Una delle serie più attese degli ultimi anni ha quasi terminato il suo nuovo ciclo di episodi e lo ha fatto presentandoci due tra le puntate più importanti di questa annata; parliamo ovviamente di American Crime Story: Impeachment che, arrivato ad un solo episodio dalla fine, decide di tirare le somme per prepararsi al grande season finale dell’episodio dieci. L’importanza di “Stand by Your Man” e “The Grand Jury” risiede non solo nel fatto che il racconto entri nel vivo delle vicende narrate, ma soprattutto perché lo fa mettendo in scena i personaggi centrali della storia come non li avevamo mai visti.
3×08 – “Stand by Your Man”
L’ottavo episodio di Impeachment inizia con alcuni filmati reali della conferenza stampa avvenuta durante le elezioni presidenziali del 1992 in cui Gennifer Flowers dichiarò di avere avuto una relazione per ben dodici anni con Bill Clinton. Questa partenza è un ottimo inizio per l’episodio perché detta il tono che prenderà tutta la puntata e ci fa capire in che modo si è deciso di raccontare non solo la vicenda stessa, ma soprattutto un personaggio che vi è direttamente coinvolto: Hillary Clinton. Questa è un’introduzione adeguata al modo in cui viene ritratta quest’ultima, una donna che è sempre stata raccontata attraverso gli errori di suo marito e punita per questo. Il ruolo di Hillary nello scandalo sessuale del marito appare da subito centrale: quando lo vicenda che coinvolge Monica deflagra, Hillary difende immediatamente il marito a spada tratta non solo davanti ai media che fanno di tutto per farla crollare, ma anche dietro le quinte, quando viene chiamata per studiare una strategia di comunicazione per salvare la reputazione del Presidente. Hillary Clinton è una professionista nello spiegare le macchinazioni politiche dietro agli attacchi al marito e lo fa perché è la prima crederci; spera ancora che la narrazione che viene fatta di questa vicenda sia solo un modo per colpire politicamente il marito e, di fatto, proprio perché Monica si sta ancora nascondendo dalla stampa e si rifiuta di parlare, ci sono le ragioni per credere che i Clinton supereranno tutto questo.
Ci accorgiamo che la maschera di Bill è in procinto di cadere proprio quando lui si rende conto che gli indizi a suo carico sono troppo pesanti e decide di vuotare il sacco con la moglie; quando ammette la relazione con Monica davanti ad Hillary, la reazione della donna è quella che ci saremmo aspettati. Non viene dato troppo spazio a questo però, si preferisce non indugiare nel dolore di Hillary, che viene raccontato poco per volta, soprattutto mostrando come cambia il rapporto pubblico della coppia presidenziale, segnato da un allontanamento che difficilmente si risolverà: li vediamo ad eventi ufficiali e ad una imbarazzante cena con Vernon Jordan (fidato consigliere di Clinton).
L’ottavo episodio della terza stagione di American Crime Story ha come grande protagonista la coppia presidenziale, sia per via dell’ampio spazio dato a Hillary, sia grazie alle scene dell’interrogatorio di Bill, anche se i momenti veramente centrai sono quelli in cui vediamo i Clinton discutere nella loro intimità, al riparo dagli sguardi esterni che da sempre li hanno condizionati. Hillary – grazie anche all’ottima interpretazione di Edie Falco – ci fa compiere un viaggio partendo dalla rabbia fino al dolore, passando per il rimpianto e la vergogna, che fa instillare il dubbio, prima in se stessa e poi negli altri, che il suo matrimonio, da sempre dipinto come un accordo d’affari, potrebbe essere davvero così.
3×09 – “The Grand Jury”
L’episodio nove è altrettanto importante perché riprende il format della confessione dell’episodio precedente – che aveva visto protagonista Bill Clinton – e ci cala dentro altri due personaggi centrali: Monica Lewinsky e Linda Tripp. Entrambe vengono chiamate a testimoniare davanti al grand jury ed entrambe cercano di conquistare la scena a modo loro: entrano in quell’aula di tribunale sotto giuramento e raccontano la loro storia a ventitré cittadini americani medi. Questa è la loro occasione per liberarsi dall’immagine di sé che è stata raccontata dai media e per la prima volta hanno voce in capitolo sulla narrazione che viene fatta riguardo la loro storia. Sono sotto esame estremo e devono tenere i nervi saldi per poter fare la migliore figura possibile davanti a un gruppo di persone che ha il potere di riabilitarle (così come è avvenuto nella realtà). Solo una, però, potrà avere la meglio: visto che le due donne sono sempre state contrapposte sin dallo scoppio di questo caso, è inevitabile che soltanto una potrà redimersi, mentre l’altra consoliderà il suo status di “cattiva” agli occhi dell’opinione pubblica. Anche chi non conoscesse la cronaca di questa vicenda, non farebbe fatica a capire chi ne sarebbe uscita vincitrice da questo scontro a distanza, proprio perché le motivazioni delle due donne sotto accusa sono chiare e ben diverse.
Monica fa presto strage di cuori della giuria e lo fa mostrandosi vulnerabile e onesta; parla apertamente dei suoi sentimenti nei confronti del Presidente e appare sincera. Il resoconto che viene fatto del suo incontro con l’FBI non fa altro che portare acqua al suo mulino e mette in cattiva luce non solo coloro che l’hanno interrogata, ma anche Linda Tripp, che l’ha trascinata in tutto questo, avendo un ruolo centrale nello scoppio dello scandalo. Anche Linda è convinta di poter conquistare il grand jury e come sempre pensa di essere dalla parte del giusto; dopo essersi rintanata in un hotel per evitare il controllo dei media, il personaggio di Sarah Paulson si presenta davanti ai giurati aspettandosi di essere trattata come un eroe nazionale per aver esposto lo scandalo Clinton/Lewinsky. I giurati, invece, puntano la loro attenzione sui comportamenti scorretti che ha avuto nei confronti dell’amica e non riuscendo a dare spiegazioni soddisfacenti, Linda fallisce nell’obiettivo di conquistare il pubblico. Sfortunatamente per lei nessuno riesce a provare empatia per il suo ruolo, tutti tifano per Monica e il suo andarle contro le gioca a sfavore: il Paese la considera prima di tutto una cattiva amica e nessuno si rispecchia in lei.
“Stand by Your Man” e “The Grand Jury” sono due episodi molto d’impatto e preparano in modo ottimo il terreno per il season finale della stagione, permettendoci di arrivare alla fine di questa storia conoscendo non solo i personaggi coinvolti nello scandalo, ma anche le persone dietro alle maschere – obiettivo che sembra il fine ultimo di questa annata. Le aspettative per l’ultimo episodio sono alte e il continuo crescendo della stagione fa sperare che una conclusione delle vicende all’altezza della storia dello show sia possibile.
Voto 3×08: 8
Voto 3×09: 7½
