Gen V – 1×01/02/03 God U & First Day & #ThinkBrink


Gen V – 1×01/02/03 God U & First Day & #ThinkBrinkL’acclamata serie Amazon The Boys è stata la storia giusta arrivata al momento opportuno, ovvero vicino al picco di notorietà e influenza raggiunto dall’universo cinematico Marvel. Adattata smussando gli spigoli dell’omonimo fumetto di Garth Ennis, la serie di Erik Kripke immagina un mondo dove i supereroi sono diventati un business corporativo sotto l’egida della multinazionale Vought International.

I superpoteri raccontati in The Boys sono una benedizione e una maledizione per i “supes”: alcuni ne soffrono, soprattutto per traumi passati dovuti alla scoperta di quei poteri, e il loro benessere mentale ne subisce le conseguenze; altri ancora abbracciano questa condizione sentendosi dei veri e propri dei a cui tutto è concesso, con disastrose conseguenze per il mondo che li circonda. L’universo narrativo creato da Ennis e Kripke per Amazon Prime Video, già colmo di possibilità per una moltitudine di storie diverse, si arricchisce con l’importante aggiunta di Gen V, uno spin-off creato da Craig Rosenberg, Evan Goldberg e dallo stesso Eric Kripke, che approfondisce la figura dei super ponendo una lente di ingrandimento sul periodo più delicato della crescita di una persona: l’adolescenza.

Il primo episodio di Gen V ci introduce al personaggio di Marie Moreau (Jazz Sinclair, Chilling Adventures of Sabrina), una ragazza rimasta orfana dopo una tragedia causata dal suo superpotere: la manipolazione del sangue, dal controllarne il flusso al plasmarlo solido e affilato come una freccia. All’inizio della storia Marie viene accettata presso la Godolkin University, un campus per giovani supereroi sotto il controllo dalla tentacolare Vought, dove ha la possibilità di diventare ciò che ha sempre voluto essere: un’eroina.
Ma nel mondo di The Boys spesso la gretta realtà ingoia ogni parvenza di idealismo e Marie si ritrova presto in un sottobosco di interessi privati, mercificazione del concetto di supereroe e completo disinteresse per la salute mentale degli studenti, il tutto sotto una patina corporativa di sorrisi e di inclusione. Un sottobosco in cui è facile perdersi e dove mimetizzarsi per sopravvivere diventa sin troppo semplice.
Gen V – 1×01/02/03 God U & First Day & #ThinkBrinkI successivi “First Day” e “#ThinkBrink” allargano lo sguardo e trasformano questo spin-off in un racconto corale in cui le vite dei vari studenti della God U si intrecciano a causa di un mistero che potrebbe scuotere le fondamenta del campus. L’adolescenza messa in scena da Gen V è capace di mostrare i momenti più delicati nella vita di questi ragazzi, che accettano di farsi plagiare dalle promesse della Vought, ma al contempo conservano un disperato attaccamento alla propria identità, mentre la loro esistenza viene segnata dall’immagine che il business sceglie per loro.

I personaggi sono quindi il punto di forza dello show. Gli stereotipi di una tipica storia di formazione presenti in “God U” vengono lentamente decostruiti e perversi alla maniera di The Boys, sgretolando le certezze dei protagonisti nel secondo e nel terzo episodio;  il mistero di cosa sia questo luogo chiamato “The Woods” mette a dura prova la fedeltà dei giovani supes all’istituzione che dovranno rappresentare un giorno, in favore della loro vera aspirazione: essere eroi e non per forza supereroi. Una scelta resa ancora più ardua dall’ambiente in cui sono cresciuti: un’alienante campana di vetro dove la violenza è scontata, persino incentivata.
Una scelta azzeccata in questo senso è il lasciar andare la dicotomia fra i “nerd” e i “jock”. Marie incontra i ragazzi più popolari della scuola, che nel primo episodio si mostrano non migliori dei supereroi della serie madre: viziati, arroganti, capaci di azioni terribili pur rimanendo impuniti.
Quando però gli incidenti alla Godolkin University coinvolgono anche i “jock”, questi fanno i conti con la loro coscienza, si mostrano vulnerabili con paure e insicurezze che mal si coniugano con la competizione serrata per primeggiare nei ranghi della scuola, una gara che scarta chi rimane indietro come una scarpa vecchia.

Gen V – 1×01/02/03 God U & First Day & #ThinkBrinkAccade a Cate (Maddie Philipps, Supernatural), la ragazza di Golden Boy, relegata ai margini della vita nel campus quando non può più essere la ragazza dell’uomo di punta della scuola, o a Jordan Li (interpretatə rispettivamente da London Thor and Derek Luh), unə dei più potentə giovani supereroi del campus, che alla scomparsa del proprio mentore teme di ritornare invisibile come è sempre statə prima.
Luke e Andre (rispettivamente lo Schwarznegger figlio, Patrick, e il Chance Perdomo di Chilling Adventures of Sabrina), invece, intessono un’amicizia profonda di cui c’è un grande bisogno nelle storie di oggi; i momenti di vulnerabilità di entrambi sono trasmessi attraverso gli abbracci che entrambi cercano spesso dall’altro, in scene dove è sottolineata anche la fiducia che li lega: il Golden Boy è una specie di Torcia Umana, potrebbe uccidere Andre bruciandolo fra le sue braccia, ma l’amico non teme di essere vicino a Luke anche nei momenti più delicati e pericolosi.

Le scene di Gen V sono costellate di dettagli come questo che regalano un briciolo di speranza (e redenzione) per i protagonisti. Marie, che è a tutti gli effetti la protagonista, compie un percorso inverso rispetto ai personaggi succitati: dovrà nascondere il suo passato, la sua verità, le sue vulnerabilità e sotto i riflettori mentire e nascondersi è sempre più semplice, come sempre più difficile sarà sopportare il peso delle bugie in solitudine. La sua compagna di stanza Emma (Lizzie Broodway, Shameless) è un altro personaggio davvero ben riuscito, che trova senso nei suoi poteri per una giusta causa, nonostante il rischio che la distruggano; il problema dell’autolesionismo viene quindi rappresentato attraverso i superpoteri in un’idea coraggiosa per dei temi molto delicati.
C’è da dire che l’importanza data ai personaggi alle volte adombra la trama globale, che va avanti in scene un po’ troppo convenienti in particolare in “#ThinkBrink”, ma nulla che il resto della stagione non possa risolvere.

Gen V – 1×01/02/03 God U & First Day & #ThinkBrinkSpesso gli spin-off hanno bisogno dello show principale per essere goduti appieno e sebbene la visione di The Boys sia d’obbligo per gli appassionati, Gen V riesce a reggersi sulle proprie gambe ed essere godibile anche per i neofiti di questo universo narrativo. Il nuovo show Amazon, inoltre, eredita i pregi della serie madre, ma i personaggi e la storia intraprendono un cammino diverso, pur rimanendo fedele ai temi e alle atmosfere conosciute. I personaggi di Homelander, Queen Maeve e The Deep, per esempio, sono assenze sempre presenti nei loro messaggi promozionali e nei busti commemorativi che appaiono in certe inquadrature; agli occhi dei ragazzi della God U rivestono quest’aura di idoli irraggiungibili che li graziano della loro lontana presenza di volta in volta, aggiungendo una nuova dimensione  al già variegato mondo di The Boys.
L’ambientazione è dunque sempre quella cara agli appassionati, con la Vought come grande demiurgo fra gli “immortali” e i “mortali” e le sfilate, le pubblicità, la falsa pretesa di una sicurezza che i ragazzi della Godolkin University non sentono come propria – perché sotto costante minaccia di perdere in pochi istanti tutto ciò che hanno guadagnato, anche solo per il capriccio dei rapidi trend dei social media.

Gen V parte con tre episodi forti e con ottime premesse, soprattutto per quanto riguarda i personaggi presentati e la loro umanità. La trama della stagione parte un po’ in sordina, ma i protagonisti hanno già conquistato di diritto un posto nella mitologia meta-televisiva costruita da Garth Ennis ed Eric Kripke.

Voto 1×01: 7 ½
Voto 1×02: 8
Voto 1×03: 7 
½

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