L’inizio del nuovo anno è accompagnato anche dall’arrivo di numerose novità seriali. Fra queste possiamo trovare su Netflix The Brothers Sun, un’action dark comedy creata da Brad Falchuk (noto principalmente per aver lavorato insieme a Ryan Murphy in serie come Glee, American Horror Story e Pose) e Byron Wu. Una delle attrattive principali dello show è data non solo dall’intenzione di far incontrare lo stile d’azione tipico delle storie di criminalità al dark humor, ma anche e soprattutto dalla presenza nel cast, fra gli altri, della magnetica e inarrestabile Michelle Yeoh il cui personaggio qui sembra molto promettente.
La trama dello show si concentra su due fratelli che non hanno davvero nulla in comune se non il cognome. Da un lato abbiamo, infatti, Charles Sun (interpretato da Justin Chien) che, seguendo le orme del padre – uno dei boss più affermati di Tapei (Taiwan) –, è diventato un temutissimo criminale dal sangue freddo e con incredibili doti da combattente. Alla luce di un minaccioso attacco contro padre e figlio, quest’ultimo è incaricato di viaggiare fino in California per raggiungere e proteggere la madre Eileen (Michelle Yeoh) e il fratello minore Bruce (interpretato da Sam Song) da possibili attacchi rivolti agli altri membri dei Sun. Bruce Sun, però, non potrebbe essere più diverso dal suo fratello maggiore: egli, infatti, non soltanto possiede un’indole molto più innocente rispetto allo spietato Charles, ma è anche completamente all’oscuro della tradizione criminale della sua stessa famiglia e, di conseguenza, si troverà suo malgrado immischiato in spaventose e violente faccende da gangster.
L’elemento comico dello show prende le mosse proprio da Bruce e dal suo totale essere un pesce fuor d’acqua in situazioni criminali. Presentato come uno studente che fa fatica a pagarsi gli studi e che cova il sogno segreto di diventare un attore specializzato nell’improvvisazione – vedere Bruce catapultato tutto ad un tratto in contesti tanto violenti è effettivamente molto spassoso. Il merito va anche all’attore Sam Song, le cui fisionomia e recitazione lo rendono perfetto per questo ruolo: l’ingenuità e l’inesperienza del suo personaggio colgono nel segno quando lo vediamo coinvolto nei loschi affari e scontri del fratello maggiore, e l’innocenza della sua condizione e della sua personalità ispira immediatamente la simpatia degli spettatori.
Il personaggio di Bruce, tuttavia, mantiene comunque una sua dimensione anche al di là delle vicissitudini criminali che lo coinvolgono: la sua ingenuità lo distingue dagli altri anche in contesti più tranquilli e le sue discutibili scelte sulla gestione dei soldi bastano a farci interessare alla sua sorte a prescindere dalle vicende criminali della famiglia Sun. Il pilot procede ad introdurre la trama e i personaggi dello show in maniera spassosa, equilibrata e curata: le scene d’azione e di combattimento presentano una regia notevole, capace di farci incollare gli occhi allo schermo e di intrattenere senza sforzo, mentre le scene in California dedicate alla vita di Bruce colgono nel segno nell’introdurre non solo l’ingenuità del suo carattere, ma anche i problemi quotidiani che lo affliggono. Molto ben centrati sono anche i personaggi secondari, caratterizzati bene anche quando hanno pochi minuti a disposizione, cosa che permette allo show di presentarci le sue carte offrendo agli spettatori un universo di personalità variegato e sopra le righe.
L’impressione è che l’intenzione principale dello show sia quella di giocare con gli stereotipi del genere per poi smontarli: l’inizio della puntata rimanda volutamente alle classiche scene che abbiamo visto innumerevoli volte in prodotti su gangster e boss criminali, ma l’inserimento di Bruce in questo contesto frantuma la sensazione di “già visto” e offre originalità allo show. Stesso discorso vale per il personaggio di Eileen, interpretato da una Michelle Yeoh che, anche qui, sembra destinata a reinventare e rivoluzionare l’immagine materna. Presentataci inizialmente attraverso il classico stereotipo di una tiger mom immigrata che fa tutto ciò che è in suo potere per offrire un futuro migliore alla sua prole, diventa chiaro ben presto che Eileen nasconde molto di più sotto quella facciata docile e protettiva. Anche se in questo pilot il suo personaggio non ha ancora avuto modo di svelarsi del tutto, la sua presenza magnetica dona alla serie una marcia in più e promette bene per il resto delle puntate.
Ma anche lo spietato Charles dimostra dei risvolti inaspettati che concorrono a rendere spassoso il suo violento personaggio come, ad esempio, la sua insospettabile passione per la pasticceria. Insomma, nell’utilizzare tre delle figure asiatiche più stereotipate (il gangster, il nerd, e la tiger mom) di Hollywood, The Brothers Sun cerca di rompere e di criticare la piattezza di questi cliché sconvolgendo completamente le figure di questi personaggi, proponendosi di ricomporle in modi nuovi, caotici e divertenti.
Alla luce di questo pilot, in definitiva, possiamo affermare che The Brothers Sun avvia il suo divertente e dinamico percorso in maniera più che positiva: con il suo ritmo e regia vivaci, il nuovo show di Brad Falchuk e Byron Wu ha tutta l’aria di essere un prodotto fresco e capace di intrattenere con qualità e intelligenza. Nel farsi gioco di stereotipi destinati ad essere riassemblati nei modi più inaspettati, la serie colpisce nel segno e offre un pilot divertente, ben confezionato e con tutte le carte in regola per una stagione interessante, in cui la presenza carismatica di Michelle Yeoh non è che la ciliegina sulla torta.
Voto: 7½
