Gossip Girl (2021) – 1×01 Just Another Girl on the MTA


Gossip Girl (2021) - 1x01 Just Another Girl on the MTAOgni volta che qualcuno decide di fare un reboot, un remake, un sequel dopo tanto tempo dal predecessore, insomma ogni volta che viene in qualche modo rispolverato un vecchio successo, un vecchio tormentone, è impossibile non farsi l’annosa domanda: perché? Ma ne avevamo veramente bisogno? O, ancora meglio, le idee sono così a zero che dobbiamo andare a rispolverare il passato invece di piantare gli occhi al loro posto e non dietro la nuca? Bene, per Gossip Girl e i ragazzi dell’Upper East Side più famosi del mondo vale la pena provare a rispondere a questi interrogativi.

Nell’ormai lontanissimo anno 2007 chi scrive aveva diciannove anni, aveva intercettato il fenomeno Gossip Girl e, nonostante fosse sepolta da altezzosi gusti hipsterici convinta di saper scindere tra cultura alta e bassa, non aveva saputo resistere al fascino di New York, dei cerchietti e soprattutto dell’atavica lotta tra ricchi e poveri. In più, ancora lontani dalla colonizzazione dei social network – giusto Facebook stava facendo timidamente capolino –, l’idea di una serie basata su una “grande sorella orwelliana” (come viene apostrofata in questo pilot) era una leva interessante, tanto intelligente quanto furba. Forse per tanti versi il “primo” Gossip Girl poteva essere qualcosa in più in questo senso, un modo per andare ancora più a fondo su come una voce esterna e l’immagine che questa rende al suo pubblico possa pilotare delle vite; ma la scelta di Josh Schwartz all’epoca, soprattutto con il passare delle stagioni, iniziava addirittura a dimenticare la centralità di questo occhio esterno, fino ad arrivare ad una chiusura di serie epica proprio perché ha fatto in meno di un’ora quello che non aveva fatto in almeno due stagioni (ad essere gentili).

Gossip Girl (2021) - 1x01 Just Another Girl on the MTAOra, a dodici anni dalla sua chiusura (e dopo innumerevoli re-watch sempre da parte della millennial che scrive), vedere il testimone dei protagonisti passato alla Generazione Z ma con una writers’ room rimasta praticamente identica, tolto il già citato Schwartz, impone di avere più di qualche pregiudizio. Forse è anche partendo da questa prima riflessione a scatola chiusa, oltre alle domande in apertura, che non si può non storcere il naso davanti a questa operazione, che oltretutto ha probabilmente molta più presa sui millennial, ovvero sul pubblico che decretò il successo dello show, che sugli adolescenti di oggi – ma questo lo scopriremo con il tempo. Il testimone di creatore è passato a Joshua Safran che non è assolutamente nuovo dell’ambiente; se magari è più noto come il creatore di Quantico, è stato però anche produttore di Gossip Girl per tutte e sei le stagioni, quindi ha partecipato attivamente al progetto. Assieme a lui troviamo ancora Leslie Morgenstein e Stephanie Savage, con giusto l’aggiunta di Karena Evans per abbassare la media di età e che firma anche la regia dei primi due episodi.

Gossip Girl (2021) - 1x01 Just Another Girl on the MTA“Just Another Girl on the MTA” è un episodio pienamente e volutamente introduttivo, costruito su due presupposti fin troppo chiari e urlati: creare un ponte con la serie originale e dare l’avvio al nuovo partendo dai fasti del vecchio. La location è la stessa, il liceo privato Constance Billard per le ragazze più ricche di New York e il liceo privato St. Jude per i loro corrispettivi maschili, dove luogo di incontro e palcoscenico di quasi tutti i grandi intrighi delle prime stagioni era sempre il cortile in comune tra i due edifici. Anche le scalette del Metropolitan sono le stesse, dove le ragazze capitanate dall’indimenticabile Blair Waldorf si ritrovavano all’ora di pranzo per decidere sulla vita e morte sociale propria e di chiunque si mettesse sulla loro strada. E ci sono i vestiti, la moda, gli accessori, le borse da migliaia di dollari, ma non ci sono più i cerchietti, apostrofati in men che non si dica come retaggio del passato ormai caduto in disuso. Per creare un ponte tra le due serie, lo stratagemma che viene messo in campo è ri-creare Gossip Girl in una versione 2.0 (ma sempre tenendo la voce di Kristen Bell come narratrice fuori campo) che diventa sia uno scontro generazionale che uno scontro di classe, una vendicatrice sociale tout court la cui identità non è segreta per lo spettatore, ma addirittura è pensata perché una parte dello stesso ci si possa rivedere; ecco che allora, la nuova Gossip Girl è opera non di una sola mente, ma dell’altro gruppo di co-protagonisti parallelo: i professori.

Gossip Girl (2021) - 1x01 Just Another Girl on the MTASe queste persone sono entrate solo raramente nella vita di Blair, Serena, Nate, Chuck e Dan (qualcuno ha detto prof.ssa Rachel e tresca con il minorenne, sfigato Dan Humprey che nel mentre pubblicava racconti sul New Yorker?), qui sono invece ritratti come dei poveri impiegatucci al servizio del benestare dei loro alunni e soprattutto dei loro ricchi genitori, degli ultra trentenni sottopagati, in piccoli appartamenti, che viaggiano in metro e che si vestono da Zara, costantemente minacciati di perdere il lavoro per un voto non cambiato. Quindi ad impersonare Gossip Girl sono i millenial stessi, di cui viene fatto il ritratto meno lusinghiero degli ultimi anni e in completa opposizione alla libertà mentale e d’azione che impersonano invece gli appartenenti alla Gen Z. Il gruppo di protagonisti è capeggiato dalla ricca Julien Calloway (Jordan Alexander), una fashion influencer figlia di un abbiente produttore vincitore di Grammy; intorno a lei ruotano il fidanzato socialmente attento ed attivo, Obie (Eli Brown); il doppelgänger meno inquietante ed in versione pansessuale di Chuck Bass, Max (Thomas Dohery); e Aki (Evan Mock), ciecamente carino e forse bisessuale, oltre alle tradizionali mean girls del liceo: le due assistenti di Julien in “influenza”, Monet (Savannah Smith) e Luna (Zion Moreno), e l’imbronciata dalla voce rauca Audrey (Emily Alyn Lind), fidanzata con Aki. Questo gruppo sembra essere molto più affiatato dei predecessori, unito da una conoscenza nata dall’infanzia e in cui fanno fatica ad aggiungere persone, e nello specifico la nuova arrivata in città Zoya Lott (Whitney Peak), da poco trasferita da Buffalo e figlia non così ricca di un tizio di cui non sappiamo ancora molto, tranne che detesta i ricchi.

I già citati professori sono capitanati dalla prof.ssa Kate Kendall (Toni Gevinson) e, sarà voluto o no, ma sono quasi tutti bianchi, mentre il già citato gruppo di ragazzi è fortemente eterogeneo come razze, fisicità, orientamento sessuale; i professori sono anche antichi nella gestione dei social e, prima di far approdare Gossip Girl su Instagram, iniziano da Twitter chiedendosi com’è che il loro piano non stia funzionando. E qui si arriva all’ultimo grande protagonista della serie: il social network. Julien soprattutto e con lei Monet e Luna sono le portatrici insane nonché cittadine onorarie di quella zona grigia creata dai social network che porta alla domanda: “Io sono esattamente ciò che appaio sui social e quindi non c’è differenza con il resto del tempo non apparso nelle mie stories, o la mia vita è uno studio più o meno a tavolino di ciò che posso postare sul mio profilo?” La cosa più bella che il Gossip Girl del 2021 potrebbe fare è andare avanti su questa strada, così come per esempio il nuovo Sex and the City potrebbe indagare cosa ci sarebbe di diverso nella vita delle donne single più famose di Manhattan nell’epoca delle dating app.

Gossip Girl (2021) - 1x01 Just Another Girl on the MTAA giudicare dal pilot e soprattutto dalla seconda parte post-creazione di Gossip Girl in cui iniziano tutte le varie dinamiche che si dipaneranno nel corso della stagione, la direzione non sembra questa ma sembra invece quella di voler provare a ricreare le stesse dinamiche sociali, di status, di affermazione personale che avevano vissuto gli altri ricchi ereditieri, traslando il tutto quindici anni dopo e cambiando giusto qualche sottotrama familiare. La curiosità al termine dell’episodio rimane, ma allo stesso tempo la sensazione è che il pilot abbia voluto strafare: costringe ad essere catapultati in questa nuova dimensione e contemporaneamente a non dimenticare l’altra, ma in maniera quasi forzata ci guida in un nuovo giudizio e in un certo senso sbeffeggia quanto era stato precedentemente fatto. Perché è vero: era il racconto di soli bianchi etero privilegiati (giusto Vanessa faceva sbiaditamente eccezione), con un pilot che iniziava con un tentativo di stupro mai denunciato, che faceva diventare una Blair sedicenne principessa di Monaco per sei mesi, dove un figlio denunciava il padre per droga e poi veniva arrestato per frode, dove Chuck Bass comprava hotel senza essere neanche maggiorenne per poi venir raggirato da una finta madre poi non più finta e dove, dulcis in fundo, quelli che dovevano essere i più abbietti della scala sociale vivevano comunque in un bellissimo loft a Brooklyn – e si potrebbe continuare per molto tempo. Su quante situazioni abbiano fatto vivere a Serena Van Der Woodsen meglio lasciar stare.

Al netto però delle sue assurdità ed ingenuità, Gossip Girl 1.0 era un prodotto sfacciatamente pop, una vetrina di vorticose situazioni che ad un certo punto sono davvero trascese nel ridicolo, ma divertiva, intratteneva, ha saputo essere onestamente se stesso fino alla fine, fino all’indimenticabile abito dorato di Serena per le sue nozze con Dan. Per ora, purtroppo, non si può dire la stessa cosa dopo la visione di “Just Another Girl on the MTA”, che urla di voler essere diverso ma che alla fine sembra tessere la stessa identica trama.

Voto: 6½  

 

 

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Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet

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