Nine Perfect Strangers – 1×01/02/03 Random Acts of Mayhem & The Critical Path & Earth Day


Nine Perfect Strangers – 1x01/02/03 Random Acts of Mayhem & The Critical Path & Earth DayNicole Kidman ha trovato la sua dimensione ideale nella serialità televisiva, e dopo il successo di prodotti come Big Little Lies e The Undoing, ritorna con una nuova serie di cui è produttrice con David E. Kelley, Nine Perfect Strangers, mettendo insieme un cast di tutto rispetto.

Nine Perfect Strangers è una nuova serie Hulu in otto episodi diretta da Jonathan Levine e tratta dai romanzi di Liane Moriarty, autrice anche di quel Big Little Lies che ha incantato qualche anno fa. La trama è in apparenza molto semplice: nove (ricche) persone si ritrovano a Tranquillum House, un luogo di ritiro emotivo e spirituale in mezzo al verde, con la promessa che al termine dei dieci giorni saranno totalmente cambiati. Tutto questo sarà possibile grazie a Masha (Nicole Kidman), una ex-manager russa diventata una sorta di guru dopo un’esperienza di premorte, e ai suoi collaboratori Yao (Manny Jacinto) e Delilah (Tiffany Boone). Dietro la facciata di un mondo perfetto, però, si nascondono insicurezze, segreti, e minacce.

Nine Perfect Strangers imposta il proprio discorso su ben tre piani paralleli (anche se con un diverso peso in questi primi episodi): le vicende personali dei partecipanti, i metodi discutibili di Masha, e il mistero riguardante un possibile nemico della donna, nell’ombra.

Nine Perfect Strangers – 1x01/02/03 Random Acts of Mayhem & The Critical Path & Earth DayIn questi primi tre episodi rilasciati da Hulu (e in Italia da Amazon Prime Video, con le altre puntate distribuite a cadenza settimanale), c’è molta sostanza per quanto riguarda il ruolo dei singoli partecipanti al percorso di guarigione, ed è sicuramente il lato più interessante, soprattutto perché tutti interpretati da attori e attrici di un certo peso. Spicca fra tutto il cast una Melissa McCarthy in perfetta forma, le cui apparizioni sullo schermo non sono mai troppe. L’attrice interpreta Frances, una scrittrice di romanzi di successo la cui carriera, però, ha intrapreso un crollo tale da mettere in pericolo le proprie prospettive future; a questo si aggiunge la delusione d’essere stata vittima di raggiri emotivi ed economici e una certa asprezza nelle relazioni interpersonali che le rende ancor più difficile stabilire nuovi legami. Anche se già molto del suo passato viene spiegato e mostrato in questi episodi iniziali, la McCarthy e la sua ironia si trasportano alla perfezione in questo nuovo setting e funziona molto bene anche in scene con altri attori, in particolare con un ruvidissimo Bobby Cannavale, il cui Tony è un ex-giocatore di football americano la cui carriera è stata distrutta da un infortunio in campo (tra i peggiori infortuni della storia del football, sembrano suggerire quelli che lo riconoscono). Tra Tony e Frances le cose non iniziano nel migliore dei modi, ma è un piacere vedere i rispettivi interpreti battibeccare con gusto.

I partecipanti al percorso di guarigione di Tranquillum House hanno, però, tutti una storia molto dura alle spalle, sebbene per alcuni di loro questa sia solamente accennata, per ora. Luke Evans, per esempio, interpreta un recalcitrante Lars, il quale viene da un matrimonio fallito e che sembra partecipare al ritiro per motivi ancora non del tutto chiari; per mantenere probabilmente il segreto sul suo personaggio, sappiamo decisamente troppo poco su di lui per apprezzarne la partecipazione. Ancora tutta da scoprire è anche Carmel (Regina Hall), quella che più d’ogni altra persona in questo gruppo desidera che il ritiro funzioni e possa darle quella stabilità emotiva e quella sicurezza di cui ha assoluto bisogno. E se Jessica e Ben (Samara Weaving e Melvin Gregg) hanno problemi coniugali da affrontare, altrettanto può dirsi della famiglia Marconi, i cui tre membri Heather (Asher Keddie), Napoleon (Michael Shannon), e Zoe (Grace Van Patten) faticano a riprendersi dalla morte di Zach, figlio e fratello suicidatosi anni prima e la cui assenza ha creato una ferita in apparenza insanabile tra i vari membri. La loro storia è, necessariamente, quella che brucia con più lentezza, che si avvicina al cuore del discorso con delicatezza espressiva ma altrettanta violenza emotiva. Il modo in cui i tre personaggi hanno reagito a questo lutto è molto diverso ma viene rappresentato sulla scena in maniera mai banale.

Nine Perfect Strangers – 1x01/02/03 Random Acts of Mayhem & The Critical Path & Earth DayIl fulcro di questi episodi è senza dubbio la Nicole Kidman protagonista della serie, la cui Masha è per ora un oggetto alieno, una creatura che gioca sul metafisico della sua presenza tra i partecipanti al ritiro spirituale. A noi spettatori, però, viene mostrato quello che c’è dietro le quinte, ovvero l’estensione delle telecamere che osservano e seguono i partecipanti in ogni loro mossa, così da permetterle—se vogliamo credere alla sua buona fede—di capire i loro problemi, i loro blocchi, le loro paure e aiutarli a superare tutto ciò. Di questo personaggio sappiamo solo vagamente il trauma che l’ha condotta a gestire un tale ritiro e che i suoi metodi, apprezzatissimi dai propri collaboratori, sembrano però nascondere un segreto più o meno pericoloso. Non altrettanto intrigante, almeno per ora, il mistero che coinvolge alcune minacce che la donna riceve, il cui spazio è (forse giustamente) minimo per il momento.

Tre episodi su otto non sono pochi per giudicare, e quel che Nine Perfect Strangers vuole offrire per ora è un modesto thriller in una cornice soap/drama decisamente più interessante e potenzialmente ricca. I vari misteri sono solo accennati e non è dunque possibile capirne i risvolti fino in fondo. La serie, però, intrattiene molto bene e al netto di qualche dialogo non sempre riuscito, promette di lasciare ancora più spazio ai propri protagonisti, l’unica scelta davvero vincente.

Voto 1×01: 7
Voto 1×02: 7
Voto 1×03: 7 ½

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.

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