The Mandalorian – 3×04/05 The Foundling & The Pirate


The Mandalorian - 3x04/05 The Foundling & The PirateAlcuni fan di vecchia data della saga di Star Wars non possono che rimanere catturati da una serie come The Mandalorian. Il popolo di guerrieri mascherati apparso in The Clone Wars, Rebels e ancor prima nell’Universo Espanso dell’era pre-Disney sta continuando a vivere la sua seconda giovinezza grazie alle avventure di Din Djarin, rivelatosi membro di un credo guerriero che nelle precedenti produzioni animate ha combattuto dalla parte dei Sith. 
La terza stagione non segue più solo una storia, ma è evidente il tentativo di metter in scena un racconto corale che abbracci sempre più personaggi della galassia lontana lontana. Questa non è una novità nel panorama odierno della serialità, ma è un tentativo di rimodernare il franchise e metterlo al pari con produzioni più moderne, in uno sforzo che ha i suoi lati positivi e negativi.

Il terzo episodio ha messo in scena la tragica storia del Doctor Pershing fra le ombre della Nuova Repubblica, in un’atmosfera che ricorda da lontano il più blasonato Andor. Una deviazione strana per l’usuale tenore di The Mandalorian, ma che ben si innesta nella narrazione a tutto tondo che il comparto seriale di questo franchise cerca di costruire anche quando sembra voler tenere due piedi in una scarpa, insistendo nel pubblicizzare le sue serie come avventure di singoli protagonisti. Non è la prima di queste incursioni: già in The Book of Boba Fett, due interi episodi su sette sono stati incentrati su Din Djarin e Grogu, che ora condividono la scena con la rediviva eroina Bo-Katan, personaggio a cui la bravissima Katee Sackhoff (Battlestar Galactica) ha prestato prima la voce e ora il volto. Da un lato abbiamo quindi l’idea di una galassia dove tantissime storie si rincorrono sullo sfondo di una grande scacchiera, ma dall’altro c’è una narrazione che si spalma su più fronti più che andare avanti, alle volte trascinandosi senza una catarsi vera e propria all’infuori del grande schermo.

The Mandalorian - 3x04/05 The Foundling & The PirateSe si cerca un’interpretazione agli episodi usciti finora, è chiaro come una tematica unisca fra loro gli intrecci di questa stagione di The Mandalorian: la ricerca di un posto dove sentirsi a casa. Il Dr. Pershing ha tentato di ambientarsi a Coruscant e ora in “The Foundling” e “The Pirate” troviamo ancor più evidente il problema di un luogo a cui appartenere. Bo-Katan entra in sintonia con i Children of the Watch che prima considerava fanatici, Grogu è diviso fra il suo passato Jedi e il suo presente da trovatello mandaloriano, Greef Carga (la stella Carl Weathers) lotta per la città che ha aiutato a costruire e persino il capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee) cerca di proteggere a modo suo la galassia per cui ha combattuto. Questa impalcatura tematica ha retto finora, ma dove porterà?

La caccia al mostruoso rapace nel quarto episodio e la difesa di Nevarro nel quinto non sono privi di eventi importanti, ma la storia di questa terza annata continua ad arrancare lentamente e l’attenzione prestata ai personaggi non può sempre giustificare il ritmo della narrazione, soprattutto superata la metà di una stagione già parca di episodi. In “The Foundling” succede poco o niente su questo fronte, mentre la conclusione di “The Pirate” consegna ai mandaloriani una casa e un obiettivo da perseguire uniti, ma il finale che vede Bo-Katan come protagonista dà la sensazione di essere un’introduzione a qualcosa di più grande, nonostante rimangano solo tre episodi al finale di stagione. O forse è solo l’annuncio ufficioso di un’ennesima serie spin-off, che per quanto possano intrattenere il pubblico rischiano di disperderne ancora di più l’attenzione. Il difetto non è tanto da ascrivere a The Mandalorian in sé, ma all’immenso progetto di cui fa parte.

Un pregio di questo dittico di episodi è come si sviluppa l’ambientazione, facendo sì che la storia del Dr. Pershing non sia un’isola. La dicotomia fra i mandaloriani e la Nuova Repubblica si ravviva quando all’indolenza della prima risponde l’onore dei secondi: reietti e profughi, ma sempre guerrieri, che accorrono per aiutare una città che assume un valore simbolico. Nevarro è sin dal primo episodio presentata come un luogo lontano dalla burocrazia e dalla guerra, che rivendica orgogliosamente la sua indipendenza assurgendo a porto franco per chiunque nella galassia cerchi rifugio. Din Djarin ha rifiutato l’offerta di asilo dall’amico Greef Carga solo per poterci tornare con una casa che non è fatta di mura, ma di fratelli e sorelle con cui ha condiviso le sue battaglie. Casa non è un luogo, sono le persone che lo abitano: un messaggio forse prevedibile, ma molto bello da portare.

The Mandalorian - 3x04/05 The Foundling & The PirateSe la trama generale stenta ancora a decollare, l’arco narrativo delle svariate figure di The Mandalorian riesce a intrattenere e incuriosire, pur non raggiungendo picchi memorabili. La narrazione si affranca da Din Djarin seguendo soprattutto Bo-Katan. La sua longevità nelle produzioni di Star Wars non va sottovalutata: da semplice gregaria di un rinomato signore della guerra in The Clone Wars, ha combattuto al fianco dei Jedi, è stata partigiana contro l’Impero in Rebels e ora, forte della sua esperienza dentro e fuori il Credo mandaloriano, assurge a ruolo di messaggera per la riconquista di Mandalore. La confusione nel vedere la propria visione del mondo stravolta da eventi inspiegabili è resa molto bene, nonostante il poco tempo a disposizione, e questo è possibile anche grazie alla figura di mentore assunta da The Armorer (Emily Swallows, The Good Wife), una presenza fissa e una figura archetipica, che nel buio della sua forgia costringe i personaggi ad affrontare dilemmi e paure personali. Anche Grogu viene coinvolto negli insegnamenti della Forgiatrice, ma il suo flashback in “The Foundling” non lo vede davvero protagonista. La scelta di coinvolgere Ahmed Best (il fu Jar Jar Binks) nei panni del cavaliere Jedi che salva il piccolo dall’Ordine 66 è un bel regalo ai fan, ma toglie pathos a un momento così tragico per un personaggio amato per la sua innocenza. Oltre qualche caduta di stile, finora i personaggi si sono dimostrati la parte migliore della stagione, ritagliandosi qualche scena più intima e personale fra un combattimento e l’altro, grazie anche a dialoghi efficaci anche se non sempre perfetti.

La terza stagione di The Mandalorian procede lenta sul fronte della trama e questi due episodi quasi cadono nella trappola del film in più puntate che non fa mai bene a una serie, ma è innegabile ci siano personaggi con una storia da raccontare che va ben oltre il semplice fanservice. Questo evidenzia un tentativo di rendere la serialità targata Star Wars quanto più galattica possibile; peccato per il freno sempre tirato sui suoi racconti, che altrimenti potrebbero davvero realizzarsi a pieno.

Voto 3×04: 7
Voto 3×05: 7

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