House of the Dragon – 1×04/05 King of the Narrow Sea & We Light the Way 2


House of the Dragon - 1x04/05 King of the Narrow Sea & We Light the WayCon questi due episodi lo spin-off di Game of Thrones raggiunge la metà di stagione, portando a compimento il primo grande atto di questa annata. La novità più evidente sarà il cambio nel cast, con Milly Alcock ed Emily Carey che lasceranno il posto rispettivamente a Emma D’Arcy e Olivia Cooke.


Questo cambio di chi interpreta due personaggi così centrali come Rhaenyra e Alicent Hightower sarà reso necessario dal passaggio netto di tempo che avverrà tra prima e seconda parte della stagione. Lo stacco di un decennio permette, di conseguenza, di fermarci e farci un’idea di cosa sia stata questa serie fino a questo momento e quali possibili direzioni prenderà da ora in poi. Il tono di queste due puntate è in gran parte molto simile: lasciata alle spalle la battaglia della terza puntata, questi quarto e quinto episodio si occupano di vedere come i più grandi nemici dei Targaryen siano in realtà i Targaryen stessi. Gli intrighi di palazzo, infatti, raggiungono livelli tutti nuovi, e a farne le spese – in alcuni casi con la propria vita – sono persone che si ritrovano invischiate con loro senza esserne davvero parte.

House of the Dragon - 1x04/05 King of the Narrow Sea & We Light the WayIl quarto episodio, “King of the Narrow Sea”, inasprisce ulteriormente le relazioni famigliari all’interno della casata dei Targaryen, con i due fratelli Viserys e Daemon che si ritrovano ancora una volta su due posizioni profondamente opposte e con una consapevolezza totalmente diversa del ruolo giocato dalla corona. Il Re vive il suo compito quasi con fastidio, sempre meno interessato a gestire il regno e sempre più afflitto da acciacchi e insofferenze. Convinto che il suo obiettivo sia quello di mantenere in piedi la casata per il bene di profezie e sogni premonitori (i cui esiti gli spettatori di Game of Thrones ben conosco), è perfetto rappresentante della conservazione per il bene di non distruggere gli equilibri, spesso precari, che si sono formati intorno a lui. Il fratello Daemon, invece, è di ben altra pasta, molto simile a quel Robert Baratheon che un giorno spodesterà i Targaryen dal regno: è un guerriero nato per la battaglia, che non ha alcun piacere nel governare se non attraverso la forza e la violenza bruta. Tornato vittorioso dalla missione suicida che lo ha reso – almeno per un po’ – il re del Mare Stretto, Daemon si fa portavoce di un ideale di potere che si lega strettamente al puro caos, di cui si nutre e che cerca di portare anche nella vita di Rhaenyra.

L’episodio di per sé sembra voler dire poco, ma dice invece tantissimo sotto due profili, uno diegetico e l’altro extradiegetico: partendo dal primo, vediamo infatti la consapevolezza nella serie che il sesso non è lo stesso tra uomini e donne, e ciò che è considerato ammirevole negli uni può provocare la totale disfatta nelle seconde. L’intero gioco di avvicinamento e attrazione tra zio e nipote – interessante come le due serie ci abbiano anestetizzato in parte su questi atteggiamenti non proprio canonici – risulterà certo in un nulla di fatto tra loro, ma porta come conseguenze il rischio concreto della perdita di prestigio dell’erede designata. Le cose, per una volta, però, si svolgono in maniera differente, perché Rhaenyra si rende protagonista di un ribaltamento degno di un’ottima giocatrice al gioco del trono: a farne le spese è Otto, i cui tentativi di controllare il re attraverso la figlia gli si ritorcono contro e lo allontanano dal suo ruolo di Hand of the King.

House of the Dragon - 1x04/05 King of the Narrow Sea & We Light the WayAl di là della realtà della storia narrativa, però, si presenta un’altra questione che è interessante discutere sulla base di ciò che accade in questo quarto episodio, ovvero un rapporto con la sessualità meno problematico (almeno in questo caso) rispetto a quanto avvenuto in Game of Thrones, che sull’argomento ha compiuto vari passi falsi. Invece che vittima, Rhaenyra riesce a godere della sua sessualità senza rimanere schiacciata dallo sguardo morboso esterno, di norma maschile. La lenta seduzione di Ser Criston Cole, con le sue titubanze e perplessità, si muove in un gioco di sottile di buona resa visiva che tradisce un diverso approccio alla tensione sessuale. Il ribaltamento, però, sviluppato con tatto e intelligenza, ha un’altra conseguenza che esploderà in tutta la sua violenza nella puntata successiva: il disequilibrio di potere tra l’erede al trono e la sua guardia sarà una molla micidiale, in cui la persona più forte socialmente distrugge quella più debole per soddisfare un proprio desiderio. La libertà e il piacere sessuale di Rhaenyra, infatti, richiedono l’infrazione del giuramento di castità da parte del cavaliere, il quale ha visto in questa sua promozione l’occasione di una vita. Il deterioramento psicologico di Criston e la sua illusione che Rhaenyra possa volere qualcosa di più che un temporaneo appagamento porterà alle tragiche conseguenze del quinto episodio, un matrimonio in pieno stile Game of Thrones.
D’altro canto, però, l’episodio cinque presenta un altro pericoloso tropos della televisione americana, chiamato “Bury your gays”, ovvero la sistematica uccisione dei pochi personaggi queer rappresentati nelle serie TV, con l’effetto di usarne le storie per creare dramma. Era un’accusa che già la serie madre aveva subito e che ritorna sistematicamente per molte serie TV moderne; anche questa non ne è priva e la brutale uccisione di Joffrey Lonmouth ribadisce il ricorso a questo espediente. È pur vero, però, che l’amore di qualsiasi forma non è mai stato un sentimento particolarmente protetto dalla scrittura di George R.R. Martin (non c’è probabilmente una sola relazione del Trono di Spade che sia sopravvissuta). L’effetto rimane sgradevole, ma quantomeno non c’è gratuità – oltre, ovviamente, al compiacimento della serie nel mostrare l’efferatezza della violenza, questa sì un caposaldo che non ha orientamento di sorta.

House of the Dragon - 1x04/05 King of the Narrow Sea & We Light the Way“We Light the Way” si potrebbe spezzare in due parti: la preparazione al matrimonio e la serata dei festeggiamenti. È in verità una puntata dominata da un senso di disagio, in cui i malumori crescono sin dalle primissime scene con la barbara uccisione di Rhea da parte del marito Daemon, colpevole di non permettergli un potenziale matrimonio con la nipote (e probabilmente esacerbato da un rapporto di disprezzo tra le parti, in cui Rhea Joyce ne approfitta per sottolineare la possibile impotenza del marito). A un matrimonio che finisce violentemente si pone come contraltare un altro che va formandosi in modo anche abbastanza frettoloso. Dopo i pericoli corsi con la baldoria vista nel quarto episodio, Rhaenyra deve sposarsi al più presto, e lo farà con suo cugino, rinsaldando le tese relazioni tra le due famiglie, permettendo a ciascuno dei due sposi di appagare i propri desideri, e promettendo al futuro di Westeros un possibile erede che plachi i malumori e i rischi di guerra civile sul continente. C’è la speranza che le cose possano muoversi per il verso giusto: Laenor ha trovato una compagna che accetta la sua relazione con un uomo, Rhaenyra ha un fedele marito che non castrerebbe i suoi impulsi sia sentimentali che di potere, e Viserys potrebbe mettere finalmente un punto alla difficile situazione politica in cui si ritrova, sempre più malato e sofferente. Eppure, questa non è una serie basata sulla speranza.

Si apre con il sangue un episodio che si concluderà con il sangue e che costruisce la tensione con grandissima attenzione ed efficacia. Con l’inizio dei festeggiamenti la febbre cresce in maniera inesorabile, e la musica di Ramin Djawadi e la regia di Clare Kilner non fanno altro che giocare con gli animi e portare con grandissima abilità il nervosismo alle stelle, un’accelerazione che non può che culminare con una violenza cieca e furiosa. Ogni passaggio – l’ingresso di Daemon, l’arrivo in verde della regina, i problemi politici nella Valle, i discorsi durante la danza –, ogni tassello porta la pressione sempre più in alto, fino all’atto di Ser Criston che, divorato dai sensi di colpa e consapevole che la sua offesa è ormai alla mercé del chiacchiericcio di palazzo, esplode. La sua bieca violenza non solo uccide un uomo colpevole solo di ignorare la complessità della relazione che lega la cappa bianca con l’erede al trono, ma distrugge altresì tutte quelle speranze che l’unione tra Targaryen e Velaryon portava con sé. Il matrimonio vero e proprio viene risolto in sordina, celebrato tra le lacrime di chi ha appena perso l’uomo che amava e il crollo definitivo di salute del re, la cui perdita della corona nel cadere non fa altro che ribadire la fragilità della sua già povera eredità.
House of the Dragon - 1x04/05 King of the Narrow Sea & We Light the WayVa quantomeno accennato, perché giocherà sicuramente un ruolo fondamentale in futuro, la definitiva perdita dell’innocenza (se così vogliamo chiamarla) di Alicent, che nel quarto episodio è causa della rovina di suo padre nello schierarsi con Rhaenyra. Consapevole, ora, che le parole della principessa erano pure menzogne, sebbene per ragioni diverse da quelle che credeva, sceglie di uscire dalle retrovie e di non essere più e solo quella donna che accettava senza ribellione l’essere usata per sfornare figli: l’ingresso tardivo e la scelta di un abito che sembra indicare la sua decisione servono a preparare quella che sarà la vera rottura tra le parti, con la situazione ereditaria sempre più complicata e Westeros sull’orlo della guerra civile.

Questi quarto e quinto episodio ci portano alla metà di House of the Dragon e ci confermano che questo spin-off ha tutto lo smalto e le promesse della serie madre. Nonostante qualche imperfezione – la sceneggiatura in alcuni momenti dovrebbe spiegare di meno e mostrare di più – e qualche cliché non proprio gradevolissimo, la serie chiude questa prima fase con due puntate complementari ed efficaci; in particolare “We Light the Way” diventa il miglior episodio della serie finora per la capacità di creare un crescendo di tensione inarrestabile e che conferma con quanta precisione gli autori stiano lavorando sui personaggi. Con questi episodi salutiamo Milly Alcock ed Emily Carey (tra le altre), che sono state capaci di rappresentare i loro personaggi con una bravura encomiabile. La seconda parte di stagione deve riuscire a esaltare la buona semina e per ora House of the Dragon sembra avere l’obiettivo a portata di mano.

Voto 1×04: 7
Voto 1×05: 8½

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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2 commenti su “House of the Dragon – 1×04/05 King of the Narrow Sea & We Light the Way

  • Boba Fett

    …e pensare che il primo episodio mi fece storcere il naso! E invece eccomi qui ad aspettare i lunedì con moderata (ma non tanto) trepidazione.

     
  • Davide

    Complimenti,come al solito la tua rece è bella ed esaustiva…personalmente questo prequel mi interessa moderatamente,diciamo che 8 stagioni e 73 episodi mi sono bastati ed avanzati per conoscere il mondo di “Westeros”…questi primi cinque episodi li giud
    ico sufficienti e nulla più…la sensazione è di un “già visto e sentito”proposto sotto altre spoglie e con una sceneggiatura molto “telefonata”ed a tratti veramente scontata(insomma che la giovane Rhaenyra e Ser Criston potessero avere una relazione lo si intuiva fin dal primo episodio…)vediamo cosa ci riserverà la seconda parte di questa prima stagione…