The Idol – 1×01 Pop Tarts & Rat Tales 1


The Idol - 1x01 Pop Tarts & Rat TalesUn narcisista pieno di soldi e probabilmente amante sfegatato del cinema virile di Refn decide di fare una serie tv per realizzare la propria fantasia erotica di una donna iper-sessualizzata e psicologicamente fragile che si dichiara libera ma che poi cade ai suoi piedi concedendosi in tutto e per tutto. No, non è questa la trama di The Idol, ma è quello che probabilmente ha motivato la sua realizzazione.

Della trama di The Idol, nuova serie HBO fortemente voluta dal rapper The Weeknd e creata da Sam Levinson (Euphoria), è effettivamente difficile parlare, perché in 50 minuti di episodio succede praticamente poco e nulla. Ogni scena sembra una scusa per arrivare ad un momento soft-porn che vorrebbe forse essere provocatorio ma che finisce per risultare meno inventivo dei thriller a sfondo erotico degli anni Novanta.
C’è un riferimento a Sharon Tate che potrebbe farci pensare che questa sia la storia di una donna che rimane vittima di un guru o di una setta, ma è effettivamente difficile da capire dove il racconto o i personaggi vogliano andare a parare. Del resto, i soft-porn non si guardano certo per la storia, quindi perché prendersi il disturbo?

La serie vorrebbe – a quanto pare – raccontare il difficile percorso di emancipazione della popstar Jocelyn (Lily Rose-Depp), il cui corpo è costantemente sfruttato e controllato dallo sguardo e la volontà di altre persone. Il problema, però, è che nonostante il punto di vista sia quello di lei, la protagonista non è mai soggetto, ma sempre oggetto della narrazione, per cui il concept finisce per venire usato semplicemente come scusa per invece legittimare proprio quel modo di guardare al corpo femminile.
Non è un caso che la regista Amy Seimetz sia stata fatta fuori per l’approccio troppo “femminista” alla storia, e Sam Levinson sia subentrato a ridare giustizia e lustro al personaggio “marginalizzato” di Tredos (interpretato da The Weeknd in persona) presentandocelo come una sorta di divinità (ogni suo ingresso richiama un po’ quello) venuto a guidare l’anima ingenua ed emotivamente instabile di Jocelyn.

The Idol - 1x01 Pop Tarts & Rat TalesProprio come accadeva nel tanto discusso Blonde, sulla figura di Marylin Monroe, manca il distacco da quel tipo di sguardo e  modello, che invece viene reiterato proprio attraverso la sua (finta) auto-critica. La scena iniziale ne è un perfetto esempio: il personaggio di Jocelyn ci viene introdotto solo attraverso il suo corpo, mentre tutte le informazioni su di lei ci vengono filtrate dalle parole, gli sguardi e le azioni di tutte le persone che le girano intorno e in qualche modo plasmano, controllano e posseggono la sua immagine. Peccato che, secondo Levinson e The Weeknd, l’unico modo per lei di ribellarsi e combattere questo modello sia quello di iper-sessualizzarsi e provocatoriamente concedersi ancora di più.

Il concetto espresso dallo show è che una donna per emanciparsi non deve, ad esempio, vestirsi come vuole (no, quello sarebbe una mossa pudica e moralista come il personaggio della sua assistente), ma necessariamente debba spogliarsi ancora di più in un atto finto-provocatorio che non fa altro che sortire il (voluto) effetto contrario: il concedersi ancora di più all’obiettivo di una macchina fotografica o ad una telecamera, entrambe, guarda caso, impugnate da uomini. Ne viene fuori così che una scena con del potenziale che poteva tranquillamente durare 3 minuti, finisce per coprire 25 minuti (quasi più di metà puntata) che indugiano senza un motivo  sul corpo di lei come in un videoclip ammiccante girato da un adolescente in piena tempesta ormonale.

L’intera operazione vorrebbe dunque essere provocatoria ma è soltanto molto furba: in sostanza l’escamotage è sessualizzare il corpo di una donna facendolo passare per una scelta consapevole di lei, così da schivare ogni tipo di accusa. Se Jocelyn viene costantemente spogliata è solo perché è lei che fa ciò che vuole, se la sua pudica assistente si concede al primo uomo che incontra in discoteca è perché è lei che finalmente vuole “liberarsi”, se Tredos ha un non so che di maniaco va bene perché a lei piacciono i maniaci, se Tredos si approfittasse di lei in modo violento andrebbe bene perché un secondo prima ci viene mostrato che lei ha questo tipo di fantasie erotiche. Insomma, ogni tipo di atteggiamento anche solo vagamente misogino è permesso non solo perché è consenziente, ma perché esplicitamente voluto dai personaggi femminili.

The Idol - 1x01 Pop Tarts & Rat TalesIn tutto ciò, la serie si prende poi il tempo per schernire argomenti come femminismo, revenge porn, mental health, intimacy coordinator, attraverso battute di dialogo spicciole che dovrebbe risultare, anche qui, provocatorie, o anche divertenti, ma vengono messe in bocca a personaggi ricchi e privilegiati che pensano che trattare male le persone e avere l’aria costantemente scocciata le faccia sembrare cool. Insomma, si vorrebbe forse imitare Succession nel quasi ridicolizzare alcune tematiche “progressiste”, ma è solo irritante quando è chiaro che a parlare sia in realtà il creatore della serie attraverso personaggi messi lì solo per dire quello che lui pensa.

Insomma, è difficile poter dire cosa dovrebbe spingere qualcuno a guardare The Idol. Forse l’intera operazione voleva essere una critica al cosiddetto politicamente corretto, peccato che non si capisca invece cosa esattamente voglia essere rivendicato: forse la libertà e il diritto di giocare e fantasticare con il corpo di Lily Rose-Depp come fosse una bambolina qualsiasi. Quindi a meno che anche voi non siate interessati a quello, tutto il resto, sappiate, è noia.

Voto: 2

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Un commento su “The Idol – 1×01 Pop Tarts & Rat Tales

  • Davide

    Condivido…questo ep1 è un pastrocchio gigante…cmq seguo “Seriangolo”da anni ed è la prima volta (sbaglio ?)che vedo come voto un..,inquietante 2…!…ahahahahah…