Brooklyn Nine-Nine – 8×01/02 The Good Ones & The Lake House


Brooklyn Nine-Nine – 8x01/02 The Good Ones & The Lake HouseCapita sovente di pensare che una bella serie debba avere prima o poi una degna conclusione e che portarla avanti oltre il necessario equivarrebbe ad impoverire la narrazione o a peggiorare la qualità media degli episodi. Tuttavia esistono show che ci portano a fare un ragionamento del tutto opposto, si vorrebbe infatti non finissero mai: Brooklyn Nine-Nine ne è un esempio lampante ma, purtroppo, anche per la comedy NBC è quasi arrivato il momento di chiudere il sipario.

Questa ottava e ultima stagione giunge al termine di un percorso travagliato: la serie era a suo tempo cominciata sulla Fox ed è stata salvata da NBC dopo l’inaspettata cancellazione alla fine della quinta stagione. L’approdo su Netflix ha poi contribuito ad aumentarne la fama e la diffusione, tanto che ad oggi è uno degli show comedy più influenti – e divertenti – del panorama contemporaneo. Questo successo non arriva certo per caso: Brooklyn Nine-Nine è, infatti, una serie in qualche modo atipica rispetto alla televisione che siamo abituati a guardare oggi; è uno degli ultimi show con una struttura tradizionale – trama orizzontale appena abbozzata, episodi di venti minuti che escono settimanalmente, nessuna virata verso la dramedy – a riuscire a non risultare minimamente anacronistica, anzi. Il suo segreto sta in primis nella scrittura dei personaggi e delle storie, sempre impeccabile nell’affrontare argomenti anche molto impegnativi, o situazioni quantomeno scomode, con la leggerezza di chi sa come parlarne e scherzarci sopra ma senza mai cadere nella trappola della banalizzazione. Questo pregio è dimostrato proprio dalla premiere di questa ottava stagione, che porta a galla il tema dell’abuso di potere da parte della polizia, una sorta di necessaria risposta all’omicidio di George Floyd della primavera del 2020.

Brooklyn Nine-Nine – 8x01/02 The Good Ones & The Lake HouseEra stato reso noto, infatti, che gli autori avessero rimesso mano alle sceneggiature degli episodi già scritti dello show proprio in seguito al grande dibattito sul tema che si è nuovamente acceso dopo i tragici eventi dello scorso anno. “The Good Ones” dialoga apertamente con la realtà, ambientando la sua storia dopo la pandemia da Coronavirus del 2020 che, insieme a tutti gli eventi infausti che si è portata dietro, ha avuto effetti decisivi anche sulle vite dei protagonisti dello show. La scelta più radicale arriva dal personaggio di Rosa Diaz che, in modo volutamente anticlimatico, prende in contropiede i suoi colleghi annunciando le sue dimissioni; una reazione coerente e una presa di posizione che non stonano con un personaggio che è sempre stato uno dei meno ancorati alle gerarchie interne della polizia. Il confronto tra lei e Jake mette bene in luce il problema evidente di un organo che dovrebbe essere garante dei diritti dei cittadini ma che sovente abusa del proprio potere calpestando in modo sistematico quegli stessi diritti; in particolare quello che emerge dalla linea di difesa di Peralta è quel discorso che tende ad auto-assolversi dichiarandosi estranei a quello che succede. Insomma il classico ragionamento delle “mele marce” e del “non tutti sono così” – o addirittura “io non sono così” – che, oltre a minimizzare un problema in realtà enorme e a giustificare involontariamente quei comportamenti, contribuisce ad alimentare un sistema che si muove sempre all’ombra di chi fa finta di non vedere e che si protegge attraverso intricate complicazioni burocratiche e giudiziarie.

Per forza di cose questo tema non può essere analizzato fino in fondo, ma dal poco che si vede gli autori pare abbiano le idee chiare sulla sua complessità, e sono abbastanza intelligenti da non lasciarsi tentare da facili banalizzazioni – non che Brooklyn Nine-Nine ci abbia mai abituato a questo. In qualche modo tutto l’episodio sceglie deliberatamente di sviscerare i temi politici “caldi” del presente storico degli Stati Uniti d’America: è infatti quello che accade anche nella storyline dedicata a Terry e Charles, con quest’ultimo che cerca in tutti i modi di palesare il suo supporto alla causa degli afroamericani con il chiaro intento di mostrarsi un alleato nei confronti del sergente. Gli unici personaggi che, in parte, rimangono fuori da queste questioni sono Amy e il capitano Holt che, tuttavia, sono protagonisti di un segmento di episodio tanto tenero quanto struggente, poiché culmina con la rivelazione dello stato disastroso del matrimonio di quest’ultimo.

Brooklyn Nine-Nine – 8x01/02 The Good Ones & The Lake HouseIl secondo episodio della stagione, invece, accantona temporaneamente i temi della premiere e si struttura come un classico episodio di Brooklyn Nine-Nine, molto simile ad altri ambientati al di fuori del distretto. Il gruppo si sposta nella “Lake House” di Holt che però, ovviamente, non ha nulla a che vedere con un lago vero e proprio; la narrazione gira intorno a un elaborato piano di Jake per tentare di far riavvicinare il capitano e Kevin dopo la loro rottura e gli esiti sono, come da tradizione, esilaranti. La linea comica dell’episodio è formata da un accumulo di equivoci, imprevisti e situazioni paradossali: dall’incidente del birdwatching ai confronti infuocati tra Amy e Boyle riguardo le cure parentali; dall’uso di droghe da parte di Rosa – che mettono in scena le grandi doti attoriali di Stephanie Beatriz – al suo improbabile sodalizio con Scully intento a classificare pacchi di patatine.

Prendersi un intero episodio per sviluppare la sottotrama legata al matrimonio del capitano Holt è una scelta azzeccata, anche considerata la centralità del personaggio nelle dinamiche della serie. Non è scontato nemmeno il fatto che venga messo in luce il comportamento tossico di Jake che, nonostante le buone intenzioni, cerca in tutti i modi di intromettersi nella vita degli altri e condizionarla senza alcun diritto. “The Lake House” è un episodio molto più leggero e autoconclusivo del precedente, ma non per questo meno riuscito; il punto al quale è arrivata la serie dopo otto stagioni porta ormai a considerare il gruppo come una grande famiglia e le puntate costruite in questo modo non fanno che rafforzare quest’idea – e poi per la prima volta anche il piccolo Mac si unisce all’azione.

Brooklyn Nine-Nine è tornata e la felicità di poter riabbracciare virtualmente i personaggi ai quali ci siamo affezionati in questi anni è compensata dalla consapevolezza di stare assistendo agli ultimi episodi dello show. I primi due atti di questa stagione finale mantengono altissimo il livello della scrittura, sia proponendo una riflessione intelligente sui temi caldi degli ultimi mesi, sia continuando a far ridere come pochi altri prodotti oggi in circolazione.

Voto 8×01: 8
Voto 8×02: 7½

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.

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