Morte li ha fatti suoi e li ha trasposti in maniera convincente, passando da una situazione all’altra solo cambiando lo sguardo. Ormai Jackson si conferma come uno degli attori migliori sul piccolo schermo, e questi ruoli non fanno altro che sottolinearlo ancora di più. Anche i ruoli femminili – fondamentali in ogni aspetto del racconto – sono stati affidati ad attrici molto brave e in ruolo, specialmente Grace Gummer che ha dato vita a un personaggio sfaccettato come Kim Morgan in maniera perfetta.

Dr. Death è quindi una miniserie che si consuma tutta d’un fiato, che cala lo spettatore in un vortice di violenza e orrore – sia fisico che psicologico – da cui sembra impossibile uscire, perché sembra non avere nessun movente, nessun appiglio con cui tirarsene fuori. La scrittura procede per incastro temporale, rendendo in alcuni passaggi forse un po’ confusionario il racconto, ma trasmettendo benissimo quello che devono avere provato i medici e tutti quelli che hanno provato a fermare Duntsch negli anni, ovvero una sorta di chiarezza d’insieme ma che, una volta avvicinatisi per spiegarla al mondo, si fa d’improvviso confusa e inafferrabile.
È una miniserie da vedere sia per conoscere la storia quasi senza senso di questo Dottor Morte, sia per capire quanto sia ancora fallace il sistema sanitario americano, governato più dalla politica interna che dal vero obiettivo della sanità, ovvero salvaguardare la vita di milioni di persone. Un po’ thriller, un po’ politico, un po’ horror: Dr. Death è molto sfaccettato, proprio come il suo sinistro e inquietante protagonista.

Voto: 7

 

Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.

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