The Crown – Stagione 6 Parte 1 2


The Crown - Stagione 6 Parte 1La fine di quest’anno ci porta anche alla conclusione di The Crown, l’acclamato dramma storico di Netflix curato e scritto da Peter Morgan. Questa sesta ed ultima stagione è divisa in due parti: la prima comprende quattro lunghi episodi usciti questo novembre, mentre la seconda avrà sei episodi e sarà disponibile a partire dal 14 dicembre. La prima parte di questa ultima annata ha deciso di concentrarsi completamente sul personaggio di Diana e di rappresentare le ultime settimane della sua vita, fino ad arrivare a quella notte maledetta del 31 agosto 1997.

È proprio con la messa in scena a Parigi del tragico incidente nella galleria sotto il Pont de l’Alma – in cui hanno perso la vita Diana Spencer e Dodi al-Fayed – che lo show decide di iniziare, con un flashforward che ci anticipa la conclusione del percorso narrativo di questi quattro episodi. L’onniscienza degli spettatori riguardo il tragico epilogo della vita di Diana (interpretata da un’ottima Elizabeth Debicki) avrebbe potuto essere uno strumento molto interessante nelle mani di Peter Morgan che però, soltanto in certi frangenti, è riuscito a far funzionare. Nell’osservare gli eventi e le scelte che hanno caratterizzato l’ultima parte della vita di Diana, gli spettatori sono infatti colpiti da una grande emotività nell’osservare i personaggi dirigersi inevitabilmente verso la fine delle loro vite.
Questa sensazione amara è coltivata nello show non soltanto nel mostrare narrativamente le scelte e gli eventi che hanno portato i due a Parigi, ma anche in alcuni piccoli dettagli simbolici che rappresentano questo avanzare deciso verso l’ineluttabile. Per fare un esempio, alla fine del primo episodio – “Persona Non Grata” – Diana riceve da Dodi (Khalid Abdalla) uno splendido orologio dorato con un bigliettino in cui quest’ultimo la invita a stare a Parigi con lui. Quell’orologio sfarzoso simboleggia anche le ore contate di entrambi, ricordandoci a cosa stanno andando incontro. Se questi dettagli funzionano nel far scaturire l’emotività del pubblico, c’è però da dire che la serie ha fin troppo abusato di queste sensazioni, rischiando talvolta di scadere in un cattivo gusto che stona con la solita raffinatezza di The Crown. Purtroppo, non è l’unico elemento negativo presente in questi ultimi episodi.

The Crown - Stagione 6 Parte 1Il grande problema di questa prima parte di stagione è che le uniche positività presenti non sono altro che echi lontani di ciò che ha permesso allo show di brillare nelle precedenti annate. Certo, la qualità tecnica, estetica e recitativa di The Crown restano inamovibili ma, durante la visione di queste puntate, è davvero difficile evitare di chiedersi che cosa davvero si volesse raccontare oltre ai fatti storici che tutti già conosciamo. La serie sta infatti venendo meno nell’aspetto più importante di tutti: la scrittura.
Questo è un vero peccato non solo perché ci troviamo alla fine di questo percorso, ma perché è inevitabile confrontare gli sforzi attuali con la profondità delle analisi di eventi e personaggi che The Crown ci ha regalato nelle sue prime annate: non solo il confronto non regge, ma si ha la sensazione di guardare un prodotto radicalmente diverso. Si sapeva, certo, della difficoltà di rappresentare una figura tanto complessa e discussa come quella di Diana e, in generale, degli eventi storicamente a noi più vicini (specialmente dopo la morte di Elizabeth II) ma, se nella precedente annata ci sono stati segnali di queste difficoltà in una stagione che, nel complesso, è riuscita comunque a mantenere un livello alto e a conservare l’anima stessa dello show, qui sembra invece che si sia persa un po’ la bussola.

Donare meno spazio agli ambienti monarchici e ai loro personaggi per lasciarne di più alla rappresentazione delle ultime settimane di vita di Diana si è rivelata come un’arma a doppio taglio: la serie, infatti, si è adagiata e ha continuato a riproporre blande analisi su ciò che è stato già indagato in passato sulla monarchia (come ad esempio il distacco emotivo di Elizabeth; il sacrificio di dover essere e comportarsi come un simbolo e non come un individuo; le problematicità stesse di quest’alterità in un mondo che continua a cambiare; ecc.) senza aggiungere alcuno spunto interessante e provocando invece una sensazione di fastidiosa ridondanza a cui neanche l’interpretazione perfetta degli attori è riuscita a porre rimedio. Dall’altra parte, allo stesso tempo, lo show non è riuscito ad offrire un contraltare adeguato nella rappresentazione di Diana e del suo rapporto con Dodi. Il problema non si trova tanto nelle licenze creative riguardanti la natura della loro relazione (forse discutibili ma legittime), bensì proprio alla base, nella scrittura stessa di Diana; il suo personaggio qui appare tormentato, certo, ma non le sono stati dati né la complessità, né lo spessore che avrebbe meritato e che ci si sarebbe aspettati da una serie come The Crown. Il triste risultato è quello di mettere in scena il suo personaggio in modo piuttosto superficiale, avvicinandosi pericolosamente allo stile di certi prodotti che raccontano la sua storia cavalcando l’onda della sua celebrità senza dare giustizia e spazio alla persona che si trova al di sotto e al di là del fenomeno che rappresenta; anzi, rischia talvolta di cadere nello spettro di un neanche tanto velato giudizio morale negativo nell’insistere sulle differenze fra lo stile di vita mondano di Diana contrapposto alla stabilità e alla decenza del sistema monarchico (differenza mostrata in maniera quasi didascalica in “Two Photographs”).

The Crown - Stagione 6 Parte 1Queste problematiche portano la Diana di The Crown ad essere priva di una vera e propria identità narrativa: è un riflesso di tutti gli altri personaggi che la circondano ed è rappresentata più in quanto simbolo che in quanto persona, il che suona quasi ridicolo in una serie che invece in passato è riuscita a donare una dimensione squisitamente umana ai membri della famiglia reale, che vivono e si comportano letteralmente come simboli viventi del sistema monarchico.
Sarebbe forse stato molto meglio se la serie avesse posto una maggiore attenzione proprio sull’incredibile impatto emotivo e culturale che Diana ha avuto sulla popolazione mondiale, su quanto la semplicità delle sue azioni e del suo essere sia riuscita a toccare i cuori delle persone comuni in un modo che la monarchia non è riuscita mai ad eguagliare, forse proprio perché arroccata nelle sue regole e nei suoi rituali. Questo è un argomento che la serie ha toccato in maniera pigra e blanda soltanto nell’ultimo episodio, “Aftermath”, nei dubbi di Elizabeth riguardo la reazione più adeguata da mostrare pubblicamente in seguito alla morte di Diana.
Il momento forse più basso e più emblematico della mancanza di identità narrativa per il personaggio di Diana si rivela quando quest’ultima appare dopo la sua morte sottoforma di visione/fantasma/ricordo (non è molto chiaro) a Elizabeth e Charles. Tralasciando la pigrizia narrativa di quest’idea, anche qui Diana è usata soltanto in funzione degli altri personaggi. La probabile intenzione iniziale era forse quella di ricordarla come una persona che, nonostante i suoi drammi personali, non dimenticava mai di essere altruista, di regalare agli altri una parola o un sorriso di conforto e di rassicurazione, ma la superficialità narrativa di questa prima metà di stagione ha impedito anche la buona riuscita di questo tributo.

The Crown - Stagione 6 Parte 1In definitiva, questa prima metà dell’ultima stagione di The Crown è purtroppo una delusione. Preda di una scrittura poco ispirata e ben al di sotto delle sue potenzialità, l’insieme di questi quattro episodi non riesce a convincere e sembra incapace di offrire lo stesso spessore narrativo e la stessa sottigliezza analitica a cui proprio Peter Morgan ci aveva abituati nelle precedenti annate. Purtroppo, tutti i segnali negativi intravisti nella scorsa stagione hanno qui eclissato anche le qualità più evidenti e inamovibili dello show, a dimostrazione che la qualità tecnica e la bravura del cast non possono fare miracoli quando viene a mancare la cosa più importante: una buona scrittura. La rappresentazione della vita e del personaggio di Diana Spencer è stata, insomma, un’occasione persa: superato questo capitolo, non ci resta che sperare che le qualità che hanno fatto brillare The Crown in passato possano ritornare nella seconda metà della stagione, per regalare a questa serie iconica una degna conclusione. 

Voto: 5

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2 commenti su “The Crown – Stagione 6 Parte 1

  • Boba Fett

    Il peggioramento iniziato nella season precedente, è purtroppo in progress; gli episodi epici, che sembravano dei mini film, sono solo un ricordo lontano. Di questa prima parte salvo solo Two Photographs dove narrativamente si ritrova quel bel modo di raccontare i fatti su doppio binario, tipico delle prime, meravigliose stagioni.