Fra le ultime novità proposte da Amazon Prime Video possiamo trovare The Consultant, una nuova dark comedy creata da Tony Basgallop (Servant, Inside Man) e basata sull’omonimo romanzo di Bentley Little. Proponendosi principalmente come un workplace thriller, lo show offre come cavallo di battaglia principale la presenza di Christoph Waltz nel cast, la cui bravura lascia immediatamente un segno positivo già a partire da questa breve puntata, la prima di otto episodi.
The Consultant è ambientato a Los Angeles e si concentra principalmente sull’ambiente della CompWare, un’azienda che sviluppa videogiochi per cellulari guidata dal misterioso game designer e CEO dell’azienda Mr. Sang. Nei minuti iniziali, lo show ci introduce alla realtà lavorativa della CompWare, mostrandoci i programmatori e i designer al lavoro in un ambiente tecnologico e dinamico. È attraverso questa introduzione che ci vengono presentati due dei personaggi principali dello show: l’ambiziosa Elaine (Brittany O’Grady) e il più pacato Craig (Nat Wolff), con cui avremo modo di osservare i repentini cambiamenti che stanno per sconvolgere la CompWare.
Quella che sembra una normalissima giornata lavorativa, infatti, si trasforma ben presto nel teatro di un evento assurdo e violento, che coinvolge una scolaresca in visita e il capo dell’azienda. È a partire da questa oscura situazione che lo show introduce il misterioso personaggio di Regus Patoff, il nuovo consulente interpretato da Christoph Waltz che dovrà sostituire proprio Mr. Sang. Il personaggio di Regus appare immediatamente fuori dagli schemi in maniera perfetta per lo show: l’interpretazione di Waltz dona al suo personaggio un insieme di elementi che uniscono il grottesco e la spregiudicatezza, mettendo in scena una personalità che riesce a spiccare senza sforzo.
I comportamenti strambi e crudeli di Regus, uniti alla sua palese ignoranza nei riguardi di quel mondo videoludico che da ora in poi è costretto a guidare nell’azienda, lo rendono un personaggio pieno di mistero e di segreti. Elaine e Craig, sconvolti dagli ultimi accadimenti, cercheranno subito di indagare su questo nuovo e strambo capo e, dal poco che si può capire in questa prima puntata, è chiaro che Regus nasconde lati molto più oscuri di quanto si possa inizialmente immaginare. La puntata, a tal proposito, compie un ottimo lavoro proprio nel presentarci il nuovo capo, le cui assurde azioni instilleranno negli spettatori domande immediate sia sulla sua persona (che unisce comportamenti strambi e grotteschi ad altri assolutamente crudeli), sia sui motivi per cui è stato scelto proprio lui come nuovo capo: una persona, insomma, che sembra totalmente fuori dal suo elemento e che conosce a stento il tipo di lavoro svolto dalla CompWare.
Non si hanno impressioni altrettanto positive, invece, per tutto ciò che non concerne Christoph Waltz: ad ora i personaggi di Elaine e Craig (gli unici ad essere messi un po’ più a fuoco in questo pilot) non colpiscono come fa il personaggio di Regus, tutt’altro. È difficile non temere, durante la visione della puntata, che lo show possa basarsi fin troppo sulla presenza del personaggio di Regus e rendere tutto il resto soltanto una sorta di contorno per la messa in scena della sua persona. Infatti, se le scene con lui presente colgono nel segno, tutto il resto risulta piuttosto dimenticabile e gli unici momenti che riescono a sfuggire a questo sono quelli in cui, anche se Regus non è presente, è di lui che si parla, su di lui che si indaga. Il rischio, insomma, è quello che The Consultant possa diventare eccessivamente dipendente dal personaggio di Regus, relegando il resto ad una cura molto minore.
Nonostante questo rischio che potrebbe minacciare l’equilibrio stesso dello show, il pilot di The Consultant compie un buon lavoro nell’introdurre gli elementi basilari della serie e nell’accrescere la curiosità sulla figura di Regus, la cui imprevedibilità si apre all’intero show, facendoci genuinamente chiedere quali saranno i toni che domineranno nel resto delle puntate. Nei pochi minuti dedicatogli in questo pilot, Regus dimostra già di essere – a suo modo – divertente e fuori dagli schemi, ma il suo personaggio ha già dimostrato lati a dir poco inquietanti e squisitamente crudeli. Se lo show dovesse riuscire ad equilibrare tutti questi elementi, avrebbe forse la chance di farsi ricordare come un prodotto grottesco, inquietante e spassoso al tempo stesso.
Ad ora, però, è impossibile descriverlo in questi termini, in quanto tutta la breve puntata ha svolto più che altro il compito di introdurre la trama e i personaggi e, nonostante le positività già citate, è facile avvertire una sensazione di non completezza o di non completa soddisfazione: sembra che a The Consultant manchi ancora qualcosa per riuscire a colpire come vorrebbe. Il fatto che si tratti solo di un pilot potrebbe farci sperare in meglio per le prossime puntate che, forse, avranno modo di riequilibrare gli elementi della serie in modo da rendere il tutto più intrigante e meno dipendente dalla figura di Regus.
Per concludere, possiamo dire che l’esordio di The Consultant risulta, in linea di massima, positivo per il buon lavoro svolto nell’introduzione di personaggi e trama e, soprattutto, per la carismatica interpretazione di Christoph Waltz nei panni dello strambo Regus, capace di canalizzare ogni attenzione su di sé. La sua presenza, però, non basta a rendere The Consultant il prodotto fuori dagli schemi e intrigante che cerca di essere perché lo show si perde in alcune scene dimenticabili e in altri personaggi poco incisivi. L’esordio, dunque, è positivo ma non troppo coinvolgente: ci sarà bisogno di un’ulteriore spinta per alzare ulteriormente l’interesse nei confronti di questa nuova serie.
Voto: 6½
Alla fine del sesto episodio viene da dire: facile scrivere serie tv in questo modo… Si prende un attore famoso, gli si crea attorno un contesto mediocre ma un po’ intrigante, si riempie la storia di misteri apparentemente sempre più inspiegabili e alla fine… puff. Non si spiega niente. Era tutta una metafora della vita bla bla bla. Dai, se devo buttare via 4 ore preferisco farlo in un altro modo : )