Candy – Il racconto dell’omicidio di Betty Gore


Candy - Il racconto dell'omicidio di Betty GoreAnnunciata nel luglio 2020 da UCP e presa in carico dal network Hulu a dicembre dello stesso anno, Candy racconta dell’omicidio realmente accaduto di Betty Gore, che nel giugno 1980 sconvolse la cittadina di Wylie, Texas.
Il pilot della miniserie, “Friday the 13th” è uscito lunedì 9 maggio 2022 e la programmazione dei restanti 4 episodi è proseguita fino all’ultima puntata andata in onda venerdì 13. La scelta non è casuale, dal momento che l’omicidio avvenne nella stessa data di 42 anni fa, per mano dell’insospettabile amica Candace Montgomery con 41 colpi d’ascia.  

Un assassinio che nessuno poteva prevedere, in una data così emblematica e dopo poche settimane dall’uscita del film The Shining (la cui scena dell’ascia è menzionata anche nella serie): anche questo non sembra essere casuale, eppure la sospettata, dopo aver dichiarato subito la sua colpevolezza durante il processo, ha anche sostenuto di averlo fatto per legittima difesa – dovuta a una presunta aggressione da parte della vittima in preda alla gelosia per la passata relazione del marito proprio con Candy. Oggi come allora sono diversi gli elementi che avvolgono nel mistero la vicenda (già spunto per il film del 1990 A Killing in a Small Town e la serie HBO Love and Death, prevista entro fine anno con Elisabeth Olsen), ma questo è solo uno dei tanti elementi in grado di dare fascino alla nuova miniserie creata da Nick Antosca (The Act, Hannibal, Last Resort) e Robin Veith (Law and Order, The Expanse).

In a murder case where there’s two people involved and one of them’s dead, well, you’re only gonna get one version of how the event took place.

Sin dai primi minuti di visione è facile immergersi nei dubbi riguardanti il caso, raccontato da scene lente che trasudano una leggera ma costante suspense la quale non viene mai veramente risolta, ma anzi enfatizzata dai dettagli regalati da un magistrale lavoro di regia. La narrazione della vicenda si arricchisce tassello dopo tassello, in un ordine tale da dare tante risposte quanti interrogativi in ogni scena e risucchiare il pubblico in un vortice di emozioni in cui non mancano colpi di scena ben lontani dal jump scare, ma che dischiudono gradualmente gli elementi della trama e i moventi dei protagonisti. Ci si accorge subito che l’omicidio sia imminente e chi ne sia la colpevole, ma in ogni episodio rimangono le domande, come un chiodo fisso, riguardo la motivazione e la modalità, fino al culmine nel dolce amaro finale di stagione con la puntata “The Fight”.

Candy - Il racconto dell'omicidio di Betty GoreDopo un pilot impeccabile sotto diversi aspetti, si assiste a “Happy Wife, Happy Life”, il secondo episodio che rallenta ulteriormente il ritmo per delineare meglio personaggi e antefatti chiarendo diverse cose dette a metà nella prima puntata, in modo da attribuire ancora più profondità all’intera trama e quindi alimentare la curiosità che ne scaturisce.
A rimarcare la doppia identità di questa miniserie, caratterizzata da una narrazione enigmatica ed esaustiva allo stesso tempo, c’è l’interpretazione di Jessica Biel (The Sinner) nei panni della protagonista Candy, che in uno scorcio sulla società della provincia americana a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 è perfettamente immersa nel ruolo della casalinga organizzata al minuto, immancabile la domenica in chiesa, madre e moglie apparentemente perfetta e amata da tutto il vicinato, ma in grado di macchiarsi la coscienza e la reputazione con l’uccisione di una sua amica. A uno sguardo superficiale questo può apparire come uno stereotipo visto e rivisto in film e serie TV – come nella recente The Thing About Pam –, ma quello di Candy rimane un personaggio complesso sotto tutti i punti di vista, da comprendere e conoscere non solo attraverso l’evento principale in cui è coinvolta in prima persona, ma (soprattutto) con alcuni indizi sul suo comportamento riscontrabili nelle scene che la vedono protagonista.
Tra l’ottimo lavoro attoriale dell’intero cast spicca anche Melanie Lynksey (Mrs. America, Yellowjackets): lei, Betty Gore, è la vittima del tradimento del marito prima e dell’assassinio poi, ma che, nonostante i tentativi di farsi apprezzare dalla comunità e dalla sua famiglia, fatica a risultare simpatica sia agli altri personaggi sia a chi la vede attraverso lo schermo, rendendo volutamente difficile a questi ultimi stabilire, in ultima istanza, chi sia davvero la colpevole e chi la vittima.

Candy - Il racconto dell'omicidio di Betty GoreSi potrebbe dire che non è una serie per tutti i gusti: nonostante il numero ridotto di episodi (della durata di 50 minuti circa), il suo ritmo rischia di mettere alla prova chi è appassionato/a di crime-drama dalla narrazione più vivace. Ma non si può negare che Candy sia riuscita a rappresentare, a distanza di decenni, una storia reale in maniera incalzante e avvincente, con sbalzi temporali e una cura per i dettagli con cui si mantiene in equilibrio fra il detto e il non detto, fra suspense e rivelazioni improvvise, che compongono un racconto senza fronzoli e in cui ogni singolo fotogramma è fondamentale allo sviluppo della trama. Non mancheranno poi i paragoni con Love and Death riguardo la (probabilmente) diversa scelta stilistica nel raccontare la stessa vicenda, ma è un confronto di cui la miniserie prodotta da Hulu non ha di che temere e dal quale difficilmente verrà messa in ombra, visti gli ottimi risultati e i riscontri ricevuti.

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