Barry – 3×01 forgiving jeff


Barry – 3x01 forgiving jeffÈ normale sentirsi un po’ spiazzati davanti a questa premiere di Barry, la dramedy HBO ideata da Bill Hader – che interpreta anche il protagonista – e Alec Berg: siamo infatti di fronte a un altro caso in cui l’ultima stagione l’abbiamo vista prima del micidiale 2020 che, oltre ad aver sconvolto le nostre abitudini di vita e tutto quello che sappiamo, ha anche creato la percezione di uno spartiacque temporale per il quale tra quello che è successo prima e quello che è successo dopo sembra passato un secolo.

Questa “forgiving jeff”, inoltre, per come è strutturata, non aiuta a fare mente locale sul momento narrativo nel quale avevamo lasciato il protagonista Barry Berkman/Block, nonostante si ponga in diretta continuità con gli ultimi avvenimenti della serie. La potente immagine con la quale gli autori ci avevano salutato era un Barry che spariva lentamente nell’ombra, come a simboleggiare che il suo tentativo di redenzione e cambiamento fosse fallito, lasciando che l’uomo tornasse al suo lato oscuro e abbandonando la possibilità di essere – diventare – una persona migliore. Il cold open di questo atteso ritorno vede lo stesso Barry in preda ad una crisi esistenziale, che assiste – visibilmente confuso – a uno scambio tanto divertente quanto surreale tra un uomo che sta per essere ucciso e la persona che ha assoldato un assassino per ucciderlo. Da questa prima esilarante scena emerge a chiare lettere quello che probabilmente sarà il filo conduttore della stagione, oltre a dare il titolo all’episodio: il tema del perdono.

Forgiveness has to be earned.

Barry – 3x01 forgiving jeffPer capire meglio come questa premiere sia legata a questo tema bisogna andare ad analizzare il rapporto che lega i personaggi di Barry e Gene, una relazione irrimediabilmente compromessa dalla scoperta da parte di quest’ultimo che il suo allievo è l’assassino della sua amata Janice; questo turning point, che è stato anche uno dei grandi colpi di scena alla fine della scorsa stagione, porta a un inevitabile cambiamento nel modo in cui interagiranno. Ciò risulta evidente sin da subito: a differenza di quanto ci si sarebbe potuti aspettare – si poteva pensare che la tensione generata dalla consapevolezza di Gene sarebbe stata mantenuta per tutta la stagione con magari il tentativo da parte sua di mettere i bastoni tra le ruote a Barry, per esempio al fine di incastrarlo, o anche solo per organizzare un piano più elaborato con il quale ucciderlo e così consumare la sua vendetta –, gli autori scelgono di offrire immediatamente l’atteso confronto tra i due agli spettatori: il faccia a faccia tra i personaggi di Bill Hader e Harry Winkler è l’apice di questo primo episodio e arriva nel finale, regalando uno dei momenti più esilaranti della puntata e allo stesso tempo aprendo a possibilità narrative inattese. Barry si rende conto che l’unico modo di ottenere una vera redenzione e una completa accettazione di sé è attraverso l’ottenimento del perdono, un perdono che deve però guadagnarsi, sebbene non sappia come fare; Gene è la persona perfetta al momento giusto, colui che da buon insegnante può guidarlo attraverso questo complicato percorso – anche se è chiaro che provi ancora un forte rancore verso di lui.

Non è tuttavia una premiere tutta Barry-centrica, anzi: come già siamo stati abituati, la serie HBO ha saputo costruire intorno al protagonista tanti altri personaggi molto interessanti, da quelli che ottengono più facilmente le linee comiche – come Noho Hank che in questa premiere dà il meglio di sé nel suo agognato interrogatorio con la polizia – a quelli che ne incarnano lo spirito più drammatico – come Sally. In fin dei conti la grandezza di Barry sta proprio nel saper bilanciare queste sue due anime e all’occasione nel saper fonderle in un mix molto personale e difficile da imitare; questo avviene per esempio attraverso l’accostamento di ambienti e personaggi totalmente opposti, situazioni al limite del grottesco o battute taglienti al momento giusto. Per esempio non si può rimanere indifferenti di fronte alla divertente tristezza di un Fuches nascosto in una catapecchia in Cecenia che vuole vedere la partita o a Barry quando chiede consigli su quali fiori regalare a Sally ad una donna che lo ha chiamato per discutere dell’assassinio del marito fedifrago.

The key to stage acting is doing, whereas when you’re on camera, you really just want to be.

Barry – 3x01 forgiving jeffTra i vari personaggi che circondano il protagonista è proprio Sally ad emergere come figura fondamentale per l’economia della serie e per bilanciare le storyline più sanguinolente legate al lavoro di Barry. Mai come in questa stagione il personaggio interpretato da Sarah Goldberg appare come ambizioso e desideroso di sfondare in TV: la vediamo infatti impegnata con il lavoro sulle riprese del suo show e sulle difficoltà che circondano quello specifico ambiente lavorativo. Sally è costretta a scendere a compromessi per ottenere i risultati prefissati, oltre a dover mantenere la barra del timone dritta durante le riprese pretendendo la perfezione dai suoi collaboratori – nel lungo piano sequenza che la porta sul set il suo atteggiamento cambia radicalmente attraversando in modo orizzontale tutte le stanze –, anche se questo stress e questa concentrazione totale sui suoi successi espande a dismisura il suo egocentrismo, al punto da sminuire l’importanza e il ruolo dell’amica Natalie ferendo i suoi sentimenti. Questo totale disinteresse in ciò che non la riguarda lo si nota anche nella relazione con Barry, nella quale non si accorge minimamente dei turbamenti dell’uomo o di quello che sta passando.

Menzione d’onore alla regia di Bill Hader che, come sempre, è capace di coordinare i movimenti dei personaggi in scena in modo sublime, oltre che di optare per scelte visive molto azzeccate che riflettono esternamente lo stato d’animo dei personaggi. In “forgiving jeff” questo si traduce per esempio nel fatto che Barry veda le persone che ama ricevere dei proiettili in fronte, come se lui stesso le avesse – metaforicamente – uccise, con l’accompagnamento di una claustrofobica e improvvisa assenza di suono, ma anche nel già citato piano sequenza che accompagna Sally sul set, intervallato dai suoi momenti di “pace” nel buio prima di tuffarsi nell’orgia di rumori che è il luogo delle riprese.

Non possiamo, quindi, che essere contenti del ritorno di una delle migliori dramedy di questa era televisiva, uno show che continua a spiazzare e ad alzare l’asticella delle aspettative grazie al grande talento dei suoi due creatori, e nel caso di Bill Hader anche regista e interprete. Barry si conferma come una serie davvero completa, capace di giostrare perfettamente il suo tono tra la commedia e la tragedia senza dimenticare di far affrontare ai suoi personaggi un percorso di trasformazione ed evoluzione caratteriale: in questo senso “forgiving jeff” è una premiere perfetta poiché con il suo finale apre a un nuovo percorso narrativo per il suo protagonista.

Voto: 9

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.

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